GRANDI ATTESE PER LA NONA EDIZIONE DEL GIS, POTESTA’: “ABBIAMO SCELTO ANCORA PIACENZA”

C’è grande attesa per la nona edizione del Gis, le Giornate Italiane del Sollevamento e dei trasporti eccezionali, dal 5 al 7 ottobre prossimi. Fabio Potestà, patron della Mediapoint che dal 2009 organizza la manifestazione, ha scelto ancora Piacenza Expo per una delle fiere di settore che si conferma leader a livello internazionale. Non solo, ha confermato l’ente fiera per Geofluid, GIC, Hydrogen Expo, ma anche per altre nuovi eventi in programma per il 2024: Cyber Security e T Cube, la fiera dei mezzi di trasporto.

NUOVO OSPEDALE, I SINDACATI: “LA POLITICA SI ASSUMA LE PROPRIE RESPONSABILITA’ “

“Purtroppo il poco tempo a disposizione non ci ha permesso di capire esattamente quale fosse l’area migliore per far sorgere il nuovo ospedale. Sono passati 8 anni da quando l’ allora assessore regionale alla sanità Sergio Venturi annunciò l’idea di finanziare un nuovo ospedale nella nostra città – ricordano Cgil, Cisl, Uil -. Un ospedale che, ricordando anche la storia recente del nostro territorio, devastato in modo importante dalla pandemia Covid, riteniamo necessario. A distanza di 8 anni da quell’ annuncio siamo ancora fermi al dibattito politico sull’area (discussione in cui noi non vogliamo entrare) e purtroppo non abbiamo ancora tempi certi riguardo all’ inizio dei lavori.

Noi abbiamo sempre pensato che al territorio della provincia di Piacenza (anche considerando che oltre il 20% di cittadini sono over 65) serva una struttura principale che non sia obsoleta ma che sia facilmente accessibile, flessibile e ricettiva.

Una struttura che debba avere al proprio interno non solo adeguate strumentazioni, tecnologie e spazi ma prioritariamente professionalità importanti, per evitare l’ emorragia di personale sanitario che in alcuni casi ha scelto di andare a lavorare altrove.

Riteniamo quindi che serva una struttura ospedaliera di alto livello che abbia come caratteristiche il facile accesso non solo per i cittadini di Piacenza ma anche per gli abitanti della nostra provincia, fermo restando la valorizzazione degli altri tre ospedali del territorio (Castelsangiovanni, Fiorenzuola, Bobbio). Perché, proprio pensando a quello che abbiamo vissuto in epoca Covid, è importante che le strutture territoriali prevedano spazi flessibili con un aumento dei posti letto in caso di particolari emergenze o necessità.

Tutto ciò ovviamente non basta, perché riteniamo prioritaria la capacità di rispondere ai bisogni dei cittadini nei tempi più rapidi possibili e la tutela del personale sanitario che lavora all’interno della struttura ospedaliera. Personale che, lo ribadiamo, dovrebbe essere alleggerito dai carichi di lavoro che negli ultimi anni hanno portato a situazioni estremamente gravose per chi si occupa quotidianamente della salute dei pazienti.

Consideriamo fondamentale la tutela della salute così come sancito dall’ art 32 della Costituzione e pertanto chiediamo alla politica locale, l’assunzione di responsabilità nella scelta strategica che si andrà a definire, per evitare ulteriori ritardi che rischierebbero di vedere vanificate le aspettative della comunità piacentina”.

SCREENING TUMORE COLON RETTO: DAL 21 LUGLIO CONSEGNA DEI CAMPIONI IN FARMACIA

“Il tumore del colon retto è il secondo tumore più diagnosticato nella popolazione italiana e purtroppo anche il secondo tumore per mortalità. Contro questa neoplasia – evidenzia Paola Bardasi, direttore generale dell’Ausl di Piacenza – abbiamo un’arma efficace, in grado addirittura di individuare lesioni in fase ancora precancerosa e di asportarle subito. I dati sono chiarissimi: per chi partecipa allo screening proposto in Emilia-Romagna la mortalità diminuisce del 62% negli uomini e del 54% nelle donne. Non bisogna quindi aspettare di avere sintomi, perché lo screening salva la vita. Al momento, a Piacenza, solo una persona su due nella fascia d’età dello screening risponde al nostro invito. Possiamo e dobbiamo sicuramente migliorare questo aspetto”.

Per questo dal 21 luglio sarà possibile riconsegnare il campione da analizzare anche in farmacia. L’importante novità è frutto di una convenzione tra l’Azienda Usl di Piacenza e Federfarma per facilitare il cittadino e aumentare il livello di adesione al test. Le farmacie che fanno parte della convenzione sono 78.

“È un servizio che riteniamo molto utile per il cittadino, considerando che il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci si rivolge a donne e uomini residenti e domiciliati assistiti dai 50 ai 69 anni, quindi per la stragrande maggioranza a persone in età lavorativa. Rendendo più facile la riconsegna dei campioni, com’è già agevole il ritiro del kit, ci aspettiamo di aumentare sensibilmente nei prossimi mesi il tasso di adesione allo screening”, ha detto Marco Maserati, direttore dipartimento di Sanità pubblica.

“L’esperienza del Covid – evidenzia Roberto Laneri, presidente Federfarma Piacenza – ha dimostrato il valore della vicinanza e del confronto col farmacista: un punto di riferimento per i piacentini che, in ogni quartiere, trovano in noi un primo front office della salute. Superata l’emergenza è oggi quanto mai importante recuperare le buone prassi di prevenzione, e proprio nel farmacista i cittadini troveranno quel professionista di prossimità che saprà guidarli e consigliarli. Per questo abbiamo accolto l’iniziativa dell’Azienda a implementazione del servizio di screening. Come sempre siamo lieti di porci al servizio dei concittadini e della loro salute”. I nominativi delle farmacie che hanno dato disponibilità in tal senso sono già da oggi consultabili sul sito www.federfarmapiacenza.it

Per quanto riguarda l’adesione allo screening, Piacenza fatica ad avvicinarsi allo standard del 50% attestandosi al 48%, a voler significare che a fronte di 43-44000 inviti all’anno, più della metà della popolazione bersaglio non aderisce. Dal 2005 a oggi sono stati effettuati più di 321000 test per la ricerca del sangue occulto nelle feci; ne sono risultati positivi più di 15000 (4,7%). Grazie allo screening, sono state quindi individuate lesioni precancerose in quasi 5000 persone che hanno aderito al percorso. Questo significa che mediamente sono state asportate lesioni (per lo più polipi) in circa 15 persone su 1000 persone sottoposte al test e che i soggetti interessati dal problema sono stati seguiti negli anni successivi attraverso un adeguato monitoraggio endoscopico.

PER LE PERSONE AFFETTE DA SLA UNA NUOVA BILANCIA DONATA AL REPARTO DI NEFROLOGIA

Una nuova donazione è arrivata  nel reparto di Neurologia dell’ospedale di Piacenza. Si tratta del dono della sezione di Aisla Piacenza, di una bilancia pesapersone. Uno strumento di grande utilità a disposizione nel Percorso diagnostico terapeutico assistenziale adatto per pesare le persone affette da Sla in sedia a rotelle, grazie alla taratura specifica per l’ausilio. La donazione testimonia, nell’anno dei 40 anni di vita associativa, di come insieme si possa fare la differenza nella qualità di vita delle persone affette da SLA.

“Un gesto simile mi fa comprendere, ancora una volta, quanto la vicinanza e la sensibilità delle associazioni presenti sul nostro territorio siano elementi importanti per garantire ai pazienti un’attenzione ancor più mirata e capillare. A tal proposito, in questo delicato momento storico, il ruolo di associazioni e volontari si sta rivelando cruciale”, ha detto il direttore dell’Ausl Paola Bardasi.

“Questo tipo di bilancia, nella fattispecie, permette di pesare i pazienti che sono su una sedia a rotelle, in quanto alla fine è possibile sottrarre dal peso totale il peso della tara (della carrozzina). Inoltre è possibile stampare subito il risultato e consegnarlo al paziente. Il monitoraggio del peso, per questi pazienti, è molto importante. Segnalo che attualmente i malati in carico a Piacenza sono 38 di cui 25 maschi e 13 femmine; di questi malati 2 sono fuori regione (risiedono nel Lodigiano)”, afferma Emilio Terlizzi, responsabile per l’Azienda Usl di Piacenza del percorso diagnostico terapeutico assistenziale dedicato al paziente affetto da sclerosi laterale amiotrofica (Sla) affiancato da Elena Braghieri, case manager Pdta Sla, Anna Lisa Albertini per l’assistenza domiciliare e dalla logopedista Rossella Raggi e dell’infermiera Maria Piscopo.

La Sla è una malattia rara che colpisce le cellule nervose che permettono i movimenti volontari dei muscoli. Ha un decorso clinico assai variabile con sintomi diversi e soggettivi.

Negli ultimi anni in tutto il mondo sono stati incrementati gli studi per giungere a una cura efficace, ma al momento non esiste una terapia capace di farla regredire: esistono però farmaci in grado di rallentarne la progressione e alleviarne i sintomi.

La Sla coinvolge e determina la perdita di funzioni in tutti i distretti muscolari scheletrici con progressiva perdita di autonomia e profonda modifica dello stile di vita. Proprio per il fatto che la malattia determina una progressiva perdita di più funzioni (motoria, respiratoria, deglutitoria e di comunicazione) è necessario che il follow-up clinico preveda la presenza di diverse figure professionali. Il paziente viene quindi preso in carico da un team multiprofessionale e interdisciplinare composto dai professionisti provenienti dai più disparati reparti (oltre al già menzionato medico di base: neurologo, pneumologo, otorinolaringoiatra, logopedista, dietista, case manager ospedaliero, case manager territoriale, infermiere, fisioterapista, psicologo, logopedista territoriale, otorinolaringoiatra territoriale, pneumologo, fisiatra e neuropsicologo).

FERRI SULLE FOTO STRAPPATE: “DISPIACE PERCHE’ L’INTENTO ERA IL DIALOGO CHE MANCA DA TEMPO”

Erano state affisse ai muri dei palazzi di vai Marinai d’Italia solo una manciata di giorni fa, oggi questo è ciò che ne resta. Scatti di Strada, ,la mostra dei fotografi Sergio Ferri e Michael Tampanella, promossa dal Laboratorio di Strada e Fondazione, in collaborazione con Acer, Educatori di Strada e Comune, è stata in parte vandalizzata. Il messaggio evidentemente non è passato, e per questo occorre farsi delle domande, dal momento che gli scatti, in bianco e nero, avevano il solo obiettivo di creare senso di comunità e partecipazione.

CONTROLLI NEI CANTIERI: MILITARI FORMATI ALL’ENTE SCUOLA EDILE

La sicurezza nei cantieri è l’obiettivo principale del protocollo d’intesa sottoscritto tra l’ente Scuola edile di Piacenza e il Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro. Una collaborazione della durata di due anni in cui i miliari verranno formati in materia di prevenzione e sicurezza sul lavoro in edilizia.

ECCO IL NUOVO CONSIGLIO GENERALE DI CONFINDUSTRIA: UNA TRENTINA I NUOVI INGRESSI

Si è riunito ieri per la prima volta, lunedì 10 luglio, il nuovo Consiglio generale di Confindustria Piacenza, espresso dalle aziende associate nell’ultima assemblea annuale dell’8 giugno. In carica fino al 2027, il Consiglio Generale rappresenta l’organo “parlamentare” di Confindustria Piacenza. Oltre ai membri elettivi espressi dall’Assemblea e dalle Sezioni merceologiche, vi partecipano di diritto il Presidente, i Vicepresidenti in carica, i componenti del Consiglio di Presidenza e gli ultimi 4 Past President.

I volti nuovi – rappresentanti delle proprie aziende – vanno a comporre l’organo associativo, che ha il compito di curare il conseguimento dei fini statutari e prendere in esame questioni di carattere generale, approntando ed approvando il bilancio preventivo e consuntivo ed andando a definire le direttive generali e le linee programmatiche di mandato.

«Ringraziamo le imprese associate per il loro supporto e disponibilità a fornire il proprio contributo all’interno di quello che è un organo fondamentale per la nostra associazione», le parole del Presidente di Confindustria Piacenza Francesco Rolleri. «Due terzi dei membri del Consiglio sono stati confermati, una continuità che è anche il riconoscimento dell’ottimo lavoro svolto nel quadriennio. Questa squadra è stata integrata dall’ingresso di tante aziende associate che non avevano ancora sperimentato il ruolo all’interno del Consiglio. Tutte realtà importanti con rappresentanti competenti, che ci aiuteranno ad essere ancor più al fianco degli imprenditori, portando la voce delle imprese. Questa squadra accompagnerà l’associazione verso l’elezione del nuovo presidente di Confindustria Piacenza, che avverrà nel 2024».

Vi è infatti uno sfasamento temporale tra il rinnovo del Consiglio di presidenza e del Consiglio generale, introdotto con la “Riforma Pesenti”, approvata nel 2014 da Confindustria a livello nazionale e recepita da Confindustria Piacenza con l’elezione del Consiglio generale rimasto in carica dal 2019 al 2023.

Im membri confermati:

Francesco Rolleri (Rolleri), Valter Alberici (Tectubi Raccordi), Claudio Bassanetti (Bassanetti Nello), Antonio Cogni (Fin.Co), Erika Colla (Colla), Nicola Parenti (Paver Costruzioni), Emilio Bolzoni (NCP Next Capital Partners), Sergio Giglio (Santa Teresa LRE), Giuseppe Parenti (Paver Costruzioni), Alberto Rota (Rota Guido), Sante Ludovico (La Pizza+1), Lorenzo Marchi (Fornaroli Polymers), Maria Angela Spezia (Eco Packaging), Pier Angelo Bellini (Edilstrade Building), Filippo Cella (Impresa Cella Gaetano), Maurizio Croci (Croci Costruzioni), Stefano Guglielmetti (ISI), Anna Muselli (Salumificio San Carlo), Stefano Perini (Cantine 4 Valli), Marco Rebecchi (COS.B.I.), Cristina Repetti (T.G.R.), Alessandra Tencati (Libera Associazione Artigiani Piacenza), Dario Capellini (Capellini), Francesco Casella (Casella Macchine Agricole), Paolo Egalini (Jobs), Gianpaolo Fornasari (Cantina Valtidone), Luciano Groppalli (Groppalli), Francesco Pighi (T.A.L. Tubi Acciaio Lombarda), Alfredo Repetti (Emerson Automation Solutions Final Control), Roberto Scotti (Bolzoni), Davide Tosca (Bper Banca), Elisa Tatano (Fratelli Tatano), Giorgio Costa (Costa), Nicola Ronchini (Conti Wej), Guido Musetti (Musetti), Claudio Dodici (T.R.S. Ecologia), Luigi Zuffetti (Furia), Gianni Amasanti (Asia), Angelo Gobbi (Absolute), Giorgio Vecchiattini (CDS Lav. Materie Plastiche), Maria Grazia Torlaschi (Gualapack), Matteo Raffi (Impredima), Carla Cogni (Impresa Cogni), Alessandro Losi (Losi Costruzioni), Alberto Dosi (Assiteca Piacenza), Mario Zurlini (Area Broker & QZ), Massimiliano Bega (Enel), Paolo Maserati (Maserati Energia), Filippo Lusignani (Ma.Pri.Cem), Carlo Rigolli (Scriba), Marco Gazzola (Fiaip Piacenza), Martina Panizzi (Valcolatte), Giuseppe Conti (Saib), Federica Arduini (Arduini Legnami), Giovanni Fossati (Fossati Serramenti), Silvio Ferrari (Sivam), Sara Galletti (Cargill), Marco Crotti (Consorzio Terrepadane), Maurizio Vecchi (Industria Cementi G. Rossi), Carlo Gamba (Buzzi Unicem), Marco Belloni (Belloni Lamiere), Luca Moia (Amada Italia), Mario Ferrari (Unifer), Gianluca Giovanelli (MCM), Alberto Belloni (Dinamoweb), Luigino Peggiani (Inside), Cristina Dodici (Piacentina), Maurizio Contardi (ITC-Ageco), Pier Francesco Piccioni (Vetreria di Borgonovo), Marco Sani (Sicuritalia Ivri), Pietro Ercini (Metronotte Piacenza).

I nuovi ingressi:

Sabrina Dallagiovanna (Molino Dallagiovanna), Davide Villa (Casella Autogru) , Alfredo Cerciello (Nordmeccanica), Alessandro Squeri (Steriltom), Marco Sala (Rolleri Cultura d’Impresa), Valentina Gandini (Mylius), Stefano Maglia (Tuttoambiente), Brando Belloni (Belloni Lamiere), Giovanni Giglio (Santa Teresa LRE), Valeria Fiorani (Fiorani & C), Andrea Onesti (Onesti Group), Marco Polenghi (Polenghi LAS), Pierangelo Fantoni (Poplast), Giacomo Ferrini (Crédit Agricole Italia), Selina Xerra (Iren), Stefano Filippazzi (Staf), Marco Reggi (Wipak Bordi), Antonio Schinardi (FBH), Gianluca Marchesini (Marameo), Luigi Emanuele Colla (Colla), Lorenzo Marini (Lattegra), Filippo Caltabiano (Fiege Logistics), Giovanna Caserini (New Cold), Giuseppe Brusamonti (Digit Logistics), Gian Luca Andrina (BFT Burzoni), Francesco Fornari (Telema), Alberto Fugazza (Orion Italia), Alessandro Solari (Naquadria), Stefano Alberti (Alberti e Santi), Emanuele Ferretti (Fertrans), Ivano Poggi (Teco), Vittorio Sanna (Casa di Cura Privata Piacenza).

MONS. CEVOLOTTO “SANT’ANTONINO RENDA SEMPRE PIU’ OSPITALE LA NOSTRA CITTA’ “

“Prima incredulità, poi stupore, per una vita di nascondimento e preghiera lunga 350 anni”. Così suor Maria Francesca Eugenia del Cuore di Gesù ha commentato il riconoscimento dell’Antonino d’Oro che i canonici del capitolo hanno deciso di consegnare all’ordine delle Carmelitane Scalze in occasione dei 350 anni dalla nascita del convento. “Quello che auguriamo a tutta la comunità – ha detto Suor Maria Francesca insieme alle consorelle presenti in basilica – è credere in Dio che ama tutti e a tutti dona speranza. Di fronte alla tante fragilità di questo tempo – ha proseguito la religiosa – vi diciamo che c’é sempre speranza per tutti”.

“In questo giorno del santo patrono – ha detto mons. Adriano Cevolotto – auguro una città sempre più ospitale, ci son o urgenze che richiedono di essere risolte e tanto impegno. La scelta di consegnare l’Antonino d’Oro alle monache carmelitane ci richiama che c’é un Oltre, in fondo quello che è ciò che anima la speranza”.

Nel corso dell’omelia il vescovo ha annunciato che il 30 settembre, in Cattedrale, avverrà la beatificazione di Don Giuseppe Beotti.

CASA TRA LE CASE: LA STORIA DI CHI OGGI HA TROVATO L’AUTONOMIA ABITATIVA

In otto anni il servizio casa tra le case, coordinato dalla Caritas diocesana con il sostegno della Fondazione e dei servizi territoriali, ha permesso ad una sessantina di famiglie di trovare l’autonomia abitativa, con un successo pari al 93 per cento.

Il progetto, della durata massima di 18 mesi che negli anni è diventato un vero e proprio servizio consolidato, permette a nuclei familiari in difficoltà di poter avere una casa in affitto a prezzi calmierati, grazie alla disponibilità dei proprietari, e nello stesso tempo di lavorare sulle proprie risorse in vista dell’autonomia.

Le famiglie vengono accompagnate e seguite anche in caso di difficoltà lavorative. Uno degli obiettivi è non azzerare il reddito familiare, ma lavorare sulle risorse presenti che se messa a sistema possono dare grandi frutti. Come è accaduto alla famiglia di Houstin, nigeriano, arrivato in Itlaia nel 2016, con la moglie Grace e la prima figlia. Qui poi sono nati altri due bimbi, il più piccolo solo due mesi fa.

CONFINDUSTRIA E CSV EMILIA INSIEME PER LE INZIATIVE SOCIALI

Confindustria Piacenza e CSV Emilia sede di Piacenza hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che intensifica i rapporti tra le due associazioni, con un focus particolare sulle iniziative di carattere sociale all’interno delle aziende.

Una firma, che segue a distanza di poco più di un mese la presentazione della campagna “Io Amo” per la ricerca di volontari, avvenuta proprio nella sede degli Industriali piacentini e si inserisce in una collaborazione a lungo termine tra le due associazioni firmatarie. In rappresentanza delle due parti, Francesco Rolleri (presidente di Confindustria Piacenza) e Laura Bocciarelli (Vicepresidente di CSV Emilia), che commentano con soddisfazione il risultato ottenuto. Presente anche Maria Angela Spezia, presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Piacenza e membro del comitato territoriale di CSV Emilia.

“Il rafforzamento dei rapporti con CSV Emilia sede Piacenza, ci rende ancor più parte attiva nelle attività a scopo sociale del nostro territorio”, queste le parole del Presidente di Confindustria Francesco Rolleri. “Confindustria Piacenza, oltre al progresso dell’industria, si propone di dar risalto a tutte le attività a scopo sociale, che le imprese realizzano affinché il loro successo abbia un’ampia ricaduta sulla comunità. Questo accordo ci vedrà in prima linea nel promuovere le iniziative di CSV Emilia sede di Piacenza, al fine di diffondere maggiormente anche i percorsi di Volontariato d’impresa”.

“Per CSV Emilia sede di Piacenza è importante costruire relazioni, attivare sinergie e facilitare l’incontro e la reciproca conoscenza tra imprese ed enti del terzo settore al fine di sviluppare iniziative in partnership per consolidare ed implementare la collaborazione sui temi della responsabilità sociale condivisa e della solidarietà”, ha dichiarato la vicepresidente di CSV Emilia Laura Bocciarelli. “Il volontariato d’impresa può generare valore non solo per i soggetti che lo attuano ma anche per il proprio territorio di riferimento. Siamo certi che questo accordo segni l’avvio di collaborazioni durature tra profit e non profit, in cui le aziende sono motore di attività solidali dove investono non solo denaro ma mezzi, tempo retribuito e competenze dei propri dipendenti”.