E’ UFFICIALE: MOLINARI INCOMPATIBILE ALLA PRESIDENZA DELLA FONDAZIONE

L’avevamo annunciato ieri, oggi e’arrivata l’ufficialità: Giuseppino Molinari è incompatibile alla carica di presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Il parere lo ha redatto lo studio Ciampoli di Milano sulla base della Carta delle Fondazioni di Acri e su quanto riporta lo statuto stesso della Fondazione di via Sant’Eufemia. In sostanza l’incompatibilita’ risiede nel fatto che Molinari ricopre la carica di presidente della galleria Ricci Oddi, ente finanziato in modo continuativo dal Comune di Piacenza. Non è detto che il parere venga richiesto nel corso del consiglio generale di venerdì, lo scenario potrebbe essere questo: la prima  votazione potrebbe andare buca, nel senso che potrebbe non essere raggiunta la maggiornaza dei 2/3 per l’elezione del nuovo presidente. Per la seconda e la terza votazione invece occorre la metà piu uno dei voti per essere eletti. I 5 rappresentanti di Vigevano hanno dichiarato fin dall’inizio di non voler essere l’ago della bilancia. È verosimile quindi che si pronuncino solo quando la situazione sara’ chiara a favore di uno o dell’altro.  Sulla carta Massimo Toscani ha la maggioranza grazie al  voto di 13 consiglieri che hanno sottoscritto il suo programma, Giuseppino Molinari risulta incompatibile.

giuseppino molinari

FRACASSI CGIL:”ART. 18 PRINCIPIO DI CIVILTA’ DA SALVAGUARDARE”

O si riapre un dialogo con il Governo sull’articolo 18 oppure i sindacati sono pronti alla mobilitazione totale. Lo ha ribadito Gianna Fracassi della segreteria nazionale della Cgil nel corso della suo intervento all’assemblea pubblica alla Camera del Lavoro alla presenza dei colleghi di Cisl e Uil. All’incontro doveva partecipare il  leader della Cgil Susanna Camusso che ha dato forfait per impegni nazionali e Annamaria Furlan che in queste ore ha raccolto l’eredità di Bonanni che ha lasciato la segretaria della Cisl pochi giorni fa. Al centro dell’incontro il fisco e le pensioni per chiedere al Governo di riaprire un’agenda seria e chiara che tuteli i lavoratori sui questi due fronti. Poi il dibattuto tema dell’articolo 18 e delle sue modifiche proposte a livello centrale, tre le principali quella di rendere il contratto di lavoro a tutele crescenti ma senza diritto di reintegro se non per discriminazione, proposta a cui sindacati e minoranza Pd si stanno opponendo strenuamente. “Sull’articolo 18 siamo stati molto chiari – precisa Fracassi – noi abbiamo disponibilità a discutere se si parla di estensione delle tutele e soprattutto se si fa un’operazione che vada a ridurre le tante forme di precariato, perchè crediamo che questo sia il reale problema del nostro paese. Se invece si pensa di fare un’operazione che, al contrario, riduce le tutele, su questo non possiamo essere d’accordo perchè riteniamo che l’articolo 18 sia un principio di civiltà che nel nostro paese debba essere assolutamente salvaguardato”.

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FONDAZIONE, MOLINARI INCOMPATIBILE? SI ATTENDE LA RISPOSTA UFFICIALE

Lo studio Ciampoli avrebbe dato il suo parere, anche se manca ancora l’ufficialità: Giuseppino Molinari sarebbe incompatibile alla carica di presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano. L’uso del condizionale è d’obbligo perchè non vi è ancora la conferma ufficiale. Lo studio notarile, a cui l’ente di via Sant’Eufemia ha affidato l’incarico in sostituzione dello studio Portale impegnato all’estero, lo avrebbe stabilito in base ad una attenta valutazione della carta delle Fondazioni di Acri (Associazioni di Fondazioni e Casse di Risparmio). La risposta sarebbe al paragrafo 7 Incompatibilità e Ineleggibilità; nella fattispecie risultano incompatibili amministratori di enti, istituti o aziende soggetti a vigilanza da parte della regione, del comune, della provincia, o degli stessi organismi sovvenzionati in modo continuativo. Di quest’ultimo caso farebbe parte la galleria Ricci Oddi di cui Molinari è presidente.

Il parere tecnico era stato chiesto proprio per offrire al parlamentino che venerdì si riunirà in consiglio la possibilità di avere un quadro complessivo della situazione più chiaro e di potersi così pronunciare in modo più consapevole.

 

BORGO FAXHALL, NON SI PUO’ PIU’ ASPETTARE

Tre obiettivi: soddisfare le esigenze commerciali, dei pendolari e dare una risposta al tema della razionalizzazione degli spazi comunali. Sono le linee che hanno portato l’amministrazione ad elaborare e presentare il progetto di riqualificazione di Borgo Faxhall. Un progetto a cui si lavora da anni, anzi decenni, forse troppi, che ha subito stop forzati a causa di convenzioni che non hanno portato ai risultati attesi. Non si poteva più aspettare, ci sono interessi troppo importanti concentrati in quella zona, primi fra tutti il rilancio del commercio oggi in una situazione drammatica, ma anche le esigenze dei pendolari e dei fruitori dei mezzi pubblici. In 15 anni di vita, il centro commerciale Borgo Faxhall ha visto abbassarsi una trentina di serrande, oggi molti negozi all’interno della galleria sono sfitti e i cittadini non vedono quel luogo come il luogo dove fare acquisti, condizionati da ciò che accade all’esterno.

Nel nuovo comparto presentato dall’assessore Bisotti sorgerà la nuova autostazione per gli autobus, al posto del parcheggio da 190 posti del centro commerciale. L’amministrazione ha in programma di farne uno nuovo nella zona accanto alla chiesa di Torricelle. Il Berzolla che fine farà? É un edificio sotto tutela della Sovrintendenza che il Comune spera di ottenere e di ragionare insieme ai cittadini per un suo futuro utilizzo. La partita del Piano Caricatore invece dovrebbe concludersi il 16 ottobre quando sindaco e assessore andranno al Ministero della Difesa per definire la cessione. Il discorso economico finanziario è più complesso, semplificando è accaduto questo: il debito di Coemi, la società che nel 96 aveva firmato la convenzione con il comune, è di 4,5 milioni di euro. Coemi ha chiesto di arrivare ad una soluzione che, pur riconoscendo il debito, si trasformasse in un altro tipo di proposta. L’amministrazione ha così scelto di liquidare e riconoscere la compensazione di questo debito in cambio di 3300 metri quadrati di spazi in cui verranno collocati gli uffici comunali. Il concetto è: Coemi non ha realizzato le opere concordate ma ha offerto spazi dove troveranno casa gli uffici del comune. Tutto questo complesso, autostazione, parcheggio, opere viabilistiche annesse e verde, verranno realizzate attraverso la vendita degli edifici comunali di via Scalabrini e via Verdi. E i cittadini come vedono il progetto? Molto scetticismo tra i rappresentanti delle associazioni ma anche tra gli abitanti di una zona che ricordano tristemente come recitava lo slogan di una ventina di anni fa: “borgo faxhall il pezzo di città che mancava”.

FONDAZIONE VERSO IL CONSIGLIO DELLA SVOLTA

Mancano tre giorni al consiglio, che per molti, sarà quello della svolta. Un consiglio generale dal quale uscirà il nuovo presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Gli uffici di via Sant’Eufemia sono ancora in attesa del parere tecnico sulla incompatibilità o meno del candidato Giuseppino Molinari, atteso a giorni. A formularlo non sarà lo studio Portale perchè impegnato all’estero ma uno team di professionisti analogo sempre di Milano maggiormente specializzato in diritto amministrativo. Venerdì mattina dunque, anche sulla base di questo parere, il parlamentino composto dai 25 consiglieri sarà chiamato al voto. Sulla carta Toscani è appoggiato da 13 consiglieri, Molinari da 6, come avevano comunicato gli stessi candidati in due note distinte. Gli unici a non esporsi pubblicamente nè a favore dell’uno nè dell’altro sono stati i 5 rappresentanti vigevanesi, che hanno dichiarato di non voler essere l’ago della bilancia come accadde invece un anno e mezzo fa con l’elezione di Francesco Scavaraggi. E’ presumibile quindi che non partecipino alla prima votazione che richiede al candidato presidente la maggioranza dei 2/3 per essere eletto, ma dalla seconda che richiede la metà più uno dei voti. Per non  essere determinanti i consiglieri di Vigevano potrebbero partecipare alla seconda votazione, se dalla prima sarà già chiara una maggioranza a favore di uno o dell’altro candidato. Nel caso questo non avvenisse neppure alla terza votazione (per cui sono necessari sempre la metà più uno dei voti) si potrebbe profilare l’ipotesi del commissariamento.

fondazione sede

 

MENSE SCOLASTICHE, E’ UN REBUS UNIRE QUALITA’ E GRADIMENTO

Conciliare l’aspetto nutrizionale con il gradimento dei palati più sopraffini, bambini e ragazzini. Non è facile. E spesso alcune scelte rischiano di essere fraintese. L’amministrazione, da qualche settimana, è al centro di un dibattito per il taglio della merenda pomeridiana alla scuola dell’infanzia. Ma non solo; ad una settimana dall’avvio dell’anno scolastico alcuni genitori hanno puntato il dito sul menù servito, che avrebbe favorito troppo i carboidrati a scapito delle proteine. Sindaco, assessore all’Infanzia, ausl e dietista hanno incontrato genitori e stampa per fare un pò di chiarezza. Partendo proprio dall’esigenza di razionalizzazione: Piacenza si colloca al 33° posto della classifica sui tagli ai trasferimenti da parte dello Stato, diminuiti negli ultimi quattro anni del 52%, ovvero 13 milioni di euro complessivi. Per questo anno scolastico la spesa prevista per la ristorazione è di oltre 4 milioni 900mila euro, a fronte di introiti per 3 milioni 530mila euro ripianata dalle risorse derivanti dalla fiscalità generale. L’amministrazione ha deciso di non intervenire sulle tariffe mantenendole invariate ma di effettuare alcuni interventi di razionalizzazione. Come la scelta di togliere la merenda del pomeriggio nelle scuole materne, dovuta sia al fatto che l’orario di distribuzione è a ridosso del sonnellino pomeridiano e soprattutto perchè quasi il 50% non viene consumato e quindi gettato. I menù sono passati da sei a quattro per semplificare la gestione delle forniture, la somministrazione del bis è stata eliminata e la quantità di alimenti prevista dalla tabella dietetica viene servita immediatamente per intero. L’obiettivo è garantire la qualità e il livello nutrizionale, facendo i conti con il gradimento e con il budget a disposizione. Confermata la pasta biologica, quella di “Libera Terra” servita due volte al mese, le banane da commercio equo e solidale, oltre che un’ampia gamma di prodotti da agricoltura biologica e di a chilometro zero. Per l’anno 2012/2013 il tasso di morosità è stato del 13% sfiorando i 400mila euro. “Nonostante ciò – ha detto l’assessore Piroli – non lasceremo neppure un bambino senza pasto, è una scelta di questa amministrazione”.

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CONVEGNO CONFEDILIZIA IN DIRETTA STREAMING

E’ visibile anche in diretta streaming all’indirizzo confedilizia.zero523.tv il convegno dei legali di Confedilizia. Un importante momento di aggiornamento per tutti gli addetti ai lavori che, come ogni anno, si svolge alla sede della Veggioletta della Banca di Piacenza. La parte pubblica riguarda la contabilità condominiale e la revisione del rendiconto condominiale. Oltre alla presenza dell’avvocato Corrado Sforza Fogliani, Presidente nazionale di Confedilizia, si alterneranno al tavolo dei relatori il viceministro dell’Economia Enrico Morando, alla Infrastrutture e ai Trasporti Riccardo Nencini e il vicepresidente della Camera Maurizio Gasparri.

 

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FONDAZIONE, L’OPPOSIZIONE PROPONE TRE ALTERNATIVE A TOSCANI E MOLINARI

Giacomo Vaciago, Ettore Gotti Tedeschi e Corrado Sforza Fogliani. Sono le personalità che secondo l’opposizione in consiglio comunale potrebbero

ricoprire la carica di Presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano. La commissione consiliare 1, riunita per dibattere ancora una volta sul tema, non è certamente partita con le migliori premesse; accanto al presidente Perrucci non vi era alcun rappresentante della Fondazione. Non ha partecipato il presidente in regime di prorogatio Scaravaggi “per ragioni di opportunità”, non lo ha fatto neppure il vice Anselmi orma ex, ma soprattutto l’assenza più evidente è stata quella del sindaco Dosi, come ha sottolineato nel suo intervento il consigliere Marco Colosimo. “Rammarico per la mancata partecipazione del sindaco – ha detto il consigliere di Piacenza Viva – che si è dimostrato non adatto ad amministrare la  città”. Il leitmotiv dei consiglieri è stato “cosa ci stiamo a fare oggi qui, dal momento che non c’è nulla di nuovo e soprattutto non ci sono gli interlocutori richiesti?” Il consigliere della Lega Polledri si è scagliato contro la scelta di Toscani sostenuto dal Comune. “Che competenze finanziarie può avere questa figura? proponiamo un’alternativa alta, noi lo abbiamo fatto. Che fine ha fatto l’iter che la commissione si era data?” ha concluso Polledri. Gugliemo Zucconi ha preso le difese del primo cittadino: “non vi potete appigliare alla Fondazione per attaccare il sindaco. Su questo fronte non abbiamo potere”.

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VIAGGIO AL CAMPO NOMADE DI TORRE DELLA RAZZA

E’ un gruppo di 120 persone tutte di etnia sinti, tra cui una trentina di bambini. Vivono a cinque chilometri dalla città, tra autostrada e alta velocità. In via Torre della Razza si trova il campo nomade di Piacenza. Il nostro viaggio comincia proprio da qui per capire cosa fanno gli uomini e le donne del campo, qual è il rapporto tra vicini di roulotte, e come vengono coordinate le attività che il comune ha affidato alla cooperativa L’Arco che, essendosi aggiudicata il bando per i prossimi due anni, ha a disposizione quasi 200 mila euro per le attività interne.

Elvis Ferrari è il presidente dell’associazione Sinti e Rom insieme di Piacenza; in pratica è il portavoce del campo, il punto di riferimento, colui che organizza ogni estate il raduno dei pastori evangelici. Rispetto al passato qualcosa è cambiato, ci dice, nel 2008 è stato costituto un tavolo tra comune e campo che oggi, lentamente e con fatica, ha fatto sì che 13 sinti si occupino della manutenzione ordinaria del campo.

La gran parte degli uomini continua a dedicarsi alla rivendita del ferro per 15 centesimi al quintale. Alcune donne si sono offerte per il servizio di car pooling accompagnando a scuola i bambini utilizzando la propria auto. Questo ha portato ad un risparmio di 40 mila euro del servizio scuolabus a fronte del solo rimborso benzina.

La cooperativa L’Arco si è inserita in questa realtà da diversi anni investendo le risorse economiche in una serie di progetti volti a conoscere meglio la cultura sinta e l’affinamento delle competenze professionali. E’ attivo un servizio di segretariato sociale, uno sportello che fornisce informazioni per facilitare il raccordo tra gli abitanti del campo e gli uffci sul territorio nel settore sanitario, scolastico, abitativo. La mediazione scolastica invece si rivolge alle famiglie che necessitano di un supporto nel rapportarsi con le istituzioni scolastiche, il tutoring familiare per sostenere i sinti che hanno bisogno di sostegno dal punto di vista dell’organizzazione familiare o nel passaggio ad altre residenze, 7 famiglie oggi vivono in alloggi popolari. Da settembre dell’anno scorso è attivo il servizio di car pooling e di coordinamento di un gruppo di residenti per realizzare piccoli lavori di manutenzione, cura del verde, piccole riparazioni, pulizie e sgomberi.

CONSULTA SCUOLA:”TOGLIERE LA MERENDA DECISIONE AFFRETTATA E INADATTA”

Per la Consulta Servizi Educativi, scuola, formazione e giovani la scelta di togliere le merendine dalle scuole materna è “inadatta e affrettata”. La nota redatta dalla Consulta è critica verso la scelta dell’amministrazione sia perchè non sarebbe stata condivisa pienamente e discussa sia perche verrebbe meno ad alcuni principi cardine come l’importanza di una “corretta alimentazione per determinare un soddisfacente stato di salute e benessere soprattutto tra i bambini in età prescolare”.

Qui sotto il testo integrale:

Con la presente, la Consulta servizi educativi, scuola, formazione, giovani, trasmette parere riguardante la recente scelta di togliere la merenda in alcune scuole per l’infanzia, soluzione che è parsa immediatamente inadatta e affrettata, tanto che non ha stimolato, da parte dell’amministrazione, la richiesta di un parere, anche puramente rappresentativo, delle Consulte cittadine, la cui funzionalità dovrebbe esprimere, quanto più pienamente possibile, una costruzione partecipata delle scelte operative della città, anche laddove insistono i tagli. 

In tal senso, e ravvisando una certa insoddisfazione, per le aspettative di partecipazione, in questo caso lasciate inattese, le seguenti considerazioni, rappresentano un parere spontaneo, con il desiderio che le posizioni dell’amministrazione siano riviste, o perlomeno valutate più esplicitamente con le rappresentanze delle Consulte cittadine.

Il ruolo dell’alimentazione, per un’educazione civica

Una corretta alimentazione è fondamentale per determinare un soddisfacente stato di salute e di benessere. L’educazione alimentare rappresenta lo strumento più efficace che permette di ottenere comportamenti alimentari corretti e indurre scelte consapevoli. Questo è vero quando le strategie vengono messe in atto a partire dalla prima infanzia. E’ questa una fascia di età particolarmente importante, perchè sono proprio i bambini in età prescolare, i soggetti fisicamente più vulnerabili ed esposti a potenziali rischi provocati da una alimentazione quantitativamente e qualitativamente non adeguata. In quest’ottica, assume particolare importanza, il momento della ristorazione scolastica che con il suo duplice obiettivo, nutrizionale ed educativo riveste un ruolo primario per la salute e il benessere fisico dei bambini. Una corretta ed equilibrata alimentazione costituisce, infatti, per i bambini, un indispensabile presupposto per uno sviluppo psico-fisico ottimale. Cardiopatie, obesità, diabete, sono alcune delle conseguenze di una scorretta alimentazione cui possono incorrere i nostri bambini una volta raggiunta l’età adulta.

Secondo la definizione proposta dall’OMS e dalla FAO: l’educazione alimentare è il processo informativo ed educativo, per mezzo del quale si persegue il generale miglioramento dello stato di nutrizione degli individui, attraverso la promozione di adeguate abitudini alimentari, l’eliminazione di comportamenti non soddisfacenti, l’utilizzazione di manipolazioni più igieniche degli alimenti e un efficiente utilizzo delle risorse alimentari. L’alimentarsi non è soltanto l’espressione del bisogno di nutrirsi, ma anche il risultato di determinanti psicologiche, sociali, culturali,che insieme concorrono a formare l’atteggiamento alimentare.

Sono sempre più numerose le iniziative promosse da comuni ed enti locali sull’educazione alimentare nelle scuole, tema che sta avendo grande diffusione, a partire dalla scuola primaria, fino alla scuola superiore.

Per Expo 2015, l’Italia sarà capofila di un grande piano internazionale che ci permetterà di lasciare un’eredità culturale fondamentale, dando ai nostri bambini gli strumenti adatti per approfondire lo stretto legame che esiste tra cibo e ambiente. L’educazione alimentare è una vera e propria educazione civica.

Alla luce di queste premesse ci chiediamo come sia possibile che lo stesso Assessore Piroli (Assessore all’Istruzione) possa aver pensato di risparmiare denaro pubblico ai danni dei bambini?

Come sempre, con la certezza di avere fatto scelta gradita, relazionando un parere non richiesto, e tuttavia fondamentale, per i futuri rapporti consultivi e propositivi, e pur comprendendo gli sforzi dell’amministrazione e la forte risposta mediatica cui certe scelte vanno incontro, la Consulta servizi educativi, scuola, formazione, giovani ringrazia anticipatamente per l’attenzione che sarà posta al caso, e porge cordiali saluti.

per il comitato esecutivo della Consulta

Nicolò Morelli

scuola materna