MOZIONE RICCI ODDI, APP: “LA VERA FORZATURA E’ UTILIZZARE ANCORA QUEL LINGUAGGIO”

Una bocciatura unanime che rammarica profondamente  se si torna alla motivazione per cui il documento era stato depositato. Stiamo parlando della mozione a firma dei consiglieri comunali di Alternativa per Piacenza Stefano Cugini e Luigi Rabuffi in merito alla modifica dell’art 17 del nuovo statuto della galleria Ricci oddi che ieri, in consiglio comunale, ha ricevuto la contrarietà di tutti i consiglieri. Si proponeva di modificare l’articolo che rappresenta una smaccata discriminazione delle donne rispetto alla nomina nel cda. In sostanza la “linea femminile” è prevista solo in caso di mancanza di non una, ma ben due, discendenze da “linea mascolina”. Secondo i consiglieri di ApP un linguaggio e una sostanza che non hanno ragione di esistere nel 2023. Ma il consiglio ha bocciato la mozione ritendo la modifica sarebbe una forzatura.

La volontà era ben diversa, precisano i consiglieri in una nota “senza minimamente violare la volontà del fondatore e intaccare il sacrosanto e insindacabile diritto degli eredi di agire come più li aggrada (volessero pure indicare una figura maschile per il prossimo millennio, si accomodassero), chiedevamo di depurare il testo da passaggi vecchi di un secolo, ancora pregni
della scarsa considerazione che la società di allora riservava alle donne, confinate a un subordine senza appello all’impronta patriarcale. Restiamo convinti che, all’alba del 2023, un ente pubblico non possa porre la propria firma in calce a un documento così formulato. È questione di credibilità,
oltre che di convivenza tra forma e sostanza.

Ci è toccato invece assistere a una critica in punta di diritto che ci ha straniato quanto Renzo al cospetto di Azzeccagarbugli, da chi deve avere ben scarsa considerazione della famiglia Ricci Oddi per adombrare il pericolo che, per chissà quale lesa maestà, la stessa possa riprendersi tutte le opere in caso di aggiornamento di poche righe di un articolo. Si è agitato lo spauracchio del danno erariale, con buona pace di decenni di lotte per la parità di genere, dei valori costituzionali e di tutta la letteratura consolidata a contrasto delle
molteplici dimensioni della discriminazione verso le donne, che coinvolgono ancora la partecipazione alla vita politica e istituzionale. Ci hanno definito avventurieri, niente meno, richiamandosi al principio di prudenza che deve muovere la pubblica amministrazione. Beh, per noi esistono momenti in cui la politica deve affrancarsi dalla burocrazia e dimostrare coi fatti ai cittadini che il coraggio delle scelte prevale sullo status quo. Si è detto che la modifica proposta sarebbe una forzatura in casa d’altri, ovvero della famiglia Ricci Oddi. Niente di più falso. Al contrario, mantenere intatte quelle righe vergognose sarebbe una forzatura in casa nostra, di tutta una comunità. Ben detto, assessore Fiazza, che chi governa non può permettersi il lusso di provocare, ma pure il Comune non può subire provocazioni. E se qualcuno non ritiene tale il testo oggetto della mozione, abbia almeno in futuro il buon gusto di astenersi dal parlare di linguaggio sessuato, rispetto delle donne e tutela dei loro diritti.

E’ stata invece approvata a larga maggioranza la risoluzione sul miglioramento alla normativa vigente in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere.

IL FESTIVAL OUTSIDER E ARTE IRREGOLARE ARRIVA A PIACENZA

L’ottava edizione del Festival Outsider Art e arte Irregolare Genius Loci fa tappa a Piacenza. Il Festival nasce nel 2016 da un’idea del Nuovo Comitato il Nobel per i Disabili e il Dipartimento di Salute Mentale di Bologna. Un progetto innovativo che nel corso degli anni si è sviluppato grazie al lavoro di un’ampia
rete di professionisti che si è costituita tra le maggiori realtà italiane che si occupano di arte Outsider e Irregolare.

Sono numerosi gli eventi organizzati in città già a partire da domenica 25 settembre con l’inaugurazione della mostra alla Biffi arte Genius Loci. la realtà che diventa visione. Venerdì 30 settembre a palazzo Farnese gli studenti delle scuola superiori piacentine potranno conoscere il lavoro degli ateliers, dei collettivi. Sabato 1 ottobre è in programma il convegno Genius loci per tutta la giornata a palazzo Farnese.

IL DRESS CODE DEGLI ASSESSORI ENTRA NEL DIBATTITO IN CONSIGLIO

Il tema della comunicazione del consigliere Domeneghetti era il decoro urbano virato, a fine intervento, sul dress code da tenere nel corso delle inaugurazioni da parte degli assessori, insomma dei momenti ufficiali. “Ci vuole decoro anche nell’abbigliamento, vedere un assessore con la fascia del Comune con jeans risvoltati e senza calze non è il massimo. Serve un comportamento diverso, più consono”.

“Io spesso sono in jeans con risvoltino, scarpe da ginnastica anche quando metto la fascia, come in tutta la campagna elettorale. Siamo apprezzati per ciò che facciamo, non per come ci vestiamo. Io sono così e ho intenzione di continuare”. Chiara e lapidaria la sindaca Tarasconi nella sua risposta. “Accetto tutte le critiche e i richiami sulle scelte politiche, ma non questo sul risvolto dei pantaloni”.

Il riferimento era all’assessore al Commercio Simone Fornasari, non citato né dal consigliere Domeneghetti né dalla sindaca, fotografato all’inaugurazione del mercato europeo.

BERSANI: “CORAGGIO E UMILTA’ PER CONQUISTARE GLI INDECISI”

Non è candidato ma sta girando l’Italia come se lo fosse. In questi mesi di campagna elettorale Pier Luigi Bersani, presidente di Articolo 1, ha lavorato per la coalizione di cento sinistra a guida Partito Democratico, scoprendo, al contrario di ciò che rivelano i sondaggi, che tra gli italiani non ci sarebbe quell’ondata di destra per molti scontata.

La sfiducia tra gli elettori è evidente soprattutto nelle fasce più deboli; ma temi come la flat tax, l’autonomia differenziata su scuola e sanità, le posizioni del centro destra su diritti civili, reddito di cittadinanza, ius soli, fine vita, ambiguità sulla legge 194 dell’interruzione di gravidanza, secondo Bersani, non fanno parte del sentire degli italiani.

“ALDO ERA PRIMA DI TUTTO UN UOMO LIBERO”

“A chi mi chiede chi era Aldo Braibanti dico: prima di tutto un uomo libero, che ha lottato per la sua libertà e quella degli altri”. Così ci risponde il nipote Ferruccio.

Una libertà che gli è costata tantissimo sul piano personale; con il processo e la condanna a nove anni per plagio nel 68, ma anche per essere stato partigiano e per questo arrestato due volte a Firenze, dove subì delle torture. Una figura di spicco del 900 italiano, eppure di lui non si conoscono tutte le opere, la sua vita, forse per la innata riservatezza e per la scarsa propensione ad apprezza la celebrità. La famiglia ha donato al Comune di Fiorenzuola un fondo di 15 mila libri per rendere le sue opere patrimonio comune. “Perché Aldo non è stato solo il processo”.

TARASCONI AGLI STUDENTI: “ABBIATE CURIOSITA’ DI IMPARARE E APPROFONDIRE. NOI SAREMO IN ASCOLTO”

Riportiamo la nota della sindaca Tarasconi rivolta agli studenti nel primo giorno di scuola

Se ripenso al primo giorno di scuola, quello che ricordo con più emozione è l’approdo al liceo negli Stati Uniti, tra le aspettative per un Paese che all’improvviso diventava casa per me e per la mia famiglia, il desiderio di fare amicizia con i miei nuovi compagni, ma anche la paura e le incertezze nell’affrontare un cambiamento così grande.

Credo che tanti bambini e ragazzi, oggi, provino almeno in parte gli stessi sentimenti. E a ciascuno di loro vorrei dire una cosa importante: tenetevela stretta, questa sensazione così forte che si avverte nell’incominciare un percorso, nel sapere che avete ancora tutta la strada di fronte a voi. E’ una magia avventurosa, quella dei nuovi inizi, che non ci viene regalata così spesso quando diventiamo adulti!

A maggior ragione quest’anno, che vi vedrà finalmente tornare tra i banchi gli uni vicini agli altri, senza la barriera della mascherina o la rigidità delle distanze e dell’isolamento, spero con tutto il cuore che possiate vivere la scuola in ogni sua sfaccettatura ed esperienza, con l’entusiasmo e l’intensità del vostro tempo. Vi auguro di avere la curiosità di imparare e approfondire, di non accontentarvi ma di dare sempre il meglio di voi stessi, di non perdere la voglia di conoscere e il coraggio di fare domande.

Posso promettervi, da parte mia, che noi saremo in ascolto. Riprendendo il dialogo con il Consiglio comunale delle Ragazze e dei Ragazzi, cogliendo ogni occasione per incontrarvi e confrontarci con voi: perché è questo che una comunità educante e inclusiva – quella che vogliamo impegnarci a costruire insieme – non deve mai smettere di fare. E l’esempio più prezioso, in questo senso, ci arriva dalle vostre famiglie e dai vostri insegnanti, dai dirigenti, da tutto il personale amministrativo e di assistenza che vi guida e vi accompagna in questo cammino.

Che quest’anno possa essere, per ciascuno, l’occasione di aprirsi agli altri e condividere, di sentirsi accolti e di accogliere, di tenersi per mano e costruire, tassello dopo tassello, un mosaico di relazioni. A cominciare proprio da quella con la scuola: prendiamocene cura, coltiviamola, perché è qui che gettiamo i semi del nostro futuro.

PAPAMARENGHI: “ALTRO CHE SPOILS SYSTEM, SULLA RICCI ODDI UNA VERA EPURAZIONE. PIACENZA NON LO MERITA”

Si scalda il dibattito intorno alla scelta della sindaca Tarasconi di revocare le nomine dell’avvocato Giuffrida e del professor Mazzocca in qualità di rappresentanti del Comune nel cda della Galleria Ricci Oddi.

L’ex assessore alla cultura Jonathan Papamarenghi interviene con una nota dai toni duri per rivendicare l’operato del cda negli ultimi mesi, “Derubricare come spoils system lo scandalo perpetrato in questi giorni alla Galleria Ricci Oddi, soprassedendo per ora sulla legittimità degli atti, significa nascondere l’operazione di epurazione compiuta”, questo l’incipit del comunicato da cui si comprende il tono generale dell’intervento. 

L’avvocato Giuffrida e il professor Mazzocchi non sono nomine di bandiere, ci tiene a precisare Papamarenghi, che hanno profuso gratuitamente preziose competenze e impegno alla Galleria. 

“Il sindaco, forse mal consigliato, motiva la defenestrazione sostenendo che la Galleria “non può accedere all’Art bonus” a causa dell’attuale natura statutaria. Dimentica però che la forma giuridica della Ricci Oddi era bloccata da decenni e che è solo grazie al grande lavoro di Giuffrida, e di quei consiglieri mossi più da limpida lungimiranza che dal consueto ostruzionismo, si è potuto disporre di un definitivo parere a cura del notaio incaricato, giunto nei mesi scorsi. Se non si è potuto procedere al passaggio a Fondazione prima delle elezioni amministrative è solo per lo stop preelettorale imposto al Consiglio comunale dalla legge. L’attuale Amministrazione avrebbe però potuto tranquillamente operare in questo senso, se fosse stato ritenuto così prioritario l’accesso all’Art Bonus della Ricci Oddi.

Per il sindaco, inoltre, la Galleria “non ha linfa e obbiettivi chiari”: una tale bocciatura è da ritenersi indirizzata all’intero CdA essendone gli epurati solo due di sette membri? Questa dichiarazione suona quantomeno assai offensiva anche nei confronti delle altre Istituzioni che hanno loro rappresentanti all’interno del Consiglio”. 

E se i cittadini vogliono vedere i risultati e poco interessa chi sono i consiglieri, come ha riferito la sindaca Tarasconi, Papamarenghi entra nel merito “Solo un paio d’anni fa fu pubblicato da Il Giornale dell’Arte un corposo documento sottoscritto da ben 26 tra i più autorevoli professionisti del settore, tra i quali Salvatore Settis, Tomaso Montanari, Davide Gasparotto, Gabriella Belli ed altri giganti del panorama culturale e museale internazionale. Tale documento dava l’immagine di com’era allora la Ricci Oddi, “…il destino della Galleria sembra lo stesso del Ritratto di Signora: chiuso in una busta di plastica e dimenticato in un oscuro anfratto…” e suggeriva una serie di interventi impegnativi da mettere gradualmente in campo; interventi che da allora sono stati straordinariamente quasi tutti attuati.

Si è indetto un bando nazionale per individuare un Direttore affidando la selezione ad una commissione di professionisti proprio grazie alla competenza ed ai rapporti del Professor Mazzocca: dopo 12 anni la Galleria può fregiarsi di un direttore con pregresse competenze artistiche e museali che per la prima volta da sempre arriva da un bando per titoli, aperto a tutti e non da scelte arbitrarie o, peggio, di convenienza/appartenenza. La Galleria è finalmente dotata di un adeguato impianto di climatizzazione e di un nuovo sistema di illuminazione. Con la vicina XNL si sono intessute relazioni con “La rivoluzione siamo noi” portate avanti con la mostra internazionale dedicata a Klimt”. 

In merito alla comunicazione, prosegue Papamarenghi, si sono potenziate la promozione sui social, in particolare Instagram, aperte relazioni con gli istituti scolastici, organizzate visite guidate, aperti i chiostri, giardini e sale a spettacoli.

Sulla mostra internazionale dedicata al Klimt che “non si è limitata ad esporre l’opera piacentina ma ha permesso di creare relazioni con istituzioni culturali nazionali ed internazionali, attraendo verso la Galleria e Piacenza decine di migliaia di visitatori la cui ricaduta economica è ben chiara anche ai commercianti piacentini: i visitatori di un solo fine settimana toccavano quelli di un intero anno di apertura del museo”. 

Secondo l’ex assessore alla Cultura questi sono i risultati che interessano ai cittadini “che ancor più fanno biasimare i modi e la volgarità della defenestrazione, non anticipata neanche da un confronto o una semplice chiamata da parte del sindaco che l’ha praticata; epurazione che pur gratificherà qualcuno ma che dà all’intera comunità culturale nazionale una brutta immagine della Città, che Piacenza non merita”. 

RABUFFI, PRESIDENTE COMMISSIONE ANTIMAFIA: “DIMOSTRIAMO CHE PIACENZA SI BATTE PER LEGALITA’ E TRASPARENZA”

Ecco la nota del consigliere di ApP Luigi Rabuffi nominato presidente della Commissione n.5 “PREVENZIONE E CONTRASTO DELLE MAFIE E DELLA CORRUZIONE, PROMOZIONE DELLA CULTURA DELLA LEGALITA’ ”

“Un’elezione, per nulla scontata, che mi riempie di orgoglio e di responsabilità.
Ricordo, infatti, che la suddetta Commissione – nata con modifica del Regolamento proposta e votata dalla maggioranza di centrodestra (Delibera Consiliare n. 108 del 12/06/2020) – non prevede, come per le Commissioni Speciali di Garanzia e Controllo incardinate nell’art. 12 del Regolamento, l’obbligo di lasciare la presidenza (o la vicepresidenza) alle opposizioni.
Questa Commissione poteva pertanto (utilizzando la forza dei numeri) essere ad appannaggio dell’attuale maggioranza, così come è stato per le altre 4 Commissioni permanenti ed in linea con quanto avvenuto durante la scorsa Consigliatura, quando tutte le 5 Commissioni Permanenti furono presiedute da esponenti della maggioranza.
Per fortuna, o più presumibilmente per maturità politica, l’attuale maggioranza ha compreso l’importanza di lasciare la guida di questa Commissione all’opposizione, riconoscendo la natura di approfondimento, analisi, studio e proposta che questa Commissione è chiamata a sviluppare. Con
una valenza “trasversale” e una “terzietà” non replicabili nelle altre Commissioni, solitamente “condizionate” dai provvedimenti da adottare e quindi dal programma stringente di maggioranza.
Proprio per questo motivo, quando la rappresentante della maggioranza – consigliera Costanza De Poli – ha espresso e motivato l’invito a un componente dell’opposizione (non solo a me, sia chiaro) di presiedere la Commissione n. 5, ho deciso di offrire convintamente la mia disponibilità. Senza, con questo, essere o diventare ostaggio di un incarico che intendo sviluppare con passione, autonomia e soprattutto al servizio della nostra Comunità.
Sono infatti convinto che la Commissione che ho l’onore di presiedere debba essere un luogo di discussione istituzionale in cui poter dimostrare, ai cittadini di oggi e soprattutto a quelli di domani (cioè ai nostri ragazzi), che a Piacenza la Politica è convintamente dalla parte della legalità e della trasparenza. E che si batte, per la legalità e la trasparenza.
Sapendo che Piacenza non è immune da fenomeni di inquinamento mafioso, come dimostrato dalle tante inchieste degli ultimi anni (Grande Drago, AEmilia, Grimilde, Libera Fortezza). Sapendo che la criminalità e la violenza (specie quella verso le donne) sono problemi che a Piacenza stanno aumentando e che dobbiamo contrastare con gli strumenti della prevenzione e della
giustizia, anche sociale. Sapendo che lo sviluppo economico è spesso accompagnato da interessi illeciti. Ancora di più nella ricca Pianura Padana. Ancora di più nella fase post COVID e durante la crisi economica attuale, con
la difficoltà di tante imprese a sostenere i costi energetici e a finanziarsi lecitamente per non soccombere, per non chiudere, per non licenziare…
Sapendo infine che i fondi PNRR, ma anche quelli per il Nuovo Ospedale, quelli legati ai lavori pubblici e alle progettualità economicamente più imponenti saranno calamite in grado di attirare capitali, imprese, manovalanza di ogni specie. Lecite e illecite. E ci vorranno tante sentinelle, tanto impegno, tanta accortezza nel riuscire a far sventolare, su Piacenza, la bandiera luminosa della
legalità.
A noi tutti, pertanto, il compito di procurare e mettere a disposizione della nostra comunità gli anticorpi per difenderci: mediante la rettitudine dell’esempio pubblico (piani anticorruzione), mediante l’analisi puntuale dei fenomeni “sospetti”, mediante la divulgazione dei risultati.

Ma soprattutto dobbiamo farlo grazie alla collaborazione tra le Istituzioni e i cittadini. Con lealtà e reciproca fiducia. Riconoscendo le specifiche competenze e facendo sistema.
In questo “panorama” non ho dubbi che grazie all’impegno e alle qualità dei Commissari che fanno parte della Commissione (a partire dai due vicepresidenti Margherita Lecce e Gianluca Ceccarelli), sarà possibile offrire un contributo importante al nostro Comune e ai tanti cittadini che ancora oggi
credono nella legalità e nella giustizia.
Due valori di cui, anche la Politica, non può davvero fare a meno”.

 

VENERDI’ IL GIRETTO D’ITALIA PER INCREMENTARE LA MOBILITA’ SOSTENIBILE

Una città più in sicurezza, più a misura di pedoni e ciclisti. È l’obiettivo che si pone la settimana europea della mobilità a cui anche Piacenza, come altri comuni, aderisce con il Giretto d’Italia. Venerdì 16 settembre verranno contati i passaggi dei ciclisti in sei punti della città nella fascia oraria dalle 7,30 alle 9,30 per i tragitti casa lavoro, casa scuola. Poi verranno conteggiati e verrà stilata una classifica tra le città che hanno partecipato. Piacenza si è spesso posizionata ai primi posti della classifica forte anche del fatto che il 18% dei piacentini utilizza la bicicletta per gli spostamenti e il 20% va a piedi.

ENTRO IL 2026 ANCHE A PIACENZA GLI ISTITUTI COMPRENSIVI

obiettivo rendere le scuola piacentina più flessibile ed inclusiva. Con i suoi quasi 20mila studenti, comprese le scuole paritarie, il sistema scolastico piacentino si appresta a cominciare il nuovo anno, in costante crescita nel numero degli iscritti.

Gli assessori Corvi, Dadati, Brianzi e Groppelli hanno incontrati i dirigenti scolastici; in particolare riguardo al sostegno alla disabilità è stato modificato integralmente l’approccio rispetto al passato, più sinergico e basato sulle esigenze delle scuole.

Tra le novità anche l’avvio della costituzione in città degli istituti comprensivi, Piacenza è l’unica in regione ad esserne priva. Oggi questa scelta non è più procrastinabile anche grazie alla costruzione di due nuove scuole medie nell’ex laboratorio Pontieri e nell’ex Manifattura Tabacchi-

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