ACER, APPROVATO IL BILANCIO DI PREVISIONE 2025, BERGONZI: “OBIETTIVO CONTENERE ANCORA LA MOROSITA’ “

E’ stato approvato all’unanimità il bilancio preventivo 2025 di Acer, presentato dal presidente Marco Bergonzi, dal vicepresidente Andrea Pezzani e dalla consigliera Ilaria Rossi nella sede della Provincia.

L’azienda che questo CDA sta amministrando è decisamente diversa da quella che si è palesata due anni fa, al suo insediamento. Diversa in senso positivo.
Il fisiologico ricambio generazionale dei dipendenti, unito ad una metodologia di organizzazione del lavoro innovativa e moderna, hanno portato a respirare un clima disteso e al tempo stesso propositivo tra i dipendenti.
Uno spirito di collaborazione che questo CDA intende mantenere ed implementare nel corso del 2025 per rispondere in modo sempre più puntuale ed efficace alle politiche dell’abitare dei Comuni della nostra città e della provincia ed ai bisogni degli inquilini, con servizi tempestivi e di qualità.
Siamo convinti che l’unità di intenti di questo CDA, testimoniata dalla condivisione all’ unanimità di tutte le delibere assunte, sia da sprone per i dipendenti dell’azienda, più consapevoli del valore del loro lavoro se confortati da una direzione univoca nella visione strategica degli amministratori.

Un CDA che intende proseguire nella riorganizzazione aziendale con il rinforzo di nuove figure professionali e, come supporto tecnico, con il nuovo programma gestionale che snellirà le procedure e sarà un valore aggiunto per l’immagine di una azienda innovativa e al passo con i tempi. Ma non
solo. Un CDA che segue da vicino le procedure gestionali e che, se da un lato ha dimostrato di saper riconoscere e portare avanti – anche migliorandoli – gli indirizzi precedenti (vedi il PINQUA), dall’altro non ha esitato a cambiare rotta (con rescissione del contratto) per evitare i danni di scelte rivelatesi
poco opportune, ancorché concordate nell’ambito di una collaborazione tra le Acer emiliane: mi riferisco alla Gara del programma gestionale vinta e affidata ad una azienda che si è rivelata non idonea alle nostre esigenze. Il 2025 sarà l’anno del vero cambiamento del software informatico, che
sarà affidato ad una delle aziende di primissimo piano del panorama nazionale.

In questo contesto, presentiamo alla Conferenza degli Enti, per l’approvazione definitiva, il bilancio di previsione per l’anno 2025.
Fin dal nostro insediamento abbiamo tenuto ad evidenziare che questa amministrazione non avrebbe tollerato comportamenti lesivi non solo della convivenza civile, ma del diritto delle famiglie perbene, che vivono nei nostri alloggi.
Per questo, l’assenza di occupazioni abusive (a differenza di quanto purtroppo drammaticamente avviene in altre province) è sempre stato un motivo di gratificazione per l’azienda. Quest’anno, purtroppo, anche nella nostra città si sono verificati alcuni episodi di alloggi occupati abusivamente.
Oggi con piena soddisfazione e grazie alla collaborazione con il Comune di Piacenza, le forze dell’Ordine e gli assistenti sociali, possiamo evidenziare che tutti i casi sono stati risolti con l’uscita degli occupanti abusivi.
Qui non si abbassa la guardia, non si fa finta di niente, anzi, grazie all’impegno solerte ed immediato di tanti enti diversi si è riusciti a tornare ad essere un territorio senza alcuna occupazione abusiva; siamo quasi un unicum nel panorama regionale e nazionale.
Ritengo che possiamo esserne tutti orgogliosi.

E sempre in tema di contrasto al degrado, alla necessità del rispetto della legalità e delle norme di civile convivenza, tengo ad evidenziare come l’impegno di Acer sul fronte del deteriore fenomeno dell’abbandono delle auto nelle aree degli immobili da noi gestiti, prosegue con determinazione.
Dopo le decine di rimozioni di veicoli abbandonati da tempo immemore effettuate a Piacenza, stiamo ora ponendo in essere tutti i passaggi previsti dalle normative per arrivare allo sgombero delle auto (o meglio, delle carcasse) che giacciono da anni a Fiorenzuola nel quartiere di Via Illica, in piena sintonia con l’Amministrazione Comunale e con la preziosa collaborazione di Arpae e Carabinieri Forestali.
La qualità del contesto abitativo dei nostri inquilini è in cima alle nostre priorità.
Richiamando il tema delle occupazioni abusive, è evidente che, per evitare uno dei fenomeni più deplorevoli del panorama abitativo, è indispensabile avere un patrimonio con il minor numero possibile di alloggi sfitti.
Per rendere gli alloggi accessibili e, quindi, assegnabili alle famiglie in lista di attesa, dobbiamo fare manutenzione. E, qui, sono costretto a toccare un punto tanto dolente, quanto centrale ed ineludibile.
La manutenzione rende altrettanto indispensabile l’aumento delle risorse che, salvo l’arrivo di finanziamenti nazionali o regionali ad hoc, può avvenire solamente o con l’aumento dei canoni di locazione, o con lo stanziamento delle risorse necessarie da parte dei Comuni, in quanto proprietari degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica che Acer gestisce. Un tema aperto da fine 2023, che sarebbe stato auspicabile risolvere nel 2024, ma che ci troviamo a rilanciare nuovamente con forza nel 2025.

Per il prossimo anno sono stati stanziati in bilancio € 450.000 a titolo di eccedenze canoni; oltre il 20% in meno rispetto ai € 550.000 stanziati lo scorso anno. Importi comunque non sufficienti a finanziare tutte le esigenze manutentive del patrimonio gestito da Acer, anche in considerazione dei significativi incrementi dei costi di materiali e di interventi edili.
E’ di tutta evidenza che se qui il canone di affitto medio è pari a 113€ quando la media regionale è di 140€ a farne le spese è la manutenzione del patrimonio immobiliare pubblico, con peggiori condizioni abitative per gli inquilini, l’ammaloramento degli alloggi per i Comuni proprietari degli immobili ed il conseguente incremento del numero degli alloggi sfitti, il che comporta, oltre al rischio di occupazioni abusive, l’ulteriore riduzione delle entrate e del numero degli alloggi da assegnare a coloro che ne hanno bisogno (che sono sempre di più).
E’ una spirale di fattori negativi che si autoalimenta e che va fermata, anzitutto assumendone consapevolezza e conseguentemente provvedendo a bilanciare i costi, in modo che il soddisfacimento di un bisogno primario quale indubitabilmente è la casa, trovi risposte adeguate da parte del nostro territorio.
Altro obiettivo per il 2025 è il contenimento della morosità, proseguendo sulla strada percorsa nel 2024: infatti quest’anno la morosità non solo non è aumentata, anzi si è registrata una leggerissima flessione. Il nostro impegno per il 2025 è mantenere quest’andamento virtuoso; per dimostrare di raccogliere questa sfida, a differenza degli anni scorsi, in questo bilancio di previsione non abbiamo accantonato neppure un € al fondo svalutazione crediti; in sede di consuntivo, vedremo se la scommessa sarà
stata effettivamente vinta.

Il presente bilancio di previsione presenta un utile ante imposte pari a € 138.907 (€150.057 lo scorso anno) ed un utile finale di € 18.907 (€30.057 lo scorso anno). La gestione operativa aziendale evidenzia un risultato pari a € 66.230 (€81.380 lo scorso anno). Si è ritenuto di non prevedere alcun
accantonamento al fondo svalutazione crediti in quanto valutato capiente a sostenere la morosità prevista per l’esercizio 2025.
Per i costi del personale è previsto un incremento a copertura del rinnovo contrattuale previsto a livello nazionale e del fabbisogno per i l 2025 in termini di risorse umane. All’interno della riorganizzazione aziendale, abbiamo dato impulso alla nascita dell’ufficio Gestione sociale con le funzioni di mediazione e comunicazione sociale. Dalla collaborazione delle due aree è nata – e sarà presentata a fine novembre – una nuova iniziativa dedicata ai piccoli inquilini delle classi quarta e quinta primaria.

La mediatrice sociale Cecilia Rattotti, alle prese quotidianamente con le problematiche e i conflitti tra gli inquilini, è diventata la protagonista di una serie di racconti “gialli” tratti da storie realmente accadute nei nostri palazzi. Cecilia POP, insieme all’agente scelto Barbery, risolverà i “misteri” del Condominio “Grande Acero”, in cui vive già la famosa Raffa la Giraffa. L’idea è nata dall’esigenza delle scuole che hanno partecipato alle iniziative di Raffa, di coinvolgere i bambini di età superiore alle prime e seconde classi. Le storie hanno come morale i buoni principi di educazione civica.
Un 2025, dunque, ancora una volta improntato alle novità e al continuo impegno di questa azienda per migliorare la qualità dell’abitare degli inquilini. Uno sforzo che va ben oltre la mission aziendale che ha come obiettivo la gestione e la manutenzione degli alloggi. Ma, come fin dal primo momento
con il rifacimento del logo, abbiamo voluto sottolineare, al centro della casa ci sono le persone.
Ed è a loro che questa azienda rivolge tutto il suo impegno.

OSSERVATORIO ECONOMIA E LAVORO: PREOCCUPA LA CRISI DELLA MANIFATTURA. CRESCE IL LAVORO FEMMINILE AUTONOMO

E’ una fotografia in chiaroscuro quella che esce dal 15esimo osservatorio economia lavoro redatto da Ires Emilia Romagna per la Cgil di Piacenza che costituisce una sorta di cassetta degli attrezzi per le azioni da mettere in campo.
Demografia, ambiente, economia, lavoro, retribuzione e redditi sono i macro temi considerati per il periodo 2023 e per i primi sei mesi del 2024. I dati mostrano, per lo più, un sistema economico che, nel territorio di piacenza e provincia, tiene e l’occupazione è in recupero.

A preoccupare maggiormente è la manifattura, settore determinante per il nostro territorio, che si contrae per valore aggiunto e occupazione.

Rallenta il consumo di suolo, rispetto al 2022: 59,9 ettari in più contro i 155,8
dello scorso anno. Piacenza capoluogo detiene il 26%, aumentato di
1 punto percentuale dall’anno scorso ed è il terzo tra i comuni capoluogo dell’Emilia-Romagna, dopo Bologna e Rimini.

https://fb.watch/wiBjX18f3h/

“VITE SVELATE”: LA FRAGILITA’ IL TEMA DELLA TERZA EDIZIONE DEL FESTIVAL DEL PENSARE CONTEMPORANEO

“Vite svelate” sarà il tema dell’edizione 2025 del Festival del Pensare Contemporaneo in programma dall’11 al 14 settembre. L’annuncio è sato dato nel corso di una conferenza stampa al Teatro Municipale a cui hanno partecipato la sindaca Katia Tarasconi, il presidente della Fondazione Roberto Reggi, il curatore Alessandro Fusacchia, il direttore filosofico Andrea Colamedici e la direttrice della Fondazione Teatri Cristina Ferrari. Confermati anche l’appuntamento con i podcast awards, a Piacenza il 10 e l’11 maggio, così come la consegna di un premio dedicato al festival, che sarà assegnato ad una personalità di rilievo mondiale.

“L’idea è quella di ripartire dalla fragilità e dalla vulnerabilità, per mettere al centro ciò che che ci riguarda da vicinissimo – ha spiegato il comitato scientifico del Festival – un evento molto più intimo che darà spazio al tema della fragilità che riguarda ciascuno di noi”.

https://fb.watch/whOR4c4-W3/

PIACENZA EXPO: ELISABETTA MONTESISSA VICEPRESIDENTE

Elisabetta Montesissa, nota imprenditrice piacentina del settore vitivinicolo, è la nuova Vicepresidente di Piacenza Expo. La nomina è stata effettuata in occasione dell’ultimo Consiglio di amministrazione della società fieristica di Le Mose, nel corso del quale si è registrato anche l’insediamento del nuovo Consigliere, Davide Villa, nominato per cooptazione lo scorso autunno a seguito delle dimissioni dell’allora Vicepresidente, Erika Colla.

Tra i punti all’ordine del giorno del CdA anche la distribuzione in seno al Consiglio delle “funzioni aziendali”, come previsto dallo statuto di Piacenza Expo: il Presidente Giuseppe Cavalli si occuperà dei rapporti istituzionali, della gestione degli eventi fieristici, dei lavori infrastrutturali e della manutenzione ordinaria e straordinaria; alla neo Vicepresidente sono state assegnate le attribuzioni relative ai rapporti con il personale e le risorse umane, comunicazione e ufficio stampa e marketing territoriale; al Consigliere Davide Villa, invece, le funzioni riguardanti amministrazione e bilancio, economato, budgeting e piani strategici.

“Un nuovo assetto organizzativo della nostra governance – precisa il Presidente Cavalli – per consentire a tutti i componenti di indirizzare il proprio bagaglio di esperienze e capacità professionali alla crescita e allo sviluppo continuo di Piacenza Expo. Stiamo anche lavorando alle nuove linee strategiche, che saranno definite nel prossimo Consiglio di amministrazione, per un’offerta fieristica sempre più orientata a eventi specialistici di alto profilo tecnico, con particolare attenzione rivolta alla transizione energetica, all’ecosostenibilità, alla promozione e valorizzazione del nostro territorio”.
“Abbiamo sempre operato – aggiunge la Vicepresidente Montesissa – all’insegna del gioco di squadra e con unità d’intenti. L’assegnazione delle funzioni aziendali ci consentirà di affinare maggiormente il nostro lavoro, di valorizzare ulteriormente le risorse umane, che rappresentano un autentico valore aggiunto di questa società fieristica, e di incrementare l’attività di marketing territoriale mettendo le grandi potenzialità di Piacenza Expo al servizio del “sistema Piacenza”, per la promozione del territorio e di tutte le sue eccellenze”.

Promozione del territorio richiamata ed evidenziata anche dal Consigliere Davide Villa, che ha voluto sottolineare “la natura operativa delle funzioni aziendali, coerenti e in linea con i profili professionali di ogni componente del Consiglio di amministrazione. Continueremo a lavorare con passione e dedizione, affinché possa essere ulteriormente valorizzato il fondamentale ruolo di Piacenza Expo come centro di eccellenza per mostre ed eventi fieristici, capace di determinare impatti e ricadute positive per lo sviluppo dell’economia locale e di tutto il territorio”.

“A CHE SERVE AVERE LE MANI PULITE SE SI TENGONO IN TASCA”: L’IMPATTO DEL PROGETTO

E’ un report dettagliato di ottanta pagine quello realizzato da Iress Bologna sulla valutazione d’impatto che il progetto “A che serve tenere le mani pulite se si tengono in tasca” ha avuto sui soggetti e sulle realtà coinvolte.
Il progetto, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha coinvolto numeroso cooperative e associazioni di Piacenza, capofila la cooperativa Il Solco.
Due anni di lavoro con cittadini stranieri, per lo più arrivati da poco in Italia; le cooperative hanno agito sull’apprendimento linguistico, orientamento al lavoro e laboratori di cittadinanza.

Dalle interviste effettuate qualche mese dopo la fine del progetto è emerso, insomma, che l’azione sinergica tra le varie agenzie ha offerto i requisiti minimi ai partecipanti per stare e vivere in un contesto, oltre che un supporto fondamentale da pare delle operatrice e degli operatori che li hanno seguiti.

“PIACENZA E’ UN FORTINO ASSEDIATO”. FIRMATO PROTOCOLLO ANTIMAFIA TRA PREFETTURA, TRIBUNALE E PROCURA

Piacenza è un fortino assediato. Il prefetto Paolo Ponta ha usato questa efficace espressione per definire come la nostra città si pone verso le infiltrazioni mafiose. Piacenza non è tra le province più interessate da questo fenomeno, ma non per questo è consentito abbassare la guardia. Attorno al nostro territorio gravitano province emiliane ben più colpite dalla presenza della mafia, come la stessa Lombardia più interessata dalle infiltrazione in particolare nelle attività economiche.

La firma del protocollo tra Prefettura, Tribunale e Procura della Repubblica va proprio in questa direzione; i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario sono separati ma non divisi ed hanno il compito di collaborare al fine combattere le infiltrazioni mafiose.

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EX SCUDERIE: AGGIUDICATO L’APPALTO PER LA PROGETTAZIONE E ESECUZIONE DEI LAVORI

L’appalto integrato per la progettazione esecutiva, l’esecuzione dei lavori di restauro e rifunzionalizzazione delle ex Scuderie di Maria Luigia, in piazza Casali, è stato aggiudicato al raggruppamento temporaneo composto dalle aziende piacentine Impresa Cogni Spa (capofila) e Impredima Srl, nonché dalla milanese Magistri Srl., per l’importo di 2.868.970,93 euro, a seguito di un ribasso pari all’11,870%.

Il recupero e la restituzione alla città dell’immobile rientrano nel più ampio piano di rigenerazione urbana avviato da tempo dall’Amministrazione comunale, sulla base del finanziamento ottenuto con la candidatura al cosiddetto “Bando Periferie” del 2016, finalizzato alla creazione di uno spazio aperto in continuità tra piazza Casali e piazza Cittadella che consenta, nel contempo, di mettere in connessione i profili monumentali di Palazzo Farnese, sede dei Musei Civici, e del complesso del Carmine che oggi ospita il Laboratorio Aperto.

L’edificio delle ex Scuderie, tutelato come bene storico e architettonico, era originariamente parte della caserma Nino Bixio, proprietà dell’Agenzia del Demanio, che lo ha ceduto al Comune di Piacenza nel dicembre 2023, a seguito del Programma di valorizzazione per il trasferimento, agli enti territoriali, di immobili appartenenti al patrimonio culturale dello Stato, come previsto dal Decreto legislativo 85 del 2010.

Il progetto definitivo, redatto dallo studio Policreo di Parma e posto a base di gara, prevede un importante intervento di recupero e consolidamento strutturale, con l’obiettivo di una nuova destinazione d’uso funzionale, nel rispetto filologico di tutti gli aspetti di valenza storica. All’interno, troverà sede uno spazio urbano fruibile dai cittadini, con particolare attenzione anche all’attrattività turistica, dove possano essere ospitate attività di promozione della cultura e delle eccellenze e locali, in cui il forte richiamo alle tipicità e ai prodotti DOP del territorio rappresentino un elemento caratterizzante di sostenibilità.

La progettazione esecutiva riguarderà interventi alle facciate, alla copertura e al piano terra, dove sarà trasferito il mercato coperto cittadino. Qui sarà sviluppata, infatti, una parte di promozione e vendita dei prodotti enogastronomici tipici, in considerazione del fatto che Piacenza è l’unica provincia in Europa ad aver ottenuto il riconoscimento di ben tre salumi di origine protetta (salame, coppa, pancetta) e ha un patrimonio enogastronomico dall’indiscusso valore culturale che le assegna il primato quale capitale dei prodotti DOP. Lo spazio sarà valorizzato e sarà l’occasione per una reale fruizione che consentirà di divulgarne la storia e farne godere la bellezza.

L’intervento di restauro delle ex Scuderie fa parte, come evidenziato, di una strategia più vasta, finalizzata alla creazione di un unico spazio aperto centrato sull’area delle piazze Casali e Cittadella, la cui riqualificazione – volta a valorizzarne i monumenti e unificare, in particolare, Palazzo Farnese e il complesso del Carmine – sarà realizzata anche attraverso la demolizione (senza ricostruzione) dell’attuale sede del mercato coperto.

BARBIERI, CIVICA CENTRO DESTRA: “IN PIAZZA CITTADELLA PERCHE’ IL CANTIERE E’ FERMO?”

“Per quali ragioni il cantiere di Piazza Cittadella risulta fermo da giorni?” Lo chiede in un’interrogazione urgente depositata questa mattina il capogruppo della civica di centrodestra Patrizia Barbieri. “Avevo segnalato nell’ultimo consiglio comunale questa circostanza, con richiesta di spiegazioni – commenta – che oggi formulo in una interrogazione rivolta al Sindaco e alla Giunta, perché relazionino immediatamente sulle ragioni di questo stop”.
“Sulla pratica di Piazza Cittadella – si legge nell’atto ispettivo – l’attuale maggioranza ha sempre ritenuto che non potessero esserci dilazioni temporali, tant’è che sono state respinte tutte le richieste delle minoranze volte ad ottenere un minimo di tempo in più per approfondire situazioni contrattuali particolarmente rilevanti e complesse”, tanto è vero che si ricorda come si sia intervenuti per l’abbattimento dell’autostazione “nonostante il reclamo pendente” e le piante “all’esito del giudizio che ha accolto l’istanza di Piacenza Parcheggi nella procedura in cui si è costituito ad adiuvandum il Comune di Piacenza”.
Nonostante l’asserita urgenza, “ormai da giorni il cantiere è però completamente fermo” prosegue Barbieri nell’interrogazione “e ad oggi non sono state rese note le ragioni del blocco dei lavori” di cui si chiede conto all’Amministrazione.

A PIACENZA I PANETTONI SOLIDALI PER L’UGANDA DI AFRICA MISSION

Un panettone buono in tutti i sensi. È quello della storica pasticceria Galetti di Piacenza, sita in corso Vittorio Emanuele 62: quest’anno infatti, in occasione del Natale, chi acquisterà un panettone artigianale da un chilo targato Galetti potrà aiutare anche Africa Mission Cooperazione e Sviluppo.
Sulla vendita di ogni panettone, due euro saranno destinati alla campagna “Un pozzo d’acqua in Uganda” che il Movimento fondato da don Vittorione 52 anni fa porta avanti da decenni nell’arida regione del Karamoja.

La nuova campagna solidale è stata presentata nella sede della pasticceria dal direttore di Africa Mission Carlo Ruspantini: «L’acqua è un prerequisito per la realizzazione di tutti gli altri diritti umani – sottolinea Ruspantini – il nostro Movimento da oltre cinquant’anni si impegna a combattere le sete
perforando e riabilitando pozzi. Oggi un pozzo serve circa mille persone, spesso anche duemila; per raddoppiare la disponibilità di acqua vorremmo che ogni pozzo ne servisse solo 500, portando il consumo pro capite giornaliero almeno a 20 litri. La collaborazione con la pasticceria Galetti che
sostiene attraverso i panettoni artigianali la nostra attività è preziosa e rappresenta davvero un esempio da seguire: ci auguriamo che i cittadini siano sensibili e acquistino i panettoni della solidarietà targati Galetti».

Per acquistare o prenotare il panettone è possibile andare direttamente nella pasticceria Galetti, in corso Vittorio Emanuele 62, Piacenza, oppure contattare Africa Mission Cooperazione e Sviluppo al numero 320.6711188 (anche whatsapp) oppure scrivere una mail all’indirizzo africamission@coopsviluppo.org . I panettoni si possono trovare anche nel punto informativo di Africa Mission in via San Giovanni 5: anche quest’anno infatti lo spazio sarà aperto per accogliere chi desideri scegliere un dono solidale e avere qualche info in più sulle attività e i progetti del Movimento.

IL GRUPPO GIGLIO RILANCIA CON TRE OPERAZIONI IMPRENDITORIALI. “ENTRO CINQUE ANNI PORTAFOGLIO DA 800 MILIONI”

Tre operazioni imprenditoriali, del valore complessivo di 150 milioni di euro, che rilanciano il gruppo giglio sul mercato imprenditoriale.
La holding piacentina riacquista la maggioranza di Deenova con un investimento da 40milioni, investe sulla Santa Teresa energy per 60 milioni, ed entra nel cda di Comer con Sergio Giglio per 50 milioni di euro. Ambizioso l’obiettivo, entro 5 anni portare il portafoglio a 800 milioni.

Con una forte attenzione all’innovazione e alle persone, il gruppo giglio, che attualmente vanta un portafoglio da 500 milioni di euro, a tre anni dalla cessione del fondo EQT, ha deciso di rilanciare le iniziative imprenditoriali in tre direzioni che portano al centro innovazione e persone. Il gruppo tornerà ad investire nell’efficientamento energetico con la start up Santa Teresa Energy, oggi un centinaio di dipendenti, operante nel settore delle gestione del calore e dell’illuminazione pubblica.

Il Gruppo Giglio diventa anche azionista di maggioranza di Deenova, con una percentuale che supera il 50 per cento; presente anche in Francia e in altri 7 paesi europei, Deenova è specializzata nella gestione informatizzata del farmaco in confezioni monodose e nella razionalizzazione delle spese dei dispositivi medici.

Giglio è entrato anche nell’azionariato di Comer Industry, realtà reggiana leader mondiale nella trasmissione di potenza, è presente con 11 stabilimenti nel mondo e 4mila dipendenti. La nomina di Sergio Giglio nel gruppo consolida l’alleanza tra le società per un investimento con una durata di visione nel lungo periodo.
Presente alla conferenza stampa anche Giovanni Maria Giglio, consigliere di Deenova, Santa Teresa Energy e Santa Maria, che ha sottolineato l’importanza e il valore che il gruppo si impone di investire nelle persone, portando ad esempio la sua condizione di non vedente, che siede nel cda delle società.

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