SINDACALISTE A CONFRONTO SUI DIRITTI DELLE LAVORATRICI: “ESSERE MADRI E’ PENALIZZANTE. TANTO MASCHILISMO ANCHE TRA IL SINDACATO”

Donne che difendono altre donne nella tutela di uno dei diritti fondamentali come il lavoro. Lo spunto è arrivato nel corso della festa di Alternativa per Piacenza, alla coop Infra, che ha organizzato un confronto tra le sindacaliste piacentine proprio su diritti delle lavoratrici. Tutte concordi nell’affermare che le disparità tra uomini e donne si accentuano quando di mezzo c’è la maternità. “Hai voglia poi a dire che l’Italia è a rischio denatalità – ha spiegato Cecilia Clementi Cisl – quando una donna decide di essere madre si trova a dover difendere, coi denti, il posto di lavoro. Ci sono aziende che incentivano a lasciare il lavoro quando le donne tornano dalla maternità o anche dalla malattia. Alcune, tristemente – aggiunge – si sono rassegnate ad uno stile di vita che ti impone la società, ci dicono tanto lavora mio marito“.

Un altro elemento di riflessione messo sul tavolo dal giornalista Pier Paolo Tassi che ha moderato al serata è il part time involontario; “da diritto acquisito – ha risposto Stefania Pisaroni Cgil – nel 2010 è diventata una concessione del datore di lavoro, dall’essere uno strumento è diventato una costrizione”.

“Il male maggiore per la condizione in cui versano alcune lavoratrici è stata la cancellazione del reddito di cittadinanza – ha detto Alessandra Benvenuti USB – ci sono donne che si vedono licenziare dopo oltre 20 anni nello stesso posto di lavoro e che si trovano di punto in bianco senza alcun sostegno, oggi neppure il reddito di cittadinanza”.

Nella logistica esistono stereotipi di genere? chiede Tassi alla sindacalista del Si Cobas, Michela De Nittis, che conta molti iscritti proprio tra i lavoratori della logistica “certo, alle donne nella logistica vengono affidate mansione più leggere, ma questa modalità è presente in qualunque ambiente, il problema vero è la conseguenza diretta di questo, ovvero la retribuzione delle lavoratrici”.

A Maria Stella Vannacci Uil è toccato tracciare il quadro della situazione sulle molestie e le violenza nel mondo del lavoro “quasi 2 milioni di donne ha subito violenza sul lavoro, per lo più dal loro datore; quando poi quando la violenza è psicologica, le donne non capiscono che si stanno vivendo un abuso e spesso si sentono in colpa. Le prime a sminuire e tollerare siamo proprio noi: ma non dobbiamo tacere”.

Nella domanda finale di Pier Paolo Tassi c’è tutta l’essenza di una realtà su cui occorre lavorare insieme Quanto maschilismo c’è nel sindacato? “Si deve urlare di più sia ai tavoli sia con i lavoratori, anzi spesso sono proprio questi ultimi che hanno pregiudizi contro di noi – rispondono – quello che chiediamo è di essere valutate per le nostre competenze e i nostri meriti”.

UN AVVOCATO ESTERNO DIFENDERA’ IL COMUNE NEL RICORSO AL TAR DEL MAXI APPALTO ENERGIA. ALLA VEZZULLI RESTANO LE CAUSE PENDENTI

Ecco il primo atto ufficiale che, di fatto, solleva l’Avvocatura comunale dalla procura alle liti: si tratta della determina del 21 giugno che affida l’incarico professionale per la rappresentanza e difesa dell’ente nel contenzioso promosso davanti al TAR per i maxi appalto, ad un professionista esterno.

In sostanza è accaduto questo: a seguito del ricorso al TAR della società Renovit rispetto al maxi appalto sull’energia, l’amministrazione ha formalizzato la decisione di farsi rappresentare non dall’avvocatura comunale, rappresentata dall’avvocato Elena Vezzulli, ma da un professionista esterno, l’avvocato Massimo Calcagnile del foro di Bologna.

Un incarico, si legge nelle determina n.1763, che al Comune costa 5836,48 euro sotto la dicitura “spesa per liti ed atti a difesa del Comune”. Si dà atto così alla decisione della sindaca di revocare la procura generale alle liti conferita al Dirigente dell’Avvocatura comunale, Avv. Elena Vezzulli, disponendo, per
ogni distinta controversia che veda coinvolto il Comune di Piacenza, a formalizzare, con procura speciale, l’attribuzione del potere difensivo dell’Ente, è quanto si legge nella determina. All’Avvocatura solo le cause pendenti, cioè quelle già in essere. E’ evidente un graduale depotenziamento delle mansioni di questo settore dirigenziale. La determina è firmata dal dirigente del settore sicurezza urbana, comandante Mirko Mussi, in qualità di sostituto del servizio avvocatura. E’ evidente che l’avvocato Vezzulli non avrebbe potuto firmare una determina che le toglie un incarico. E questo accadrà per ogni nuovo contenzioso che l’ente si troverà ad affronterà.

L’ultima tegola, appunto, questa del maxi appalto sull’energia a cui la società Renovit ha fatto ricorso; si tratta di un appalto da 100 milioni di euro, uno dei più consistenti per il Comune. La ricorrente chiede l’annullamento della proroga triennale dell’appalto a favore di Getec Italia.

 

 

ASSOCIAZIONI E COMITATI: “VERSO IL PUG UNA PARTECIPAZIONE DI FACCIATA”

Una partecipazione che lascia a desiderare e che, nonostante, le intenzioni, è apparsa più di facciata che effettiva.
Legambiente insieme a tante associazioni e comitati di quartiere hanno da sempre rappresentato la necessità di un percorso partecipato per la costituzione del PUG, il piano urbanistico generale, che delineerà la città dei prossimi anni.
Peccato che dopo un primo incontro a palazzo Farnese nel febbraio scorso dove si costituirono tre gruppi di lavori, non sia seguito alcun incontro per una restituzione delle proposte avanzate, così come per il questionario, risposte utili, fanno sapere le associazioni, ma che certo non soddisfano l’urgente bisogno di interlocuzione avanza dai cittadini.

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FALSE FIDEIUSSIONI PER 185 MILIONI DI EURO, INDAGINE DELLA GUARDIA DI FINANZA. ATTIVITA’ AVVIATE ANCHE A PIACENZA. INDIVIDUATO L’AUTORE DEI DOCUMENTI FALSI

Il caso della falsa fideiussione si sta allargando al territorio nazionale; ricordiamo che si tratta della polizza quinquennale, risultata essere falsa, che Piacenza Parcheggi aveva depositato a palazzo Mercanti a garanzia della concessione delle soste a pagamento, del valore di 1 milioni 200 mila euro.

Dalla Procura della Repubblica di Piacenza è stata emessa una nota, a firma della Procuratrice Grazia Pradella, in cui si comunica che “la Guardia di Finanza sta dando esecuzione sul territorio nazionale, a numerosi ordini di esibizione documentale e sequestro presso le sedi di diversi enti pubblici, società partecipate, nonché di due enti di ricerca e un dicastero ministeriale, al fine di acquisire polizze fideiussorie, emesse a loro favore, per un totale di circa 185 milioni di euro.

Gli odierni provvedimenti si sono resi necessari a seguito dell’individuazione dell’autore dei documenti falsi e del rinvenimento, nella sua disponibilità, di consistenza materiale informatico.

Le attività avviate in molte città, tra cui Piacenza, Roma, Palermo, Massina, Genova e Firenze, si sostanziano nell’acquisizione di documentazione, presentata da soggetti economici privati, a garanzia dell’adempimento delle obbligazioni previste per l’aggiudicazione di appalti pubblici di lavori, servizi e forniture”.

Nella nota si specifica inoltre che “allo stato degli atti, gli enti pubblici coinvolti risultano parte offesa”.

La nota si conclude con una precisazione “è fatta salva la presunzione di innocenza delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per le medesime di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede”.

 

MATTEOTTI: “IL CORAGGIO E LA COERENZA DI UNO STRAORDINARIO AMMINISTRATORE”

Rigore, responsabilità morale, coerenza tra idee e azione: sono i tratti principali che caratterizzano la figura Giacomo Matteotti, deputato socialista, assassinato da una squadra fascista il 10 giugno 1924. celebrare questo evento, ma ancora di più ripercorrere quel pezzo di storia è un dovere a cui nessuno si può negare.
Citta Comune, insieme ad Anpi, Cgil, Cisl e Uil, e il consiglio provinciale hanno organizzato un evento per ricordare soprattutto la caratura morale e l’intuizione di matteotti. All’evento hanno preso parte anche alcuni gruppi consiliari: Civica Barbieri Trespidi, Alternativa per Piacenza, Liberali Piacentini, Partito Democratico, Piacenza Coraggiosa, Piacenza Oltre e Per Piacenza.

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DALLA REGIONE 30 MILIONI PER ABBATTERE LE LISTE D’ATTESA. A PIACENZA 2.6 MILIONI DI EURO

Trenta milioni di euro per abbattere le liste d’attesa su tutto il territorio regionale e per assicurare, già a partire dal 2024, un milione di prestazioni in più, incrementando mediamente di oltre il 20% il numero di visite ed esami diagnostici monitorati dal Piano regionale di governo delle liste d’attesa.
Sono le risorse messe in campo dalla Regione Emilia-Romagna per ridurre i tempi di attesa attualmente previsti per l’accesso a visite ed esami clinici specialistici (le cosiddette prestazioni specialistiche ambulatoriali) erogati dal Servizio sanitario pubblico.
Anche a Piacenza l’Azienda sanitaria sta mettendo in atto una serie di misure concrete per perseguire un incremento di offerta sia di visite specialistiche che di esami diagnostici. Il piano delle azioni previste verrà presentato – tra gli altri – anche alle organizzazioni sindacali, con una serie di incontri già calendarizzati.
Osservando l’andamento di quest’ultimo quinquennio si evince che già nel 2023 il numero complessivo di prestazioni erogate dal sistema sanitario regionale era tornato molto vicino a quelle pre pandemia (2019).
Non solo più prestazioni, ma anche miglioramento delle tempistiche di erogazione che saranno più contenute per la parte di prestazioni monitorate dalla Regione e che devono essere fornite entro 30 giorni (visite specialistiche) o 60 (esami diagnostici), secondo le differenti priorità assegnate dalle prescrizioni specialistiche.
Alla fine del 2021 questa “tempistica” a Piacenza era rispettata nel 71% dei casi, ovvero 71 cittadini su 100 ricevevano la prestazione nelle tempistiche coerenti con le prescrizioni del medico; l’anno successivo si è saliti all’84%, mentre alla fine del 2023 oltre novanta prestazioni su 100 (91%) venivano garantite nel rispetto dei tempi massimi previsti.

Quest’anno l’obiettivo è quello di consentire ai cittadini di usufruire, in maniera più uniforme e omogenea, di una maggiore offerta di prestazioni, che prenda in considerazione sia quelle monitorate a livello regionale (es: visita oculistica), sia quelle non monitorate , ma comunque molto richieste dai cittadini (es: visita geriatrica, antalgica, ematologica, nefrologica), senza perdere mai di vista l’appropriatezza prescrittiva.

Stiamo lavorando, come concordato con la Regione con i nostri professionisti per adeguare i livelli di produzione qualitativi e quantitativi.
In prima battuta si sta operando, in stretta sinergia con i direttori delle unità operative, per riorganizzare al meglio le attività in modo da incrementare quella ambulatoriale e quindi il numero di ambulatori attivi settimanalmente oltre che la fascia oraria di attività del singolo ambulatorio. Si tratta nei fatti di una attività di incremento dell’efficienza produttiva che si riesce a realizzare grazie al lavoro sinergico che l’azienda ha ottenuto con i professionisti. Questo consentirà di offrire alla cittadinanza prestazioni anche dopo le 18 e ogni sabato mattina, ovvero in fasce orarie aggiuntive.
I fondi messi a disposizione dalla Regione consentono alle aziende di poter ricorrere anche all’erogazione di “prestazioni aggiuntive” con remunerazione specifica, aumentata a 100 euro/ora per il personale medico e a 50 euro/ora per il personale dedicato alla assistenza in area infermieristica, ma anche tecnico. L’adesione volontaria a tali prestazioni, da parte dei professionisti, si sta dimostrando uno strumento efficace
L’Azienda, anche grazie ai fondi messi a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna, sta inoltre perseguendo con grande costanza e attenzione il ricorso a nuove assunzioni soprattutto nelle aree specialistiche che presentano maggiori difficoltà di organico (Urologia, Dermatologia, Chirurgia Vascolare), specialità rispetto alle quali gli attuali concorsi in atto hanno fornito alcuni esiti positivi in termini di partecipanti. Verranno quindi effettuate nove nuove assunzioni tra le quali radiologi, cardiologi, allergologi, chirurghi, reumatologi, dermatologi.
“Sugli ambiti della riorganizzazione interna, del ricorso alle prestazioni aggiuntive e delle nuove assunzioni” – è concentrato il massimo sforzo aziendale, che corrisponde a circa l’83% delle risorse messe a disposizione dalla Regione.
“Con la restante quota, residuale (ossia circa il 17%) è previsto il ricorso alle strutture private accreditate e convenzionate presenti sul territorio provinciale, in maniera da consentire al sistema di aumentare l’offerta e ridurre l’attesa dei cittadini, in particolare negli ambiti più consolidati di committenza (es. radiologia, anche per prestazioni TAC e RMN).
Per quanto concerne il numero di attività in carico all’Azienda Usl di Piacenza nell’anno corrente, il piano si traduce in 125.596 prestazioni in più rispetto all’anno precedente (2023), suddivise tra prime visite e visite di controllo (+68.657), e diagnostica / prestazioni strumentali (+56.939). Nella fattispecie, il 25% in più per le prime (prime visite e controlli) e il 19% in più per le seconde (diagnostica e strumentale). A livello complessivo, si tratta di un incremento medio pari al 22% (sempre rispetto all’anno precedente).
Più nel dettaglio, gli sforzi principali verranno rivolti alle prestazioni considerate “critiche” dal punto di vista dei tempi d’attesa, come precedentemente citato.
Rispetto al finanziamento complessivo (regionale) pari 30 milioni di euro citato in apertura, il Riparto assegnato alla nostra Azienda è pari circa 2,6 milioni (8,6%).
“Preme ricordare – sottolinea la direzione aziendale – che il monitoraggio dei tempi d’attesa riguarda solo i primi accessi, ovvero le richieste di utenti che non sono già in carico al sistema sanitario ma che devono fare una prima visita o una prima prestazione diagnostica su richiesta dal medico di famiglia o dello specialista. Il piano aziendale, invece, secondo le indicazioni regionali, comprende anche le visite di controllo per i pazienti già in carico alla struttura pubblica e le prestazioni eseguite in regime di day service nell’ambito di percorsi diagnostici-terapeutici aziendali dedicati alle patologie più prevalenti, come per esempio diabete, broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), scompenso cardiaco.
A riguardo ci preme quindi rimarcare che rimangono attivi i percorsi per le persone già in cura (pazienti cronici): i loro controlli sono gestiti e organizzati direttamente dai reparti di riferimento”.
I medici di famiglia o i medici specialisti, laddove ne ravvisino la necessità, possono contattare un apposito numero verde e prenotare direttamente per il proprio assistito prestazioni erogabili entro 72 ore (priorità “U”) o 10 giorni (priorità “B”).
A Piacenza le agende consentono un arco temporale di prenotazione di 24 mesi, per evitare le criticità delle “liste chiuse”, che già dallo scorso luglio sono state definitivamente superate. Stiamo perfezionando anche queste tipologie di percorso per renderli realmente efficaci.
Nonostante gli sforzi dell’Azienda e dei professionisti, in alcuni ambiti si registrano criticità nel rispetto delle tempistiche di erogazione stabilite (es. dermatologica) e sono in relazione a esiguità di organico medico per impossibilità di reperire specialisti da assumere; comunque un primo appuntamento viene sempre garantito, con trasparenza, come previsto dalla delibera regionale.
Per supportare il cittadino dall’onere di dover ricontattare i centri o punti di prenotazione aziendale, sono attualmente in fase di introduzione e avvio le cosiddette pre-liste, che potranno essere utilizzate solo in caso di necessità, laddove l’Azienda non riesca a fornire una prenotazione contestuale al contatto, ma possa riuscirci entro i giorni successivi.
“L’obiettivo che ci siamo posti – evidenzia la direzione aziendale – come Sistema sanitario pubblico regionale, è quello di andare verso un nuovo paradigma di attuazione dell’assistenza specialistica ambulatoriale, e contemporaneamente consentire ai cittadini di usufruire di una maggiore offerta di prestazioni in tempi brevi. Questo si potrà realizzare solo grazie a un patto con i professionisti che sono il cuore del nostro sistema pubblico e che ringraziamo davvero per la grande dedizione che mostrano quotidianamente”.

LAVORATRICI PULIZIE OSPEDALE, SI COBAS “STIPENDI SOTTO LA DIGNITA’ “

Sono una ottantina le lavoratrici assunte da Coopservice e impiegate con mansioni di pulizia presso l’ospedale di Piacenza. Sono deluse e amareggiate, perche nonostante le numerose sollecitazioni che hanno rivolto alla cooperativa, lamentano di non raggiungere il livello minimo di sussistenza, con stipendi tra gli 800 e i 1000 euro a fronte di quasi 170 ore di lavoro mensile.
Sarebbero caduti nel vuoto anche gli appelli che il sindacato SI Cobas ha rivolto all’Ausl di Piacenza che, a detta del sindacato, dovrebbe procedere direttamente all’assunzione delle lavoratrici.

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PIAZZA CITTADELLA, TARASCONI: “AD OGGI NON SAPPIAMO CHE STRADA PRENDERE. MA SIAMO AL FOTOFINISH”

Disorientamento e imbarazzo molto più che manifesti si respiravano in commissione 5, convocata dal presidente Trespidi a seguito dell’audizione del manager di Piacenza Parcheggi Lodetti Alliata, il 31 maggio scorso, termine ultimo in cui avrebbe dovuto presentare la bancabilità.
Al posto dei dirigenti tecnici si sono presentati sindaca Tarasconi e assessore Bongiorni. È stata la prima cittadina ad informare il presidente Trespidi con una nota nella quale ha spiegato che non c’era necessita di farsi assistere dai dirigenti considerato l’argomento in questione. “Ad oggi non sappiamo che strada prendere, ma siamo al fotofinish. E i dirigenti devono lavorare con serenità”.

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SERVIZIO PRE/POST SCUOLA, CORVI: “AUSER RESTERA’ MA SARA’ AFFIANCATO DA PERSONALE SPECIALIZZATO”

Sta creando preoccupazione tra i genitori la comunicazione che, in questi giorni, è stata inviata dalle direzioni didattiche di alcuni plessi della città, in merito all’attivazione del servizio pre e post scuola per il prossimo anno scolastico. Preoccupazione, si diceva, perché neanche troppo tra le righe si legge che tale servizio “non sarà più organizzato dal Comune tramite l’associazione  di volontariato Auser. A partire da settembre 2024 – si legge nella comunicazione – l’istituto vorrebbe attivare un nuovo servizio di pre scuola e post scuola per supportare le famiglie e garantire maggiore flessibilità negli orari scolastici. Il servizio sarà richiesto alle associazioni del territorio (culturali, sportive o enti educativi del terzo settore) e sarà a carico delle famiglie”.

Stando a quanto si legge parrebbe che il servizio gestito dai volontari Auser non verrà più attivato. Per capirne di più abbiamo chiesto all’assessore Nicoletta Corvi: “Il servizio di collaborazione con Auser ci sarà – conferma l’assessore – abbiamo prorogato la convenzione fino al termine dell’anno scolastico in corso, per il prossimo, essendo in scadenza, stiamo ragionando su come impostarlo nel modo migliore. Le scuole ci hanno segnalato alcune problematiche che abbiamo cercato di risolvere insieme a loro. Ad esempio, a fronte della numerose richieste di post scuola che arrivano ad inizio anno, quelle effettive sono molto minori, molto richiesto è invece il pre scuola, dove i bambini possono essere lasciati dalle 7.30 prima del suono della campanella.

Una delle proposte avanzate alle scuole – spiega Corvi – è la possibilità di affiancare, ai volontari Auser, personale specializzato in grado di aiutare e sostenere le attività. In questo modo anche gli anziani saranno più tranquilli  nella gestione dei bambini e il personale potrà organizzare attività specifiche in base al numero degli alunni. Così come resta confermata la presenza dei volontari Auser per il servizio di accoglienza, diverso dal pre e post scuola. Qualcosa cambierà, ma non è corretto dire che Auser non ci sarà più – continua l’assessore – noi abbiamo rivolto ai dirigenti alcune proposte e loro hanno optato per una convivenza  tra personale specializzato e personale Auser. Abbiamo chiesto alle scuole di fare una sorta di ricognizione per capire quali soggetti possano essere interessati a questo tipo di servizio (terzo settore, associazioni sportive, cooperative sociali, associazioni), che già stanno lavorando in alcuni plessi, per poi fare insieme il punto della situazione e ricomprendere nella nuova convenzione tutti questi aspetti a garanzia di un buon funzionamento. C’è un co protagonismo – conclude Corvi – il Comune non è arretrato, anzi governerà questa partita insieme alle scuole selezionando i soggetti migliori per questo tipo di servizio, a garanzia dei bambini e delle famiglie”. E riguardo alle comunicazioni che le scuole stanno inoltrando alle famiglie l’assessore aggiunge “suggeriremo ai dirigenti un’informazione completa alle famiglie” per evitare, aggiungiamo, inutili allarmismi.

Rispetto all’incidenza dei costi che questa soluzione avrà sulla casse comunali, l’assessore conferma che “si avrà una ottimizzazione delle risorse economiche che valuteremo nel concreto sulla base dei numeri dei bambini”.

 

 

 

CONFAPI COMPIE 20 ANNI: “PRAGMATISMO E ASCOLTO DEGLI IMPRENDITORI SONO LA NOSTRA FORZA”

“La nostra forza è il pragmatismo, l’ascolto degli imprenditori e la voglia di rappresentarli senza filtri”. Lo dice chiaramente Giacomo Ponginibbi, presidente di Confapi Industria Piacenza, nell’aprire la ventesima assemblea annuale dell’associazione che si svolge nella sede dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. “Confapi Industria Piacenza è un’associazione che esprime quotidianamente, grazie ad un impegno concreto, i valori delle PMI, che valgono nel Paese per il 65% del valore aggiunto, per il 48% dell’export e per il 76,7% dell’occupazione – sottolinea il presidente – per quanto riguarda le realtà a noi associate, il 34% appartiene al settore della metalmeccanica, ma ci sono anche rappresentanze nei settori alimentare, servizi alle imprese, edilizia e relativa filiera, informatica, sanità, grafica e stampa, trasporti e logistica e chimica”.

A chiudere l’assemblea sono le premiazioni: per l’occasione infatti Confapi Industria Piacenza ha voluto celebrare un importante traguardo di cinque realtà associate che hanno tagliato il traguardo i cinquant’anni di attività, oltre che la consegna del premio Sostenibilità ambientale, il premio Donne Imprenditrici, il premio Giovani Industriali.

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