MONTI, ISII MARCONI: “LA SCUOLA A DISTANZA CI HA AIUTATO, MA NON SARA’ QUELLA DEL FUTURO”

La scuola è il settore che, per prima dopo gli ospedali, ha vissuto la rivoluzione causata dell’emergenza Coronavirus. Si è introdotta la didattica a distanza (lezioni on line con computer e tablet) che ha cambiato non solo il mezzo ma anche le modalità dell’approccio: insegnanti e studenti si sono trovati costretti a fare cose diverse, rivedere tutto il sistema, salvando ciò che resta di positivo.

Per quanto riguarda le valutazioni finali verranno considerate maggiormente le competenze acquisite, la responsabilità, la partecipazione e tutto ciò che rientra nelle competenze trasversali.

E per quanto riguarda il ritorno a scuola? Si ipotizza il primo settembre “sarà possibile – conferma il professor Monti presidente dell’ISII Marconi  – solo se si faranno scelte coraggiose e si metterà mano ai meccanismi burocratici ora vigenti”. E a proposito degli studenti con bisogni educativi speciali “qui c’è davvero molto da lavorare, per garantire continuità e coinvolgimento di più soggetti”. Ecco il suo intervento

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ANCORA 10 DECESSI E 26 NUOVI CONTAGI. DA OGGI I PRIMI PAZIENTI AL CENTRO DI SAN POLO. DA LUNEDI’ DRIVE THROUGH ANCHE A PIACENZA

Sono ancora 55 i decessi registrati in regione Emilia Romagna, di questi 10 riguardano la nostra provincia. “Esiste un 20% di persone – ha detto il commissario per l’emergenza Venturi – che non riesce ad uscire a guarire a causa dell’aggressività della malattia. Molti dei decessi riguardano proprio persone che hanno trascorso molto tempo nelle terapie intensive nel mese di marzo e purtroppo non ce l’hanno fatta”. I nuovi casi di positività a Piacenza sono 26 in più rispetto a ieri che portano ad un totale di 3249 persone positiva al covid 19.

In Emilia-Romagna sono 21.486 i casi di positività, 457 in più rispetto a ieri. Un numero particolarmente alto di nuovi casi dovuto al numero di tamponi effettuati molto alti, 5956. Continuano ad aumentare le guarigioni: 316 le nuove registrate che portano al totale di 4980.

Complessivamente, 9.026 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, 316 i pazienti in terapia intensiva: nove in meno di ieri. E diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid (-28).

Da ieri ha aperto il centro per la quaranta di San Polo “I primi cinque pazienti, stabilizzati e che non hanno bisogno di ricovero ospedaliero, sono arrivati ieri ha confermato Venturi – altri sei oggi, mentre per il fine settimana se ne attendono altri 15: si tratta di un luogo dove trascorrere gli ultimi giorni prima del ritorno al proprio domicilio”.
Venturi ha inoltre ribadito che l’emergenza Covid avrà bisogno di tempo, ricerca e studio per essere comprese e risolta fino in fondo. “Anche nelle fase 2 ci saranno dei casi di positività, sarà inevitabile, per questo dovremo adottare tutti dispositivi di protezione individuale non solo nelle fabbriche. Presto, mi auguro – ha concluso – che i bambini insieme ai loro genitori possano ricominciare a fare passeggiate vicino a casa, perché sono i soggetti che maggiormente soffrono questa situazione di isolamento”.

Da lunedì sarà potenziata l’attività di tamponi per valutare in tempi più rapidi le persone clinicamente guarite dal coronavirus e diminuire l’attuale lista d’attesa che si è creata per le migliaia di richieste. L’Azienda Usl di Piacenza è riuscita a incrementare la capacità dei propri laboratori di processare i tamponi e potrà quindi introdurre la metodologia  ‘drive through’ dal 20 aprile. “Stiamo lavorando, in sinergia con la Protezione Civile e il Comune di Piacenza, per attivare – spiega il direttore generale Luca Baldino – una tensostruttura davanti al Palabanca di via Tirotti”. Qui potranno recarsi le persone che devono fare i tamponi per essere dichiarate guarite a tutti gli effetti”. All’inizio saranno disponibili circa 120 posti al giorno, ampliabili fino a 400 se ci sarà disponibilità di reagenti per analizzare i tamponi. I cittadini che hanno già prenotato un appuntamento non devono fare nulla. Saranno gli operatori Ausl a richiamare direttamente le persone.  L’efficacia del sistema è già stata testata in altre province della Regione: il cittadino contattato dovrà presentarsi con la propria auto e, senza scendere dal mezzo, sarà affiancato da un operatore sanitario per effettuare il test. La modalità di prenotazione del tampone rimane al momento la stessa: chi ha ottenuto dal proprio medico il certificato di guarigione deve chiamare il numero 800.651.941.

 

 

 

BELFORTI: “LE CRA SONO L’ULTIMO ANELLO DELLA CATENA. IO VIVO IN STRUTTURA DA OLTRE UN MESE”

Il dott. Vittoriano Belforti, direttore sanitario della Cra Vassalli Remondini di Castell’Arquato da metà gennaio, vive in struttura da oltre un mese per stare vicino agli ospiti e e agli operatori. Una scelta difficile ma indispensabile, ci ha detto. “Le case di riposo per anziani sono l’ultimo anello della catena, qui abbiamo soggetti deboli e fragili, per cui occorre la massima cura e disponibilità”. La cra ospita 75 anziani, dall’inizio dell’epidemia sono avvenuti 11 decessi.

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I CONTAGI NON MOLLANO: 56 NUOVI CASI E 9 DECESSI. VENTURI “IN REGIONE LE GUARIGIONI HANNO SUPERATO I CONTAGI”

Il contagio del virus non abbandona Piacenza: oggi si sono registrati 9 decessi e 56 nuovi casi di contagio (ieri erano 29). Sono invece stabili i decessi. A livello regionale sono 83 le vittime; “si tratta di un numero che comprende anche di decessi che risalgono ai giorni scorsi. La vera buona notizia è che, per la prima volta, le guarigioni (+345) hanno superato i contagi (+277)”

In Emilia-Romagna sono 21.029 i casi di positività al Coronavirus, 277 in più rispetto a ieri. Per la prima volta, però, salgono di più le guarigioni: se ne sono infatti registrate 395 di nuove. I test effettuati hanno raggiunto quota 106.149, 4.253 in più rispetto a ieri. Complessivamente, 8.966 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi. 325 i pazienti in terapia intensiva: tre in meno di ieri. E diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid (- 85).

Le persone complessivamente guarite salgono a 4.664 (+395): 2.200 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 2.464 dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

COVID: A PIACENZA 9 DECESSI E 29 NUOVI CASI

Nove decessi e 29 nuovi casi positivi: sono i numeri che si riferiscono a Piacenza. I decessi da qualche giorno si sono stabilizzati, i casi positivi invece sono più fluttuanti. Il numero delle vittime a livello regionale invece è fortemente salito rispetto a ieri: 90 in totale. “Un numero – ha spiegato il commissario Venturi – dovuto alla mancata capacità di essere tempestivi in questo mesto conteggio. Ci sono alcune aziende sanitarie che ritardano nel comunicare questo dato; questo perché spesso viene richiesta l’autopsia per cui bisogna attendere il responso. Per questo i dati vengono comunicati in ritardo e tutti insieme. Insomma i dati non sempre si riferiscono alla giornata precedente”.

Sono 20.752 i casi di positività al Coronavirus in Emilia-Romagna, 312 in più rispetto a ieri. E hanno raggiunto quota 101.896 i test effettuati, esattamente 2.849 in più rispetto a ieri.

Complessivamente, 9.016 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi,  328 i pazienti in terapia intensiva: 3 in meno di ieri. E diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid (-17).

Continuano a salire le guarigioni, che raggiungono quota 4.269 (+ 262), delle quali 2.028 riguardano persone “clinicamente guarite”, 2.241 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

OTTO DECESSI, 38 NUOVI CONTAGI. VENTURI: “ABBIAMO 30 COMUNICAZIONI IN MENO DI NUOVI DECESSI”

Sono otto i decessi per Covid 19 e 38 i nuovi casi per la provincia di Piacenza. “Abbiamo 30 comunicazioni in meno di nuovi decessi – ha detto il commissario Sergio Venturi nel corso dell’odierna conferenza stampa sulla pagina Facebook della Regione –  speriamo di poterle confermare anche nei giorni prossimi. Il quadro epidemico si sta ammorbidendo sempre di più”.

In regione i nuovi casi di Coronavirus calano del 40% (+342) per un totale di 20440, le persone in isolamento nella propria abitazione sono 134 in più (tot. 8946), aumentano le guarigioni con 145 in più per arrivare a 4007, calano i malati in terapia intensiva (-4) per un totale di 331, negli altri reparti invece i ricoveri sono in totale 3490.

“Si continuano a registrare casi sempre più lievi della malattia – ha ribadito Venturi – e il numero dei decessi si sta abbassando in tutta la regione. Piacenza e Parma hanno numeri dei decessi maggiore perché scontano il ritardo dei benefici del lockdown; scontano ancora le conseguenze più nefaste rispetto alle persone che si sono infettate”

CORONAVIRUS: PASQUA SEGNATA DA 11 VITTIME E 37 NUOVI CONTAGI

Ci eravamo illusi che i numeri di ieri fossero l’inizio di una lenta ripresa; non è così perché oggi a Piacenza sono aumentati sia i decessi che i nuovi casi. Undici le vittime per Covid 19 registrate nel giorno di Pasqua, 37 i nuovi contagi che portano ad un totale di 3100.

Sono 20.098 i casi di positività al Coronavirus in Emilia-Romagna, 463 in più rispetto a ieri. E hanno raggiunto quota 96.704 i test effettuati, 4.945 in più. Complessivamente, 8.812 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere. 335 le persone ricoverate in terapia intensiva: sei in meno di ieri. E diminuiscono anche i pazienti ricoverati in terapia non intensiva, negli altri reparti Covid (-39). Purtroppo, si registrano 83 nuovi decessi. Continuano, nel frattempo, a salire le guarigioni, che raggiungono quota 3.862(+203), delle quali 1.953 riguardano persone “clinicamente guarite, 1.909 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

 

 

VASSALLI REMONDINI, IL DIRETTORE SANITARIO: “ABBIAMO ADOTTATO TUTTE LE DIRETTIVE DELL’ASL. IO VIVO QUI GIORNO E NOTTE”

Le case di riposo continuano ad essere nella bufera Covid 19; è accaduto così anche alla Vassalli Remondini di Castell’Arquato attorno alla quale si legge nella nota di Proges “a causa di notizie non veritiere o addirittura false e gravemente diffamatorie diffuse tramite la stampa dal presidente dell’Ipab Castellana, si è creata una situazione di grave turbamento sia negli ospiti che nelle famiglie che rischia di minare il rapporto di fiducia esistente nel personale sanitario della struttura. Su 95 ospiti presenti (75 nella CRA Vassalli e 20 nel Centro Belforti) nell’ultimo mese alla data del 9 aprile ne erano deceduti 11 e non 12 come affermato da Castellana: di questi 2 sono morti in ospedale e
in totale 3 con esito di tampone positivo e una con esito di tampone negativo”.

Questa la risposta del direttore sanitario Vittoriano Belforti che conferma di aver chiuso la struttura il 23 febbraio alla conferma del primo caso registrato nel lodigiano. “Abbiamo applicato al Vassalli Remondini le stesse procedure che abbiamo riservato alla struttura di Borgonovo, dove sono direttore sanitario, e dove non abbiamo registrato alcun caso Covid 19. Il
primo caso sospetto, con febbre lieve – prosegue Belforti – è stato registrato solo tredici giorni dopo la chiusura. Le procedure di emergenza sono scattate immediatamente e la paziente è stata trasferita in ospedale
(ad oggi si trova a Pontedellolio per la riabilitazione). Nel reparto in cui si trovava l’ospite, nessuno è mai risultato contagiato. Solo il 18 marzo, anche se in via preventiva avevamo già isolato i pazienti dei diversi nuclei della struttura, ci è giunta la conferma da Fiorenzuola della positività della paziente. Come da protocollo, abbiamo richiesto la possibilità di effettuare i tamponi, sia al
personale sanitario che ai pazienti. Solo il 10 di aprile, siamo riusciti ad ottenere 21 tamponi per gli ospiti che, ancora oggi, si trovano in isolamento preventivo e il cui esito è previsto per martedì. Sono stati giorni e settimane in cui tutti hanno fatto il possibile. Non ci siamo mai sentiti soli, né da
parte dell’Ente gestore Proges che ha fatto il possibile in una situazione oggettivamente al di fuori anche dello straordinario, che da parte di associazioni, della protezione civile e delle famiglie. Abbiamo navigato a vista, non ci sono ancora oggi protocolli di cura risolutivi ed efficaci. Proprio per
questo, abbiamo attuato nei confronti di ospiti che hanno patologie pregresse, una procedura di isolamento assoluto, nonostante l’assoluta mancanza di sintomi. E’ stato un lavoro titanico da parte di tutti che ha consentito alla struttura di contrastare sia la diffusione del virus che di tutelare i
livelli di sicurezza sanitaria della struttura. Vivo nella struttura da 33 giorni, dormo qui e non lascio mai soli i miei ospiti. Questo le famiglie lo sanno e conoscono la professionalità di chi lavora in questa struttura».

Anche l’ente gestore Proges prende, in modo duro, le distanze delle esternazioni del presidente dell’Ipab “Le misure che abbiamo adottato rispondono perfettamente alle direttive e le istruzioni emanate dalle Autorità competenti e sono state giudicate adeguate anche da un recente controllo eseguito da Ausl Piacenza. Nei giorni successivi,
nessuna osservazione o nota di dissenso è arrivato né dal presidente Castellana né dal Sindacato, tutti evidentemente concordi con quanto messo in atto”.

Il sindaco Giuseppe Bersani ribadisce apprezzamento e solidarietà a tutto il personale sanitario e non della struttura che, nell’emergenza “ha sempre lavorato con grande professionalità e dedizione nell’esclusivo interesse degli ospiti e delle loro famiglie».

 

 

 

PER PIACENZA PROROGA DELLE MISURE RESTRITTIVE FINO AL 3 MAGGIO

A Piacenza, così come a Rimini e Medicina, restano le misure restrittive. Da martedì insomma non cambierà nulla: resteranno chiuse librerie, cartolerie , negozi per bambini, le attività di commercio al dettaglio di carta, cartone. Consentite invece silvicoltura e utilizzo aree forestali e cura e manutenzione del paesaggio, con esclusione delle attività di realizzazione, così come sancito dal Governo per tutto il territorio nazionale.

Con l’avvicinarsi di due festività nazionali –25 aprile e 1^ maggio – nelle quali tutte le attività di vendita saranno chiuse (a eccezione di farmacie, parafarmacie, edicole e distributori di carburante), si è decisa la riapertura dei supermercati la domenica, per evitare un’eccessiva affluenza negli altri giorni feriali. Il nuovo atto regionale prevede infatti che nelle giornate festive e prefestive all’interno dei centri commerciali e delle medie e grandi strutture è consentita la vendita limitatamente a farmacie, parafarmacie, edicole, tabacchi e punti vendita di generi alimentari, di prodotti per l’igiene personale, la pulizia e l’igiene della casa, gli articoli di cartoleria, le sole attività alle quali può essere consentito l’accesso.  La prima domenica di apertura sarà il 19 aprile, visto che fino a lunedì 13 resta in vigore l’ordinanza che prevede la sospensione.

L’ordinanza regionale conferma le misure già in vigore, a partire dal divieto di jogging o passeggiate

COVID 19: FRENA IL CONTAGIO, 14 NUOVI CASI. 6 DECESSI

I decessi non mollano ma i dati sono confortanti: a Piacenza si contano 14 nuovi casi che portano il totale a 3063 e 6 decessi. “I decessi – ha ribadito il commissario Venturi- sono purtroppo stabili e si riferiscono a persone che hanno contratto il virus nella fase acuta e in un momento in cui aveva conseguenze devastanti, a differenza di oggi. Oggi la malattia sta dando una tregua agli ospedali”.

Sono 19.635 i casi di positività al Coronavirus in Emilia-Romagna, 507 in più rispetto a ieri. E hanno raggiunto quota 91.759 i test effettuati, 5.875 in più. Complessivamente, 8.567 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere. 341 le persone ricoverate in terapia intensiva: otto in meno di ieri. E diminuiscono anche i pazienti ricoverati in terapia non intensiva, negli altri reparti Covid (- 66). Purtroppo, si registrano 84 nuovi decessi: 47 uomini e 37 donne.

Continuano, nel frattempo, a salire le guarigioni, che raggiungono quota 3.659 (+278), delle quali 1.934 riguardano persone “clinicamente guarite”,1.725 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

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