CONFAPI COMPIE 20 ANNI: “PRAGMATISMO E ASCOLTO DEGLI IMPRENDITORI SONO LA NOSTRA FORZA”

“La nostra forza è il pragmatismo, l’ascolto degli imprenditori e la voglia di rappresentarli senza filtri”. Lo dice chiaramente Giacomo Ponginibbi, presidente di Confapi Industria Piacenza, nell’aprire la ventesima assemblea annuale dell’associazione che si svolge nella sede dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. “Confapi Industria Piacenza è un’associazione che esprime quotidianamente, grazie ad un impegno concreto, i valori delle PMI, che valgono nel Paese per il 65% del valore aggiunto, per il 48% dell’export e per il 76,7% dell’occupazione – sottolinea il presidente – per quanto riguarda le realtà a noi associate, il 34% appartiene al settore della metalmeccanica, ma ci sono anche rappresentanze nei settori alimentare, servizi alle imprese, edilizia e relativa filiera, informatica, sanità, grafica e stampa, trasporti e logistica e chimica”.

A chiudere l’assemblea sono le premiazioni: per l’occasione infatti Confapi Industria Piacenza ha voluto celebrare un importante traguardo di cinque realtà associate che hanno tagliato il traguardo i cinquant’anni di attività, oltre che la consegna del premio Sostenibilità ambientale, il premio Donne Imprenditrici, il premio Giovani Industriali.

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A LODOVICA GHEZZI E MAURO CARIONI L’ANTONINO D’ORO 2024

I Canonici del Capitolo hanno deciso di assegnare l’Antonino d’Oro 2024 a Lodovica Ghezzi e Mauro Carioni. Il conferimento avverrà nel corso della messa solenne in basilica il  4 luglio prossimo.

Lodovica e Mauro sono i responsabili della casa famiglia “Santa Lucia” inaugurata nel 1993 nel cremasco e trasferita nel 1996 a Caorso (PC). Appartengono all’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata nel 1968 da don Oreste Benzi (1925-2007) definito da Benedetto XVI “infaticabile apostolo della carità”, di cui è in corso il processo di beatificazione.

Mauro e Lodovica si sono sposati nel 1993, hanno 4 figli naturali (oggi di 30, 28, 25, 15 anni) ed attualmente accolgono 5 persone (8, 13, 19, 25, 68 anni). Tante ne sono passate dall’apertura della casa famiglia. Con diverse di loro rimane un forte legame familiare di tipo parentale. Ogni loro attività dall’anno 2000 è condivisa con Silvia Righini, anch’essa membro della Comunità Papa Giovanni XXIII e parte della loro casa.

Il conferimento del premio vuole essere un atto di stima e di gratitudine
nei confronti di una coppia di sposi che, da trent’anni a questa parte, ha fatto
della generosa accoglienza della vita e della condivisione con i più deboli la
propria missione. Riteniamo significativo lasciarci pro-vocare dalla loro testimonianza umana e cristiana perché ci può aiutare a mettere in discussione la visione di famiglia intesa come una realtà chiusa e privatistica, per riscoprirne invece la missione di essere un luogo generativo e tutelante per tutti, in particolare per i più vulnerabili. Un luogo vitale in cui ogni persona sia accolta e rispettata nella sua dignità, considerata non solo come bisognosa di prestazioni di servizi ma apportatrice di preziose risorse umane e spirituali di grande utilità per tutti.
L’esperienza di Lodovica e Mauro rappresenta quindi un significativo
richiamo rivolto a tutti noi a vivere e a costruire relazioni profondamente umane in una realtà sociale che, al contrario, spesso discrimina e scarta i più deboli. In questa prospettiva, emerge chiaramente la bellezza racchiusa nella loro scelta di aprire la casa famiglia “Santa Lucia”, nata dall’idea di don Oreste “di dare una famiglia a chi non ce l’ha”. Come per ogni “casa famiglia” l’obiettivo è quello di garantire accoglienza, assistenza, cura e reinserimento sociale di persone svantaggiate. Con la capacità di unire, in un equilibrio dinamico, il lavoro educativo professionale con il lavoro di cura tipico delle relazioni familiari.

Per tali motivi il Capitolo dei Canonici ha valutato opportuno conferire a
Lodovica e Mauro tale onorificenza e con loro a tutti i membri dell’associazione
che vivono nel territorio piacentino e all’intera Comunità Papa Giovanni XXIII. Oggi la Comunità, ogni giorno, ‘siede a tavola’ con oltre 41 mila persone nel mondo, grazie a più di 500 realtà di condivisione tra case famiglia, mense per i poveri, centri di accoglienza per i disabili, comunità terapeutiche, Capanne di Betlemme per i senzatetto, Comunità Educativa coi Carcerati, per le vittime della tratta di esseri umani, famiglie aperte e case di preghiera.

CITTADELLA, BANCABILITA’: AMMINISTRAZIONE IN ATTESA DELLA DELIBERA DEL SECONDO ISTITUTO DI CREDITO. MERCOLEDI’ CONVOCATA LA COMMISSIONE 5

Chi si aspettava una cospicua documentazione è rimasto deluso. Sì, perché i documenti che attesterebbero l’affidamento bancario, o più comunemente bancabilità, a garanzia del parcheggio di Piazza Cittadella, consistono, al momento, di un foglio intestato che, oltre all’oggetto, consta di poche righe indirizzate al Comune di Piacenza, al RUP e al dirigente del servizio Pianificazione Urbanistica Massimo Sandoni.

Nel testo, firmato dall’amministratore unico di Piacenza Parcheggi Filippo Lodetti Alliata, si annuncia “l’adozione della delibera bancaria da parte dell’istituto di Credito del Fucino Spa in data 29/05/2024- in qualità di banca capogruppo del pool bancario, finanziatore dell’opera del parcheggio interrato di piazza Cittadella”. Ciò che ha suscitato la maggiori perplessità da parte non solo dei consiglieri, ma pare anche degli uffici preposti ai controlli, in particolare il RUP, è quanto si legge di seguito “una volta adottata la suddetta delibera dalla Banca capogruppo del pool, seguirà -come da prassi bancaria e secondo le relative tempistiche- l’adozione di medesima delibera da parte del
secondo Istituto di Credito costituente il suddetto pool. Sarà nostra cura -come sempre anche nell’ottica della massima collaborazione- comunicare prontamente anche l’adozione di tale seconda delibera”.

La seconda delibera, a cui fa accenno Lodetti Alliata, ad oggi, non è ancora pervenuta agli uffici e questo preoccupa non poco, dal momento che la scadenza perentoria esplicitata dallo stesso direttore generale Canessa, nella commissione del 27 maggio, era il 31 maggio. E’ come se la bancabilità fosse tronca di una parte fondamentale per la garanzia dell’intera opera del valore di 14milioni 700mila euro.

Solo al termine dell’audizione del 31 maggio, incalzato dalle domande dei consiglieri, il manager di Piacenza Parcheggi è entrato nel dettaglio della seconda delibera, che il Comune sta ancora attendendo. “La seconda banca – risponde Lodetti Alliata – ha emesso un term sheet, cioè una comunicazione ufficiale sottoscritta delle condizioni per le quali delibera. Un foglio di accordo,
tra gli istituti di credito che necessita di alcune tempistiche tecniche. Non sono in grado di dare la tempistica di un altro istituto in credito, ma se è arrivata la delibera della prima, sta arrivando anche la seconda”. Con queste parole Lodetti Alliata ha concluso le risposte ai consiglieri.

Per semplificare, con il termine term sheet, si intende un documento scritto che include i principali termini e condizioni di un accordo, i punti chiave stabiliti da entrambe le parti, prima di procedere alla stipula degli accordi e di iniziare la lunga due diligence, cioè l’attività di investigazione e di approfondimento di dati e di informazioni relative all’oggetto di una trattativa.

Stando quindi alle definizioni, appare chiaro che di lavoro da fare ce n’è ancora tanto. Prima di tutto ottenere la seconda delibera, sapere quale è il secondo istituto di credito e quantificare precisamente quelli che Alliata definisce “tempi tecnici”.

Tutto molto in alto mare, almeno per chi vede i fatti dall’esterno. Se così non fosse sarebbe gradito e rassicurante che dall’amministrazione arrivassero aggiornamenti. Intanto di certo c’è la convocazione, per il 12 giugno, della commissione 5 in cui, si spera, ci saranno nuovi documenti da analizzare.

LA “PIRAMIDE DELLA VITA” DEL CAMPO DA BASKET DI VIA NEGRI

Oltre 50 coloratissime figure si intrecciano su una superficie di 370 metri quadrati formando “La piramide della vita”, nuova opera dello urban artist Koté. E’ l’immagine che colora il nuovo campo da basket di via Negri a servizio del quartiere e delle società sportive. Si tratta del progetto #ontheroad realizzato grazie al contributo regionale di 205mila euro di cui 41mila euro dal Comune di Piacenza.
Un progetto che ha coinvolto numerosi attori: educativa di strada, le società sportive di basket, la video sorveglianza, gli street tutor, la rigenerazione urbana e l’artista Antonio Cotecchia che ha realizzato l’opera.

FRATELLI D’ITALIA PRESENTA UN’INTERROGAZIONE SUGLI INCARICHI DEL DIRETTORE CANESSA. “E IL PARERE DI ANAC?”

Sono tornate laddove erano rimaste lunedì, nella seduta troncata di consiglio comunale. Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, composto da Sara Soresi, Gloria Zanardi, e Nicola Domeneghetti, assente in conferenza stampa per motivi di lavoro, ha ripreso il filo del discorso che si era interrotto dopo che la maggioranza, lunedì, aveva lasciato l’aula. In particolare depositeranno una interrogazione per capire se esiste o meno incompatibilità, in base alle linee guida dettata da Anac, sulle funzioni assegnate, dalla sindaca Tarasconi a Luca Canessa.
La consigliera Zanardi invece è tornata sulla possibilità di richiedere pareri esterni all’ente: è accaduto anche nel settembre scorso per la pratica della ex Manifattura Tabacchi sempre da parte dell’ on. De Micheli.

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“A COSA SERVE AVERE LE MANI PULITE SE SI TENGONO IN TASCA”: L’INTEGRAZIONE CHE SI FA SUL CAMPO

Sono tredici le realtà del territorio che hanno partecipato al progetto ‘A che serve avere le mani pulite se si tengono in tasca?’ coordinate dalla cooperativa Il Solco. Apprendimento della lingua italiana, orientamento al lavoro e alla formazione professionale, orientamento scolastico per studenti, famiglie e insegnanti della scuola secondaria di primo grado, laboratori di cittadinanza per sviluppare processi partecipativi inclusivi nel territorio; laboratori extrascolastici e di socializzazione per promuovere contesti relazionali inclusivi al di fuori della scuola e del lavoro; sono gli ambiti su cui hanno lavorato le associazioni insieme ai ragazzi.

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PREFETTO PONTA: “IL 2 GIUGNO SIA UNA FESTA DEL POPOLO”. IN PIAZZA I RAGAZZI DELL’ORCHESTRA CINQUE QUARTI

“Il 2 giugno non deve essere solo la cerimonia formale con le istituzioni, ma anche la festa del popolo, della gente e dei cittadini”. Così il Prefetto Paolo Ponta ha definito la festa della Repubblica, la prima per lui da quando si è insediato al palazzo del governo di Piacenza.

Alla cerimonia in piazza Cavalli ha partecipato l’orchestra Cinque Quarti composta da 200 ragazzi di tutte le scuole della città; un progetto fortemente voluto dalla dirigente del quarto circolo Simona Favari che ha definito l’orchestra un progetto compiuto di inclusione sociale dove il linguaggio musicale va oltre ogni barriera.

Il Prefetto Ponta ha poi dato lettura del messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella affinché i prefetti si facciano operatori e interpreti costanti dei valori della Costituzione.

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IN CATTEDRALE L’ULTIMO SALUTO AL RETTORE ANELLI. “SILENZIO E RISPETTO DAVANTI ALL’IMPONDERABILE”

Sul feretro i simboli della sua professione: il tocco da rettore e l’ermellino, adagiati accanto ad un cuscino di rose rosse.
Tutto il mondo accademico ha reso omaggio al Magnifico Rettore Franco Anelli nella cattedrale di Piacenza, la sua città dove abita ancora l’anziana madre.

A presiedere la cerimonia mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore
“Non possiamo nascondere il turbamento per una vita che si è spezzata in modo così drammatico, ma siamo consapevoli che ci sono soglie che non sono valicabili e di fronte alle quali dobbiamo assumere l’atteggiamento più consono e appropriato – ha detto monsignor Giuliodori – Il silenzio e il rispetto innanzi tutto per una vicenda umana che ci ha posto di fronte ad una situazione inaspettata e imponderabile. Ci siamo trovati improvvisamente davanti al mistero più profondo e insondabile dell’esistenza umana. Abbiamo toccato con mano, come insegna la Scrittura, che un bàratro è l’uomo e il suo cuore un abisso”

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PRESIDENTE PARENTI: “PUNTARE SU CRESCITA SOCIALE ED ENERGIA”. ORSINI: “PER AVERE POTENZA CONTINUA L’UNICA VIA E’ IL NUCLEARE”

Per la prima volta fuori città è avvenuto il passaggio del testimone tra il presidente uscente Francesco Rolleri e quello entrante Nicola Parenti.
Un passaggio nel segno della continuità, tra chi ha traghettato l’associazione degli industriali piacentini nel periodo più buio della storia, pandemia e guerre in primis, a chi ha il compito di potenziarne lo sviluppo e l’internazionalizzazione.

La base di San Damiano che sta diventando, in questi ultimi anni, un hub di ricerca e sviluppo, ha ospitato la 79esima assemblea di Confindustria Piacenza a cui ha preso parte anche il presidente nazionale degli industriali Emanuele Orsini che ha confermato la necessità del nucleare per incrementare l’indipendenza energetica del paese oltre che ribadire come sia necessario puntare, subito, sull’industria 5.0

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CASA NOME COLLETTIVO: DA STASERA AL VIA I SEMINARI CULTURALI

Si apre questa sera, giovedì 30 maggio, il ciclo di seminari della rassegna culturale Casa Nome Collettivo, fare luce su Gaza.
Una rassegna composta da quattro incontri che seguiranno un filone cronologico e politico-culturale. Si partirà dall’analisi storica e geopolitica della questione israelo-palestinese, con l’aiuto di profili competenti, nell’ottica che conoscenza e consapevolezza siano strumenti fondamentali per poter interpretare la realtà. In un secondo momento si affronterà il ruolo della Comunità internazionale, con particolare attenzione alle responsabilità e al futuro ipotetico. Ci sarà, inoltre, un evento pensato e studiato ad hoc per coinvolgere anche i ragazzi e le ragazze degli istituti di scuola superiore secondaria del nostro territorio; nello specifico saranno chiamati ad analizzare il tema dell’importanza del lavoro del fotoreporter e della necessità di
documentare e raccontare anche gli errori della guerra se si vuole costruire la pace. Infine, nell’incontro conclusivo, si affronterà un’analisi più poetica e letteraria, partendo dall’importanza delle parole e della necessità di ascoltare si cercherà di realizzare una sintesi conclusiva dell’intero percorso attraverso una riflessione intima sul dolore della guerra contrapposta alla meraviglia che resiste.

Questa sera, dalle ore 21:00, prenderà dunque avvio la rassegna con il primo seminario, dal titolo “Una Striscia fra mezzelune e stelle” – origine storica della questione palestinese, ruolo dei Paesi Occidentali, si inizierà ad affrontare il tema specifico del conflitto israelo-palestinese partendo dal punto di vista storico e politico, ripercorrere i momenti chiave che hanno dato origine e alimentato lo scontro. Temporalmente arriveremo all’accenno degli Accordi di Abramo. Si considereranno, spacchettandoli per aree geografiche e geopolitiche, i territori palestinesi (Striscia di Gaza e Territori Occupati della Cisgiordania), Israele, i principali Paesi del Medio Oriente e l’influenza occidentale.
Gli ospiti saranno: Camille Eid, Francesco Mazzucotelli e Rosita Di Peri; modera Massimo Trespidi.