Da oggi per il Grande Albergo Roma si è chiuso un capitolo. Un capitolo durato 29 anni. Il 30 giugno infatti è stato l’ultimo giorno di apertura al pubblico della struttura gestito da Elena e Piero Prati. L’hotel resterà chiuso per un paio di mesi, per riaprire a settembre sotto la nuova gestione del gruppo Incerti. Sulla pagina Facebook, i fratelli Prati hanno salutato virtualmente tutti gli amici augurando buon lavoro al nuovo gestore. “Si chiude la ” ELPI ” che in una sigla pur cosi banale ( non sono altro che le prime due lettere di Elena e Piero) – scrive nel post Elena Prati – racchiude pero’ 20 e più anni di collaborazione, condivisione e lavoro svolto spesso in coppia senza litigi di sorta ma con grande passione.” Nelle ultime righe un augurio che suona come un arrivederci della ELPI magari sotto un’altra forma. Dal punto di vista occupazionale 14 lavoratori su 25 verranno riassunti con le stesse precedenti mansioni; i restanti hanno trovato un accordo consensuale con la proprietà per sospendere il rapporto di lavoro. In questi due mesi la famiglia Incerti procederà ad alcuni interventi di manutenzione nelle parti comuni per proseguire in autunno nelle stanze, quando già l’albergo sarà regolarmente aperto al pubblico.
NASCE SO.PROS. SOCCORRITORI DI PROSSIMITA’
Si chiama So.Pros. ovvero Soccorritori di Prossimità. Croce Rossa e Polizia Municipale insieme per un servizio di controllo sul territorio, in particolare di quelle situazioni di maggiore disagio sociale, grazie al personale della Croce Rossa in stretta collaborazione con la Polizia Municipale. “Un progetto sperimentale – lo ha definito il sindaco Paolo Dosi – un’occasione per rafforzare la collaborazione tra Cri e Municipale nell’ottica di rafforzare la necessità di presidio e di presenza che ci chiedono i cittadini”. Il servizio non sostituisce il 118 “ma vuole essere vicino ai cittadini – spiega Alessandro Guidotti commissario provinciale Croce Rossa – in caso di emergenza potranno rispondere subito, per attivare il 118, aiutare emersione disagio sociale, potranno valutare casi di situazioni per intervenire in modo adeguato, per affrontare criticità devono fare rete. Daremo un ottimo servizio e maggior sicurezza. Sei giorni su sette per 12 ore diurne”. Gli operatori della Croce Rossa si affiancheranno al servizio di prossimità della Municipale che saranno in contatto diretto attraverso una radio per presidiare lo stesso quadrante con celerità e tempestività. Le zone presidiate saranno centro storico, Giardini Margherita e Merluzzo.
QUANDO AI MIGRANTI SI OFFRE UNA POSSIBILITA’
Sonko e Alfa sono due dei venti ragazzi per lo più arrivati dalla Gambia a Piacenza nel novembre scorso. Sono una parte del nutrito gruppo che nell’autunno scorso è arrivata in città, da migrante. Oggi, grazie al percorso di formazione conseguito con la scuola edile, sostenuto dal Comune e dalla Prefettura, hanno un diploma da intonacatore e pittore. Un pezzo di carta, è vero, ma che significa molto. Significa la possibilità di andare alla ricerca di un lavoro, dopo sei mesi di permanenza in Italia, significa aver ottenuto una qualifica e un impegno portato avanti e concluso. Questi venti giovanissimi, tra i 18 e i 20 anni, che faticano a parlare in italiano, si sono impegnati nel rifacimento della facciata esterna dell’asilo nido della Besurica. “Sono molto contento di quello che ho fatto – dice a fatica Alfa che arriva dalla Gambia – mi sono trovato bene a Piacenza e non ho trovato difficoltà”. “Il percorso che portiamo avanti come Ente di formazione Scuola Edile – spiega il presidente Filippo Cella – è quello far fronte, insieme a Comune e Prefettura, all’emergenza profughi offrendo loro la possibilità di acquisire competenze specifiche per un eventuale inserimento nel mondo del lavoro”. Il vice prefetto aggiunto Roberta De Francesco si è rivolta ai ragazzi: “tra di voi ci sono storia di sofferenza, molti di voi vogliono lasciare l’Italia per la Francia. Da oggi avete in mano un diploma che vale più del denaro, perchè vi da una qualifica, cercate di farne buon uso”. Questo percorso di formazione, iniziato quasi un anno fa dal comune di Ponte dell’Olio dove sono arrivati nell’agosto scorso 15 profughi, ha un senso soprattutto se finalizzato a rendere occupati questi giovani in azioni utili alla collettività e ad offrire loro le prime competenze di un mestiere.
AMMINISTRAZIONE- POLIZIA MUNICIPALE, E’ ROTTURA
E’ diventata una prova di forza. Quella che si sta consumando tra il personale di Polizia Municipale del Diccap-Sulpl, Ugl e amministrazione comunale è una rottura che appare insanabile. Il coutdown per lo sciopero della municipale è partito e confermato per venerdì 3 e sabato 4 luglio. Ma se per la serata dei venerdì piacentini servono una decina di agenti, molti di più, circa una settantina, sono quelli che normalmente vengono impiegati, ogni anno, per la fiera del patrono. L’amministrazione sembra tranquilla; la fiera procederà regolarmente, in strada scenderanno gli agenti che non aderiscono allo sciopero e i dipendenti comunali che ne hanno i requisiti. “In più occasioni l’amministrazione avrebbe potuto mettersi nei nostri panni – si legge in una nota del Diccap-Sulpm – e cercare insieme ai lavoratori una soluzione, ma non lo hanno fatto. Pessimi interlocutori – si legge – a cui probabilmente è sfuggito un passaggio fondamentale, che ha fatto da collante: il profondo malessere che da troppo tempo serpeggia tra i lavoratori che chiedono trasparenza, diritti e uguaglianza”.
SAIPEM, LAVORATORI PREOCCUPATI: SITO VERSO LA CHIUSURA?
I lavoratori della Saipem vedono il loro futuro appeso ad un filo. Nonostante le rassicurazione da parte dell’azienda e della politica, la realtà sembra un’altra. I lavoratori della storica azienda di Cortemaggiore Eni, fondata nel ’49 da Enrico Mattei, da settimane vedono container diretti verso la Romania carichi di materiale. Perchè questo trasferimento – si chiedono – se tutto va bene? Domanda più che lecita a cui nessuno, per ora, sa rispondere.Negli anni d’oro Saipem è arrivata ad occupare oltre 120 lavoratori, di questi una settantina erano trasfertisti italiani ed internazionali. Ad oggi si sono ridotti a 6 italiani e 20 internazionali, i contratti interinali sono in scadenza e non verranno rinnovati. Starebbe proprio qui il nocciolo della questione: esternalizzare a trasfertisti stranieri anzichè italiani. “Nell’ultimo anno – ci dice un lavoratore con contratto in scadenza – le commesse sono arrivate con il contagocce e vediamo container carichi di merce diretti in Romania”.Si va dunque verso un progressivo svuotamento dello stabilimento magiostrino? “In un primo momento si parlava di settembre – ci racconta – poi abbiamo sentito parlare di marzo 2016. Stanno facendo spegnere la Saipem lentamente come una candela, portando al minimo i numeri dei dipendenti fissi, nove tra italiani e stranieri che verranno in qualche modo trasferiti nel nuovo sito”.
TORNA IL RICHIAMO DEL TREBBIA E L’IMPEGNO DI SALVARE IL FIUME
Il Richiamo del Trebbia compie cinque anni. Fu il canoista Martino Frova a radunare alcuni amici e a proporre loro un viaggio nei meandri nascosti e incantati del fiume dalla confluenza con il Brugneto fino a Piacenza. In questi anni l’iniziativa è cresciuta e si è rimpita di nuovi significati. Quest’anno l’appuntamento è per il 4 e 5 luglio nella splendida cornice dei Meandri di San Salvatore come negli ultimi due anni. L’evento, organizzato dall’Osservatorio permanente sulla Val Trebbia, affianca da sempre ad una serie di attività ricreative e di fruizione del fiume , un’attività di denuncia delle situazioni più delicate per il Trebbia con l’obiettivo di sensibilizzare cittadini e istituzioni nella difesa di questo patrimonio ambientale. Quest’anno in particolare l’attenzione del Richiamo del Trebbia è puntata sulla minaccia che ancora grava sui meandri di San Salvatore, proprio in uno dei suoi punti più preziosi: il progetto di centrale idroelettrica che intende trasformare i meandri in un lago artificiale. In seguito al parere negativo dato al progetto da parte di tutti gli organi competenti, oltre che dei cittadini, e contro il quale sono state raccolte oltre 8000 firme ed ottenuto il No da parte di tutti i Consigli Comunali della Val Trebbia , del Consiglio Provinciale e Regionale, il progettista si è rivolto al Tribunale Superiore delle acque a Roma, un organo amministrativo che si occupa solo di questioni legate al regolamento delle acque, per impugnare la decisione. Ci sono state durante il 2014 diverse udienze ed a Maggio 2015 si è tenuta l’ultima udienza di precisazione delle conclusione ed ora si attende la sentenza del Tribunale, che potrebbe arrivare anche nel 2016. “Se il Tribunale dovesse dare ragione al proponente – spiegano i referenti di Legambiente – si prospetterebbe l’incubo di una nuova istruttoria a Piacenza per un progetto che sarebbe devastante proprio per il punto più spettacolare della Valle e una nuova sicura battaglia a difesa del nostro fiume. La speranza è che il progetto sia definitivamente cassato e che mai più qualche speculatore delle cattive rinnovabili possa cercare di distruggere quello che , speriamo – concludono – nei prossimi anni diventi un sito riconosciuto dall’Unesco, come Patrimonio dell’Umanità”.
Per le due giornate saranno a disposizione dei partecipanti canoe, Mountain bike, lezioni di pesca, fotografia. Nella serata di sabato 4 luglio il borgo di San Salvatore si trasformerà in una festa rustica dal sapore antico.
Programma:
Sabato 4 luglio
• 9,00 a Coli -Val Trebbia Avventurosa-Trekking da Coli al Parco Avventura per adulti e ragazzi- info e tariffe Enrico.392 941801
• 14,30 a Marsaglia Canoa presso Sports in Open Space-discesa da Marsaglia a San Salvatore. Info Gabriella 3388236516-possibilità di affitto canoe
• 15,00 a San Salvatore- Mini stage fotografico presso il Surus Point
• 18,00 a San Salvatore-I Meandri di San Salvatore Patrimonio dell’Umanita’-Conferenza a cura del Prof.Giuseppe Marchetti Geologo
• 18,00\20,00 Laboratorio di tessitura collettiva di Serpica Naro
• dalle 19,00 buffet freddo e caldo, Polenta, salumi , piatti vegani ,dolci- aperitivo e cena nel borgo e musica popolare e folk francese dei Gataspus e Mano Libera-balli in piazzetta
• giocolieri “Danzando nel fuoco”, per il borgo
Domenica 5 luglio
• 08,45. trekking in mountain Bike -da piazza San Francesco a Bobbio,30 km per l’alta valle con l’ass.La Ciminiera.Info Bruno 3371096209
• 9,30 San Salvatore-Pesca a Spinning ed a Mosca nei Meandri-scuola di pesca sportiva con la Fipsas e Spinning Club-info Claudio 3358341061
• 8,45 Trekking da Brugnello, escursione guidata a cura di Trekking Colli Piacentini -durata 4 ore-prenotazione obbligatoria- Info margherita 3394187055.
• 10,00\13-San Salvatore-trekking acquatico nel Trebbia da San Salvatore a Brugnello
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• 13,00 Break a San Salvatore, pranzo nel borgo-
• 14,30 San Salvatore,canoa per i piccoli-Canoa Club Bobbio-Bano 3274327524
• durante tutto il giorno musica per il Borgo con la FONC 15,00 San Salvatore
GRANDE ALBERGO ROMA, LA STORIA CHE PASSA DI MANO
Si chiude una pagina e se ne riscrive un’altra. Una pagina bianca che si basa sul lavoro di decenni e che passa nella mani di un nuovo gestore. La fine della vertenza dell’albergo Roma entrerà a far parte della sua storia, insieme ai 29 anni di gestione dei fratelli Prati, Piero ed Elena. Oggi vedere Prati accanto ad Emio Incerti, fa un certo effetto. Il testimone che passa di mano, il passaggio di un pezzo di vita per i fratelli Prati, quasi costretti a lasciare l’hotel per costi di gestione troppo alti in rapporto ai prezzi variabili, affitto, tasse, che a fine anno ammontano a svariate decine di migliaia di euro. Ma quest è un’altra storia, appunto. Quella nuova è che oggi la trattativa, condotta con discrezione dall’amministrazione, dai sindacati, dalla nuova e dalla vecchia proprietà ha portato i suoi frutti, nonostante molte volte si sia arrivati sul punto di far saltare il banco. Tutti i soggetti coinvolti si sono seduti per l’ultima volta attorno al tavolo alla presenza del vice sindaco Francesco Timpano e dell’assessore al commercio Katia Tarasconi. “La calma e il senso di responsabilità che hanno dimostrato i miei dipendenti, perchè tali sono ancora – ha detto Piero Prati – mi hanno scioccato. Avrebbero potuto scioperare e non lo hanno fatto, non mi aspettavo reagissero così, sono stati loro – ha concluso – ad aver raggiunto questo risultato”. A proposito di risultato: 14 dipendenti su 25 sono stati riassunti dalla famiglia Incerti, con le stesse mansioni, seppur con alcune rinunce. I restanti hanno deciso, consensualmente con le parti, la risoluzione del contratto. Soddisfazione anche da parte della nuova proprietà: “quando abbiamo deciso di rilevare l’hotel, abbiamo scoperto che il Roma è l’Albergo di Piacenza – ha detto Emio Incerti – abbiamo voluto mantenere aperta la trattativa sindacale che ha espresso grande sinergia, utile per tutti a partire dalla rinunce che hanno fatto i lavoratori, che per noi sono stati il presupposto da cui ripartire con nuove assunzioni. A luglio e agosto la struttura sarò chiusa per permettere interventi nelle parti comuni, per essere pronti a settembre con la riapertura. Nel periodo invernale procederemo al maquillage delle singole stanze”. Fondamentale la cabina di regia e il ruolo svolto dall’amministrazione anche per la vecchia proprietà Cementirossi, rappresentata dal dott. Gallinari: “fin da subito la famiglia Vecchi, che rappresento – ha detto Gallinari – si è impegnata a far sì che l’albergo continuasse a vivere, facendo di tutto per portare a casa questo risultato per una sorta di debito di riconoscenza verso la città. E’ stato fondamentale – ha proseguito – la volontà di andare avanti e lo stimolo, dietro le quinte, dell’amministrazione è stata molto importante”. Unanime da parte dei sindacati il ringraziamento ai lavoratori che hanno firmato l’accordo senza eccezioni; “c’è stato un metodo condiviso – ha detto Fiorenzo Molinari Cgil – tutti hanno dato qualcosa, è stata davvero un’azione di squadra”. “I 14 lavoratori sono come una dote – ha sottolineato Francesca Benedetti Cisl – che offriamo al nuova gestione”. “Dai lavoratori c’è stata la più grande disponibilità nonostante i momenti di tensione della prima fase – ha detto Vincenzo Guerriero Uil – senza di loro tutto questo non ci sarebbe stato”.
ALBERGO ROMA: ACCORDO RAGGIUNTO PER I 14 LAVORATORI
Il cerchio si è chiuso attorno alla vertenza dell’Albergo Roma. 14 lavoratori su 25 saranno riassunti dalla nuova gestione della famiglia Incerti alle stesse condizioni economiche. La nuova proprietà entrerà nella struttura di via Cittadella a partire dalla seconda settimana di agosto e non è escluso che già da quella data possa riaprire le porte al pubblico. L’accordo è stato raggiunto al termine di un vertice durato alcune ore tra i delegati sindacali di Cgil, Cisl e Uil, la nuova proprietà e Cementirossi. L’obiettivo principale delle parti sociale era garantire il posto di lavoro a tutti i dipendenti della struttura: “i livelli retributivi sono stati garantiti per i 14 dipendenti – ha spiegato Francesca Benedetti della Cisl – per i restanti, che non erano assunti a tempo indeterminato ma avevano collaborazioni in scadenza si è arrivati ad un accordo consensuale tra le parti per la risoluzione del contratto. E’ stato un risultato eccellente – lo ha definito Benedetti – per come erano le premesse non si poteva sperare nulla di buono, le variabili erano troppe per sperare in un risultato come questo”. Per garantire ai lavoratori gli ammortizzatori sociale dal 30 giugno alla nuova riapertura, in Provincia è stata firmata la cassa integrazione in deroga.
POLIZIA MUNICIPALE: L’ASSEMBLEA CONFERMA LO SCIOPERO DEL 4 LUGLIO
Non sembrano esserci schiarite all’orizzonte tra la Polizia Municipale e l’amministrazione. Ieri nel corso di una nuova assemblea dei lavoratori è stato ribadito lo sciopero per il 4 luglio. Oltre alla Diccap_Sulpl si è aggiunta anche la sigla sindacale Ugl. “Lo sciopero è un diritto inviolabile – si legge nella nota del Sulpl – ed è l’unico modo (visto che fino ad oggi le abbiamo provate tutte, ma proprio tutte) per esprimere il profondo malessere di questa categoria sempre più bistrattata e depauperata. La nostra porta è sempre aperta, ma è chiaro che non siamo disposti a subire ulteriori giochi al ribasso. Senza nulla togliere alla forma scelta da altre sigle sindacali, ovvero quella del dialogo a oltranza, noi riteniamo che metodo altrettanto valido (condiviso da Ugl e dalla maggioranza dei Lavoratori) sia quello confermato oggi, l’azione”.
ROTA, CONFINDUSTRIA: “RINNOVAMENTO NELLA CONTINUITA’ “
Rinnovamento nella continuità. E’ così che inizia il mandato di Alberto Rota alla guida di Confindustria Piacenza. Dopo quattro anni Emilio Bolzoni lascia il testimone nelle mani di Rota, giovane imprenditore metalmeccanico di Fiorenzuola , a capo di un’azienda leader da quasi cinquant’anni nell’ambito della zootecnia e dell’ambiente, orientato all’export e all’innovazione. “Dobbiamo riportare le aziende – ha detto il neo presidente – non solo gli imprenditori, al centro dei nostri obiettivi. L’associazione deve riorganizzarsi per aiutare le imprese ad essere più competitive. Questo grazie allo Sportello rilancio nuovo servizio che metterà a disposizione degli associati tutti gli strumenti e le professionalità a supporto di una strategia di crescita. SI tratta di un tavolo anti-crisi – spiega Rota – con gli imprenditori che hanno problemi più o meno grandi che potranno rivolgersi a un consulente dedicato. Si parte con una valutazione dei problemi segnalati dall’impresa, con specialisti interni ed esterni deputati a dare risposte. Punteremo molto – conclude Rota – anche sul marketing territoriale, vorremmo avere informazioni accessibili, per esempio, sulle aree disponibili, immobili liberi e vuoti, terreni dove espandere”. Ma per rilanciare le imprese occorrono i posti di lavoro e quanto a disoccupazione giovanile le percentuali non sono incoraggianti neppure per Piacenza. Rota è convinto sia necessario alzare il livello della formazione: “Va creato un tessuto locale di specializzazioni, ragazzi competenti sul fronte tecnico, per evitare che le aziende vengano dislocate. Deve esserci valore aggiunto sul territorio. Ci vuole una scuola in grado di formare, e di qualificare al meglio i giovani”.
Un giorno felice, così lo ha definito, anche per il Presidente uscente Emilio Bolzoni: “Sono stati quattro anni che mi hanno arricchito tantissimo dal punto di vista professionale” E se dovesse scegliere una cosa per cui vorrebbe essere ricordare Bolzoni punterebbe sulla formazione che Confindustria in questi anni ha fatto sugli studenti grazie agli scambi con gli istituti superiori di città e provincia.
Ospite d’onore della 70esima assemblea degli Industriali, Riccardo Illy presidente del Gruppo Illy, leader e punto di riferimento nel segmento gourmet/superpremium a livello mondiale.
Il servizio completo nella nuova puntata di A Tutto Tondo














