DE PASCALE ACCOLTO IN COMUNE: “PIACENZA E’ BARICENTRICA DEL CENTRO NORD ITALIA”

Rispetto, ascolto e incontro dei cittadini e nei territori. È secondo questi criteri che il neo presidente delle regione Michele de Pascale sta incontrando i comuni capoluogo. Dopo Reggio Emilia, la provincia che elettoralmente lo ha maggiormente premiato, De Pascale ha fatto tappa a Piacenza, accolto da sindaca e giunta, il territorio dove, al contrario, ha ottenuto meno consensi e ha trionfato l’avversaria Ugolini.

Lavoro di squadra coi sindaci del territorio, partendo dalla sanità, urbanistica, dissesto idrogeologico; macro temi che stanno al primo posto nell’agenda del presidente. Perché se Piacenza si è dimostrata la meno vicino politicamente certamente è la più strategica rispetto alla sua posizione.

E tra le assolute priorità, come ribadito anche in campagna elettorale, il tema ospedale, definirne i tempi di realizzazione, l’investimento massiccio sull’appennino e il cambio di passo sul dissesto idrogeologico, a partire da AIPO, l’agenzia interregionale per il fiume Po .
Anche coloro che non stati colpiti dalle ultimi calamità che hanno messo in ginocchio la Romagna, si devono comportare come chi ha subito i danni.

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TOMMASO FOTI MINISTRO, AL POSTO DI FITTO. OGGI IL GIURAMENTO

L’ufficialità è arrivata: Tommaso Foti prenderà il posto di Raffaele Fitto “traslocato” in Europa e prenderà tutte le sue deleghe. Il giuramento stamattina al Quirinale davanti al presidente della Repubblica Mattarella.

Da capogruppo di Fratelli d’ltalia alla Camera, ecco il grande salto del piacentino Foti che arriva a far parte della squadra dei ministri della premier Meloni. Avrà le deleghe al Pnerr, Affari Europei, Sud e Coesione rivestite da Fitto prima di essere nominato commissario europeo in rappresentanza dell’Italia.

“Sono molto orgoglioso e quasi commosso: la nomina di Tommaso Foti a Ministro della Repubblica non è solo il riconoscimento della sua passione politica, della sua capacità di amministrare e di rappresentare con dignità le Istituzioni e le cariche pubbliche, ma anche la conferma dell’impegno del Governo Meloni per i territori e per quelli che più hanno sofferto in questi anni come l’Emilia-Romagna. Tommaso Foti ha iniziato a fare politica dalla gavetta e per questo è stimato anche dagli avversari politici, per la sua capacità di ascoltare, capire e agire. In questo momento così importante per la sua carriera politica gli formulo i più sinceri complimenti e i migliori auguri di buon lavoro”.

“Voglio fare le mie congratulazioni a Tommaso Foti per la nomina a Ministro degli Affari Europei, Sud, Coesione e Pnrr. Un incarico importante, vista la portata strategica delle deleghe assunte: dall’opposizione vigileremo con attenzione e senza sconti sull’operato del suo ministero. Credo che per la mia città, Piacenza, aver dato all’Italia tre ministri nell’arco degli ultimi 18 anni sia un motivo di orgoglio, al di là delle differenze politiche”. Lo dichiara in una nota la parlamentare del Partito Democratico Paola De Micheli.

Questo il messaggio della presidente della Provincia, Monica Patelli: “Esprimo,
anche a nome di tutto il Consiglio Provinciale, sincere congratulazioni e
cordiali auguri di buon lavoro all’onorevole Tommaso Foti per la sua nomina a
ministro agli Affari europei, al Sud, alle Politiche di Coesione e al Pnrr. Si tratta
di un compito di grande prestigio, che costituisce un riconoscimento
importante per l’intero territorio piacentino: sono certa che il neoministro si
dedicherà al nuovo incarico con meticolosità e spirito di servizio, anche
rispetto alle esigenze delle nostre comunità”.

 

PROVINCIA: ECCO LE DELEGHE DEL NUOVO CONSIGLIO. PATELLI: “SCELTE NEL RISPETTO DELLE APPARTENENZE POLITICHE”

Dopo due mesi dal voto per il rinnovo del consiglio provinciale la presidente Monica Patelli ha assegnato le deleghe per la composizione della nuova squadra di governo. I consiglieri resteranno in carica per il mandato 2024/2026, a titolo gratuito.

Franco Albertini è il nuovo vicepresidente, a  Patrizia Calza sono state affidate le deleghe viabilità, attuazione PNRR, rapporti con UPI, Sergio Ferri Agenda 2030, rapporti con Ente Parchi, valorizzazione Fiume Po,  a Nadia Pompini programmazione scolastica, diritto allo studio, pari opportunità, a  Gabriele Scagnelli Stazione Unica Appaltante e supporto agli Enti Locali, transizione digitale, politiche giovanili, a  Roberta Valla turismo, marketing territoriale, rapporti con DTE, a Federico Bonini emergenza Peste Suina, polizia provinciale, caccia e pesca a Paola Galvani pianificazione delle attività estrattive, a Massimiliano Morganti edilizia scolastica e a  Jonathan Papamarenghi sono andate la promozione e valorizzazione dei prodotti agroalimentari e dell’enogastronomia. Restano in capo alla presidente Monica Patelli le materie non delegate.

”Nel complesso si tratta di una scelta coerente rispetto a quanto maturato nell’ultima consiliatura – ha commentato la presidente – nel pieno rispetto delle differenti appartenenze politiche di ciascuno, si punta alla più ampia condivisione possibile delle decisioni che riguardano l’intero territorio. La Provincia è luogo di costante confronto tra posizioni a volte distanti, ma è anche e per davvero la Casa dei Comuni piacentini: si tratta di 46 realtà con diverse e specifiche esigenze, alle quali daremo risposte più efficaci nella misura in cui sapremo fare squadra”.

“Bilanciare pesi e responsabilità di un Consiglio eterogeneo e in larga parte nuovo – prosegue la presidente Patelli – ha richiesto la doverosa attenzione e i tempi di ogni passaggio delicato. Sono convinta che, con questo assetto, l’Amministrazione Provinciale continuerà a fornire il fondamentale contributo che è chiamata a dare nelle materie di competenza, mantenendo stretto il già proficuo rapporto con gli stakeholder pubblici e privati”.

“Auguro di cuore buon lavoro a tutte le Consigliere e a tutti i Consiglieri – chiude la presidente Patelli – e li ringrazio fin da ora per l’impegno che, nonostante i pesanti limiti imposti dalla riforma Delrio, sapranno fornire operando gratuitamente e accollandosi responsabilità importanti: la piena collaborazione tra tutti sarà decisiva per affrontare e vincere le sfide di fronte a noi”.

TRAMELLO IN VIALE DANTE, TRESPIDI: “LA PROVICIA CI ILLUSTRI LA RIORGANIZZAZIONE SCOLASTICA”

E’ stata la nuova sede dell’istituto Tramello nella ex caserma dei vigili del fuoco di viale Dante ad animare la discussione in consiglio comunale, in particolare rispetto a due temi: il traffico che si andrà a congestionare in una zona già di per sé caotica (viale Dante appunto) e la riorganizzazione scolastica, in capo all’amministrazione provinciale, che non convince l’opposizione di centro destra.

Lo spunto al dibattito è arrivato con il punto all’ordine del giorno della modifica di destinazione d’uso dell’area di viale Dante per ospitare l’istituto per geometri il cui progetto, del valore di oltre 9 milioni e mezzo di euro, è stato presentato nel dettaglio pochi giorni in fa in Provincia. Il cambio di destinazione è passato con 20 voti favorevoli, un contrario e 8 non partecipanti.

I consiglieri Barbieri e Trespidi hanno espresso perplessità proprio in merito alla scelta dell’area; “quando era assessore in Provincia – ha spiegato Patrizia Barbieri – avevamo accantonato le risorse per fare dell’ex Laboratorio Pontieri il luogo ideale per un nuovo campus. In viale Dante si andrebbe a caricare una zona già satura di traffico”. Di “suicidio viabilistico” ha parlato il consigliere delle Lega Luca Zandonella; “sposo in pieno le perplessità dei colleghi – ha detto il consigliere Jonathan Papamarenghi eletto consigliere provinciale – voterò contro perché rischiamo di perdere una serie di possibilità: lì vicino, in via Rogerio, c’è il comando della Polizia Locale in una sede non del tutto adeguata, sempre in zona c’è la scuola materna Dante in affitto in un locale della parrocchia della Santissima Trinità”.

“Lo spostamento dall’attuale sede del Tramello da via Negri a viale Dante potrebbe far preoccupare rispetto alla questione traffico – è la posizione del consigliere del PD Sergio Ferri – ma, effettivamente, i due luoghi distano pochissimo, circa 300 metri, per cui l’impatto viabilistico non cambierà su quella zona”.

“L’educazione non è mai un costo ma un investimento, sempre – esordisce il consigliere del PD Salvatore Scafuto -significa garantire opportunità formative ai nostri giovani. Questo passaggio non è solo formale perché mira a dare il via al nuovo polo culturale per gli studenti e le loro famiglie”.

Nel suo intervento il consigliere della civica Barbieri – Liberi Massimo Trespidi va oltre, e chiede alla presidente del consiglio una audizione con l’amministrazione provinciale per capire la riorganizzazione scolastica che l’ente ha in mente. “L’area di viale Dante è libera del 2013, come amministrazione, quando ero presidente della Provincia, avevamo provveduto al rifacimento della palestra, oggi utilizzata al mattino dalle scuole e al pomeriggio dalle società sportive; per quell’area c’erano due ipotesi: la collocazione della polizia municipale o del liceo Cassinari che oggi si trova nei locali della Curia, per cui la Provincia paga l’affitto. Ora – prosegue Trespidi – si parla di mettere l’istituto Tramello, una scelta che mira alla riqualificazione dell’area. E il laboratorio Pontieri che fine farà, rispetto all’impegno della Provincia che aveva firmato la convezione con il Comune per portarvi due scuole superiori? E sulla riorganizzazione scolastica che intenzioni ha la Provincia, considerato che sua via Negri si libereranno degli spazi oggi occupati dal Tramello? Sarebbe opportuno audire l’amministrazione provinciale e capire le sue intenzioni” conclude Trespidi.

“Creare un polo scolastico all’ex laboratorio Pontieri sarebbe stata la chiusura di un cerchio – ha detto il consigliere di ApP Stefano Cugini – anche rispetto alla riqualificazione dell’area nord della città. Apprendiamo che l’attuale amministrazione provinciale ha un’altra idea. Alternativa per Piacenza non parteciperà al voto”. Il capogruppo Cugini ha inoltre segnalato, in sede di comunicazioni, la situazione in cui si trovano gli studenti dell’istituto Casali che “allo scoccare della quarta ora sono usciti in segno di protesta per denunciare il freddo nelle classi, 16.9 gradi. Il Comune credo abbia il dovere di chiedere alla Provincia delle spiegazioni. E’ un dovere istituzionale muoversi per il controllo e trovare soluzioni a situazioni spiacevoli”.

QUINTAVALLA E ALBASI: “ECCO LE PRIORITA’ CHE PORTEREMO IN REGIONE”. IN GIUNTA UN ASSESSORE PIACENTINO?

Sanità, trasporti e infrastrutture sono le priorità per i neo consiglieri regionali piacentini che siederanno in consiglio regionale nelle file del partito democratico. Luca Quintavalla e Ludovico Albasi, una doppietta che il PD ha portato a casa, inaspettatamente, come non succedeva da anni. Frutto dell’ottimo risultato ottenuto dal presidente De Pascale e della ripartizione dei seggi.

Un ottimo risultato per Piacenza per i due portacolori in consiglio regionale, nonostante il risultato de PD locale non brilli e nonostante la bassissima affluenza soprattutto nei comuni montani, fatta eccezione per Travo che ha, percentualmente e massicciamente, premiato l’ex sindaco Albasi.

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BERRA: “UN CENTRO SINISTRA ESCLUSIVAMENTE PD E’ UN ERRORE CLAMOROSO. PER LE COMUNALI E’ NECESSARIO UN ALTRO REGISTRO”

Oltre all’innegabile soddisfazione per la netta vittoria del presidente De Pascale, occorre che a livello locale si facciano delle riflessioni. Perché se in regione il Partito Democratico sfiora il 43 per cento, non è così a livello provinciale, seppur il recupero nei confronti di Fratelli d’Italia, primo partito a Piacenza, è certamente significativo.
Con il 31 per cento in provincia e il 33 in città, il PD ha tuttavia raggiunto un buon risultato, certo fra luci e ombre, come sottolinea il segretario Berra. Fondamentale, da qui ai prossimi appuntamenti elettorali, sarà la coalizione che in queste elezioni ha dimostrato una certa debolezza rispetto al ruolo trainante dei democratici.

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PALAZZO DEL GOVERNATORE E POLISPORTIVO DIVIDONO L’AULA: MAGGIORANZA “GUARDIAMO AL FUTURO”, OPPOSIZIONE “SUPERFICIALITA’ E FACILONERIA”

Sono stati gli 800mila euro accantonati per i lavori di adeguamento del palazzo del Governatore, i 150mila euro per le spese di avvocatura esterne e i 7,5 milioni di euro per il mutuo per la riqualificazione del Polisportivo ad accendere la discussione nell’ultima seduta di consiglio comunale. Per questi importi si è votata la variazione di bilancio con il voto contrario della minoranza che ha accusato la maggioranza di spendere denaro per un immobile non di proprietà comunale (palazzo del Governatore), oltre che indebitare il Comune per oltre 15 anni (con il mutuo per il rifacimento del Polisportivo Franzanti).

“Emblematica la faciloneria con cui si spendono i soldi dei piacentini – ha detto il consigliere di ApP Luigi Rabuffi  riferendosi al Polisportivo e al trasferimento del Museo di Storia Naturale al palazzo del Governatore – oggi scopriamo che questo trasloco ha un costo a carico del Comune, ed ecco magicamente resi disponibili 800mila euro. Una sorpresa che, ogni persone dotata di buonsenso, poteva vedere da subito, perché gli spazi della Camera di Commercio per la collocazione provvisoria del museo, dovranno essere adattati e ristrutturati. Agli 800mila euro poi, si dovrà aggiungere il costo del trasloco delle decine di migliaia di pezzi che verranno depositati a Roma, si parla di circa 400mila euro.” Il consigliere Rabuffi torna anche sulle spese per l’avvocatura esterna; “l’impegno di spesa per l’anno 2022 era di i 6655 euro, nel 2023 di 4268 euro. Si è passati nel 2024, dagli ipotetici 10mila annui, ai 90mila come indicato nella delibera di giunta, a cui aggi aggiungiamo i 60mila euro. 155Mila euro in totale
siamo a 35 volte tanto” conclude.

“Sul museo di Storia Naturale vi chiedo di porre attenzione – si raccomanda la consigliere Patrizia Barbieri (civica Barbieri – Liberi) – se l’accordo quadro non viene sottoscritto cosa fate? Almeno andate in autotutela, il non sapere cosa succede dopo la situazione provvisoria è cosa dell’altro mondo. E’ stata un’operazione pensata con grande superficialità”.

“Considerata l’urgenza del Politecnico di avere spazi per i nuovi corsi di laurea che troveranno spazio laddove oggi c’è il Museo, l’accordo quadro doveva già essere pronto – fa eco il collega Massimo Trespidi – questo è rilevate dal punto di visto politico, ci siamo arrivati in modo superficiale e pasticciato”.

Dalla maggioranza sono arrivate invece parole di massima apertura verso le parole dell’assessore al Bilancio Gianluca Ceccarelli; Luca Dallanegra (Per Piacenza) ha sottolineato come “il palazzo del Governatore non un immobile del Comune, ma fa parte del patrimonio culturale di Piacenza. Inoltre questi importi saranno scontati dal futuro canone di locazione, da cittadino – conclude – è un’operazione che capirei: è una spesa per rendere migliore il futuro della città, si chiama investimento per un ritorno economico concreto”. Sulla stessa linea anche i consiglieri Sandro Spezia (Piacenza Oltre) “ho fatto una ricerca su come hanno fatto altre comuni e risulta la stessa scelta di Piacenza riguardo al mutuo”; Salvatore Scafuto (Pd) “sono opportunità per la città che guardano al futuro e al bene comune”; Claudia Gnocchi (gruppo misto) ha chiesto che “venga portato l’atto che oggi si deve sottoscrivere con Camera di Commercio e Politecnico “e che l’importo che oggi mettiamo a bilancio e destinato alla ristrutturazione di un immobile che non è di proprietà dell’ente tenga conto di quanto si spende per esso”.

 

 

 

ELEZIONI REGIONALI: ELETTI TAGLIAFERRI, QUINTAVALLA E ALBASI. DOVE SONO FINITI I VOTI DEL MOVIMENTO SPONTANEO DI PIAZZA CITTADELLA?

Piacenza resta l’unica provincia emiliana romagnola ad essere, senza dubbio, di centro destra. Oltre alla bassissima affluenza alle urne che ha caratterizzato questa tornata elettorale, a saltare all’occhio è proprio il dato politico che pone la nostra provincia in controtendenza rispetto al trend regionale che vede in tutte le province il Partito Democratico avanzare rispetto a Fratelli d’Italia: non accade a Piacenza.

Nella nostra provincia la candidata Elena Ugolini ha ottenuto il 56% dei voti e FdI si conferma il primo partito al 37,59%, a seguire Lega al 9.90%, Forza Italia al 7,22% la civica Ugolini presidente al 2,53%. Il PD a Piacenza e provincia si ferma al 31,54%, AVS 3,56%, Movimento 5 Stelle 3,49%, civici con De Pascale presidente 1,30%, Emilia Romagna Futura 1,25%. Risultati che portano il neo presidente De Pascale a raggiungere “solo” il 41,5%.

Un quadro esattamente opposto rispetto al risultato complessivo che ha visto De Pascale primeggiare sull’avversaria Ugolini con un netto 56,7% rispetto al 40,1 della candidata del centro destra. Una riflessione che per i dirigenti locale del PD dovranno affrontare, anche e soprattutto in vista del voto comunale del 2027, non troppo lontano per la verità.

Un’altra riflessione che si impone nel panorama locale è che fine ha fatto il movimento spontaneo nato e cresciuto negli ultimi tre mesi intorno a piazza Cittadella? Le oltre 30mila firme raccolte contro il taglio degli alberi dove si sono incanalate? Certamente non in Alleanza Verdi Sinistra che a livello locale ha ottenuto 3,56% (molto meglio il risultato regionale 5,30%). Forse sono andate a riempire quella larga sacca di astensionismo che continua a caratterizzare anche la nostra provincia, seconda solo a Rimini quanto a scarsa partecipazioni ai seggi.

Vola a sfiorare il 43% dei voti il Partito Democratico a livello regionale; uno dei risultati nettamente più positivi degli ultimi anni, confermandosi il vero e unico traino della coalizione di centro sinistra.

Per quanto riguarda i candidati piacentini Giancarlo Tagliaferri si conferma l’unico ad entrare in consiglio regionale con un ottimo risultato personale 7539 preferenze; Erika Opizzi 4696, Sara Soresi 3170, Paolo Negri 836.

Per la Lega nessun dei candidati entra in consiglio regionale: Matteo Rancan ha ottenuto 3586 preferenze, Giada Ferrari 886, Lorella Capucciati 359, Domenico Velotto 76.

Neppure in Forza Italia è stato eletto alcun candidato piacentino: Gianluca Argellati 1475 preferenze, Federica Ferrari 861, Filiberto Putzu 562, Monica Molinaroli 48.

Nella civica Ugolini presidente Elisabetta Buscarini ha ottenuto 436 preferenze, Luigi Contini 290, Giovanni Forlini 122, Simonetta Bottinelli 76.

Nella coalizione vincente del presidente De Pascale, Luca Quintavalla e Ludovico Albasi sono stati eletti in consiglio regionale nelle fine del PD con, rispettivamente, 5897 e 3596 preferenze, Virginia Zilli 3224 e Michela Cucchetti 2381.

Alleanza Verdi Sinistra: Barbara Montanari ha ottenuto 513 preferenze, Paolo Pantrini 195 e Vanda Campregher 168.

Movimento 5 Stelle: Silvana Maserati ha ottenuto 406 preferenze, Giuseppe Ticchi 206, Chiara Isola 178, Giuliano Congiu 148.

La lista civica De Pascale presidente: Manola Gruppi 150 voti, Maria Rattotti 131, Mirco Marchesini 82, Emanuele Maffi 55.

La lista civica Emilia Romagna Futura: Clarissa Dell’Aquila 138 preferenze, Fabrizio Faimali 77, Lucilla Mori 46, Damiano Iulio 20.

Per la lista Emilia Romagna per la pace, l’ambiente e il lavoro con il candidato Federico Serra (1.62%), la candidata piacentina Michela De Nittis ha conquistato 307 preferenze, Giorgio Millul 87, Elderdah Fisal Elmoursi Elkotb 53, Lara Bologna 29.

Il candida presidente Luca Teodori ha ottenuto lo 0,77%.

 

 

 

DE PASCALE PRESIDENTE DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA: “HANNO VINTO VALORI, ORGOGLIO E FIDUCIA”

Si dice riconoscente a tutte le forze della coalizione che gli hanno permesso di diventare il nuovo presidente della regione Emilia Romagna con un risultato netto: 55%. Michele De Pascale ha dichiarato di aver vinto per il messaggio chiaro che è passato. Tre elementi: “valori, orgoglio e fiducia con una politica onesta e mai arrogante” ha detto De Pascale che si detto, nonostante il risultato “preoccupato per la scarsa affluenza alle urne”.

La prima cosa che farà da neo governatore della regione sarà incontrare la Presidente del Consiglio Meloni per lavorare insieme ad “un cambio di passo sulle politiche per il dissesto idrogeologico. Basta speculazioni – ha detto De Pascale – occorre una nuova collaborazione, a partire dal commissario per la ricostruzione a fronte di quanto accaduto in Romagna nell’ultimo anno e mezzo”.

PARTITO DEMOCRATICO: IN REGIONE SFIORA IL 40 PER CENTO. PIACENZA IN CONTROTENDENZA

Le proiezioni confermano il forte distacco tra Michele De Pascale al 56,5% e Elena Ugolini al 39,80; per quanto riguarda i partiti delle coalizioni, nel centro sinistra si potrebbe parlare quasi di partiti unico con il PD che arriva al 39,80%, AVS 6,00%, Movimento 5 Stelle 4,30, De Pascale presidente 4,20, Emilia Romagna Futura 2,10. Nel centro destra Fratelli d’Italia è al 23,5%, Forza Italia 6,3%, Lega 5,5 % Ugolini presidente 5%.

Diversa la situazione nella provincia di Piacenza dove, al momento, la candidata Ugolini è al 55,10% e De Pascale al 42,19%; il primo partito è Fratelli d’Italia 42,19%