ESTATE FARNESE, SI PARTE CON LA DANZA

La rassegna culturale a Palazzo Farnese prende il via stasera con il saggio di danza Choros; la scuola diretta da Marcella Azzali porterà sul palco le allieve tra 10 e 20 anni. Lo spettacolo prevede due tempi: il primo si compone di coreografie classiche e contemporanee originali, create dai docenti della Scuola Choros e di coreografie di repertorio tratte da alcuni dei più importanti balletti della tradizione coreutica quali “La Bella Addormentata”, “La Esmeralda”, “Don Chisciotte”, “Il Corsaro”, “Il Talismano” e “La Fille mal gardée”. Il secondo tempo, dedicato a Giuseppe Verdi, metterà in scena “Le Quattro Stagioni” tratte dall’opera “I Vespri Siciliani”. Appuntamento alle 21.

La biglietteria serale sarà operativa a Palazzo Farnese per due ore, nel giorno dell’evento, da tre ore prima a un’ora prima dell’inizio della rappresentazione. In alternativa, è possibile rivolgersi alla biglietteria di Teatro Gioco Vita, in via San Siro 9, aperta da mercoledì a sabato dalle 10 alle 13.

 

 

 

CENTO EVENTI IN CARTELLONE PER ESTATE FARNESE. SI PARTE IL 10 GIUGNO

La cultura riparte da Estate Farnese, la rassegna in programma dal 10 giugno al 13 settembre. Concerti, danza, lirica, prosa e teatro; l’arte declinata a 360 gradi che l’amministrazione ha intrecciato in un cartellone d’eccezione. Cento eventi che animeranno l’estate piacentina, un’estate di rinascita dopo l’anno e mezzo drammaticamente segnato dalla pandemia.

“cARTElloni”: L’ARTE CHE RIVIVE IN STRADA

Si chiama “cARTElloni” l’iniziativa dell’Associazione culturale Diciottotrenta, in collaborazione con Associazione Piacenza Musei, il Gruppo Giovani degli Amici dell’Arte, La Matita Parlante e finanziato dal Comune di Piacenza grazie al bando “Giovani Protagonisti 2021”; più di un centinaio di opere d’arte in digitale occupano in cartelloni pubblicitari presenti in città. Questi alcuni di quelli i viale Malta.

LA PRECISIONE DEL DETTAGLIO COME DAL VIVO

Precisione del dettaglio, passione per il disegno fin da bambino. Il signor Ginetto Savi realizza modelli dei campanili di Piacenza esattamente uguali agli originali, a guardarli sembra di entrarci dentro con gli occhi. Eccone alcuni. Tenerli nascosti sarebbe davvero un peccato.

IL CINEMA ENTRA NELLE SCUOLE CON “L’ORA DI CINEMA”

L’ora di cinema è il primo festival di cinema per la scuola: nasce da un’idea della Fondazione Fare Cinema in collaborazione con il liceo classico Gioia, nell’ambito del piano nazionale promosso da MiC e MIUR. Gli studenti potranno prenotare gratuitamente la visione in streaming dei film attraverso il sito www.fondazionefarecinema.it a partire da lunedì 17 maggio fino ad esaurimento posti. Il Festival è in programma dal 24 al 28 maggio.

ECCO LA SEZIONE ROMANA DI PALAZZO FARNESE

La sensazione è quella di avvicinarsi in punta di piedi alle origini. Alle origini della storia di piacenza, fin dalla sua nascita. La sezione romana del museo archeologico di Palazzo Farnese, aggiunge un tassello che resterà permanente, alla conoscenza del passato di Piacenza. Ma nulla sa di vecchio, grazie ad installazioni e video che intrecciano bene passato e presente. 1400 reperti, che hanno caratterizzato la storia di Placentia romana, dalla fondazione nel 2018 a.C. fino all’insediamento dei Longobardi nel VI secolo d.C.

RILANCIO RICCI ODDI? “IL KLIMT NON BASTA SENZA UN PROGETTO”

Da quanto tempo sentiamo parlare di rilancio della galleria Ricci Oddi? Probabilmente decenni. Il ritrovamento, dopo 23 anni, del Ritratto di Signora è un’ottima occasione per fare il passo. Ma neppure il quadro di Klimt basta se non si elabora un progetto vero dove un gruppo di lavoro preparato e competente lavora su vari fronti, dalla comunicazione, al merchandising, all’allestimento. Ne abbiamo parlato con l’architetto Franz Bergonzi.

FONDAZIONE TEATRI: PRONTA PER LA RIPARTENZA?

Teatri chiusi senza sosta da ottobre 2020, a parte una breve e fugace riapertura nel giugno scorso. Come si va avanti?
E la Fondazione Teatri di Piacenza che ruolo gioca in questa ripartenza? Se lo è chiesto Filippo Arcelloni del Teatro Trieste 34 in due lettere indirizzate alla presidente della Fondazione a cui non ha ancora ricevuto risposta.