MORENA CORBELLINI: “HO FIDUCIA NELLA GIUSTIZIA. NON SARA’ UN PROCESSO FACILE”

Dice convinta di credere molto nella giustizia e di non temere il rito abbreviato per colui che è accusato di aver ucciso sua figlia. Morena Corbellini, mamma di Aurora Tila, ha raccontato nel salotto televisivo di Verissimo, la trasmissione di Canale5, le prime udienze del processo, l’incontro in aula con il 15enne accusato di averla gettata dal balcone e le ultime settimane di Aurora, prima di quel 25 ottobre 2024 quando precipitò dell’ultimo piano del palazzo di via IV Novembre, secondo l’accusa, spinta dall’ex fidanzato.

Alla domanda della conduttrice “teme che con il rito abbreviato la pena possa essere troppo lieve?”, Morena risponde convintamente “No, credo molto nella giustizia; in aula ci sarà un testimone, non sarà un processo facile”. La donna si riferisce al ragazzo, compagno di cella del 15enne, che avrebbe raccolto alcune sue confidenze; il prossimo 10 ottobre sarà ascoltato nel corso dell’udienza.

Poi Morena descrive gli incontri, in tribunale, con l’imputato: “entra in aula con spalle larghe, baldanzoso, a testa alta, supponente, senza mai incrociare il mio sguardo, sempre con una certa strafottenza”. Nel corso dell’intervista racconta la storia travagliata tra la figlia e il 15enne:  “stavano insieme da gennaio 2024 e Aurora aveva cercato di staccarsi da lui già tre volte; era ossessionato, possessivo, la considerava un pupazzo e come tale la trattava. Le inviava messaggi denigranti puntando sulla sua magrezza. Aurora da ottobre non usciva più e non mangiava. Era diventata anoressica. Abbiamo anche avuto un colloquio per questo con la neuropsichiatra e la psicologa dei servizi sociali che l’avevano in cura, il prossimo appuntamento sarebbe stato il 30 ottobre, è morta il 25”.

TRESPIDI: “IN PIAZZA CITTADELLA C’E’ ARIA DI SBARACCO. LA DITTA STA LASCIANDO IL CANTIERE?”

«C’è aria di sbaracco in piazza Cittadella. Il fallimento della giunta Tarasconi sulla vicenda del parcheggio interrato è ormai sotto gli occhi di tutti. Questo pomeriggio alcuni camion hanno portato via attrezzature dal cantiere, appartenenti a ditte impegnate nei lavori: un segnale che, come mi risulta, la risoluzione contrattuale tra il Comune e Piacenza Parcheggi, e quindi la chiusura del cantiere, sia ormai questione di giorni». Lo dice Massimo Trespidi, consigliere comunale di Liberi, dopo un sopralluogo nella zona.

«È la prova di un iter nato male fin dall’inizio. Nonostante i miei appelli e le mie ripetute segnalazioni, il Comune ha scelto di dare fiducia a un soggetto – Piacenza Parcheggi – privo delle garanzie bancarie necessarie, delle risorse economiche per realizzare l’opera e gravato da troppe ombre» aggiunge il consigliere di centrodestra.

«Ombre che emergono chiaramente anche dall’accesso agli atti che ho effettuato pochi giorni fa, da cui risulta che Apcoa, una delle società azioniste di Piacenza Parcheggi, dichiara testualmente di essere stata “lasciata all’oscuro nonché esclusa da qualsivoglia processo decisionale” e di essere stata addirittura impedita a partecipare all’assemblea societaria. Ora – conclude Trespidi – gli attrezzi abbandonano il cantiere. E cosa resterà in piazza Cittadella, tra i negozi, i condomini e palazzo Farnese?».

BAMBINI IN PIAZZA PER GAZA: “L’INFANZIA SIA UN DIRITTO”

La lettura di Se questo è un uomo di Primo Levi si è alternata ai pensieri delle alunne e degli alunni delle scuole primarie dei circoli cittadini che oggi, in piazza Cavalli, hanno chiesto il cessate il fuoco nella striscia di Gaza.
Sette gli istituti cittadini che hanno partecipato alla manifestazione, a cui si è aggiunto anche il CPIA, la scuola superiore dove si insegna italiano agli stranieri.

I piccoli alunni insieme alle insegnanti hanno trattato il tema della pace partendo dai diritti, prima di tutto quello dell’infanzia; diritto di cui non possono godere i coetanei palestinesi nella striscia di Gaza.

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A PIACENZA UNA PIAZZA STRAPIENA PER LA PACE: IN DUEMILA CHIEDONO LO STOP AL GENOCIDIO DI GAZA

Una piazza partecipata come non si vedeva da tempo a Piacenza; due mila circa i piacentini in corteo che hanno raggiunto piazza Sant’Antonino al grido di “Palestina Libera” e “Gaza Libera”. Una piazza composita e gremita, decisa e convinta a chiedere la pace e a sostenere il popolo palestinese massacrato dall’esercito israeliano.

Questa mattina, in piazza Cavalli, è toccato al mondo della scuola manifestare per la solidarietà alle popolazioni della striscia, nel pomeriggio la manifestazione era aperta a tutti, lavoratori, famiglie e ancora studenti. Alla manifestazione organizzata da S.I. Cobas e USB ha partecipato anche la prima cittadina Katia Tarasconi che sui social ha scritto “A Piacenza oggi si è manifestato per la pace nella striscia di Gaza, e lo si farà anche domani. Si è scesi in piazza per condannare, senza se e senza ma, il massacro del popolo palestinese, per impedire l’uccisione di bambini innocenti, per chiedere a gran voce che i governi occidentali si mobilitino per fermare questa follia assurda.
A Piacenza oggi si è manifestato per la pace, e lo si è fatto pacificamente.
Altrove no. E lo dimostrano le immagini di devastazione che arrivano da Milano dove purtroppo c’è chi ha scelto la violenza per promuovere la pace. Non è così che si fa”.

STUDENTI IN PIAZZA PER LA PALESTINA. MA E’ PESATA LA DIRETTIVA DEL MINISTERO

Complici la forte pioggia di questa mattina e l’invito ministeriale sviluppare il tema all’interno degli istituti, la partecipazione allo sciopero della scuola per esprimere solidarietà alla popolazione palestinese, è stata al di sotto di ciò che ci si sarebbe aspettati. Tuttavia studenti e insegnanti arrivati in piazza cavalli hanno deciso di non sprecare l’occasione.
Ecco allora che si è formato un grande cerchio tenendosi per le mani; poi sono state fatte letture e interventi spontanei a favore del popolo palestinese oppresso dall’esercito israeliano; l’accento in particolare è stato posto sui bambini che ogni perdono la vita per fame e sotto le bombe; così come sui diritti umani, politici e civili.
La professoressa Bassi, insegnante di matematica della scuola media Mazzini, ha accompagnato le classi terze come uditori della manifestazione, consapevole che per i ragazzi è indispensabile prendere coscienza di quanto sta accadendo.

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LUNEDI’ LE SCUOLE IN PIAZZA, MA I SINDACATI DENUNCIANO “INACCETTABILE CHE IL MINISTERO CONDIZIONI LE ESPRESSIONI DEI COLLEGI DOCENTI”

Se la scuola piacentina fosse sotto pressione da parte del Ministero dell’Interno sarebbe inaccettabile. E’ la profonda preoccupazione della FLC Cgil e di USB e Si Cobas Piacenza espressa in due distinti comunicati.

Al centro della questione ci sarebbero le iniziative programmate per lunedì 22 settembre a Piacenza e in tutta la provincia collegate alla richiesta di pace nella striscia di Gaza; “a molti docenti e studenti – si legge nella nota della Cgil – è stato suggerito di confinare le attività all’interno delle aule scolastiche, snaturando così il senso di una manifestazione pubblica. In seguito a segnalazioni di possibili criticità, alcuni dirigenti scolastici avrebbero indirizzato i propri collegi docenti a rimodulare, in un’ottica di prudenza, opportunità ed efficacia“.

“Non possiamo e non vogliamo credere che dietro queste indicazioni ci sia una circolare formale o una direttiva ministeriale che scavalchi l’autonomia e la volontà democratica dei collegi docenti. Tuttavia, i fatti segnalati sollevano un interrogativo gravissimo: è la scuola a subire pressioni occulte per limitare la propria partecipazione alla vita civile e sociale?”

“Da alcune testimonianze, parrebbe essere stato risfoderato il vecchio spettro dei “facinorosi da fuori città” – si legge nel comunicato Si Cobas e USB – un classico intramontabile della retorica criminalizzante di qualsiasi forma di dissenso e conflitto, caratteri peculiari di ogni democrazia. La cosa è ancora più grave perché passa a pie pari sopra le decisioni democratiche assunte dai singoli consigli di istituto, organo di autogoverno delle scuole, che della democrazia dovrebbero essere la culla e la palestra. Se siamo arrivati al punto che il Ministero degli Interni sovradetermina le scelte delle scuole, davvero non
possiamo ammantarci di alcuna retorica sui “valori democratici” dell’occidente: sono fatti da “democratura”, come è evidente anche ai più sprovveduti”.

“Le nostre aule devono diventare luoghi di pace, dove si imparano i valori della solidarietà, del rispetto dei diritti umani e della dignità di ogni persona, a prescindere dalla sua provenienza o fede. È inaccettabile che la scuola riceva pressioni da parte del Ministero dell’Interno relative a non meglio specificate “infiltrazioni”, che rischiano di limitare la libertà di espressione e di insegnamento – conclude la nota della Cgil – per questo motivo, la FLC CGIL di Piacenza invita tutti i dirigenti scolastici a denunciare pubblicamente se sono stati in qualche modo “avvisati”, “chiamati” o “messi in guardia” da organi ministeriali o prefettizi. La trasparenza è fondamentale per difendere l’autonomia e la dignità professionale della scuola”.

GAZA LIBERA: IN CENTINAIA CHIEDONO LO STOP ALL’INVASIONE NELLA STRISCIA

Gaza libera: uno degli slogan scanditi nella manifestazione organizzata dal coordinamento “Piacenza per Gaza” contro l’occupazione israeliana della striscia e la strage che si sta portando avanti in queste ore. Diverse centinaia le persone che si sono riunite in piazza Cavalli per poi snodarsi, in corteo, tra la vie del centro tra bandiere palestinesi e arcobaleno.

Nei giorni scorsi il comitato aveva – aveva promosso un documento condiviso contro l’occupazione di Israele della striscia di Gaza e di solidarietà alla Sumud Flotilla che sta raggiungendo per mare i territori di guerra
“Quanto sta accadendo al popolo palestinese è inaccettabile – affermano -. Mentre in Cisgiordania continuano gli espropri e la cacciata violenta della popolazione dalle loro case, nella striscia di Gaza da quasi due anni l’esercito Israeliano bombarda senza sosta ospedali, scuole, infliggendo perdite inaccettabili alla popolazione civile. Le Nazioni Unite denunciano da tempo questa situazione e il crescendo di morti che sta producendo, ciò nonostante il nostro Governo ad oggi si guarda bene dall’intervenire di fronte all’orrore. Un genocidio, portato avanti coscientemente con le armi e con la fame che richiede, da parte del nostro Governo e della UE interventi immediati di sospensione di ogni accordo con Israele, sul piano commerciale e di fornitura armamenti”.

E per venerdì pomeriggio la Cgil, a livello nazionale, ha proclamato uno sciopero per Fermare intervento militare nella Striscia, garantire corridoi umanitari, mettere in sicurezza la popolazione civile, sicurezza di tutte le missioni umanitarie compresa la Global Sumud Flottilla. A Piacenza è organizzato un presidio sotto la Prefettura per le 16.30.

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BARBIERI: “GPS SOTTOPOSTA AD APPLICAZIONE DI MISURE PROTETTIVE. IL COMUNE NE E’ AL CORRENTE?”. PRESENTATA INTERROGAZIONE

Nuovo tassello nelle vicenda piazza Cittadella-Piacenza Parcheggi: la capogruppo della civica di centro destra Patrizia Barbieri ha presentato una interrogazione urgente proprio riguardo alla situazione societaria di Global Parking Solution. Dalla visura camerale, che Barbieri ha allegato allegato all’interrogazione, risulta che la società di Lodetti Alliata, in data 8 settembre 2025, ha in corso l’applicazione di misure protettive (ex art.6 DL 118/21 e 18 D-Lgs. 14/2019); per questo procedimento risulta nominato l’avvocato Carloeugenio Lopedote. Questa situazione, spiega Barbieri nel testo dell’interrogazione, “comporta un incremento de già gravosi rischi che il Comune si è assunto con le proprie scelte rispetto ai contenziosi in essere tra Comune e GPS”.

“Il Comune – chiede Barbieri – è al corrente dell’applicazione di queste misure? Ha valutato le ripercussioni sui contratti in essere? cosa intende fare sulla scorta della presentazione della procedura di composizione negoziata della crisi, di cui deve tenere necessariamente conto?”.

CICLABILE MUCINASSO: ESLCUSE DAI LAVORI LE FASCE ORARIE DI PUNTA

In merito ai lavori in corso per la realizzazione del tratto di pista ciclabile di Mucinasso, lungo la strada in direzione di Carpaneto, si precisa che l’ordinanza viabilistica emessa dalla Provincia – in vigore dalla giornata odierna sino al 17 ottobre prossimo, mirata a garantire la sicurezza sia del personale impegnato, sia delle persone e dei veicoli in transito – fa riferimento a un periodo circoscritto di tempo, funzionale allo svolgimento di alcune lavorazioni, ma non comporterà l’istituzione del senso unico alternato per tutta la durata della sua validità.

Le operazioni da svolgere, infatti, si limitano a un breve tratto e riguardano gli interventi propedeutici alla realizzazione dell’impianto semaforico di attraversamento, previsto dal progetto della ciclabile.

Nell’ordinanza è stato inserito un limite orario che consente di operare solo tra le 9.00 e le 17.00, in modo da evitare le fasce più critiche dal punto di vista del traffico. Inoltre, le singole lavorazioni avranno una durata limitata – in alcuni casi, si tratta solamente di qualche ora – e saranno effettuate in giorni differenti da qui al 17 ottobre: si tratta della posa dei plinti di sostegno del semaforo, della collocazione di alcuni new jersey e altre piccole sistemazioni.

“La pianificazione del cantiere per questa nuova infrastruttura ciclabile – spiega il vice sindaco Matteo Bongiorni – già prevista e in corso di realizzazione da tempo, risale a diversi mesi fa e non poteva prevedere la sopraggiunta esigenza di manutenzione del ponte sul Nure, che ha necessariamente spostato l’asse di traffico lungo la Strada Provinciale per Carpaneto e su Strada Farnesiana. I servizi tecnici di Provincia e Comune, in questi giorni, stanno monitorando in modo costante e puntuale l’andamento della situazione di questo tratto stradale, con tutta l’attenzione che anche questo frangente impone e con l’impegno ad arrecare il minor disagio possibile”.

Giovedì 18 settembre sarà effettuata anche la manutenzione straordinaria del verde e la relativa pulizia una porzione di Corso Europa, nel tratto compreso tra l’eliporto e la Volta del Vescovo, di fronte al Pattinodromo. Per consentire i lavori, a partire dalle ore 9 fino alle 16.30, è prevista in questo tratto stradale l’istituzione di un senso unico alternato regolato da movieri.

“Confidiamo – conclude Bongiorni – nella comprensione e nella collaborazione di tutti i cittadini, consapevoli che in questo momento tutti gli elementi possono incidere sulla fluidità del traffico nelle diverse direttrici stradali”.

 

ECCO LA NUOVA PET FISSA: DIAGNOSI ACCURATE IN TEMPI RIDOTTI E TECNOLOGIA DI ULTIMA GENERAZIONE

L’ospedale di Piacenza, da oggi, dispone di una Pet fissa di ultima generazione che andrà a sostituire quella mobile, posizionata all’esterno del nosocomio, in funzione da novembre 2023.
Prima, in mancanza della strumentazione, le Pet eseguite erano circa 1200, di cui 500 in regione, il resto fuori. Ad oggi sono quasi 4 mila gli esami eseguiti con la struttura mobile, che disponeva di tre medici refertanti con una tempistica media di refertazione di 72 ore. Tutto il personale è oggi formato sia per l’esecuzione della Pet che per i radio farmaci.

Oggi la Pet fissa, del costo di circa 3 milioni di euro,  si trova all’interno dei locali recentemente rinnovati della medicina nucleare; di dimensioni maggiori per permettere anche ai pazienti allettati di poterla raggiungere con facilità, è un traguardo fondamentale sia in termini di tecnologia che di cura.

Al taglio del nastro ha partecipato anche il presidente della regione Michele de Pascale fortemente convinto che l’investimento in tecnologia e nel personale sia la ricetta per fare dell’ospedale di Piacenza, il nuovo che sorgerà alla Farnesiana, uno dei più innovativi della regione.

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