BARBIERI: “NOI CONSIGLIERI NON SIAMO CONSIDERATI. E’ GRAVE CHE CI ABBIANO CONSEGNATO I DOCUMENTI IN RITARDO”

E’ l’8 maggio scorso quando i consiglieri ricevono dalla presidente Paola Gazzolo gli atti relativi a Piazza Cittadella e alla fideiussione. Due giorni dopo cioè che la stessa sindaca annuncia, durante il consiglio, che la polizza fideiussoria a garanzia del canone parcheggi 2023 è falsa, attraverso la lettura di una mail di Piacenza Parcheggi.
Gli atti però sono stati trasmessi alla Presidente del consiglio, dai Revisori dei Conti, l’8 aprile, ovvero un mese prima.
Un ritardo che secondo i consiglieri d’opposizione svilirebbe il ruolo del consiglio stesso che invece, attraverso la lettura degli atti, sarebbe stato reso edotto della situazione che si stava determinando.

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RABUFFI: “COMMISSIONE 5, SE L’AVESSIMO CONVOCATA GIA’ A LUGLIO…”. CHIESTO UN CONSIGLIO AD HOC PER PIAZZA CITTADELLA

Mai come oggi sarebbe necessaria la convocazione della commissione 5 “Prevenzione e contrasto delle mafie e della corruzione, promozione della cultura della legalità”. Lo sa bene il consigliere Luigi Rabuffi che di quella commissione è stato presidente fino al luglio dello scorso anno, quando decise di dimettersi in polemica con l’amministrazione. Al centro della questione c’era, già allora, il parcheggio di Piazza Cittadella, che rappresenta per dimensioni temporali, economiche, per l’attività di vigilanza ANAC e per le conseguenze pratiche, il primo vero banco di prova per questa amministrazione. Allora Rabuffi chiese almeno 15 giorni di tempo per procedere alla corretta convocazione e studiare le carte consegnate il 18 luglio. L’amministrazione fu determinata nella convocazione del consiglio il 31 luglio, seduta nella quale appunto fu dato il via libera ai lavori per il parcheggio, che sarebbero dovuti partire a febbraio.

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ANCHE IL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI ESPRESSE DUBBI SULLA POLIZZA

Dopo l’Avvocatura (di cui abbiamo dato notizia qui https://www.zerocinque23.com/attualita/falsa-fideiussione-il-chi-va-la-dellavvocatura/ )

anche il Collegio dei Revisori dei Conti aveva avvertito il Comune a prestare particolare alla polizza fideiussoria rivelatasi falsa. In particolare, in un verbale dell’8 aprile 2024 il collegio scrive che “essendo il canone annuo concessorio garantito da polizza fideiussoria, il Collegio nutre seri dubbi che tale polizza emessa da Abarca Seguros  risponda al alcuni elementi essenziali previsti dal contratto di concessione originario, cioè: le fideiussione bancarie o assicurative rilasciate da un intermediario finanziario, dovranno prevedere la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale e la loro operatività dovrà essere stabilita entro 15 giorni a richiesta scritta del concedente”.

Nel verbale, Il Collegio richiede che l’amministrazione svolga e approfondisca le osservazioni riportate anche alla luce delle comunicazioni a firma dell’Avvocatura in data 5 gennaio 2023. Il Collegio, inoltre, dichiara necessaria anche la conferma da parte di specialisti terzi in merito alla validità della polizza quinquennale e della sua escutibilità, che confermi, “con assoluta certezza”, che i termini previsti per l’incasso del credito garantito anno 2023 non siano scaduti.

A questo proposito il Comune fa richiesta di un parere da parte di uno studio legale romano che confermerebbe la validità della polizza. Un parere che, insieme alle PEC con copia della fideiussione firmata da Piacenza Parcheggi e digitalmente da Abarca Seguros (allegata c’è anche il documento di identità dell’amministratore Antonio Silva Lopez) e alla copia del bonifico di 37mila euro relativo al pagamento de premio, ha tranquillizzato l’amministrazione sulla veridicità della polizza rivelatasi, di lì a poche settimane, falsa.

TARASCONI: “LA POLIZZA FIDEIUSSORIA E’ FALSA. ANCHE IL COMUNE E’ PARTE LESA”

La polizza fideiussoria di Piacenza Parcheggi a garanzia del canone di concessione 2023 è falsa. In molti se lo aspettavano dopo il caso scoppiato negli ultimi giorni, ma l’ultima speranza è che non fosse vero. La notizia è piombata direttamente in consiglio comunale, è stata la sindaca Katia Tarasconi ad annunciarlo ai consiglieri.

La prima cittadina ha ripercorso gli ultimi giorni quando l’amministrazione è stata travolta dall’aver appreso di un esposto in Procura, presentato dai consiglieri di Fratelli d’Italia, per denunciare la presunta falsità, che poi si è rivelata tale, della fideiussione che Piacenza Parcheggi ha esibito al Comune a garanzia del pagamento del canone 2023 per 1 milione 200mila euro.

Da qui l’amministrazione ha fatto i dovuti controlli e pareva tutto regolare, ha specificato la sindaca. Sabato anche Piacenza Parcheggi ha diramato una nota stampa in cui si confermava la veridicità della polizza, assicurando che sarebbero state fatte le dovute verifiche. Che sono arrivate oggi, in una mail che Tarasconi ha letto pubblicamente in aula, ecco il testo:

“Come abbiamo avuto modo di chiarire nel nostro comunicato stampa inviato alle testate giornalistiche locali in data 04 maggio u.s., la scrivente società ha provveduto nell’immediato ad attivare tutte le verifiche possibili al fine di ottenere riscontro riguardo la veridicità della polizza fideiussoria di cui in oggetto, come da copia delle Pec e delle comunicazioni mail allegate alla presente. Ebbene, come da comunicazione mail appena giunta da parte della compagnia (…), la fideiussione da parte nostra rilasciatavi in data 29.12.2022, risulta non essere stata emessa dalla compagnia di assicurazione ABARCA SEGUROS, e pertanto è da intendersi come falsa.
Ci preme ribadire che siamo inconsapevoli vittime di un raggiro grave e meschino, costituente il delitto di truffa, e che non sussiste nessuna responsabilità di sorta nella vicenda addebitabile alla scrivente società, la quale ha richiesto l’emissione della suddetta polizza a broker professionali iscritti nei relativi albi e che l’ha consegnata a questa Spett.le Amministrazione in totale ed assoluta buonafede, dopo averne subito integralmente tutti i costi.
La società provvederà immediatamente alla tutela della propria posizione, anche dal punto di vista reputazionale, in tutte le sedi giudiziarie più opportune, nessuna esclusa.
Alla luce di quanto sopra, siamo comunque a confermarvi il pagamento immediato del canone di concessione per l’esercizio 2023 – originalmente previsto per il prossimo 30 giugno – e a tal fine Vi comunichiamo che abbiamo disposto i necessari movimenti finanziari a coperture del pagamento del modello PAGO PA da parte Vostra emesso, che avverrà, alla luce dei tempi tecnici di valuta bancaria intercorrenti, entro mercoledì 08.05 p.v.. Tanto Vi dovevamo per nostra maggiore precisione, ribadendovi altresì che è nostra immediata cura procedere alla sostituzione della garanzia di cui sopra – scopertasi come falsa – con polizza idonea e valida, come previsto dal vigente atto di convenzione, nel più breve tempo possibile”.

“Il frodato è GPS – ha detto la sindaca – ma anche noi siamo parte lesa, il giro è molto più ampio, con connotati a livello nazionale. Il versamento del canone 2023 avverrà entro l’8 maggio, sarà poi mima cura convocare l’amministratore delegato di GPS Lodelli Alliata e capire come procedere nell’ambito della pratica. La bancabilità arriverà entro maggio, questo ci è stato confermato da una Pec. Secondo noi il recesso non è la strada giusta – ha detto Tarasconi incalzata dalle domande dei consiglieri – e rimando al mittente tutte le accuse di mancata trasparenza o che questa amministrazione non sia pulita, questo non lo accetto. Recedere significa lasciare la piazza nello stato in cui è oggi per altri dieci anni. Uno può essere a favore, può essere contro, però questa caccia alle streghe, come se si stesse cercando di nascondere qualcosa, nessuno di noi fa tifo per nessuno, se non per la città”.

E nel ringraziare i consiglieri di Fratelli d’Italia che hanno portato alla luce il fatto, non ha mancato una stoccata “se voi ci aveste fatto vedere quello che avevate scoperto, saremmo andati insieme in Procura, per il bene della città”.

Prima dell’annuncio della sindaca l’argomento ha girato sempre intorno a Piazza Cittadella, seppur indirettamente. In discussione c’era la proposta di una commissione speciale per l’analisi della spesa corrente del Comune proposta da Fratelli d’Italia. Dapprima scettica la maggioranza si era poi detta favorevole. Ma “nel tempo ha assunto i caratteri di inchiesta vera e propria senza alcuna novità rispetto alle commissioni già esistenti – ha spiegato la consigliera De Micheli – dal girono in cui si è aperta la discussione fino ad oggi i termini sono solo peggiorati. Alla commissione 1 siamo arrivati con atteggiamento di apertura, poi non abbiamo partecipato al voto. Se diamo fiducia rispetto ad una richiesta non invasiva, è ovvio che ci deve essere una reciprocità. Poi arriva un atto che è di sfiducia nei confronti dell’amministrazione, ovvero il gruppo di FdI trova un comunicato stampa della società assicurativa e invece di fare un atto di fiducia per il bene dei piacentini, parlandone con la sindaca, va in procura a presentare un esposto”.

“Non voterete la commissione per ripicca – ha risposto la consigliera Soresi – sono schifata per il vostro modo di amministrare la cosa pubblica”.

Respinta anche la mozione, a firma di FdI, relativa alla richiesta di di parere della Corte dei Conti circa la legittimità dell’addendum di piazza Cittadella.

 

 

GAZZOLO: “MI CANDIDO ALLE EUROPEE FORTE DELLA MIA ESPERIENZA. NON MI DIMETTERO’ DALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO, MA RINGRAZIO CHI ME LO HA CHIESTO”

“Accolgo con emozione la richiesta che mi è arrivata da tutto il partito di candidarmi alle elezioni europee. Metterò a frutto la mia esperienza maturata in questi anni soprattutto nel ruolo di assessore regionale alla Protezione Civile. Una candidatura inaspettata ma anche sfidante perché tutta piacentina” ha detto Paola Gazzolo commentando la sua candidatura nel PD alle europee nella circoscrizione del nord est.

“Porto esperienza e competenza ambientale, inoltre vorrei portare un metodo permanente in Europa che ho imparato in Regione, ovvero la messa a terra dei grandi provvedimenti europei”. A fianco di Gazzolo, erano presenti la parlamentare Paola De Micheli, la segretaria cittadina Renza Malchiodi, il segretario provinciale Carlo Berra.

E rispetto alla richiesta di dimissioni dal ruolo di Presidente del consiglio comunale durante la campagna elettorale, per una questione di imparzialità, Gazzolo non ha dubbi “resterò nel mio ruolo, la legge non me lo impedisce e ho l’esperienza per sapere gestire questa situazione. Tuttavia ringrazio chi me lo ha chiesto e mi ha fatto riflettere”, riferendosi al gruppo di Alternativa per Piacenza e della civica Barbieri. Meno diplomatico il segretario Berra: “richieste semplicemente irricevibili”, come a dire che non meritano neppure una risposta.

APP SU PIAZZA CITTADELLA “GHE QUEL C’LA STRUSA. GIUNTA E MAGGIORANZA USINO PAROLE NETTE CONTRO CHI NON HA RISPETATTO GLI ACCORDI”

L’espressione ” “ghe quel c’la strüsa” è quel che rende meglio la situazione ciò che sta accadendo in piazza Cittadella tra Comune e gestore GPS Parcheggi. Lo sostiene in una nota Alternativa per Piacenza che interviene sulla vicenda ripercorrendo le tappe principali che l’hanno vista sempre molto presente, “non per puntigliosità ma per presidiare l’effettivo interesse pubblico”.

Ecco la nota:

I nostri vecchi, a Piacenza, quando i conti non tornano usano l’espressione “ghe quel c’la strüsa”. Non serve essere addetti ai lavori per dirlo a proposito dei rapporti tra Comune e gestore delle aree sosta, cui compete anche la costruzione del parcheggio interrato in Piazza Cittadella, ormai una vera e propria saga.
Non per puntigliosità, ma per presidiare l’effettivo interesse pubblico, Alternativa per Piacenza segue da sempre l’intricata vicenda, un ginepraio di documenti in cui è facile perdere il filo.
L’ultimo colpo di scena, la fideiussione che forse è farlocca e forse chi lo sa, ci impone di riavvolgere il nastro.
Il 25 novembre 2022, in conferenza stampa, presentammo alla città una serie di osservazioni sui canoni di concessione dovuti per la gestione delle aree sosta a pagamento del 2020, 2021, 2022 e non ancora versati. Guarda un po’, a stretto giro, il 27 dicembre, GPS versava al Comune 427 mila euro di acconti per il ’20 e’21.
In risposta a una nostra interrogazione, l’assessore Bongiorni confermava l’esistenza di una polizza fideiussoria presso l’avvocatura, a copertura del canone minimo garantito 2020, 2021 e 2022 (13 gennaio 2023). Al 31 gennaio, in barba agli accordi contrattuali, del canone minimo garantito 2022 di 1.200.000 euro + iva, dovuto da GPS (prima Piacenza Parcheggi), al Comune, nessuna traccia. Sul fronte Piazza Cittadella, nel mentre, il direttore generale di Palazzo Mercanti Luca Canessa affermava che “Il cronoprogramma è elemento essenziale, con vincolo di risoluzione del contratto”. Ebbene, secondo questa tabella di marcia, Gps/Piacenza Parcheggi avrebbe dovuto produrre le dichiarazioni da parte degli istituti di credito finanziatori (la c.d. bancabilità) entro il 20/01/2024. La scadenza non viene rispettata e il Comune il 05 febbraio avvia il procedimento di risoluzione contrattuale per grave inadempimento. Siccome però il 4 marzo GPS sostiene lo “stato avanzato” del procedimento di valutazione creditizia, amici come prima e provvedimento di risoluzione archiviato.
Proseguiamo: il 12 marzo 2024 il Comune riscontra un nostro accesso agli atti rivelando che “al momento non risulta che il concessionario abbia provveduto a regolarizzare il versamento relativo al canone 2023”, specificando che agli atti esiste la polizza fideiussoria a garanzia del pagamento del canone minimo.
Col senno del buon padre di famiglia, in Consiglio comunale e nelle interviste abbiamo chiesto a gran voce di escutere questa benedetta fideiussione, trattandosi di soldi dei piacentini, che nel mentre si sono visti accollati gli aumenti delle tariffe orarie di sosta, subendo pure il disservizio di dover affrontare un’odissea per pagare il tagliando. Com’è, come non é, far rispettare impegni liberamente assunti, finora per il Comune non è stata una priorità.
Oggi che le carte sono finite in Procura (ApP é garantista e resta in attesa per commentare), ecco che l’inadempiente GPS, che da contratto avrebbe dovuto saldare entro il 31 gennaio, che a un certo punto si è data tutto il 2024, salvo poi correggere il tiro (chissà a che titolo!) annuncia di pagare “nell’immediato, pur avendo già assunto formale impegno con il Comune di saldare il canone stesso al 30 giugno prossimo”, come si legge nella nota diffusa da Piacenza Parcheggi.
Ecco, proprio questa sopraggiunta disponibilità “nell’immediato”, insieme alle sbandierare “inesistenti problematiche finanziarie” é l’elemento politico, che conferma la presa in giro ai piacentini di cui la maggioranza, giunta e consiglieri, dovrebbe farsi carico, con parole nette. Siamo di fronte a chi finora non ha rispettato gli accordi non per necessità ma per deliberata scelta. Nei fatti il Comune di Piacenza, con i soldi dei contribuenti, ha fatto da banca al privato debitore.
Staremo a vedere le prossime puntate. Di certo nessuno può pensare che se la fideiussione fosse veramente falsa, la questione possa chiudersi lì solo perché nel mentre il debito 2023 è stato saldato. “Ghe quel c’la strüsa”, bisogna dar retta alla saggezza popolare.

DAGNINO: “L’AMMINISTRAZIONE DIA RISPOSTE SUI TEMI NODALI PER LA CITTA’ “. APP PREPARA LA FESTA DI GIUGNO

Sarà la politica locale e nazionale al centro della due giorni di festa che Alternativa per Piacenza sta preparando per il 21 e 22 giugno nei locali della cooperativa Infrangibile. Saranno giorni politicamente densi, a poche settimane dal voto espresso nelle amministrative e nelle europee, che potrebbe confermare o ribaltare gli equilibri attuali.

A proposito di elezioni europee, il presidente Dagnino non può non commentare la cronaca politica, non troppo confortante, degli ultimi giorni a proposito della presentazione delle liste. Un rischio concreto è che ancora più cittadini, di quanto già siano, si allontanino dal voto, allargando quello che viene chiamato partito dell’astensione.

Poi ci sono quei temi caldi, nodali per il futuro della città, su cui forse ci si sarebbe attesi un’altra reazione da parte dell’amministrazione e pure dei consiglieri di maggioranza. Il caso Piazza Cittadella tra canoni mancati, fideiussioni e bancabilità che non arriva necessiterebbe di alcune risposte.

PD: PAOLA GAZZOLO CANDIDATA ALLE EUROPEE. “IL PARTITO ME LO HA CHIESTO, SONO LUSINGATA”. APP: “CI ATTENDIAMO LE DIMISSIONE DALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO COMUNALE”

Paola Gazzolo, presidente del Consiglio Comunale di Piacenza. è candidata alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno nella circoscrizione Nord Est con il capolista Stefano Bonaccini, governatore della regione Emilia Romagna.

Il termine per la consegna delle candidature sono le ore 20 del primo maggio. Il nome della presidente del Consiglio Comunale, esponente di spicco del PD piacentino, compare sul sito https://www.ilgazzettino.it/italia/primopiano/elezioni_europee_2024_liste_partiti_fdi_pd_m5s_forza_italia_lega_nomi-8091418.html 

Insieme a lei compaiono, oltre Bonaccini, i ben noti Elisabetta Gualmini, Alessandro Zan, Alessandra Moretti, Giuditta Pini.

Contattata direttamente, in attesa della convocazione di una conferenza stampa nei prossimi giorni, Gazzolo, emozionata, ha detto “il mio partito mi ha chiesto di candidarmi, ne sono lusingata e farò del mio meglio con spirito di servizio”.

Resta da capire se, nel frattempo, lascerà il ruolo di presidente del Consiglio Comunale per dedicarsi, in modo più continuativo all’impegnativa campagna elettorale che l’attende da oggi all’8 giugno.

A questo proposito la segreteria di Alternativa per Piacenza si è espressa con questa breve nota che pubblichiamo:

Alternativa per Piacenza, appresa la notizia della candidatura di Paola Gazzolo al Parlamento europeo, si sente di augurarle il meglio di quel che desidera per la sua carriera. Ci attendiamo ora, per potersi dedicare a tempo pieno a una campagna elettorale impegnativa, le immediate dimissioni dal ruolo attualmente ricoperto a Palazzo Mercanti. Non foss’altro, per coerenza e per dare il segno tangibile di una politica che non salta di incarico in incarico a mandato ancora in corso, con quella brama di scalata al prestigio e al conto in banca che confidiamo non appartenga all’ex assessore provinciale, ex assessore regionale, oggi Presidente del Consiglio comunale.

 

CIVILTA’ CASTELLANA CANDIDA A SINDACO CARLO CAPELLI. “DOBBIAMO RISALIRE LA CHINA. OGGI CASTELLO E’ IN DECLINO”

Civiltà Castellana ha presentato il candidato sindaco per le amministrative dell’8 e 9 giugno: Carlo Capelli. Classe 1956, già sindaco della città per due mandati, la candidatura è frutto della condivisione e della consapevolezza che per governare Castel San Giovanni occorrono esperienza e competenza. “Anche la grinta certamente, ma supportata da una solida conoscenza della macchina amministrativa, che Capelli ha maturato negli anni” hanno sottolineato Roberta Bargigga, Eugenio Ramundo e Andrea Zambianchi del gruppo Civiltà Castellana che oggi siede in consiglio nei banchi dell’opposizione.
“La mia ambizione – ha detto Capelli – è portare avanti una squadra di giovani dirigenti che si occupino del progetto ambizioso che abbiamo elaborato per Castello per i prossimi dieci anni. Oggi la città ha imboccato una discesa preoccupante. Il rilancio che abbiamo in mente è economico e soprattutto sociale”.
Il gruppo sta ultimando la stesura del programma basato su tre punti cardine: viabilità, sicurezza e sanità.
“Vogliamo una città più vivibile, per questo sono necessarie le due tangenziali: dobbiamo lavorare non solo per la realizzazione della tangenziale nord ovest, il cui tragitto è stato approvato ed inserito nei piani d’investimento del nuovo gestore dall’autostrada, ma anche per la realizzazione della bretella nord est che collegherà il polo logistico/industriale e il casello autostradale con la via Emilia piacentina. In questo modo si potrà salvaguardare anche la frazione di Fontana dal traffico proveniente dall’area logistica”.
Riguardo la sicurezza Capelli ha sottolineato come sia “forte tra i cittadini la percezione di insicurezza. Chiediamo la caserma dei Carabinieri aperta h24 e un organico sufficiente per la Polizia Municipale”. Fondamentale è lavorare per una maggiore integrazione sul territorio; “che senso ha chiudere la piazza nelle ore serali con una ordinanza? – si domanda – mi si stringe il cuore. Non si risolvono così i problemi. Occorre invece rendere più illuminate alcune strade e lavorare su socialità e integrazione perché i luoghi vanno vissuti non chiusi”.
Di primaria importanza il tema della sanità “non è più il tempo della protesta – ha detto Capelli – ma della ricostruzione, instaurando un dialogo costante con la nuova direzione sanitaria”. Raccogliere le firme per il mantenimento del pronto soccorso ci sembra anacronistico oltre che una mossa puramente elettorale, perché mancano alcuni servizi fondamentali come cardiologia, chirurgia, ortopedia e traumatologia. Questa azione ha il gusto politico amaro di chi vuole chiudere la porta quando i buoi sono scappati. Fino ad oggi non si sono soddisfatte le esigenze dei cittadini ma dell’Ausl. Noi vogliamo aprire una pagina nuova nel sistema ospedaliero castellano”.
Queste le principali linee programmatiche a cui Civiltà Castellana ha lavorato nell’ultimo anno “vorremmo che Castello risalisse la china perché il declino è sotto gli occhi di tutti – ha concluso Capelli – con questa squadra, rinnovata, giovane ed entusiasta, ce la metteremo tutta per cercare di realizzare quello che abbiamo in mente. Siamo liberi da ogni condizionamento pur sapendo che è una corsa in salita”. Tra qualche settimana verranno presentati i candidati in lista e il programma in dettaglio.

AL VIA I SONDAGGI DEL COMUNE ALLA CITTADINANZA. PRIMO TEMA: PERCEZIONE DELLA SICUREZZA

Entra nel vivo la strategia dell’Ente mirata a creare panel di riferimento e misurare la qualità delle performance dei servizi erogati. Tema della prima indagine: la percezione della sicurezza.

Il Comune di Piacenza ha avviato da tempo un percorso di ascolto dei cittadini e degli stakeholder finalizzato alla creazione di panel indispensabili a raccogliere esigenze, considerazioni, consigli e feedback rispetto a svariati ambiti della vita sociale. Il principio che sta alla base di tale percorso è sapere cosa ne pensano le persone, con particolare riferimento ai servizi erogati dall’Ente. Un principio che ha trovato applicazione, ad esempio, nell’approvazione da parte della Giunta comunale, lo scorso 26 aprile, del Piano triennale della Qualità per il periodo 2023-2025, nell’ambito del quale i bisogni e le aspettative dei cittadini vengono posti al centro dell’azione amministrativa dell’Ente. Ciò è già avvenuto con il questionario rivolto agli stakeholders in merito alla qualità dei servizi: accessibilità, adeguatezza delle informazioni, affidabilità e capacità di risposta, empatia e altri aspetti.

In questo ampio contesto di creazione di panel di riferimento in vari campi, il Comune di Piacenza svolgerà un’indagine in merito alla percezione della sicurezza urbana da parte della cittadinanza. Il servizio è stato affidato alla ditta specializzata Poleis di Ferrara ed entrerà nel vivo già a partire da martedì 9 aprile. Si tratta della prima di una serie di indagini che l’Ente metterà in campo nei prossimi mesi per misurare, attraverso le opinioni dei cittadini, le performance dei servizi erogati.

Durante il periodo di rilevazione, un campione rappresentativo di piacentini sarà contattato per rispondere a un questionario che esplorerà le diverse dimensioni del tema sicurezza. Le interviste saranno somministrate telefonicamente a un campione stratificato di 400 persone abitanti a Piacenza, rappresentativo della popolazione cittadina per sesso, classe d’età e quartiere o frazione di residenza.

“L’ascolto è il fondamento di ogni politica concreta”, dichiara la sindaca Katia Tarasconi: “Siamo convinti che solo con il coinvolgimento reale della cittadinanza attraverso strumenti di partecipazione si possa mettere in campo un’azione amministrativa efficace, legata ai bisogni che necessariamente si evolvono con il mutare dei tempi e delle condizioni”. E prosegue: “Conoscere la percezione della realtà da parte dei cittadini è indispensabile. Così come è indispensabile conoscere l’opinione dei cittadini riguardo ai servizi erogati dal Comune”.

Quest’indagine, dunque, ha lo scopo di fornire all’Amministrazione indicazioni importanti per attivare misure dedicate alla risoluzione dei problemi e promuovere politiche di sicurezza urbana appropriate. L’attività rappresenta uno strumento di ricerca sociale di tipo quantitativo, e fa seguito alle iniziative qualitative già realizzate nel corso dei mesi precedenti. Queste attività, realizzate face to face, hanno permesso di far emergere suggestioni e temi che saranno indagati tramite il sondaggio in programma.

“Per costruire il futuro delle politiche territoriali legate alla sicurezza in senso ampio – rimarca la sindaca – occorre partire con una conoscenza puntuale del contesto e delle percezioni. E queste fasi iniziali di indagine sono il primo passo verso una nuova programmazione dei servizi in generale, sia per misurare il livello di qualità percepito sia per garantire ai piacentini risposte congrue alle criticità che verranno rilevate”.

Le chiamate saranno realizzate da una società specializzata in questo tipo di indagini, che garantisce l’anonimato assoluto degli intervistati. I numeri di telefonia fissa vengono reperiti da un elenco telefonico pubblico in formato database, verificato costantemente con il registro delle opposizioni e il FUB (Fondazione Ugo Bordoni).

Il servizio affidato a Poleis prevede inoltre un’attività orientata interamente alle web survey di cui l’Amministrazione potrà avvalersi anche nel futuro per altre attività di ricerca. In particolare, si sta costruendo un panel di cittadini sufficientemente ampio da consentire di estrarne casualmente un campione rappresentativo della popolazione per età, genere ed eventualmente area di residenza; panel che sarà usato dall’Amministrazione per sviluppare una serie di nuovi sondaggi al fine di misurare la qualità e gli standard dei servizi erogati dal Comune.

A seguito del questionario sulla sicurezza percepita, che porterà all’elaborazione di un report di indagine per orientare le attività successive, saranno programmati alcuni focus group che potranno riguardare ambiti territoriali specifici, in base agli esiti del questionario, o tematiche meritevoli di approfondimento, condotti da facilitatori professionisti. Gli esiti degli interventi in programma andranno a convergere in un documento finale e in attività di confronto con l’Amministrazione per sviluppare proposte progettuali che riguarderanno la sicurezza urbana integrata.

Per ulteriori informazioni rispetto all’attività di indagine, i cittadini potranno contattare gli uffici di competenza al numero di telefono 338-1118506, o scrivendo a anna.pirillo@comune.piacenza.it e sergio.caccialanza@comune.piacenza.it.