SALVINI CONTESTATO ANCHE DAI FOTOGRAFI PIACENTINI AL CONFINE CON L’UCRAINA: “IPOCRITA”

Forse pensava ad un’accoglienza diversa? c’è da sperare di no dal momento che la sua foto con la maglia di Putin ha fatto il giro del mondo. Matteo Salvini arrivato al confine tra Polonia e Ucraina è stato aspramente contestato prima del sindaco della città poi da un gruppo italiani tra cui i fotografi Sergio Ferri e Marco Salami, da un paio di giorni in Polonia per portare aiuti alla popolazione.

Il sindaco della città, Wojciech Bakun, gli ha sventolato la maglietta con la scritta Esercito di Putin dicendogli “Io non la ricevo, venga con me al confine a condannare” il presidente russo. Lì attorno si trovavano i fotografi piacentini che lo hanno contestato “buffone, perché non condanni Putin? Ipocrita”. Salvini ha ribattuto che l’Italia è pronta a portare aiuti, medicine, giocattoli, ed è aperta ad accogliere gli ucraini. “Dispiace che ci sia la polemica” “Non è polemica – ha risposto Ferri – è verità, la tua è ipocrisia”.

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DALLA CROCE ROSSA SOSTEGNO COSTANTE NELL’ACCOGLIENZA DI MADRI E BIMBI IN FUGA DALLA GUERRA

Prosegue il sostegno della Croce Rossa di Piacenza nell’accoglienza delle famiglie in fuga dalla guerra. Nei giorni scorsi sono arrivate tre donne con sette figli, cin loro c’era il loro cane.

Arrivati fino in Romania e non sapendo come raggiungere l’Italia, in particolare Pontenure dove vive e lavora una parente, si sono rivolte al Presidente di CRI Piacenza, Alessandro Guidotti che ha attivato nel primo pomeriggio di ieri due pulmini della Croce Rossa per il recupero di queste famiglie che nel frattempo erano riuscite a giungere all’Abbazia di Santa Fede a Cavagnolo, in provincia di Torino. Prima di essere caricate per raggiungere la nostra città, tutte e dieci le persone sono state sottoposte a visita medica e al tampone per COVID dove sono risultate tutte negative.

Provvisoriamente nei prossimi due giorni dormiranno in una frazione di Farini, ospitati da un’amica di famiglia della parente ucraina, per poi essere trasferiti  dalla Croce Rossa a Lugagnano dove saranno accolti dalla parrocchia che ha
messo a disposizione un appartamento gestito dalla Caritas parrocchiale e Caritas diocesana.

COVID: PROSEGUE COSTANTE IL CALO DEI CONTAGI

Sono ancora in costante calo i  numeri dell’emergenza Covid a Piacenza. I positivi passano da 651 a 567, con una diminuzione del 12,9%.
Il calo è meno pronunciato a Piacenza rispetto al resto della Regione, ma in linea con la Lombardia e la media nazionale. L’incidenza locale è pari a 200 nuovi positivi su 100mila abitanti, più bassa sia di quella lombarda (285), sia della media in Emilia-Romagna (316) e nazionale (441).
Il numero di tamponi effettuati è in ulteriore discesa, da 7098 a 6764, per una minor richiesta di test da parte della cittadinanza.
Diminuiscono i contagi nelle Cra: in questa settimana sono risultati positivi 12 ospiti e 4 operatori.

Tra i numeri che scendono anche quello delle persone attualmente in isolamento o quarantena, che passa da 1077 a 837.
In diminuzione sono le chiamate alle Usca, che sono ormai meno poco più di una ventina al giorno (150 la settimana scorsa).

L’impatto sulla rete ospedaliera è in calo. Gli accessi al pronto soccorso sono mediamente cinque al giorno, ma la media dei pazienti ricoverati scende a 83. Il 6 marzo erano 74 i degenti positivi. Nella stessa data risultava un solo ricovero Covid in Terapia intensiva. I decessi degli ultimi sette giorni sono stati cinque.

Come già nelle settimane precedenti, si registra una diminuzione delle vaccinazioni medie giornaliere, a causa di una netta contrazione della domanda. La copertura con il primo ciclo supera il 90% per tutte le fasce over 50. La percentuale poi scende, fino a toccare il 31,3 per i bambini tra 5 e 11 anni.
Per quanto riguarda invece la terza dose, la sensibilità verso il booster diminuisce in base alle età: i più giovani hanno aderito con percentuali più basse rispetto alla fasce più mature della popolazione.
Sul sito www.covidpiacenza.it sono pubblicati date, luoghi e orari in cui è possibile la somministrazione del vaccino e le giornate in libero accesso.
Al momento rimangono attive, con aperture a giorni diversi nella settimana, le sedi di Piacenza Arsenale, Castel San Giovanni e Fiorenzuola, nonché Bobbio e Bettola per specifiche sedute.
Sono previste specifiche sedute per Novavax, somministrabile solo a persone di età uguale o maggiore di 18 anni che non hanno ancora ricevuto alcuna dose di vaccino antiSARS-CoV-2/Covid-19. È necessaria la prenotazione.
Sul sito sono indicate anche le sedute dedicate ai bambini tra 5 e 11 anni.

CUGINI LANCIA IL PRIMO APPUNTAMENTO IN UN VIDEO. MERCOLEDI’ 9 MARZO ALLE 20 ALLA COOP DI RONCAGLIA. “APP E’ UNA SCOMMESSA DI DIGNITA'”

Il primo appuntamento aperto a tutti è per mercoledì 9 marzo alle 20 alla coop di Roncaglia. Stefano Cugini, candidato sindaco di Alternativa per Piacenza, si rivolge ai piacentini in un video, il primo, pubblicato sulla pagina di ApP. Lo fa proprio da Roncaglia, un luogo che è diventato simbolo di rinascita e ricostruzione, per tutti i piacentini, dopo l’alluvione del 2015.

Nel video, alle sue spalle c’è proprio quel murales che rappresenta la forza d’animo e la determinazione degli abitanti. “Gente schietta  e orgogliosa” è da lì che Alternativa per Piacenza comincia il viaggio verso le amministrative spiegando la città che ha in mente “per meritarsi la fiducia delle persone che credono nel contatto diretto e negli impegni presi guardandosi negli occhi”. “Noi ci saremo per ascoltare e prendere nota, voi per dire la vostra e aprire il libro”. E’ l’invito finale che chiude il messaggio.

I RESIDENTI DENUNCIANO “VIA CIPELLI SEMBRA UNA DISCARICA”. RIFIUTI A TERRA E I CASSONETTI SONO VUOTI

Rifiuti sparsi nella piazzola mentre le campane di raccolta sono vuote e libere per poterli contenere. E’ la condizione che si trovano a dover subire, sempre più spesso, i residenti di via Cipelli. In un parcheggio lungo la via si trova un’area dedicata alla raccolta differenziata, in particolare di plastica e barattolame. Come si vede dalle foto di una lettrice i sacchi, talvolta anche aperti, vengono abbandonati per terra, ai piedi delle campane vuote.

Tra l’altro vengono lasciati sacchi contenente plastica ma non solo, anche cartoni e altro materiale che andrebbe differenziato separatamente. I residenti lamentano che questa situazione accade ormai troppo di frequente, sia da parte di persone che abitano in zona, sia da parte di altri che arrivano apposta per scaricare e andarsene.

Iren passa spesso per liberare la zona, ci raccontano gli abitanti della via, purtroppo però a volte non fa in tempo a ripulire che poco dopo i rifiuti vengono nuovamente abbandonati. Una situazione di incuria e di inciviltà non più sostenibile; le campane sono vuote, quale è ragione per non utilizzarle? si domandano spazientiti. E la risposta è chiara anche a loro: inciviltà  e mancanza di rispetto.

CUGINI, BARBIERI, TARASCONI AI BLOCCHI DI PARTENZA PER LE COMUNALI

Così, per ora, ai blocchi di partenza sono tre. Stefano Cugini, il primo a scendere in campo, Patrizia Barbieri, il sindaco uscente e Katia Tarasconi che ha dato l’ufficialità dopo aver incontrato i partiti della coalizione. Sono i tre candidati alle elezioni amministrative a cui Piacenza sarà chiamata tra maggio e giugno.

Se il panorama sullo scacchiere restasse questo, cioè se non si aggiungessero altre pedine-candidato, i piacentini avrebbero a disposizione davvero tutte le carte per poter scegliere. Tre esponenti che incarnano valori, appartenenze e idea di città, su questo punto la campagna elettorale dei prossimi mesi sarà fondamentale, diversi. Diversi si presenteranno anche Stefano Cugini e Katia Tarasconi, sebbene arrivino dalla stessa “madre” politica, il Partito Democratico. Sono stati anche colleghi di giunta con il sindaco Dosi. Ma il travagliato iter di formazione di Alternativa per Piacenza ha visto, o meglio costretto, dividere le strade. Cugini si è dimesso dalla carica di capogruppo in consiglio comunale del PD e ha portato avanti la causa di ApP, insieme ai fondatori, diventandone il candidato sostenuto da Movimento  5 Stelle, Pc in Comune, Europa Verde, movimenti e associazioni ambientaliste. L’Alternativa è una città che cambia e si rinnova grazie e insieme ai cittadini, così come è nata ApP, dal basso e con tanta partecipazione. Una campagna in salita? Forse, bisogna lavorare sui contenuti e sulle differenze rispetto agli altri competitors.

Patrizia Barbieri ha deciso di riprovarci per il secondo mandato. “Il mio partito è Piacenza” ha detto nel suo video di presentazione. A sostenerla ci sono Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, quindi i partiti di centro destra, certamente ci saranno una o più civiche a lei collegate oltre che il gruppo Liberi di Massimo Trespidi. Resta ancora da capire cosa faranno i Liberali Piacentini che, pur facendo parte dell’attuale maggioranza, non hanno mai risparmiato critiche, anche pesanti, all’amministrazione. Lunedì sera si riuniranno e potrebbe essere la volta buona per decidere se sostenere Barbieri o se presentarsi in solitaria, oppure se sostenere Tarasconi, decisione questa che potrebbe creare davvero un unicuum nella politica piacentina. A guardare, per il momento, c’è anche la Buona Destra di Michele Giardino. Certamente non sosterrà il sindaco uscente, per cui le strade sono due: appoggiare un proprio candidato o dei Liberali, oppure il centro sinistra di Tarasconi.

E’ proprio lei, l’ultima a scendere ufficialmente in campo, a cui guardano gli indecisi. E’ quel “centro” che si accompagna pur sempre alla parola “sinistra” ad attirare chi sta cercando una collocazione. Certo poi, al di là della competizione elettorale, occorre pensare ad un ipotetico governo della città in caso di vittoria. La coalizione che la sostiene, ad oggi, è formata da PD, Italia Viva, Azione, Art.1, E/R Coraggiosa, Giovani Dem, Pc Oltre, Pc Più, PSI. Al sì di Tarasconi si è arrivati al termine di un periodo davvero tormentato per il centro sinistra piacentino. Prima il fallimento di un’unica grande squadra con ApP e l’uscita dal movimento, poi la figura di Massimo Castelli come candidato capace di unire coinvolto e arrestato nell’inchiesta della Procura sulla corruzione. Da qui il ritorno alla prima idea, perché Tarasconi, consigliera regionale Dem, è stata fin da subito la candidata ideale dell’area di centro sinistra. L’immane tragedia familiare che l’ha colpita a settembre, la perdita del figlio in un incidente stradale, ha stravolto qualsiasi priorità. Oggi il partito l’ha chiamata, lei ha risposto “non potevo voltarmi dall’altra parte”.

 

DALLA REGIONE UN TAVOLO PERMANENTE PER FAR FRONTE ALL’ARRIVO DEGLI UCRAINI

Arrivano ogni giorni a decine sul nostro territorio. Scappano dalla guerra che sta distruggendo l’Ucraina. A Piacenza hanno i parenti che possono ospitarli, come è accaduto ai nipoti di Natalya o ad una nonna che con il nipote ha bussato alla porta della Croce Rossa. Dalla regione, il presidente Bonaccini ha istituito un tavolo con i sindaci e i prefetti per coordinare gli arrivi.

CHIARA BORGHINI ENTRA IN GIUNTA “IL MIO INDENNIZZO PER L’UCRAINA”

Come primo segnale ha deciso di devolvere l’intero indennizzo all’Ucraina, in che modo lo stabilirà insieme al sindaco. Chiara Borghini, nuovo assessore alla comunicazione e al marketing è stata presentata ufficialmente dal primo cittadino Patrizia Barbieri; sostituirà l’ex assessore all’urbanistica Erika Opizzi, dimessasi dopo aver appresso di essere indagata nell’inchiesta della procura sulla corruzione.

40 anni, architetto, con un passato giovanile in Alleanza Nazionale, fuori dalla politica ormai da anni, Borghini si è messa al servizio dell’amministrazione come figura distensiva, si è autodefinita così, lontana dalle polemiche delle ultime settimane, riferendosi probabilmente ai nomi che prima di lei sono usciti per sostituire Opizzi.

LA FIERA DI PRIMAVERA FA IL PIENO A PIACENZA EXPO

E’ il tris di fiere più atteso della primavera, quello che raduna un gran numero di appassionati e anche addetti del settore. Apimell, Seminat e Buon Vivere animerà l’intero week end a Piacenza Expo. Verde, natura e tipicità enogastronomiche saranno i protagonisti dei prossini giorni in fiera.

122 espositori diretti quelli che partecipano alle 38esima edizione di Apimell, la più importante e qualificata mostra mercato dedicata ai prodotti, alle attrezzature e alle tecnologie per l’apicoltura di tutta Europa. Un evento animato dai professionisti del settore ma anche dedicato al grande pubblico. Il settore apistico italiano è reduce da alcune difficili annate, per questo è stato messo al centro di bando e finanziamenti per risollevarlo. Apimell è un’ottima vetrina anche per parlare e spiegare questo opportunità attraverso il ricco programma convegnistico

e per chi ama il verde, le tecniche di giardinaggio e di potatura torna Seminat con un’ampia varietà di piante, alberi da frutto, piante ornamentali, attrezzature e strumenti da lavoro per inaugurare la nuova stagione del verde. Una trentina di espositori arricchiranno il programma con lezioni teorico pratiche gratuite aperte a tutti.

Il trittico delle fiere si chiude con Buon Vivere, alla 14esima edizione. La mostra mercato di prodotti enogastronomici con la partecipazione di 60 espositori provenienti dalle regioni italiane. Un percorso dove le tipicità la fanno da padrone che vuole valorizzare, diffondere e promuovere delle culture e delle tradizioni italiane attraverso la tavola.

ZOIA: “LE MIE FIGLIE VIVONO IN NOVE IN UNA CANTINA PER FUGGIRE ALLE BOMBE”

Zoia è in Italia da 13 anni, vive a Piacenza dove ha sempre lavora come badante e domestica. Ha lasciato la sua città Cervinzi in Ucraina. Oggi ha il cuore pieno di dolore, vive da giorni l’angoscia di non poter vedere le figlie e i nipotini. Loro sono in ucraina, da una settimana vivono una cantina a Melitopol, in nove persone. Ci sono le due figlie Vika 30 anni e Katerina 28, insieme a loro il genero di Zoia Artur 28 anni e i nipotini Anastasia che ha 8 anni, Elia 6 che soffre di una malattia grave, e Ernerst di soli 3 anni.

Le figlie sono scappate perché la loro casa è stata distrutta dai bombardamenti, hanno fatto in tempo a caricare in macchina un borsone e un pò di generi alimentari per arrivare nel rifugio al riparo dagli attacchi. Il cibo scarseggia, gli adulti si accontentano del the zuccherato e lasciano pane e pasta ai bambini.

La figlia più piccola di Zoia ha 18 anni si chiama Albinka e vive a Cervinzi, vicino al confine con la Polonia, lì le bombe non sono ancora arrivata. Ma lei ha paura, è spaventata, forse oggi pomeriggio riuscirà a partire e raggiungere la mamma a Piacenza, nei prossimi giorni, dipende come andranno i controlli alle frontiere.

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