IL MEDIATORE SOCIALE RADDOPPIA

Si chiude il capitolo rimasto aperto per troppo tempo dei mediatori sociali di Acer, dopo un anno in cui questa figura è rimasta vacante. Giorgio Beltrani e Giuseppina Civardi, sono stati nominati rispettivamente dal Comune e da Acer. Beltrani vanta un’esperienza pluriennale nella socializzazione delle varie etnie al servizio del Comune di Piacenza, Civardi è una molto conosciuta tra gli inquilini Acer, in precedenza assegnata all’ufficio manutenzione. Due figure anzichè una, come invece avveniva in precedenza, che avranno il compito di ascoltare gli inquilini, dirimere eventuali conflitti all’interno degli alloggi popolari e fare da collante con le istituzioni. “Antenne” le ha definite l’assessore al Nuovo Welfare Stefano Cugini “in grado di intercettare esigenze e bisogni; il nostro obiettivo è quello di far stare sempre più tranquilli i bravi inquilini Acer, quelli cioè che rispettano l’equilibrio tra diritti e doveri, con l’impegno invece di far dormire sogni meno tranquilli a quelli che sono meno bravi”. Due mediatori che rappresentano Acer ed il Comune, anche se, un mese fa circa, era stato proprio l’assessore Cugini a dichiarare che sarebbe stato il Comune ad occuparsi del servizio di mediazione, togliendolo di fatto ad Acer. Una scelta presa perchè anche Acer possa continuare ad essere rappresentata rispetto ad una figura obbligatoria, come recita la legge regionale 24? Pare non sia così. Beltrani avrà competenza per quanto riguarda il comune di Piacenza, Civardi per la provincia.

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GENITORI 2.0 SI DIVENTA. A TUTTO TONDO

In primo piano nella nuova puntata di A Tutto Tondo il rapporto tra genitori e figli nell’era digitale. Sì perchè i figli non nascono con il libretto di istruzioni, quindi anche i genitori devono tenere il passo. Essere genitori 2.0 non è facile, tanto più la tecnologia è utilizzata dai più piccoli in modo inconsapevole. I fenomeni di bullismo in rete sono in aumento anche a Piacenza. Due anni fa è nata l’Associazione Genitori Piacenza 4 nel quartiere di San Lazzaro, con l’obiettivo di riagganciare i propri figli, entrando in empatia con loro, pur con regole decise e condivise.

Inceneritori e salute: un rapporto stretto e correlato. La presenza degli impianti di termovalorizzazione dei rifiuti ha un impatto, più o meno grave, sulla salute dei cittadini. Sono oltre un centinaio gli studi medici che lo dimostrano. A Piacenza la decisione di continuare a far funzionare l’impianto di Borgoforte, nonostante la legge regionale preveda la dismissione entro il 2020, fa discutere. Quale è la via da seguire perchè Piacenza non diventi terra dei fumi? Lo abbiamo chiesto al dottor Giuseppe Miserotti, vice presidente nazionale dei Medici per l’Ambiente (Isde).

Riserva di prognosi è un diario lucido e sereno. La protagonista è un’oncologa affermata che scopre di avere un cancro. Lei che i tumori li cura, si è trovata ad essere una paziente. Il libro, scritto a quattro mani da una giornalista e da un medico, racconta l’ultimo anno di vita di Barbara approfondendo le tematiche legate al fine vite e alle cure palliative

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PIACENZA TERRA DEI FUMI? NO GRAZIE

Sono oltre un centinaio gli studi che mettono in correlazione la salute alla presenza degli inceneritori sul territorio. Studi, tra l’altro, verificati ed attendibili. Uno di questi è quello sugli inceneritori del Veneto firmati dalla professoressa Zambon e dal collega Ricci che ha rilevato un aumento di sarcomi, ma anche lo studio di Coriano sui riferimenti geografici: in base alla collocazione dei termovalorizzatori si è registrato un aumento delle malattie autoimmuni e dei ricoveri. Lo stesso studio Moniter condotto dalla Regione Emilia Romagna, nonostante il limite di aver preso in esame solo 4 inceneritori, è sulla stessa linea dei precedenti mostrando un aumento dei nati prematuri, degli aborti spontanei e dei tumori al fegato. Abbiamo chiesto al dottor Giuseppe Miserotti, vice presidente Isde nord Italia, che strada deve seguire Piacenza perchè non diventi la terra dei fumi. 

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IL DIARIO DI BARBARA SOINI IN “RISERVA DI PROGNOSI”

Quella di Barbara Soini è una testimonianza serena e coraggiosa dell’ultimo anno di vita. Un diario lucido e consapevole di quello a cui stava andando incontro. Diagnosi: cancro con prognosi severa. Barbara di mestiere i tumori li cura, è un’affermata oncologa, ma questa volta i ruoli si sono ribaltati. Una sorte beffarda ha fatto sì che fosse lei la paziente. Il libro Riserva di Prognosi, comincia dalla storia di questa coraggiosa 44 enne con l’aiuto delle giornalista Milena Di Camillo e del medico Loretta Rocchetti. La struttura del libero è cresciuta nel tempo, all’interno vi è un ampio spazio dedicato all’approfondimento di queste tematiche legate alla cure palliative e al fine vita. Il servizio completo con le interviste alle autrici, nella prossima puntata di A Tutto Tondo.

libro riserva di prognsi

CYBERBULLISMO, IL LATO OSCURO DELLE RETE

Attenzione e consapevolezza sull’utilizzo delle rete e dei social network. Basterebbe pensare, sostengono gli esperti, che qualsiasi cosa postata sui social rimane e chiunque può farne l’uso che desidera. Forse in questo modo i reati di diffamazione o i furti d’identità sarebbero minori. A Piacenza sono stati 37 i casi segnalati, in un anno, alla Polizia Postale. Dodici i casi di diffamazione on line, sei molestie, tredici furti di identità, tre casi minaccia e altrettanti di ingiuria. Il bullismo in rete è un fenomeno in crescita, perchè in aumento sono gli utilizzatori delle rete, spesso inconsapevoli delle conseguenza che un cattivo uso può provocare. Alla scuola Calvino gli studenti hanno incontrato il Sovrintendente capo della Polizia Postale di Piacenza in occasione del Safer Internet Day. 

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L’OSTEOPATIA CHE CURA IL NEONATO

Nella nuova pillola di Dove c’è Mamma tornano i consigli dell’osteopata Davide Lucchi. In primo piano i rimedi per curare reflusso gastroesofageo, disturbi del sonno e colicosi in modo del tutto naturale, attraverso l’osteopatia. Sono disturbi frequenti che colpiscono molto spesso i neonati, il dott. Lucchi fornirà ai genitori facili e utili consigli per superare con più tranquillità queste fasi della vita del neonato.

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MARZANO: “EDUCARE AL GENERE SIGNIFICA EDUCARE ALL’UGUAGLIANZA”

“Educare al genere significa educare all’uguaglianza. Significa che le differenze non implicano nè superiorità nè inferiorità”. Così Michela Marzano, filosofa e parlamentare del Pd, è partita per presentare il suo ultimo libro Papà Mamma e Gender . Una pubblicazione che oggi suscita particolare interesse in un momento in cui l’Italia è alle prese con l’approvazione delle legge sulle unioni civili. Già nella scelta del titolo un gioco di parole: la volontà di associare a mamma e papà la parola genere, senza l’intenzione di distruggere nulla di ciò che è già costituito, ma al contrario di arricchire e dare la possibilità di essere riconosciute a tutte le unioni. La presentazione è stata organizzata dal Polo Clinico IDIPSI di Piacenza.

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GIOCO D’AZZARDO, QUANDO NELLA RETE CADONO ANCHE I FAMILIARI. A TUTTO TONDO

Il gioco d’azzardo rovina non solo chi cade nella rete della dipendenza ma anche chi vi sta attorno: per ogni giocatore che si è rovinato economicamente, fino a perdere anche cifre da capogiro di parecchia centinaia di migliaia di euro, ci sono fino a dieci familiari più o meno stretti che si sono rovinati con lui. La ludopatia ha ricadute devastanti proprio sugli affetti più cari, mogli, figli e mariti. L’associazione La Ricerca e la cooperativa L’Arco da anni sono sul territorio per cercare di dare sostegno ai familiari. 

Decidere di interrompere la gravidanza è una scelta dolorosa e terribilmente difficile. In Italia, così come in Emilia Romagna, dopo l’introduzione delle legge 194 del 78 la richiesta di aborti è calata drasticamente, più che dimezzata. Oggi il tasso di abortività è più alto tra le donne straniere. Un altro dato che fa riflettere è la percentuale dei medici obiettori: in italia il 70%. All’asl di Piacenza su 20 medici ginecologi, 14 sono obiettori.

La vicenda che ha visto una sedicenne piacentina simulare un rapimento e un’aggressione, nasconde certamente un disagio. Partendo da questo fatto abbiamo fatto una riflessione, con il supporto di una psicologa, per cercare di capire cosa significa bisogno di attenzione scardinando alcuni luoghi comuni che caratterizzano l’età dell’adolescenza.

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“RISERVA DI PROGNOSI” QUANDO AD AMMALARSI E’ UN MEDICO ONCOLOGO

E’ una storia vera quella raccontata nel libro Riserva di prognosi di Milena Di Camillo e Loretta Rocchetti. Barbara Soini è medico oncologo, sposata con due figli. Ha 44 anni quando scopre di avere un cancro che non autorizza prognosi oltre un anno di vita. È uno shock ma reagisce da combattente. Riserva di prognosi è il racconto dell’ultimo anno di Barabara, di come una professionista ha vissuto questo pezzo di vita,  ma diventa anche strumento di riflessione a più voci: della filosofa Laura Campanello, che firma la prefazione, e di un gruppo di esperti che hanno accettato di ragionare sui temi-chiave sollevati dal libro, dalla relazione medico-paziente alla presa in carico, dalla formazione ai protocolli, dalle cure palliative ai trattamenti alternativi. Il volume verrà presentato venerdì 5 febbraio alle 17 alla biblioteca Passerini Landi. Il ricavato della vendita del libro e i diritti d’autore andranno a sostegno della Fondazione Trentino Onlus di cui Barbara Soini faceva parte e della quale sono socie le stese autrici. La presentazione è organizzata dall’Hospice La Casa di Iris e dell’Associazione Insieme per l’Hospice di Piacenza.

riserva di prognosi libro

ABORTI, A PIACENZA IL 70% DEI MEDICI E’ OBIETTORE

Decidere di interrompere una gravidanza è una scelta estremamente dolorosa e difficile, un fallimento. L’età media delle donne che si sottopongono a questo intervento oscilla per lo più tra i 20 e i 35 anni, con una massiccia incidenza di straniere. I dati Istat mostrano che in emilia romagna la percentuale arriva al 45% a Piacenza al 52,8%. Il tasso di abortività è al 18 per mille tra le straniere e al 5 per mille tra le italiane. I dati dell’ultimo report del Ministero della Salute del novembre 2015 confermano un calo drastico di aborti anche in valore assoluto: in Italia nel 1983 se ne eseguirono 243 mila contro i 97 mila del 2013, in Emilia Romagna 12 mila nel 1993, 8474 nel 2014. In questa scelta, il medico ha un ruolo fondamentale; la presa in carico di una donna che decide di sottoporsi ad una interruzione volontaria di gravidanza va oltre la metodica tradizionale. Anche per il medico, nel senso che non sempre accetta di eseguire materialmente l’aborto. In Italia la percentuale dei medici obiettori di coscienza arriva al 70%, con punte anche del 90, soprattutto negli ospedali del sud. Nell’Asl di Piacenza su 20 medici ginecologi, 14 sono obiettori, il 70%, confermandosi la provincia della regione con la percentuale più alta. Quella con il valore più basso è l’Asl di Parma. Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Maria Cristina Molinaroli, direttore dei Consultori familiari Asl Piacenza. 

Il servizio completo nella prossima puntata di A Tutto Tondo

aborti