“IN IKEA DISPARITA’ DI TRATTAMENTO TRA LAVORATORI. SAN MARTINO CI DIA UNA RISPOSTA”. APERTO LO STATO DI AGITAZIONE

Servizio mensa inadeguato, malattia non pagata e premio produzione insufficiente. Sono i tre fattori che hanno fatto scattare lo stato di agitazione tra i lavoratori della coop San Martino in Ikea. Dei mille totali dipendenti nello stabilimento di Le Mose, 300 sono assunzioni dirette di Ikea, i restanti 700 sono somministrarti dalla San Martino.

La disparità di trattamento tra i lavoratori diretti e indiretti è insostenibile, denunciano i sindacati Cgil, Cisl e Uil che hanno convocato la conferenza stampa per portare alla luce la situazione e valutare le successive azioni.

Alcuni lavoratori non avrebbero la possibilità di consumare il pasto, e alla richiesta di dotarli di buoni pasto, San Martino non avrebbe risposto. Così come la malattia: a fronte dell’applicazione del contratto nazionale applicato per i lavorati diretti di 180 giorni all’anno al 100%, per i lavoratori somministrati questo non è possibile, e ancora per il premio produzione, eppure – denunciano i sindacati – i lavoratori svolgono esattamente la stessa mansione e lavorano ogni giorno fianco a fianco.

RESTYLING NEL REPARTO DI GERIATRIA: NOVE STANZE PER 18 POSTI LETTO

Nove stanze completamente riqualificate; un restyling che in totale ha interessato 415 metri quadrati del reparto di geriatria dell’ospedale di Piacenza.

Una ristrutturazione per cui sono investiti oltre 334 mila euro e che ha interessato la parte più vecchia del reparto, mentre per l’altra ala è già stata programmato un intervento di recupero funzionale che terminerà entro l’anno. Lavori che, come quelli appena conclusi, non comporteranno disagi per i pazienti, l’equipe ha assicurato la normale disponibilità di posti letto (25 di geriatria e 5 di lungodegenza), grazie all’utilizzo temporaneo degli spazi di Medicina dell’ospedale di Fiorenzuola.

SOPRALLUOGO ALL’EX PERTITE, LA SINDACA “PRIMO OBIETTIVO LA SOSTENIBILITÀ”

“Un’opportunità importante, che ci ha permesso di toccare con mano la vastità e la bellezza dell’area e le sue potenzialità, valutando al tempo stesso le criticità che inevitabilmente comporta la gestione di una superficie di 275 mila metri quadri, con 30 mila metri quadri di edifici di cui una quota, in condizioni non agibili, dovrebbe essere abbattuta per ragioni di sicurezza in caso di apertura al pubblico”. Così la sindaca Katia Tarasconi descrive il sopralluogo svoltosi questa mattina all’ex Pertite di via Emilia Pavese, “peraver reso possibile il quale ringraziamo innanzitutto il generale Michele Caccamo, direttore della Task Force della Difesa per la valorizzazione immobili, l’energia e l’ambiente, unitamente al direttore del Polo di mantenimento pesante Nord, brigadier generale Giovanni Di Blasi”.

Presenti, nell’occasione, gli assessori Adriana Fantini e Matteo Bongiorni, la maggior parte dei capigruppo consiliari e, per la prima volta, alcuni referenti del Comitato che dal 2009 si impegna per la destinazione a verde pubblico dell’area.

Quella del parco – ribadisce la sindaca – è più di una suggestione: parliamo della restituzione alla collettività di una porzione di territorio urbano molto estesa, un vero e proprio polmone verde di cui tutti idealmente condividiamo il valore. L’obiettivo per cui dobbiamo continuare a lavorare ora, d’intesa con lo Stato Maggiore dell’Esercito e con il Ministero della Difesa, è la sostenibilità del progetto, che richiede un approccio molto concreto nella valutazione dei costi, tutt’altro che indifferenti: basti pensare alla bonifica ambientale necessaria per permettere una fruizione diversa da quella per uso industriale che si è sempre avuta sinora, alle spese per la demolizione degli immobili pericolanti e al conseguente smaltimento delle macerie, così come per lo spostamento della pista di prova carri che viene tuttora utilizzata dall’Esercito all’interno dell’ex polveriera”.

Dal confronto odierno è emerso il tema del presidio di una superficie così vasta: “Ci è stato spiegato – prosegue Tarasconi – che per tutelare la sicurezza e la pulizia dell’area, tre volte alla settimana viene effettuato un pattugliamento completo del perimetro, impiegando dieci militari; è evidente che si pone una questione molto significativa in termini di risorse anche per garantire questo aspetto, tra i tanti che vanno considerati con attenzione nel perseguirne il processo di recupero e rigenerazione urbana. Senza dubbio, il dialogo con le istituzioni competenti è aperto e prosegue in modo costruttivo, nell’impegno congiunto a trovare una soluzione condivisa perché si possa realizzare, con una prospettiva di medio-lungo termine, un sogno in cui migliaia di concittadini si riconoscono. La visita di questa mattina è la conferma di questa unità di intenti e ci fa particolarmente piacere che, grazie alla disponibilità del generale Caccamo e del brigadier generale Di Blasi, sia stato possibile coinvolgere non solo le diverse rappresentanze del Consiglio comunale, ma anche, rispondendo a un’attesa di lunga data, il Comitato Pertite – Bosco in città”.

NASCE PIACENZA COLLETTIVA: PRIMI APPUNTAMENTI 25 APRILE E 1 MAGGIO. “COSI’ UNIAMO RESISTENZA E LAVORO”

Piacenza Collettiva è nata all’insegna della condivisione dei valori della resistenza, del lavoro e della dignità. E per nascere non poteva che scegliere il periodo che va dal 25 aprile al 1 maggio, proprio per creare intorno a queste date dibattiti, eventi, musica e cultura. Il nucleo fondante del comitato Piacenza Collettiva sono Cgil, Arci, ANPI, Comune e, come partner istituzionali, il Comune e la Fondazione di Piacenza e Vigevano. “Sarà una settimana di festa di popolo – ha detto il segretario della Cgil Ivo Bussacchini -dove si parlerà di resistenza, lavoro e dignità, coinvolgendo soprattutto le giovani generazioni. Piacenza vuole ragionare e riscoprire i valori fondamentali del lavoro e dell’antifascismo partendo dai giovani”.

“Sarà un ponte di festa per il popolo – ha detto la presidente della sezione cittadina di ANPI Giulia Piroli – celebreremo quei giovani che hanno imbracciato i fucili per liberare l’Italia dal nazifascismo. Solo insieme possiamo sconfiggere i rigurgiti e il revisionismo del fascismo”.

Il 25 aprile sarà il clou degli eventi: si parte alle 10 con il corteo da barriera Genova fino in piazza Cavcalli dove si terrà l’intervento della sindaca Tarasconi e l’orazione di Maria Pia Garavaglia, alle 16.30 in piazzetta Pescheria lko spettacolo L’ultima notte di Montefiorino, alle 18 il concerto del Nicolini Choir Canzoni di pace per la Resistenza, alle 19 concerto di Erika Opizzi e Antonio Amodeo, alle 20.45 concerto con i cani della Biscia.

Nicola Curtarelli di Arci ha auspicato che “il percorso di allarghi nei prossimi anni ad altre collaborazioni in un percorso studiato insieme su temi per noi fondamentali in una chiave di comunicazione moderna come è Piacenza Collettiva”. Al circolo Belleri e al Rathaus sono previsti eventi e spettacoli, tutti i dettagli sono consultabili sul sito www.piacenzacollettiva.it on line da domani.

 

CAVALLI: “HO RILANCIATO L’IMMAGINE DI PIACENZA EXPO. VORREI CONTINUARE”. PRESENTATA HYDROGEN EXPO

Due mandati pieni da tre anni l’uno alla guida di Piacenza Expo, due gli obiettivi: rilancio dell’immagine e attrattività dell’ente fiera sul territorio e pareggio del bilancio. Giuseppe Cavalli non ha dubbi a confermare il pieno raggiungimento del primo punto, il secondo è stato in parte rallentato dalla pandemia che ha costretto alla sospensione degli eventi per un anno e mezzo, ma la situazione si è in gran parte risollevata.

Cavalli è in scadenza di mandato, da settimane, la sua riconferma pare legata alla possibilità della nomina di un Cda a tre che andrebbe a sostituire la forma finora adottata di amministratore unico. Il 21 aprile nel corso della presentazione del bilancio ai soci, sarà una nuova occasione per fare il punto. Intanto oggi, a Confindustria, la presentazione di Hydrogen Expo dal 17 al 19 maggio.

L’UNICA VITTORIA E ‘ LA PACE. VENERDI’ LA TAVOLA ROTONDA

Sono oltre 30 le realtà locali che per conto di Europe for peace hanno organizzato la tavola rotonda L’unica vittoria è la Pace , in programma venerdì 31 marzo alle 18 alla sala Arazzi del collegio Alberoni.
Parteciperà olter all’amministrazione, la diocesi con vescovo Cevolotto, Marco Tarquino direttore dell’Avvenire, Laila Simoncelli della comunità papa Giovanni XXIII, la scrittrice Chiara Ingrao e Gianmarco Sicuro, inviato RAI.
Al centro del dibattito come arrivare a rendere la pace l’unica vera protagonista, non solo in merito al conflitto che russo ucraino, ma anche rispetto alla altre decine e decine di guerra che si stanno consumando per il mondo.

LIBERI: TERZO INCONTRO SUL TEMA SCUOLA

Terzo incontro organizzato da Liberi sul tema della scuola. Questa volta a parlare saranno genitori, docenti, sindacalisti insieme al segretario della Flc CGIL Giovanni Zavattoni, Mauro Monti e Roberto Reggi presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano. La serata sarà moderata da Massimo Trespidi.  Appuntamento lunedì 27 marzo ore 21,00 all’auditorium di via S. Eufemia 12

VOLTI E PAROLE NELLA FANZINE ZONA 4: IL PROGETTO DELL’EDUCATIVA DI STRADA

Sullo sfondo c’è un quartiere, il Peep, che per chi lo abita è molto più di un luogo. Significa appartenenza, identità. L’educativa di strada qui sta lavorando proprio insieme ai più giovani, con ragazze e ragazzi tra i 15 e 25 anni.

Il progetto si chiama Hygge, che in danese significa benessere emotivo, psicologico e ambientale. Una felicità quotidiana insomma, dove il luogo che si abita contribuisce non poco a favorire. Un ambiente caloroso, dove i pregiudizi stanno fuori. Così , insieme ai fotografi Michael Tampanella e Sergio Ferri, Hygge ha preso corso con la creazione di una fanzine in cui i ragazzi si sono fatti fotografare nei loro luoghi, quelli che vivono ogni giorno.

OSPEDALE NUOVO SI’ – NO: LE POSIZIONI RESTANO INCONCILIABILI

Il dibattito e l’incontro pubblico, per altro molto partecipati, alla fine ci sono stati. Il risultato però è che le parti sono rimaste fermamente ancorate alle loro posizioni. In Cappella ducale a Palazzo Farnese c’erano i rappresentanti del comitato Salviamospedale, medici attualmente in servizio e altri in pensione, oltre che tanti cittadini. Segno evidente che questo tema, del quale si dibatte da anni, mette in luce visioni e sensibilità diverse, che paiono convergere solo sulla necessità di una struttura rinnovata e all’altezza dei bisogni e delle necessità, poi come arrivarci è un altro discorso, ed è qui che le strade si dividono.

DANIEL: “L’INCONTRO CON DON CLAUDIO CHE MI HA CAMBIATO LA VITA”

Daniel Zaccaro ha trovato le parole per dare un nome al dolore e alla sofferenza. Oggi riesce a raccontare la sua storia ai ragazzi che incontra nelle scuole e nelle università, come oggi alla facoltà di scienze della formazione. Detenuto al Beccaria prima, a San Vittore poi, l’incontro con Don Claudio gli ha cambiato la vita.

Quarto Oggiaro, periferia nord di Milano. Se non sei abbastanza forte, l’ambiente in cui vivi ti porta a fare delle scelte, spesso sbagliate. Daniel è arrivato a rapinare una banca. Ha sbagliato, ha pagato per gli errori, oggi è laureato ed è un educatore di comunità. Raccontare la sua storia lo mette in comunicazione con chi lo ascolta.