ORO ROSSO: PIACENZA CUORE DEL FESTIVAL DEL POMODORO

Tre giorni di eventi dedicati al pomodoro. Piacenza sarà la capitale di OroRosso, il festival che dal 2 al 4 ottobre riempirà le vie e le piazze della città di spettacoli, incontri, ospiti
speciali e iniziative golose per celebrare l’eccellenza dell’ingrediente principe della dieta
mediterranea. L’Italia del resto è la regina del pomodoro in Europa, dove oltre la metà del
prodotto è made in Italy, e uno dei più grandi produttori mondiali con oltre 2,3 milioni di
tonnellate l’anno di materia prima. Al centro della kermesse il pomodoro del distretto del Nord che comprende Piacenza, Cremona, Mantova, Pavia, Parma, Ferrara, Lodi e Alessandria, il centro nevralgico della produzione di pomodoro per polpe, passate e altri prodotti per l’industria e per il grande mercato italiano e mondiale. Nel corso della tre giorni sono in programma appuntamenti di carattere gastronomico, ma anche culturale, scientifici, show cooking, eventi di grande impatto mediatico e di marketing territoriale. Saranno proprio le principali piazze della città ad ospitarli: piazza Cavalli sarà il cuore pulsante dell’evento con la piazza della pizza; piazza Duomo si trasformerà nella piazza della pasta, piazzetta Plebiscito in quella della bruschetta, piazzetta Pescheria nella piazza del pomodoro. Il programma, presentato dal sindaco Dosi, dall’assessore Buscarini e dai partner organizzativi, prevede anche una ricca animazione per grandi e piccoli, oltre che laboratori di cucina, lectio magistalis tenute da massimi esperti dell’argomento in
ambito nazionale e anche un convegno scientifico sui benefici del pomodoro con il parere
di nutrizionisti, oncologi e pediatri sugli effetti positivi del pomodoro nella dieta quotidiana. Tra i partner dell’evento Coldiretti con il suo presidente Marco Crotti, che ha tracciato un bilancio dell’annata in corso. “Siamo al 70%, per ora la qualità è eccellente, il caldo dei mesi scorsi ha evitato la formazione delle muffe dannose per il prodotto. Ora c’è da sperare in queste ultime settimane. Il pomodoro è piacentino – ha confermato Crotti – Piacenza produce il doppio di prodotto rispetto a Parma, ha una sua storia nella coltivazione del pomodoro. Anche noti marchi del mercato lavorano pomodoro piacentino.”. Non poteva mancare un accenno all’attualità, a quanto sta accadendo al Brennero dove la Coldiretti sta manifestando contro il falso Made in Italy. “E’ una situazione imbarazzante che ci lascia sbigottiti – dichiara Crotti – tutti i camion che arrivano hanno trasportano semilavorati a base di latte portati in aziende del centro sud dove l’allevamento è in crisi. Con la liberalizzazione delle quote latte, la mancanza di regole e di trasparenza rischiamo di trovarci invasi di prodotti di cui non sappiamo la provenienza e soprattutto il contenuto”.

festival oro rosso

PROFUGHI, IL PAPA CHIAMA LE PARROCCHIE RISPONDONO

“Ogni parrocchia, ogni convento, ogni monastero ospiti una famiglia di profughi”è il nuovo appello appassionato che papa Francesco lancia alle diocesi d’Europa. Un impegno concreto, quello che ha chiesto il pontefice nel corso dell’Agelus, in vista del Giubileo. Un impegno che coinvolge il Vaticano, ma anche le chiese di provincia, le realtà più piccole, spesso le più attivamente impegnate sul campo. Anche le parrocchie piacentine si stanno organizzando e stanno pensando, come concretamente, possono rispondere all’appello del pontefice. La parrocchia di San Giuseppe Operaio, una volta riunito il consiglio pastorale e accolte le direttive che arriveranno dalla Diocesi e dalle istituzioni, si rimboccherà le maniche.

[videojs mp4=”http://www.zero523.tv/filmati/profughi san giuseppe.mp4″ webm=”http://www.zero523.tv/filmati/profughi san giuseppe.webm” poster=”http://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2015/09/Chiesa-San-Giuseppe-Operaio.jpg” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”alignleft” controls=”true” muted=”false”][/videojs]

PROTOCOLLO ANTIVIOLENZA, CASA RIFUGIO: DA 5 A 17 POSTI LETTO.

Ascolto, accoglienza e da oggi ancora più protezione. Il Centro Antiviolenza e la Casa Rifugio implementano i servizi sul territorio grazie ad un protocollo d’intesa firmato tra la Fondazione di Piacenza e Vigevano, Asp città di Piacenza, Asl, comune di Piacenza, Fiorenzuola e Castel San Giovanni, segno questo che l’impegno contro la violenza alle donne assume una dimensione provinciale con un nuovo modello esportabile a livello regionale. Si tratta di implementare servizi che già esistono, in particolare, l’attività del Centro Antiviolenza grazie al supporto di telefono rosa attivo da 20 anni a Piacenza e la Casa Rifugio, oggi presente con 5 posti, arriverà ad offrirne 17 a copertura della tre fasi di accoglienza. Il progetto prevede anche l’attivazione di un servizio di reperibilità sociale che garantisca l’attivazione di interventi di emergenza nelle fasce orarie di chiusura dei servizi.

[videojs mp4=”http://www.zero523.tv/filmati/protocollo antiviolenza.mp4″ webm=”http://www.zero523.tv/filmati/protocollo antiviolenza.webm” poster=”http://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2015/09/fondazione-protocollo-antiviolenza.jpg” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”alignleft” controls=”true” muted=”false”][/videojs]

MONS. MONARI: “ACCOGLIENZA E SENSO DI RESPONSABILITA’ VERSO I MIGRANTI”

Accoglienza e riconoscimento che queste persone appartengono alla famiglia umana. E’ chiara la posizione di Monsignor Luciano Monari, ex vescovo della Diocesi di Piacenza Bobbio, di fronte al dramma dei migranti. Mons. Monari è tornato a Piacenza, dove è diventato vescovo esattamente 20 anni fa e dove ha svolto questo ruolo per 12 anni fino al 2007 quando è stato trasferito alla diocesi di Brescia, in occasione della tre giorni di Convegno pastorale. Nelle parole semplici e comprensibili di Monari c’è l’essenza di ciò che la chiesa, soprattutto nelle ultime settimane, ha espresso nei confronti dei richiedenti asilo.

[videojs mp4=”http://www.zero523.tv/filmati/monari.mp4″ webm=”http://www.zero523.tv/filmati/monari.webm” poster=”http://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2015/09/Monari-vescovo.jpg” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”alignleft” controls=”true” muted=”false”][/videojs]

PASS INVALIDI, DA LUNEDI’ LA CONSEGNA SOLO SU APPUNTAMENTO

Da lunedì si cambia. L’assessore Giorgio Cisini ha annunciato le novità che riguardano la consegna dei pass per invalidi che negli ultimi giorni, a causa di una errata comunicazione, ha suscitato parecchi disagi tra i portatori di handicap. “Non vogliamo creare danni –  ha detto Cisini -ma solo rispettare le leggi a livello europeo. La modifica che abbiamo introdotto consiste nel fatto che consegneremo il pass previo appuntamento direttamente al titolare di questo”. Quindi non sono ammessi familiari o parenti, ma nel caso di impossibilità da parte del titolare solo del legale rappresentante. “Da oggi la consegna diretta è sospesa – ha spiegato l’assessore alla Mobilità- riprenderemo lunedì 7 settembre quando saranno chiamate 40 persone al giorno, chi verrà convocato andrà in piazza Cittadella e ritirerà personalmente il proprio pass. Il documento non sarà consegnato a nessun’altro. La scadenza delle consegne al 15 settembre sarà derogata fino all’esaurimento dei pass. Forse siamo mancati in comunicazione – ha detto Cisini – e di questo ci scusiamo, da oggi mettiamo una regola come, per altro, volevamo fare fin dall’inizio”. I pass da consegnare sono 2950, attualmente 850 sono già stati rinnovati  e da lunedì si procederà alla consegna di 40 documenti di viaggio giornalieri. Da domani i titolari dei permessi saranno contatti telefonicamente per fissare l’appuntamento del ritiro dagli incaricati degli uffici di piazza Cittadella.

pass invalidi

RETI DI COMUNITA’: ADOLESCENTI E ADULTI ALLO SPECCHIO

Partendo dall’esperienza dell’educativa di strada iniziata 3 anni fa, il progetto si è ampliato raggiungendo quelle realtà che gli adolescenti vivono e frequentano. Si è creata una Rete di Comunità, come il nome del progetto, che ha coinvolto una realtà solida del nostro territorio l’Associazione Oratori. Si è pensato di creare un cammino di formazione articolato che coinvolge studenti da una parte con assemblee informative su varie tematiche, genitori e docenti dall’altra. Proprio per gli insegnanti sono in calendario tre giornate di formazione: 4, 8, 9 settembre a cui si sono iscritti in tutto 160 persone. Alla parrocchia di San Lazzaro capofila, da cui è partita tre anni fa l’educativa di strada che si concluderà tra due anni, si sono aggiunte anche le parrocchie di Nostra Signora di Lourdes, Corpus Domini, Santa Franca e Sant’antonio.

[videojs mp4=”http://www.zero523.tv/filmati/rete oratori.mp4″ webm=”http://www.zero523.tv/filmati/rete oratori.webm” poster=”http://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2015/09/ass.-oratori.jpg” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”alignleft” controls=”true” muted=”false”][/videojs]

AMBULATORIO DI PROSSIMITA’, OPERATIVO DA DICEMBRE

Sarà operativo dal prossimo dicembre il primo Ambulatorio di prossimità. Troverà sede nei locali che fino all’anno scorso ospitava un locale teatro spesso di violente risse tra stranieri. Il protocollo firmato da Comune, Fondazione di Piacenza e Vigevano, proprietario degli spazi, associazione Arcangelo Di Maggio e Asl va proprio nella direzione di offrire alle persone con fragilità sociale e/o sanitaria un punto di riferimento stabile e sicuro nel quale operano professionisti. La Fondazione ha erogato un contributo di 50 mila per la partenza del progetto, il proprietario si farà carico dei lavori di sistemazione e concederà gli spazi gratuitamente per i prossimi sei anni.

[videojs mp4=”http://www.zero523.tv/filmati/firma via pozzo.mp4″ webm=”http://www.zero523.tv/filmati/firma via pozzo.webm” poster=”http://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2015/09/AMBULATORIO-VIA-POZZO.png” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”alignleft” controls=”true” muted=”false”][/videojs]

AL POLISPORTIVO NON SOLO LA NUOVA PISCINA, MA ANCHE UN MODERNO CENTRO SPORTIVO

Piacenza avrà la nuova piscina, o meglio un profondo restyling di ciò che esiste già. E’ l’indicazione uscita dal secondo giorno di ritiro di giunta a Strela di Compiano, dedicato, per lo più, ai lavori pubblici. L’amministrazione, già dal marzo scorso, si era rivolta a due realtà locali, non per campanilismo, aveva ribadito ai nostri microfoni l’assessore Giorgio Cisini, quanto per valorizzare il patrimonio comunale esistente. Intervenire sulle strutture che già esistono, appunto, Raffalda e Polisportivo. Ed è proprio si quest’ultima che la giunta ha deciso di puntare, riconvertendo la prima in una palestra. Il progetto che riguarda il Polisportivo è molto ambizioso e prevede la realizzazione di una vasca da olimpionica da 33 metri X 25 regolamentare per la pallanuoto, oltre che la riqualificazione dell’intero impianto sportivo. Pare che l’idea che sottende il progetto sia proprio quella di dare nuova veste all’intera struttura, non solo con la nuova vasca ma anche agli spazi circostanti, creando un moderno centro sportivo. Insomma il Polisportivo cambierà volto, trasformandosi in un palazzetto dello sport  dotato, oltre che due piscine coperte e una scoperta, anche di palestra, campi da calcio e tennis. Ad ottobre il progetto sarà definitivo e se sarà economicamente sostenibile verrà messo a gara. Il finanziamento sarà in parte pubblico, con l’utilizzo dei fondi messi a disposizione per il progetto della Madonnina e in parte secondo le formule di compartecipazione richieste ai realizzatori e gestori dell’impianto.

POLISPORTIVO

SINDACO GRUPPI:”QUESTIONE PROFUGHI VA AFFRONTATA A LIVELLO EUROPEO”

Si riaccende il dibattito intorno all’accoglienza dei richiedenti asilo. Il comune di Pontenure, attaverso una nota del primo cittadino Manola Gruppi, ribadisce che sul territorio non ci sono strutture adatte ad accogliere gli stranieri, ma lascia la possibilità ai cittadini che intendono ospitarli di accreditarsi presso la Prefettura. Ecco il testo della nota:

“Penso, scrive il Sindaco, che sia doveroso aiutare chi scappa dalla fame e dalla guerra, e come sta accadendo in numerosi Comuni della Provincia, conciliando gli aspetti legati al rispetto delle norme vigenti, di sicurezza e di una corretta assistenza e accoglienza. Come già comunicato in precedenza, anche in Consiglio Comunale, il Comune di Pontenure non ha strutture pubbliche idonee all’accoglienza, e non ha personale sufficiente per assistere le persone bisognose di aiuto. Tuttavia i cittadini che intendono accogliere profughi possono farlo dando la propria disponibilità alla Prefettura, che provvederà al collocamento dei profughi sulla base di apposite convenzioni. Il Comune vigilerà sul rispetto delle norme igienico-sanitarie previste dalla legge e, soprattutto, sugli aspetti legati alle condizioni di corretta assistenza e di integrazione, che devono essere osservate, al  fine di ottenere il contributo giornaliero messo a disposizione dall’Unione Europea per l’accoglienza dei profughi. I controlli previsti dalla legge che il Comune intende fare, permetteranno di evitare forme di lucro su queste persone in estrema difficoltà. Ci troviamo di fronte al più grande fenomeno migratorio del dopoguerra, una questione di dimensioni planetarie che può essere affrontato solo a livello internazionale e per quanto ci riguarda a livello europeo: nessuno può lavarsene le mani. Questo principio vale nel grande e nel piccolo. Esternazioni di rifiuto non cambiano la realtà per gente che fugge dalla guerra, dalla violenza e da situazioni di vita inaccettabili”.

LaPresse04-05-2011 Taranto (Italia)CronacaTaranto, arrivo dei profughi libici da LampedusaNella foto: l'arrivo dei profughiLaPresse04-05-2011 Taranto (Italy)NewsTaranto, libyan refugees from Lampedusa to the Taranto harbourIn the pict: libyan refugees

TERRAZZA DI PIGAZZANO: IL 18 UNA SERATA APERTA AI CITTADINI

L’intenzione della Curia è quella di agire per recuperare la terrazza di Pigazzano. L’intento della Diocesi sarebbe emerso nel corso di un incontro alla presenza dei tecnici e degli architetti  incaricati per il progetto di recupero e di alcuni rappresentanti del comune di Travo. A questo proposito è stato organizzato un incontro pubblico rivolto ai cittadini per venerdì 18 settembre alle 21 nella chiesa di Pigazzano. Sarà l’occasione per presentare ai cittadini in cosa consiste il progetto di recupero della struttura e per dare il via ad una raccolta fondi.

PIGAZZANO