FARE CINEMA: DUE NUOVI CORSI DI ALTA FORMAZIONE. BOBBIO SET DI UN FILM?

L’alta formazione cinematografica prosegue grazie all’impegno della fondazione Fare cinema, la regione emilia romagna e il fondo sociale europeo. Due sono i percorsi proposti dalla Fondazione presieduta da Marco Bellocchio che come è nella tradizione avranno docenti d’eccezione. Scrivere per il cinema: lo sceneggiatore, dall’idea al film. 600 ore totali di cui 200 d’aula e 400 di project work, tenuto da Valia Santella, reduce del grande successo de Il traditore ma anche di altri successi con Nanni Moretti, Silvio Soldini e Grabriele Salvatores. L’altro corso è incentrato sulla figura del produttore cinematografico tra creatività e innovazione diretto dal docente Gianluca Arcopinto che ha accompagnato all’esordio registi come Matteo Garrone e Paolo Genovese.

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IL RITRATTO DI SIGNORA DI KLIMT E’ AUTENTICO

E’ il sostituto procuratore Ornella Chicca a dare l’annuncio: il Klimt ritrovato nell’intercapedine del giardino della Ricci Oddi il 10 dicembre scorso, è autentico. Lo stesso rubato il 22 febbraio del 1997 dalla sala XX della galleria. L’esito delle perizie ha dato riscontro positivo: il quadro è dunque autentico. La conferenza si è svolta nella sala della Banca d’Italia dove la tela è stata conservata dal giorno del ritrovamento.

L’indagine stratigrafica ha rivelato la presenza del secondo dipinto, realizzato sempre da Klimt, scoperto nel 1996 dall’allora studentessa Claudia Maga. Le condizioni dell’opera sono state definite discrete, sul retro sono stati ritrovati i tre marchi e anche la sfrangiatura corrisponde a quella dell’opera rubata 23 anni fa. Le indagini hanno quindi portato a confermare che il quadro è lo stesso trafugato alla Ricci Oddi. Confermare se davvero si tratta di un’opera di Klimt, ad oggi non è possibile sostenerlo, perché non non sono stati fatti interventi invasivi sulla tela e sul pigmento.

Da parte degli esperti resta tuttavia la convinzione che il dipinto sia effettivamente di Gustav Klimt e che non sia una copia.

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CHIARA: “VI RACCONTO LA MIA STORIA CHE SIA DI SPERANZA AI PAZIENTI”. L’INCASSO DEL LIBRO DEVOLUTO A APL

“Il mio grande dono, la mia nuova vita” è il libro di Chiara Pizzasegola che ripercorre le tappe della malattia, dalla diagnosi del linfoma di Hogdking nel 2012 fino a oggi. Chiara ha accettato di raccontare la sua esperienza per dare speranza e condividere con  i pazienti una storia che potrebbe essere di molti. “Non ho nessuna ricetta magica, non mi permetterei mai, ma io oggi sono felice ed è questo che vorrei condividere con voi. Solo se riesco a farvi dubitare o pensare, io ho già raggiunto il mio obiettivo”. Il ricavato della vendita del libro verrà devoluto all’associazione piacentina APL.

NEUROMODULAZIONE E MINDFULNESS: SPERIMENTAZIONE TUTTA PIACENTINA

Nel laboratorio di via Guerra del dott Giuseppe Rocca, da qualche settimana, si sta portando avanti una interessante sperimentazione frutto di una collaborazione che viene da lontano. Il piacentino rocca insieme al socio Raineri portano avanti da alcuni anni studi proficui iniziati nel 2018 alla conferenza internazionale di New York insieme ai colleghi della Medical University del South Carolina, proseguito all’università di Milano sulla neuromodulazione. Oggi questa sperimentazione, cominciata in autunno, parla piacentino e prosegue nel laboratorio di Giuseppe Rocca e Lorenzo Raineri. Si tratta dell’unione di due tecniche, la neuromodulazione TDCS legata all’utilizzo di corrente a bassissima intensità per aiutare il cervello ad essere più plastico e la mindfulness più legata agli aspetti meditativi di ascolto del proprio corpo.

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FETTE DI SALAME: UN LABORATORIO DI ESPERIENZE NATO OTTO ANNI FA

C’è anche il Ritratto di signora di Klimt nella serie web Fette di Salame, ideata e prodotta dal fotografo e regista Paolo Guglielmetti. Un’esperienza iniziata nel 2012 che,  in otto anni, ha subito una evoluzione nei temi trattati ma non nello stile. L’idea era di fare qualcosa che a Piacenza non fosse ancora arrivato, seguendo alcuni filoni: poliziesco, fantasy, storia, territorio e sociale. Un laboratorio di esperienze che a febbraio riprenderà con una puntata speciale sul ritrovamento del Klimt. 

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IL BARBARO E IL MODERNO DI BARBERO FANNO IL BOTTO IN FONDAZIONE

Ha chiuso con il tutto esaurito il ciclo di conferenze Le ragioni del torto, organizzato dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano. Un finale con il botto che ha visto l’auditorium letteralmente stipato con moltissimi presenti rimasti in piedi.

La chiacchierata con Alessandro Barbero, come lui stesso l’ha definita, è piaciuta moltissimo; avvincente e coinvolgente nell’esposizione, un successo come lo è stato la scorsa estate al teatro antico di Veleia.

“Il barbaro e il moderno”, il tema della serata, perché si è sempre il barbaro di qualcun’altro, quello che conta è sapersi mettere in prospettiva.

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SALVINI: “IL PD QUI HA FALLITO, E’ UNA STORIA FINITA”

Bagno di folla per il senatore Salvini impegnato nella giornata tutta piacentina in vista del voto del 26 gennaio. “Qui il PD ha fallito, è una storia finita”. 
“Io nelle piazze più della Borgonzoni? No, ci dividiamo gli appuntamenti e incontriamo più gente”. 
Tra le priorità, se la Lega andrà al governo della Regione: burocrazia più snella, infrastrutture e case popolari. 
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ERRANI: “LA DESTRA E’ CHIUSURA, INVECE CI VUOLE FUTURO”

“La destra è chiusura, invece quello che occorre è coraggio e futuro”. Così l’ex governatore dell’Emilia Romagna Vasco Errani a Piacenza a sostegno dei candidati della lista Emilia Romagna Coraggiosa per Stefano Bonaccini presidente. 

L’auspicio di Errani è che il voto del 26 gennaio sia un voto nel merito dei risultati raggiunti e non un voto politico. 

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OPERATORI DI CORRIDOIO: A BREVE UNO SPORTELLO SPERIMENTALE IN PRONTO SOCCORSO

A Piacenza sono 300 all’anno i ragazzi sotto i 14 anni che arrivano in pronto soccorso per intossicazione da qualunque sostanza. Il 10% del totale degli accessi. Un dato preoccupante che deve far riflettere gli operatori sanitari. Gli stessi ragazzini tornano anche 4-5 volte nello stesso anno.

È proprio valutando questa realtà che a livello regionale è nata la figura dell’operatore di corridoio, un servizio arrivato a Piacenza nel 2018 sostenuto dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano

In un anno mezzo i 6 operatori del territorio hanno svolto 70 uscite nei week end e contattato 200 persone all’interno del pronto soccorso cittadino. L’operatore è un educatore professionale, formato e preparato per fare da intermediario tra gli operatori sanitari, famiglia e amici del paziente.

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OPERATORI DI CORRIDOIO: DAL 2018, 200 PERSONE CONTATTATE IN PRONTO SOCCORSO

Si chiamano operatori di corridoio, educatori professionali che intervengono in pronto soccorso per accorciare le distanze tra personale sanitario, parenti e amici del paziente ricoverato per intossicazione da sostanze. 

Il servizio è regionale, a Piacenza è partito nel 2018 con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano; gli operatori sono sei, in un anno e mezzo hanno contattato 200 persone e garantito il servizio per settanta week end. 

Ora si pensa a creare uno sportello di counseling proprio con gli operatori di corridoio. Ne abbiamo parlato con il dottor Antonio Mosti, direttore del Sert servizio dipendenze patologiche. 

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