PROVINCIA: BILANCIO DI PREVISIONE AL CENTRO DEL CONSIGLIO. CALANO I TRASFERIMENTI STATALI PER LE STRADE E PER LE SCUOLE

La complessa serie di questioni connesse a entità e modalità di
acquisizione delle risorse per la manutenzione straordinaria delle strade di
competenza, specialmente quelle colpite da frane, ha caratterizzato la seduta del Consiglio Provinciale di ieri, tenutosi in forma mista. Il delicato tema si è inserito nel quadro dei numerosi assestamenti approvati dall’assemblea, che ha espresso unanime voto favorevole su Bilancio di previsione 2025-2027 e Dup 2026-2028.

Per quanto riguarda le entrate, l’incremento di quelle tributarie è di 300mila euro per l’esercizio corrente e di 250mila per il prossimo biennio. Iscritte ulteriori risorse statali (699mila euro) per finanziare il caro materiali. Giù le previsioni riferite al trasferimento di fondi dallo Stato per il finanziamento delle spese di progettazione per il sistema viario (meno 345mila euro) e per gli edifici scolastici (meno 350mila euro). Per il potenziamento della digitalizzazione dell’Ente sono stati trasferiti oltre 931mila euro: di fatto un rimborso, perché la Provincia ha già completato con risorse proprie la transizione al cloud per le piattaforme più rilevanti.
Dal lato della spesa la presidente della Provincia Monica Patelli ha rimarcato
l’incremento del fondo per il salario accessorio del personale per 290.000 euro (annui) ai sensi del Decreto 25/2025 e del c.d. Decreto P.A.: «Una scelta coraggiosa e consapevole che abbiamo condiviso con la dirigenza dell’Ente e con i Consiglieri, e già oggetto di confronto con i sindacati. Occorre ridurre il gap retributivo presente tra Enti Locali e altri comparti della P.A., e non è solo questione di equità: l’obiettivo è anche rendere il nostro Ente più attrattivo nella ricerca di personale e fidelizzare chi è già presente, riducendo il rischio che le esperienze accumulate e la formazione offerta dalla Provincia stessa si trasferiscano in altre realtà pubbliche a causa dei rilevanti squilibri retributivi. Questa scelta è anche un messaggio di fiducia verso la nostra risorsa più preziosa, i nostri collaboratori». Pieno appoggio alla decisione è stato
espresso dal consigliere Bonini: «Fondamentale per il buon andamento dell’economia di mercato è anche il buon funzionamento delle istituzioni: per questo alle pubbliche amministrazioni servono persone capaci e motivate, quindi anche equamente retribuite».

Vivace è stato il dibattito, che ha incluso considerazioni dalle non implicite venature politiche sul ruolo di Governo e Regione, che ha coinvolto il Consiglio in merito alle risorse statali prima tagliate e poi in parte ripristinate per la manutenzione straordinaria delle strade: hanno preso la parola le consigliere Pompini (sua, sul tema, anche la comunicazione iniziale), Galvani, Valla e Calza (delegata alla Viabilità) e i consiglieri Morganti, Albertini, Papamarenghi e Scagnelli, e infine la Presidente.
Condivisa, seppur con sfumature differenti, la preoccupazione per gli importi e
soprattutto per i tempi in cui le risorse dovranno essere gestite: la presidente Monica Patelli, prima del richiamo finale al consueto spirito collaborativo del Consiglio, ha spiegato che il taglio ora previsto è di circa il 7%, che per la Provincia di Piacenza equivale a 156mila euro in meno per ciascuna delle annualità 2025 e 2026. L’ente sopperirà per il 2025 con risorse proprie, nell’auspicio – condiviso anche da UPI – che il decreto di cui si attende (entro il 14 agosto) l’emanazione, oltre a integrare le risorse stanziate, renda meno stringenti di quanto paventato i parametri relativi ai tempi per la loro concessione ed erogazione.
Per le manutenzioni – invece – ordinarie della rete stradale di competenza, il budget cresce di 106mila euro impiegando, per buona parte, avanzo vincolato derivante da sanzioni per violazioni al Codice della Strada. Incrementato per oltre 92 mila euro, inoltre, il budget per le manutenzioni degli edifici scolastici.
Dalla parte degli investimenti sono di rilievo, tra l’altro, gli interventi di manutenzione straordinaria alla rete viaria per oltre 1,1 milione di euro (di cui 390mila finanziati da risorse dell’Ente) e il trasferimento di 250mila euro al Comune di Piacenza per la progettazione di opere viabilistiche esterne al futuro nuovo ospedale. Integrati per 329mila euro gli investimenti, finalizzati anche all’efficientamento energetico, per l’edilizia scolastica. Sarà rimodulato il mutuo previsto per la nuova costruzione della palestra presso l’ex Laboratorio Pontieri, prevedendone l’accensione presso l’Istituto
del Credito Sportivo con ammortamento in dieci anni.

Con la variazione di assestamento, il Consiglio – su richiesta del Servizio edilizia – ha poi apposto un vincolo di amministrazione all’avanzo disponibile per l’intervento PNRR al liceo “Gioia”: oltre 441mila euro si aggiungono all’accantonamento precedente per lo stesso intervento, per un totale di oltre 808mila euro a disposizione per eventuali varianti necessarie a concludere l’intervento entro i termini fissati dal PNRR.
Ok del Consiglio anche al Documento Unico di Programmazione 2026-2028: il D.U.P. approvato conferma l’impostazione del precedente, aggiornandone l’analisi di contesto.

Approvati, infine, due schemi di convenzione tra la Provincia di Piacenza e la Provincia di Parma. Nel primo caso si tratta della convenzione già in essere tra i due Enti per la progettazione e la realizzazione dell’intervento denominato “Messa in sicurezza S.P. n. 57 km 3+640 Ponte sul Torrente Stirone” per il manufatto recentemente riaperto al traffico: il cofinanziamento a carico della Provincia di Piacenza passa da 260mila a 310mila euro. Nel secondo caso la Provincia di Piacenza assume il 50% del costo dell’intervento eseguito dalla Provincia di Parma, pari a 190mila euro, per la progettazione e realizzazione della “Messa in sicurezza del Ponte sul Torrente Ongina
al km 1+250 della S.P. n. 46 di Busseto”.

Il consueto spazio iniziale per le Comunicazioni ha riguardato la viabilità da più punti di vista.
La consigliera Pompini ha chiesto una maggiore attenzione della politica rispetto alle strade di competenza (in primis quelle della Val d’Arda) più duramente colpite dalle frane, sottolineando la gravità dell’impatto del problema anche sulla vita quotidiana della cittadinanza.
La consigliera Calza ha annunciato di aver chiesto al nuovo prefetto Patrizia Palmisani di convocare l’Osservatorio sulla sicurezza stradale al fine di ridurre l’attuale stato di incertezza in merito alla corretta interpretazione delle regole sui dispositivi che accertano la violazione dei limiti di velocità, frequente causa di incidenti stradali. La consigliera Galvani, anche in qualità di sindaco di Rottofreno, ha espresso grande soddisfazione per la conclusione del non facile percorso di realizzazione della pista ciclopedonale Rottofreno-Centora, importante passo verso una mobilità sostenibile e sicura: nella serata di ieri, presenti anche la presidente Patelli e la consigliera Calza, si è tenuto il festoso evento di accensione ufficiale del nuovo impianto di illuminazione della pista.

CITTADELLA, BONGIORNI: “PIANO B? LA SOLUZIONE PIU’ VELOCE PER ELIMINARE IL DISAGIO” DELUSI I CONSIGLIERI DI MINORANZA PER LE MANCATE RISPOSTE

A riassumere le motivazioni che hanno portato il comune ad avviare il procedimento di risoluzione con Piacenza Parcheggi e a rispondere alle domande dei consiglieri c’era solo il vice sindaco Matteo Bongiorni, l’unico, in queste settimane di ferie di sindaca e direttore generale, deputato a dare una visione di ciò che potrà accadere da qui al 25 agosto. Sì, perché entro questa data il concessionario avrà la possibilità di apportare la documentazione richiesta e le garanzie bancarie. I documenti inviati al comune entro il 16 luglio, rispetto alla garanzie bancarie e al cronoprogramma, ritardi da 180 a 240 giorni, non sono stati ritenuti completi dagli uffici competenti e il tavolo tecnico che si è chiuso il 22 luglio ha mantenuto le parti su posizioni differenti e inconciliabili.

Delusi i consiglieri di minoranza che si aspettavano il verbale del tavolo tecnico che non è ancora stato elaborato; delusissimi anche per la mancata presenza della responsabile unica di procedimento e dei componenti del tavolo tecnico; delusi per l’assenza di sindaca e direttore generale entrambi in ferie, assenze che il consigliere Rabuffi ha definito “pesantissima e inaccettabile istituzionalmente”.

Due gli scenari possibili dopo il 25 agosto: se Piacenza  Parcheggi si rimetterà nei parametri richiesti il contratto proseguirà, qualora questo non avvenga si procederà alla risoluzione che comporterà l’interruzione del rapporto con scenari che al momento non è ancora possibile determinare, ma facilmente ipotizzabili.

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CENTROSINISTRA: “LA RIQUALIFICAZIONE DI CITTADELLA SARA’ UN PERCORSO COMUNE”

Oggi la palla su piazza Cittadella è rimbalzata dalla parte della maggioranza consiliare che si è sentita, ancora una volta, in dovere di difendere l’operato dell’amministrazione.
“Abbiamo agito per atti e non per slogan” ha chiarito il capogruppo PD Andrea Fossati che, al tavolo insieme ai colleghi rappresentanti dei gruppi di maggioranza Infantino, Dallanegra, Pagani e Gnocchi, ha definito carta straccia il documento datato giugno 2022 dell’amministrazione Barbieri.

Troppo presto parlare di scenari futuri oltre il 23 agosto, data in cui scadranno i 30 giorni per il concessionario di portare la documentazione richiesta, di certo c’è, per Luca Dallanegra, che “l’immobilismo della precedente amministrazione ha portato il Comune a rivedere la sua posizione in termini di allungamento della concessione e di aumento di tariffe dei parcheggi”. “In tre anni questa amministrazione ha riscosso i canoni non pagati dal concessionario, ha istituito il tavolo tecnico per l’equilibrio economico finanziario e ha consegnato le aree per il cantiere, oltre che vedere la carte che aveva in mano il concessionario. Nello stesso tempo la precedente amministrazione cosa ha fatto?” domanda polemicamente la consigliera Pagani. “Per il proseguimento di quest’opera- ha detto la consigliere Gnocchi – qualunque sia, auspico un processo di partecipazione dei cittadini”.

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CENTRO DESTRA: “COSA E’ EMERSO DAL TAVOLO TECNICO SU CITTADELLA CHE NON SAPPIAMO?”

Fratelli d’Italia, lega e civica Barbieri Liberi ancora all’attacco contro l’amministrazione sulla pratica piazza cittadella. Oggi più che mai, da quando sindaca Tarasconi e giunta hanno avviato il procedimento verso la risoluzione del contratto con Piacenza Parcheggi, per grave inadempimento.
Oggi ancora di più perché i consiglieri di centro destra sono, nuovamente, tornati su quanto, a loro dire, si poteva fare ma non si è fatto, per evitare quanto sta accadendo oggi.
L’elenco è lungo: per la consigliera Soresi il contratto poteva essere risolto quando si è scoperto della falsa fideiussione e non si è fatto; la bancabilità non sarebbe mai arrivata; per la consigliera Barbieri la sindaca Tarasconi ha sbagliato “con consapevolezza”, senza tenere conto del documento del 13 giugno 2022, elaborato anche dai revisori dei conti, in cui si contestava il grave inadempimento di Piacenza Parcheggi; per la consigliera Mazza i segnali giuridici dell’inaffidabilità dell’amministratore delegato Lodetti Alliata ci sarebbero stati eccome, come dimostrato anche nelle varie commissioni; per il consigliere Trespidi invece Tarasconi sarebbe l’anello di congiunzione che ha unito l’amministrazione Reggi e poi quella Dosi per portare avanti, pervicacemente, il progetto di piazza Cittadella. E poi come mai la sindaca è così sicura che a ottobre, partirà il piano B sulla piazza? Si chiedono i consiglieri. È forse emerso qualcosa dal tavolo tecnico che non sappiamo? domandano.

E sotto palazzo Mercanti, sono tornati a manifestare i cittadini, non troppi per la verità, che nei mesi si sono raccolti nei comitati contro il parcheggio interrato e contro l’abbattimento dei tigli, nell’estate scorsa.

In municipio andava in scena in consiglio comunale; nessun consigliere, neppure in sede di comunicazione, avrebbe parlato di piazza Cittadella, questi gli accordi votati in capigruppo, considerato che mercoledì è stata convocata una commissione ad hoc. Stefano Cugini, capogruppo di Alternativa per Piacenza, non era stato messo al corrente, dando così il via ad una serie di interventi, quasi tre ore, in cui per lo più i consiglieri sono intervenuti proprio sull’argomento.

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CONSIGLIERI PD: “SU CITTADELLA IL CENTRO DESTRA NON HA FATTO NULLA. LA NOSTRA AMMINISTRAZIONE STA CERCANDO DI RISOLVERE I PROBLEMI”

Nella lunga e complessa vicenda amministrativa della riqualificazione di piazza Cittadella emerge un fatto, tanto semplice quanto imbarazzante: il centrodestra – che ha governato Piacenza dal 2017 al 2022 – non ha fatto nulla. In tutto quel tempo la linea verso il concessionario incaricato di realizzare le opere è stata quella dell’immobilismo assoluto.
Per questo fa sorridere la lettera tirata fuori dai cassetti in questi giorni e sbandierata dai consiglieri di centrodestra, recante una contestazione di “ipotesi di grave inadempimento”. La missiva è datata 13 giugno del 2022: praticamente un pezzo di carta , solo propaganda elettorale per il voto comunale che si teneva proprio in quei giorni. Basti pensare che la nuova amministrazione si è insediata il 29 giugno (la giunta il 14 luglio).

In realtà, dall’amministrazione di centrodestra nei cinque anni precedenti al giugno del 2022, non sono state prodotte contestazioni serie, e nemmeno si è cercato di rafforzare la posizione del Comune: lasciandolo in una condizione di debolezza contrattuale da cui oggi, finalmente, si sta sollevando. La loro inerzia ha rischiato di creare un grave danno erariale. Quanto sarebbe costato al Comune, alla città e ai piacentini, risolvere il contratto con GPS–Piacenza Parcheggi in quelle condizioni, nei tempi e nei modi suggeriti dall’opposizione? Chiunque non sia prigioniero della propaganda sa rispondere: un conto salatissimo.

La differenza allora è tutta qui: tra chi governa affrontando i problemi e chi li ignora per poi strumentalizzarli. Nel 2022 la Giunta Tarasconi ha scelto, con determinazione e responsabilità, di voltare pagina e rimettere finalmente in sesto una pratica abbandonata ai batti e ribatti inconcludenti di chi l’ha preceduta. Mettendo in campo gli strumenti giuridici e amministrativi per sanare ciò che per troppo tempo era stato lasciato marcire.
La diffida con le contestazioni al concessionario, avanzate al termine del tavolo tecnico dei giorni scorsi, si innesta allora nell’unico percorso praticabile per questa vicenda, quello della legalità amministrativa. Soltanto così si difende l’interesse pubblico senza esporre il Comune a contenziosi potenzialmente perdenti.

CITTADELLA, EUROPA VERDE: “E’ IL MOMENTO DI CAMBIARE ROTTA”. AI CONSIGLIERI DEL PD: “E’ TEMPO DI DISCONTINUITA’ “

La notizia della risoluzione contrattuale avviata dal Comune di Piacenza nei confronti di GPS-Piacenza Parcheggi segna una svolta che da tempo ritenevamo inevitabile. I ritardi, le inadempienze e le criticità legate al progetto di Piazza Cittadella erano sotto gli occhi di tutti: oggi, purtroppo, se ne pagano le conseguenze in termini di degrado urbano, incertezza economica e
perdita di fiducia.

Europa Verde Piacenza si è sempre opposta a quest’opera, nata vecchia, concepita in un’ottica speculativa e senza alcuna visione sostenibile della mobilità urbana. Non abbiamo mai smesso di denunciare l’insensatezza di un progetto che, oltre a devastare uno dei luoghi simbolo della città, ha
messo in mano a un soggetto privato un pezzo cruciale dello spazio pubblico senza adeguate garanzie.

I fatti ci stanno dando ragione: ora è il momento di cambiare radicalmente rotta. Rivolgiamo un appello ai consiglieri comunali e ai rappresentanti del Partito Democratico che in questi mesi hanno scelto di sostenere la giunta Tarasconi: è tempo di discontinuità. Non ci si può più appiattire sulle posizioni di un’amministrazione che ha scelto di tirare dritto nonostante gli allarmi
lanciati dalla società civile, dai comitati e dalle forze politiche alternative.

Piacenza ha bisogno di un nuovo modello di città: sostenibile, inclusivo, partecipato. Il futuro di Piazza Cittadella non può essere scritto nelle aule di tribunale o nelle segrete stanze della finanza immobiliare. Deve tornare al centro del dibattito pubblico e della pianificazione democratica.

Europa Verde Piacenza continuerà a vigilare e a proporre: soluzioni concrete, progetti per una città più vivibile e spazi realmente al servizio della cittadinanza.

CITTADELLA, AMMINISTRAZIONE: “ABBIAMO AGITO CON RESPONSABILITÀ” E MANDA UNA STOCCATA ALL’OPPOSIZIONE DI CENTRO DESTRA

Non perde tempo l’amministrazione Tarasconi per rispondere a chi l’accusa di aver perso tempo e di non aver rescisso prima il contratto con Piacenza Parcheggi.
“E’ una questione di assunzione di responsabilità e di lavorare sul pulito. Senza garanzie il contratto salta e si riparte da zero, con la stessa e immutata volontà politica” é in sintesi la posizione dell’amministrazione.

Ecco il testo della nota:

Chi oggi si scatena al grido di “ve l’avevamo detto”, lo fa da una comoda posizione di opposizione. Peccato che, quando era al governo della città – con lo stesso concessionario e lo stesso contratto in mano – non abbia fatto nulla per sbloccare una situazione che tutti sapevano essere complessa. Nessuna interruzione del contratto, nessuna proposta alternativa, nessuna strategia, nessun passo avanti. Piazza Cittadella, con il suo rudere fatiscente di fronte a Palazzo Farnese, è rimasta per anni in stato di degrado, come se andasse bene così.

L’attuale amministrazione ha preso una direzione chiara: affrontare la vicenda con serietà, mettere ordine e lavorare per restituire decoro e funzioni a un’area strategica. A chi oggi dice che rescindere il contratto fosse semplice, ricordiamo che l’ente comunale era in parte inadempiente per non aver mai consegnato le aree. Se davvero fosse stato così facile, perché non l’hanno fatto coloro che erano al governo della città prima di noi? Lo ribadiamo: non era possibile risolvere il contratto senza esporre l’ente a contenziosi onerosi e rischiosi.

Noi ci siamo messi “sul pulito”: abbiamo incassato tre annualità di canoni non versati, abbiamo regolarizzato la consegna delle aree e abbiamo restituito al Comune la piena capacità di controllo. E lo abbiamo fatto guidando da subito la linea, imponendo all’interlocutore privato di rispettare obblighi precisi. E quando ciò non è avvenuto, abbiamo formalizzato diffide con risoluzione per inadempimento. Tre volte, per ragioni sostanziali. Non ci siamo limitati a rimpallarci responsabilità o a rinviare le scelte rimanendo nel vago, senza una strategia e una direzione, come è stato fatto in passato. Rimpalli, rinvii e vaghezza che non sono certo a costo zero, sia ben chiaro. Anzi, l’esatto contrario: hanno avuto un notevole impatto, anche economico, sull’ente e quindi sulla collettività.

Fin dall’inizio, abbiamo operato con una visione chiara: un piano principale, coerente e vincolante, per portare a termine il progetto con il concessionario che ci siamo trovati come interlocutore, in possesso di un regolare contratto; un progetto che prevedeva, tra l’altro, la realizzazione di un parcheggio di cui l’area ha assoluto bisogno. E un piano B, solido e alternativo, pronto a scattare se il primo dovesse venire meno. Non c’è alcuna improvvisazione. C’è una strategia chiara, costruita passo dopo passo. E se mai dovessimo essere costretti a chiudere questo capitolo, lo faremo senza esitazioni, da una posizione solida, con in mano soluzioni vere, sapendo di aver protetto l’ente.

A quel punto, solo grazie al lavoro fatto in questi ultimi tre anni, saremo nelle condizioni di vedere un nuovo inizio: una piazza riqualificata, un partner affidabile e trasparente, un equilibrio economico sostenibile per la città. Tutto questo, molto semplicemente, non si sarebbe mai potuto realizzare se fossimo rimasti nelle condizioni che abbiamo trovato quando ci siamo insediati. Al contrario, tutto questo è possibile grazie allo sblocco di una situazione che era incancrenita da troppi anni.

Agire con una visione e con una strategia segna la differenza tra chi governa e chi galleggia. Governare significa prendersi la responsabilità dell’agire, avendo ben presente tutti gli scenari. Lo scenario attuale era uno di quelli previsti e ora lo si affronta da una posizione di forza, in serenità, e con la coscienza a posto. Chi si scandalizza oggi per come potrebbero andare le cose tra il Comune e l’attuale concessionario privato, dovrebbe scandalizzarsi per il tempo buttato via negli anni precedenti. E il tempo, si sa, oltre ad essere prezioso per la vita di tutti noi, è anche denaro. Perdere tempo significa pagare in termini economici.

Noi abbiamo agito sulla base delle carte, con rigore. Anche nei momenti più delicati – dalla fideiussione rivelatasi falsa al procedimento per l’interdittiva antimafia – il Comune ha agito sulla base degli atti ufficiali e nel rispetto delle istituzioni. La Procura ha accertato che il concessionario era stato truffato, mentre la Prefettura ha escluso ogni interdizione, chiarendo che il soggetto poteva continuare a operare. E il Comune, a quel punto, ha fatto ciò che un ente pubblico responsabile deve fare: vigilare e verificare. E l’ha fatto.

Oggi, dopo mesi di fermo dei lavori, il Comune ha inviato – il 23 luglio – una diffida formale: 31 giorni di tempo per presentare garanzie bancarie aggiornate e un nuovo cronoprogramma per colmare i 240 giorni di ritardo. In caso contrario, il contratto sarà risolto.

La visione politica non è mai stata “nascosta” o poco chiara: da sempre abbiamo sostenuto l’importanza che tutta quell’area venisse riqualificata e che venisse realizzato un parcheggio indispensabile, come in tutte le città moderne; e abbiamo lavorato per questo aggiungendo anche un nostro progetto per piazza Casali e le ex Scuderie di Maria Luigia per il rilancio dell’intera zona. L’abbiamo fatto con serietà e trasparenza. Naturalmente, prendiamo atto dell’evoluzione dei fatti e, come ente, ci muoviamo di conseguenza. Carte alla mano, come abbiamo sempre fatto.

La verità è molto semplice: questa amministrazione si è assunta la responsabilità che altri non hanno voluto prendersi. Ha operato con rigore, senza strumentalizzazioni, con un solo obiettivo: restituire ai piacentini una piazza degna di questo nome. E lo farà.

 I consiglieri di Fratelli d’Italia, Lega e Civica di centro destra si dicono “atterriti, avviliti, arrabbiati. Non ci sono altri termini per definire lo stato d’animo con cui assistiamo all’evoluzione – tragicamente prevedibile – della vicenda di Piazza Cittadella. Quello che oggi sta accadendo, quello che è già accaduto, noi lo denunciamo dal luglio del 2023. E le decisioni che oggi questa Amministrazione si affretta a prendere, noi le suggeriamo da oltre un anno.

Per oltre un anno abbiamo chiesto con forza la risoluzione del contratto, quando era legalmente possibile a costo zero. Ora invece, con un ritardo imperdonabile, si intraprende una strada che avrà pesanti conseguenze economiche, legali e amministrative. Intanto la piazza è devastata, gli alberi abbattuti, lo spazio impraticabile, le attività commerciali allo stremo, i residenti esasperati. Una situazione di abbandono, creata e aggravata da chi ha preferito tirare dritto nell’arroganza delle proprie convinzioni, ignorando ogni allarme, ogni proposta alternativa.

E non è tutto. Avevamo indicato, per tempo, anche la possibilità di acquisire all’asta il silos di via 10 Giugno a un prezzo estremamente vantaggioso. Non è stato fatto. Ora, dopo che quel bene è stato acquistato da un privato, l’Amministrazione tenta di correre ai ripari, avviando solo adesso un dialogo per ottenere qualche parcheggio in più.

Quanto è costata alla città la testardaggine di questa Giunta?
Tantissimo. In termini di soldi pubblici, di danni d’immagine, di sfiducia verso le istituzioni. Abbiamo ancora in mente le dichiarazioni del Sindaco, del Vicesindaco, del Direttore Generale Canessa, che fino a poche settimane fa continuavano a rassicurare, sostenendo che andava tutto bene, che il ritardo era normale, che non c’erano problemi.
E oggi? Si risolve il contratto per gli stessi motivi – mancanza delle garanzie bancarie e ritardi – che noi abbiamo denunciato da un anno.

Gravissimo, poi, il fatto che il Sindaco e il Segretario Generale, figure chiave in tutta questa vicenda, siano in vacanza nel momento più critico.
Un atteggiamento che ricorda chi abbandona la nave mentre affonda, lasciando il disastro in mano ai piacentini.

Come centrodestra, annunciamo fin da ora una conferenza stampa nella giornata di lunedì, durante la quale non faremo sconti a nessuno.
È tempo che qualcuno si assuma la responsabilità di quanto accaduto, perché questa è una ferita profonda per la città, una presa in giro nei confronti dei cittadini, dei commercianti, dei residenti, e anche dei consiglieri comunali che da mesi chiedono chiarezza e responsabilità. Siamo desolati per come è stata gestita l’intera vicenda. Piacenza meritava e merita molto di più”.

La ex sindaca Patrizia Barbieri, sul suo profilo social, rincara la dose e riporta la lettera di contestazione per inadempimento contrattuale inviata a Piacenza Parcheggi in merito a Piazza Cittadella datata 13 giugno 2022, quando lei stessa era al governo della città insieme alla sua giunta di centro destra.

“E oggi? – si domanda – Siamo al punto di partenza. Semplicemente – e si fa per dire – con una ventina di alberi in meno in centro, parcheggi azzerati, negozi e negozianti allo sfinimento, per non parlare dei residenti; un cantiere fermo non sia da quanto e per quanto tempo, soldi spesi e buttati tra incarichi e contenziosi, nessuna prospettiva concreta. Se c’è chi ha galleggiato, qui c’è chi ci sta facendo sprofondare”.

 

 

CASTEL SAN GIOVANNI: APPROVATO AMPLIAMENTO AL POLO LOGISTICO E OPERE DI COMPENSAZIONE

Approvato l’accordo territoriale tra la Provincia di Piacenza e il Comune di Castel San Giovanni per l’ampliamento del Polo Produttivo di Sviluppo Territoriale (Ppst) n. 1, “Polo Logistico”, in località Barianella.
Il complesso iter procedurale – svolto nel solco del dettato della Legge Regionale n. 24 del 2017 e del Piano Territoriale di Area Vasta (PTAV) – che ha portato allo schema di accordo approvato ieri dal Consiglio Provinciale (si è astenuto il consigliere Ferri), il connesso e articolato contesto viabilistico e i previsti interventi di compensazione per i due interventi (con superficie utile totale in un caso pari a 113.785 mq su un’area di 217.750 mq., nell’altro caso pari a 75.000 mq su un’area di 150.250 mq) sono stati illustrati dalla presidente Monica Patelli e, nel corso del dibattito, ulteriormente dettagliati dal direttore generale Vittorio Silva.

Tra gli interventi compensativi a carico dei privati sono di particolare importanza la realizzazione, con tempistiche in via di definizione, di parte del tracciato – sinergico alla nuova viabilità connessa al cavalcaferrovia di R.F.I. che, tra Castel San Giovanni e Sarmato, sostituirà due passaggi a livello – della futura tangenziale est di Castel San Giovanni, la riqualificazione dell’accesso alla A21 dalla S.P. n. 412 e la redazione del progetto di fattibilità del completamento della pista ciclabile lungo la medesima S.P. 412, nonché diversi interventi relativi a piantumazioni, installazione di fotovoltaico e miglioramento dei fontanili della zona. Da notare anche il fatto che i contributi straordinari che saranno destinati ai Comuni di Castel San Giovanni (2,4 milioni di euro), Sarmato (500mila) e Borgonovo (500mila) dovranno essere utilizzati per interventi di mitigazione degli effetti sociali, ambientali e di mobilità connessi all’ampliamento.

Le numerose e delicate questioni connesse alla logistica che sono state sollevate, con accenti diversi, durante il dibattito che ha preceduto il voto hanno evidenziato soprattutto impatto e aspetti sociali (in primis la casa, anche in relazione ai salari) connessi agli insediamenti produttivi, logistici ma non solo: la presidente Patelli ha assicurato che si farà tesoro delle osservazioni dei Consiglieri anche rispetto al ‘Progetto di indagine sulla logistica nella realtà piacentina: rapporti con l’economia, la società, l’ambiente e il territorio e indicazioni di policy per gli Enti Locali’  promosso dalla Provincia.

Nel rispondere all’auspicio del consigliere Ferri, che nel consueto spazio iniziale dedicato alle comunicazioni ha sottolineato l’opportunità di organizzare momenti di confronto con il territorio proprio rispetto all’indagine sulla logistica avviata dalla Provincia, la stessa presidente Patelli ha annunciato che un prossimo incontro con i sindacati seguirà quello già avvenuto con le imprese del comparto e con le associazioni di categoria, ricordando inoltre l’interlocuzione già avviata con i Comuni e con la Prefettura, nonché il coinvolgimento dei Consiglieri Provinciali.

Parte delle comunicazioni è stata dedicata anche alla situazione di Gaza: le consigliere Calza e Valla ne hanno evidenziato il sempre più drammatico evolversi, concordando sulla necessità di una decisa svolta da parte della politica nazionale ed europea e invitando alla partecipazione alle iniziative che invocano la pace.

CENTRODESTRA: “TARASCONI SI DISPIACE PER IL CAMBIO DEL PREFETTO? RETORICA AUTOREFENZIALE”

I capigruppo e i consiglieri di centrodestra sono intervenuti sulle dichiarazione della sindaca Tarasconi in merito all’avvicendamento del prefetto Ponta.

Restiamo sinceramente perplessi – e anche sconcertati – dalle dichiarazioni del sindaco di Piacenza in merito alla recente sostituzione del prefetto. In una giornata in cui la nostra città ha avuto l’onore di ospitare il Ministro dell’Interno e il Capo della Polizia, una visita istituzionale di altissimo profilo e sicuramente rara – se non inedita – negli ultimi anni, le parole della prima cittadina ci sono sembrate completamente fuori luogo.

Piacenza ha finalmente potuto constatare la presenza concreta e costante di un governo centrale stabile, che sta dimostrando con i fatti attenzione ai territori. Eppure, anziché soffermarsi sull’importanza delle proposte discusse e sull’alto valore istituzionale della giornata, il sindaco ha scelto ancora una volta la via del vittimismo, lamentando il fatto che quello in corso sia il terzo cambio di prefetto dall’inizio del suo mandato.

È bene chiarire, per onestà istituzionale e per rispetto della verità, che la rotazione dei prefetti è prassi ordinaria, non certo frutto di strategie “contro” qualcuno. Anche con la precedente amministrazione i prefetti sono stati tre, e con riguardo agli ultimi due la sostituzione è avvenuta addirittura durante la pandemia, ma non sono mai stati interpretati come atti politici o personali.

La gestione dei prefetti, infatti, rientra nelle competenze dirette del Ministero dell’Interno. I prefetti sono funzionari dello Stato e, come tali, vengono destinati a sedi diverse in base a valutazioni interne all’amministrazione, che rispondono a esigenze organizzative, di esperienza, equilibrio territoriale o percorsi di carriera.
Non è inusuale che in pochi anni un prefetto cambi sede anche più volte: è parte della normale mobilità dirigenziale prevista per garantire l’imparzialità e l’efficienza del servizio.

Ci spiace che, anche in un momento di grande rilevanza istituzionale per Piacenza, non si riesca a cogliere l’opportunità di collaborazione tra enti e si preferisca, ancora una volta, alimentare polemiche e retorica autoreferenziale.

Confidiamo che i cittadini sappiano distinguere tra chi lavora per il territorio e chi, anche davanti a segnali di attenzione dello Stato, trova sempre un motivo per lamentarsi.

MINISTRO PIANTEDOSI: “ENTRO L’ANNO NUOVI RINFORZI. IPOTESI ZONE ROSSE IN CITTA’

Chi si aspettava che dal tavolo in prefettura presieduto dal Ministro dell’Interno uscisse già il numero di nuovi agenti di polizia pronti a presidiare il territorio, rimarrà deluso. Ciò che è stata assicurato dal Ministro Piantedosi è che da qui ai prossimi mesi ci sarà un segno tangibile e visibile; nuovi rinforzi insomma che, pare di capire, per il momento si concentreranno sulle sostituzioni delle dismissioni più qualche numero. Pur sempre forze giovani che si riverseranno a presidiare il territorio come richiesto dalle istituzioni.

Arrivato poco dopo le 10 del mattino, il Ministro dell’Interno, accompagnato dal capo della polizia, ha partecipato al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato dal prefetto Ponta a cui hanno partecipato la sindaca Tarasconi, la procuratrice Predella e la presidente della provincia Patelli. La presente del Ministro Piantedosi era stata richiesta dalla prima cittadina a seguito degli episodi del 25 giugno al Cheope, che hanno visto protagonisti alcuni ultras del piacenza e due fratelli algerini. Non è escluso che anche a piacenza vengano istituite cosiddette zone rosse con un maggiore presidio di forze dell’ordine.

La visita del titolare del Viminale è caduta proprio l’indomani della notizia, a dire il vero inaspettata dai più, dell’avvicendamento del prefetto Paolo Ponta, che, dopo solo un anno e mezzo, lascerà Piacenza per Lecco, al suo posto Patrizia Palmisani. Particolarmente dispiaciuta la sindaca Tarasconi “significa ricominciare tutto daccapo, è il terzo prefetto dalla mia elezione”. Consapevole che il prefetto accorre laddove viene incaricato dal ministero, lo stesso Ponta confessa di essere umanamente dispiaciuto di dover lasciare un gruppo con cui si è instaurato un buon metodo di lavoro.

A margine del tavolo, il ministro ha incontrato la sindaca di Castel San Giovanni Valentina Stragliati che ha chiesto un potenziamento della caserma locale, oggi sotto alla decina di unità. “Con 14300 abitanti, oltre 7 mila lavoratori del polo logistico, Castel San Giovanni ha diritto ad un presidio più consistente di forze dell’ordine”  ha detto Stragliati. Una richiesta che ha accolto la disponibilità del ministro.

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