MASCHERINA INDOSSATA SEMPRE E STOP AI MERCATI: LE NUOVE MISURE ANTI ASSEMBRAMENTO REGIONALI

Il presidente Bonaccini, con i colleghi Zaia e Fedriga, le ha concordate insieme al ministro Speranza. Sono le nuove misure anti assembramenti contenute nella nuova ordinanza regionale in vigore dal 14 novembre al 3 dicembre. Tra le principali novità lo stop dei mercati e di ogni attività di vendita nei festivi, ad accezione degli alimentari.

Mascherina indossata sempre, fin dal momento in cui si esce di casa. Nei giorni prefestivi e festivi chiuse le medie e grandi aree di vendita, compresi tutti i complessi commerciali, con l’aggiunta, nei festivi, dello stop ad ogni attività di vendita, anche gli esercizi di vicinato (farmacie, parafarmacie, generi alimentari, tabaccherie e edicole le sole eccezioni previste, e rimangono aperti gli esercizi di ristorazione pur nei limiti previsti dal DPCM in vigore). Sempre, invece, nei negozi di vendita di generi alimentari, potrà entrare un solo componente per nucleo familiare, fatta salva la necessità di accompagnare persone con difficoltà o minori di 14 anni. Niente mercati in area pubblica o privata a meno che non vi siano Piani dei Comuni che prevedano regole di specifiche (perimetrazione, varchi di accesso e uscita distinti, sorveglianza pubblica e privata sull’applicazione delle regole di distanziamento e sicurezza).

E ancora: la consumazione di alimenti e bevande è sempre vietata in area pubblica o aperta al pubblico, mentre dalle 15 alle 18 la somministrazione e consumazione può avvenire solo da seduti fuori e dentro i locali, e in posti “regolarmente collocati” (va ricordato che dalle 18 alle 5 di mattina l’attività è sospesa in base all’attuale DPCM del Governo).

La vendita con consegna a domicilio è invece sempre consentita e viene “fortemente raccomandata”.

L’attività sportiva e motoria dovrà avvenire preferibilmente nelle aree verdi e periferiche, e comunque non si potrà fare nei centri storici delle città e nelle aree affollate, ad esempio le vie e le piazze centrali o i lungomare, rimanendo sempre distanziati. Spetterà naturalmente ai sindaci fissare ulteriori specifiche limitazioni.

Infine, nelle scuole primarie e secondarie di primo grado (elementari e medie) vengono sospese le lezioni di ginnastica, di canto e con strumenti a fiato, considerate a rischio elevato. Misura prudenzialmente inserita in attesa di ulteriori indicazioni dal Comitato tecnico scientifico nazionale.

L’ordinanza prevede poi che al di là dell’attività di formazione già normata dal Dpcm, tutte le restanti dovranno essere svolte a distanza (esempio: corsi di lingua, di teatro, fotografia, ecc.).

QUANDO VOLARE E’ LIBERTA’ E GIOIA… IN ROSA

Per molte di loro tutto cominciò con un tandem. Poi la passione le ha travolte e praticamente ogni week end si trovano alla scuola di paracadutismo di Reggio Emilia per i salti. Li chiamano così perché di fatto è un salto nel vuoto. La scuola è la BFU, body fly university, ed proprio qui che si insegna al corpo a volare. Guardando l’hangar dove si preparano al volo si vedono per lo più maschi, ma negli ultimi tempi si sta registrando anche una buona affluenza di donne, ragazze, mamme che scelgono questa disciplina per i più svariati motivi. Nel video sentirete l’esperienza di alcune di loro; per Camilla, Sara, Cecilia, Barbara saltare è vita.

A PIACENZA 153 NUOVI CASI E 3 DECESSI

Sono 153 i nuovi positivi a Piacenza (di cui 49 sintomatici) e 3  decessi (una donna di 92 anni e due uomini, rispettivamente di 78 e 90 anni); sono i numeri registrati nella giornata di oggi. Undici i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 2 in meno rispetto a ieri.

in Emilia-Romagna si sono registrati 2.430 in più rispetto a ieri, su un totale di 22.539 tamponi eseguiti. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è oggi del 10,8%, in netto calo rispetto a ieri (16,2%). L’età media dei nuovi positivi di oggi è 45,6 anni.

COVID, LA CURVA DEI CONTAGI RALLENTA. VICINI AL PICCO? “TROPPO PRESTO PER DIRLO”

Siamo vicini al picco? E’ ancora troppo presto per dirlo, ma è un’evidenza che si legge dai dati che la curva dei positivi si sta lentamente appiattendo, almeno nell’ultima settimana. Con tutte le precauzioni che la pandemia impone, questo dato apre uno squarcio di positività dopo settimane di buio.

La prudenza è massima, ha ribadito più volte il direttore generale Luca Baldino analizzando i dati, occorre aspettare anche la prossima settimana, ma resta il fatto che la curva sta, al momento, rallentando. I casi positivi registrati sono 1101, il 14% in più della scorsa settimana, (in regione Emilia Romagna il 27% in più), percentuale dunque in netto calo, ancora più bassa se si mettono a confronto le settimane ancora precedenti quando l’aumento era del 118%; i tamponi effettuati sono stati 10480, con un incremento del 5%. “Oggi i dati piacentini – ha detto Baldino – dimostrano che a Piacenza l’incremento è minore rispetto agli altri capoluoghi della regione, segno chele misure di restrizione stanno funzionando mitigando l’aumento. Ma per la valenza effettiva occorre ancora attendere”.

Le USCA hanno eseguito 679 interventi a domicilio, anticipando così la cura dei pazienti nelle proprie abitazioni evitando, nella maggior parte dei casi l’ospedalizzazione.

Il totale delle persone i isolamento e quarantena è di 4277: 2211 le persone in quarantena perché contatti stretti, 2023 quelle in isolamento perché Covid positive.

Aumenta il divario tra positivi asintomatici e sintomatici: il 56% ha i sintomi della malattia, il 44% è asintomatico. La tipologia dei pazienti è per la maggior parte segnalata dalle USCA o da coloro che hanno o sintomi (37%), contact tracing 28%, laboratori privati 22%. Nelle CRA il sistema sta tenendo molto bene, i positivi sono tutti asintomatici.

La suddivisione in età vede un aumento della fascia 41-64 che sale al 39%, 18-40 al 29%, 0-17 scende al 15%, 65-79 sale all’11%, oltre 80 anni è stabile al 5.5%.

L’impatto sul pronto soccorso è stabile come la scorsa settimana: circa la metà degli accessi per Covid (25) viene ricoverato (10/12). I pazienti ricoverati per polmoniti hanno un incremento molto lento (14), quelli in terapia intensiva sono 13 di cui 7 in UTIR e 6 in intensiva. Di questi ultimi 5 sono intubati.

Sono 167 i pazienti totali ricoverati per Covid, un incremento lineare ben lontano dai 716 del picco del 31 marzo. I decessi sono stati 7.

“Il livello di pressione attuale – ha spiegato il dg – non mette in difficoltà l’azienda, A Piacenza non sta accadendo quello che purtroppo vediamo in altre città. Il contact tracing sta rientrando nella normalità, non ci sono code di ore per i tamponi e il referto viene fornito in 24/36 ore”.

L’attività chirurgica continua a funzionare regolarmente, soprattutto per preservare la chirurgia elettiva, cioè tumorale e non differibile. Il dott. Patrizio Capelli ha spiegato che si è operata una delocalizzazione della chirurgia in aree covid free: Castel San Giovanni per la chirurgia generale, Casa di cura Piacenza per la senologia e otorino. A Piacenza è rimasta la chirurgia urgente. “I percorsi sono assolutamente sicuri – hanno ribadito Baldino e Capelli – per cui non occorre disdire nè rinunciare ad interventi o visite programmate”.

COVID: A PIACENZA 159 PERSONE POSITIVE E 4 DECESSI

Sono 159 i nuovi positivi registrati nella provincia di Piacenza, di cui 71 sintomatici. In tutto sono 8317. Purtroppo anche 4 decessi (3 uomini di 94, 92, 84 anni e una donna di 93); le persone in terapia intensiva sono 11, uno in più rispetto a ieri.

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 71.408 casi di positività, 2.360 in più rispetto a ieri, su un totale di 12.950 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è oggi del 18,2%.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 44,4 anni.

COVID: SALGONO I CONTAGI, 178 IN UN GIORNO. DUE DECESSI. UNA VITTIMA AVEVA 35 ANNI

Salgono a 178 (di cui 102 sintomatici), in una sola giornata, i casi positivi registrati a Piacenza che portano il totale a 7924.  Anche due vittime, un uomo di 70 anni e una donna di 35 con patologie pregresse, specifica la regione nella nota. Otto i pazienti in terapia intensiva, uno in meno rispetto a ieri.

In Emilia-Romagna si sono registrati 67.041 casi di positività, 1.953 in più rispetto a ieri, su un totale di 20.847 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è oggi del 9,4%, rispetto al 10,7% di ieri.

L’Rt regionale, cioè l’indice di trasmissibilità del virus, è dell’1,57, in calo rispetto all’1,63 della scorsa settimana.

Dei nuovi contagiati, sono 932 gli asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 43,8 anni.

MISURE ANTI ASSEMBRAMENTO PROROGATE AL 31 GENNAIO

E’ stata prorogata fino al 31 gennaio2021 l’ordinanza di divieto di ogni forma di stazionamento, aggregazione e /o stabile e continuativa occupazione”  dei gradini della scalinata del Duomo di Piacenza e della Basilica di San Francesco, dei gradini di accesso e dei portici di Palazzo Gotico, dell’intera superficie di Piazzetta Pescheria, della rientranza di via San Siro in prossimità dell’accesso
alla Galleria del cinema Politeama.
Il provvedimento, in continuità con il precedente emanato il 6 agosto scorso, ha validità immediata, specificando che “sono fatte salve le occupazioni autorizzate per i pubblici esercizi e in occasione di eventi pubblici”.

Una proroga dovuta al perdurare della “perdurare della situazione di emergenza igienico-sanitaria”, che “impone particolare rigore nell’adozione di misure finalizzate a impedire la diffusione del Covid-19, con riguardo alle zone di spontanea aggregazione delle persone. Lo scopo è quello di evitare assembramenti che compromettano il rispetto della misura di distanziamento sociale interpersonale di 1 metro”.

L’inosservanza comporta una sanzione da 400 a 1000 euro.

IL PIATTO DELLA TRADIZIONE PROTAGONISTA DI A TAVOLA INFORMATI

In cucina la tradizione non deve mancare mai! Nella nuova puntata di A tavola inFORMAti i protagonisti sono i ravioli del nonno, una ricetta lunga ed elaborata che richiama sapori antichi. A raccontarcela sarà la dietista Federica Grandi che avete imparato a conoscere anche dietro ai fornelli, come sarà anche questa volta, accompagnata da nonna Stefania. Alessandra, la nostra sommelier, ci saprà consigliare i vini giusti, per valorizzare un primo piatto importante e deciso.

AUMENTANO I POSITIVI MA CON MENO SINTOMI. AI PAZIENTI CHE ANNULLANO LE VISITE, BALDINO “OSPEDALE LUOGO SICURO”

Sono 963 i nuovi positivi su 9954 tamponi effettuati. Il rapporto tra tamponi e postivi è 9.7%, il 30% in più superiore alla media regionale che è cresciuta del 22%. “Il numero dei positivi – ha detto il direttore generale Baldino – è cresciuto in maniera importante, sono 963, con un incremento del 58%. A livello regionale la media è dell’86%, quindi la media è inferiore rispetto a Piacenza perché stanno crescendo molto i dati relativi alle province più grandi, Modena e Bologna. Il dato che non è buono, per Piacenza, riguarda la proporzione rispetto ai mille abitanti: la media regionale è del 2,5. Noi siamo al 3,4%. Noi facciamo più tamponi, il numero di positivi in media è più basso della media regionale, ma quelli che identifichiamo settimana per settimana è più alto della media regionale. Lo dimostra il dato dei positivi rispetto al numero dei tamponi eseguiti: è del 9,7%. Vuol dire che su 10 tamponi, uno è positivo. In Regione la media è dell’8,7%, è una distanza che si sta riducendo”.

Entrando nel dettaglio dei positivi è evidente che il numero degli asintomatici torna a salire: 62%, il resto 38% è sintomatico. “Piacenza – ha spiegato Baldino – ha una situazione peggiore quanto a positivi rispetto alle altre città della regione, me al tempo stesso le persone ricoverate con sintomi sono meno rispetto ai dati regionali. Abbiamo più positivi ma con meno sintomi. Questo grazie all’opera costante sul territorio, alla presa in carico del paziente prima che le condizioni si aggravino. La maggior parte dei positivi arriva dal contact tracing, dalle usca e dai laboratori privati”.

Il sistema ospedaliero sta reggendo bene: gli accessi ordinari al pronto soccorso stanno diminuendo a fronte di un aumento degli accessi per Covid, 6 pazienti sono ricoverati in UTIR, 3 in terapia intensiva, 110 i ricoveri totali tra reparti intensivi e non.

Proprio a questo proposito il direttore generale Baldino ha lanciato un appello ai cittadini a non avere paura ad andare in ospedale, “è un luogo sicuro” ha detto. “In questi giorni sono stati annullati interventi chirurgici nelle ore precedenti all’operazione. La causa è stata la paura dei pazienti di contrarre il Covid in sala operatoria e durante il ricovero. Gli ospedali di Castello e Fiorenzuola sono “puliti”, non hanno pazienti Covid. Quello della città di Piacenza ha pazienti che hanno il Covid, ma con percorsi separati da tutto il resto dell’attività ospedaliera. Non c’è motivo di rinunciare a visite e interventi programmati presso le nostre strutture. Quest’estate abbiamo fatto una enorme fatica per garantire distanziamenti e percorsi sicuri all’interno degli ospedali”

Leggermente inferiore il numero degli interventi delle Usca (da 525 a 495), 4024 sono in totale le persone in isolamento  fiduciario o in quarantena perché in contatto con positivi o perché positivi a loro volta.

I positivi nelle scuole sono 220, 77 istituti coinvolti e 219 classi, con un incremento di 8 istituti e di 92 classi. La crescita del contagio all’interno della stessa classa è limitata, in tutto 22 casi.

 

 

 

“SE AUMENTANO I CONTAGI IL SISTEMA SANITARIO VA IN CRISI”

Si respira fiducia ma anche tantissima concretezza nelle parole del dottor Andrea Magnacavallo, primario del pronto soccorso dell’ospedale di Piacenza, il primo avamposto dove i pazienti arrivano, oggi più che mai i malati di Covid.

Nei mesi terribili di marzo e aprile gli accessi al pronto soccorso erano arrivati a 80 giornalieri, oggi sono una ventina i pazienti positivi che accedono al ps, di questi circa la metà, 10/12 vengono ricoverati. Attualmente i ricoveri complessivi Covid sono 130 per lo più nel reparto di medicina d’urgenza, il 10% di questi è nell’area intensiva e sub intensiva. A fronte di un aumento del flusso Covid, è diminuito del 20/25% il numero degli accessi con codici minori, da 160/190 pazienti ai 135 attuali giornalieri.

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