1000 BANDIERE PER LA VAL D’ARDA: LA MARCIA CONTRO IL CARBONEXT

L’avevamo anticipato, ed ora è una certezza. L’evento per dire no al Carbonext è stato organizzato. Si chiamerà 1000 bandiere per la Val d’Arda, l’appuntamento è per domenica 24 maggio alle 14,30; sarà una lunga marcia che si snoderà da Lugagnano fino al cementifico Buzzi Unicem. Una grande manifestazione popolare per la tutela della salute e dell’ambiente in Val d’Arda, scrivono gli organizzatori, Legambiente e i comitati Basta Nocività in Val d’Arda. “Una passeggiata di 7,5 km – scrivono gli organizzatori – che ha l’intento di far comprendere alle istituzioni che il progetto Carbonext non potrà calpestare i nostri diritti e la nostra vita”. Alla partenza saranno distribuite magliette dei comitati e palloncini e bandiere, qualunque siano; dalla squadra del cuore, al tricolore, lo stendardo delle associazioni, escluse le bandiere politiche o i simboli di partito. Segno che sarà una manifestazione di tutti, al di là del pensiero politico. Le eventuali offerte raccolte finanzieranno l’evento e le analisi che i tecnici dei Comitati stanno compiendo su terreni, acque e prodotti animali della zona presso laboratori accreditati, fino ad ora a proprie spese.

marcia contro carbonext

A TUTTO TONDO, EXPO E IL SUO CANTIERE

Dove oggi si alzano i padiglioni che rappresentano gli stati nell’immensa area dell’Expo, fino a tre anni fa, c’era una enorme distesa di campi. Per fare tutto questo è stata necessaria una intensa ed accurata opera di bonifica ambientale, spesso trattando materiali pericolosi come l’amianto. Se ne è occupata una ditta piacentina la Elios srl, che è entrata nel cantiere nel 2012 e vi è rimasta fino al primo maggio. Ci siamo fatti raccontare cosa è significato lavorare per la realizzazione di quello che oggi è visibile a tutto il mondo.

La crisi del commercio abita anche a Piacenza, eccome. Non solo i piccoli negozi ma anche i grandi centri abbassano le saracinesche. L’ultimo caso è quello del supermercato Carrefour che in due anni ha collezionato un passivo per 800 mila euro. Non se la passa meglio neppure Mercatone Uno di Fiorenzuola. E non naviga in buone acque neanche Mediaworld che a livello nazionale ha previsto la chiusura di 7 punti vendita. Lo store piacentino sembra salvo, ma la prospettiva non è certamente positiva a livello occupazionale.

Medici a lezione di etica. E’ quanto si propone di fare il nuovo corso di etica medica organizzato dall’ordine dei medici, dalla società bio giuridica piacentina e dall’università di torino. Obiettivo fornire gli strumenti culturali per affrontare, in autonomia, le questioni morali più scottanti.

Da bambino di strada a preside di una scuola che accoglie 500 piccoli studenti in una delle baraccopoli della periferia di Kampala. Bosco Lugasala ha fatto una scelta di vita; ha deciso di restituire quello che nella sua infanzia ha ricevuto grazie a Padre Valente e, in seguito, ad Africa Mission Cooperazione e Sviluppo.

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JASNA: “ESSERE DISABILI NON E’ UNA COLPA”

Buongiorno sono Jasna, sono disabile, ma non è colpa mia … essere disabili non è una colpa. Jasna è una delle donne coraggiose in carrozzina che fa parte del Gruppo Disabilità europeo. Ha partecipato insieme ad altri disabili alla Marcia delle Carrozzine, una giornata che si è celebrata a livello nazionale. L’evento, che a Piacenza è stato organizzato dai consiglieri del M5S, Mirta Quagliaroli e Andrea Gabbiani, ha lo scopo di sensibilizzare le amministrazioni pubbliche e e il Governo al rispetto dei principi costituzionali di  inclusione, partecipazione e solidarietà a cui tutti i cittadini hanno diritto. Il sindaco Dosi ha ricevuto dalle mani di Jasna un documento petizione nel quale sono racchiuse, in dieci punti, le richieste di tutta la diversa abilità che vanno dalla prevenzione (meno gradini, meno porte strette, più sicurezza domestica) all’uguaglianza (non deve esistere disparità dio trattamento), dall’urbanistica all’accessibilità (esistono ancora barriere architettoniche nei luoghi pubblici); e ancora tra i punti compare il diritto al lavoro, allo studio, alla formazione, la sicurezza, l’assistenza, gli ausili, i trasporti e le cure. “Il livello di attenzione su questi temi – ha detto il sindaco – è sempre più alto; il tema della disabilità è fortemente presente a Piacenza grazie ai rapporti di collaborazione con le numerose associazioni e cooperative che si occupano di questo tema”.

marcia della carrozzelle1marvcia delle carrozzelle2

PIACENZA, IN ARRIVO L’APP DI PROMOZIONE TURISTICA

Si chiama Piacenza, la nuova App di promozione turistica della città. Sarà operativa entro la fine di maggio e racchiuderà tutto ciò che Piacenza può offrire ai cittadini con informazioni istituzionali, notizie relative alla vita cittadina, calendari di eventi, informazioni di servizio su lavori stradali; ma anche ai turisti con tre percorsi, Piacenza rinascimentale, Piacenza medievale e Piacenza via Francigena. L’applicazione è stata realizzata da Marco Boeri, vincitore della Start Cup Emilia Romagna 2013 con il progetto IMApp, insieme alla società Ultraviolet. L’applicativo è basato su elementi referenziati localmente. Ad oggi sono già presenti oltre 129 punti di interesse esterni e 120 presso il Museo di Palazzo Farnese, di questi oltre 170 sono quelli in cui l’App è sensibile ed interagisce con l’utente. App Piacenza sarà disponibile su tutti i dispositivi mobili, Android e Apple, attraverso i dispositivo beacons e gps. Una volta scaricata, l’applicazione mostrerà una mappa con segnaposti colorati (ad ogni colore corrisponde una categoria), funzioni di ricerca, elenco alfabetico per punti di interesse, schede con descrizione, immagine e audio di ciò che si sta osservando e la possibilità di creare percorsi tematici. I cittadini che vorranno diventare beta tester possono inviare una mail di richiesta all’indirizzo: app@comune.piacenza.it . Ulteriori informazioni nella sezione del sito comunale dedicato all’iniziativa www.comune.piacenza.it/app

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PIAZZETTA PIACENZA, COME LA VIA XX SETTEMBRE DELL’EXPO

Decisamente più pro che contra. Tra chi non è mai stato un appassionato sostenitore dell’operazione Expo e chi invece ci ha creduto fin da subito, a partire dalle amministrazioni e dagli enti istituzionali, Piazzetta Piacenza continua a collezionare consensi. A quasi una settimana dall’inaugurazione, il web e i social ospitano commenti, proposte e suggerimenti. L’architetto Matteo Faroldi ha pubblicato una elaborazione grafica d’impatto che mette a confronto due aree per inquadrare meglio nell’opinione pubblica di casa nostra che l’operazione Piazzetta Piacenza ha un senso. L’area dove sorge la Grande Zolla è sul Decumano dell’Expo in una superficie di 1500 metri quadrati, grande praticamente come il centro storico di Piacenza. Riportando il tutto su scala locale, è come se la Piazzetta fosse la via XX Settembre dell’Expo, in una posizione centralissima. Una “fiera” italiana dentro una “fiera” di portata mondiale. Certo ora la sfida, dal momento che siamo solo all’inizio – ci permettiamo di dire – è che questa struttura, che si lascia guardare con il naso all’insù e con un pò di stupore, possa essere sfruttata in tutte le sue parti, anche nella parte più bassa. La sfida, insomma, è renderla viva, veramente.

EXPO, IL CANTIERE VISTO DA CHI CI HA LAVORATO

Dove oggi si sorgono gli oltre 140 padiglioni di Expo, fino a tre anni fa c’erano solo campi e strade. Fondamentale l’opera di bonifica e di ripulitura, senza le quali tutto quello che oggi fa parte dell’esposizione non sarebbe potuto esistere. Risultato di esperienza e del lavoro degli operai. E’ stata un’azienda piacentina ad occuparsi di tutto questo, la Elios srl, leader nel settore delle bonifiche ambientali, presente nel cantiere di Rho dal febbraio del 2012 fino al giorno dell’inaugurazione. Per dare qualche dato in tre anni sono state asportate 700 mila tonnellate di rifiuti e bonificati volumi per circa 57 mila tonnellate di terreno. “Abbiamo rimosso le interferenze, costruito 23 km di reti fognarie – spiega il direttore generale Dante Bussatori – spostato tre corsi d’acqua superficiali, ripulito l’intera area dai rifiuti”. In totale, sono state impiegate circa 90 mila tonnellate di calcestruzzo e acciaio per la realizzazione di varie opere tra cui un ponte stradale a struttura scatolare da 30 metri, un tunnel pedonale interrato di 200 metri che collega la stazione ferroviaria di Rho-Pero e la linea 1 della Metropolitana al sito espositivo di Expo. I lavori, condotti da una associazione temporanea d’impresa di cui Elios era capofila, hanno impegnato 140 operai ed hanno riguardato le opere di viabilità a raso, grazie alle quali sono state realizzate strade, piste ciclopedonali, aree di parcheggio e piazzali. “Alla fine siamo arrivati in tempo- spiega Bussatori – negli ultimi tre mesi abbiamo fatti i miracoli gettando il cuore oltre gli ostacoli. I ritardi che ci sono stati non erano tanto dovuti ai cantieri, gli operai hanno sempre lavorato. Ci sono stati problemi di progettazione dei padiglioni quando si è deciso di cambiare il tema, dall’alimentazione alla nutrizione. Questo ha provocato un rallentamento in fase progettuale”. Elios è l’impresa più longeva all’interno del cantiere; nonostante la piccola parentesi di stop forzato, nel 2012, dovuto alla revoca dell’autorizzazione da parte della Prefettura di Milano. Il Tar di Milano ha accettato il ricorso ed ha riammesso regolarmente l’azienda piacentina a pieno titolo nel cantiere.

Il servizio completo nella prossima puntata di A Tutto Tondo 

Expo-2015 albero della vita

BUS, ABBONAMENTI RIDOTTI PER DISABILI E PENSIONATI

In attesa che vengano definiti, per il 2015, i criteri operativi del sistema “Mi muovo insieme”, la Regione Emilia Romagna ha prorogato la validità degli abbonamenti annuali di trasporto pubblico urbano per i cittadini disabili e anziani i cui titoli di viaggio agevolati erano in scadenza tra il 31 dicembre 2014 e il 1° giugno 2015. Ciò non consente, tuttavia, il rilascio di nuovi abbonamenti alle persone che ne avrebbero diritto, ma prolunga unicamente la fruizione di quelli già attivi. A Piacenza, la Giunta comunale ha invece stabilito, d’intesa con Seta Spa, che anche i nuovi potenziali utenti possano aderire, offrendo la possibilità di sottoscrivere abbonamenti a costo ridotto alle persone disabili e ai pensionati a basso reddito, appartenenti alla fascia d’età tra i 58 e i 65 anni per le donne, tra i 63 e i 65 anni per gli uomini (ricordando che al compimento del 65° anno entra in vigore la possibilità del trasporto gratuito sui bus urbani). I parametri di reddito saranno gli stessi adottati nel 2014, previsti dalla delibera regionale. Non sarà possibile, dal 31 maggio prossimo, viaggiare senza aver rinnovato l’abbonamento.

autobus

CRISI DEL COMMERCIO, SOFFRONO ANCHE I GRANDI MARCHI

Il commercio è in forte sofferenza e i soldi da spendere sono sempre meno. Potrebbe sembrare un’affermazione banale, ma non la è. Non la è quando la realtà offre agli occhi degli osservatori uan fotografia vivida e reale e quando le saracinesche, inesorabilmente, si abbassano. Accade anche, e sempre di più, nella florida Piacenza. L’ultimo caso quello del supermercato Carrefour che ha chiuso i battenti il 24 aprile scorso. Oggi per i 22 dipendenti c’è la cassa integrazione e domani verrà avviata la procedura di mobilità. Tra l’altro la chiusura di carrefour ha reso praticamente priva la zona ovest della città di un qualsiasi punto vendita alimentare. Ma a fronte di un biennio in cui le perdite sono arrivate a 800 mila euro, l’unica prospettiva era la chiusura. Il pericolo, oltre quello principale occupazionale, è anche che si creino nuove cattedrali nel deserto, immensi siti vuoti, difficili da rilevare. “Stanno girando voci che stiamo verificando interessate a rilevare Carrefour – spiega Giuliano Zuavi segretario della Filcams – abbiamo avuto anche un incontro con il Comune che ha preso un chiaro impegno a verificare la possibilità di ingresso di un nuovo marchio che possa dare una risposta al rischio desertificazione della zona e al problema occupazionale”. Non se la passa di certo meglio un altro marchio famoso, Mercatone Uno che in sette anni ha collezionato un passivo per oltre 630 milioni di euro a livello nazionale. Le conseguenze sono arrivate a caduta sui singoli negozi, quello di Fiorenzuola non è passato indenne. Qui ci sono una trentina di lavoratori che non hanno alcuna certezza per il futuro. Anche il colosso della tecnologia Mediaworld ha annunciato, in tutta Italia, la chiusura di 7 punti vendita e numerose procedure di mobilità. A Piacenza la situazione sembra sotto controllo ma è l’inizio di una fase non certamente positiva dal punto di vista occupazionale. Secondo il sindacalista le principali responsabilità di questa moria del commercio sono soprattutto politiche. “Il vero punto è il potere d’acquisto. La crisi cominciata nel 2008 è fortemente peggiorata. Abbiamo un’esigenza – spiega Zuavi – mettere nelle tasche dei lavoratori una buona quota di soldi prelevati, in questi anni, in modo scellerato spostando le ricchezze da una parte all’altra del paese. Io credo che la crisi sia destinata a peggiorare”.

Il servizio completo nella prossima puntata di A Tutto Tondo 

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POLIZIA MUNICIPALE, SCIOPERO IN VISTA IL 4 LUGLIO?

Nulla di fatto. Lo stato di agitazione all’interno del comando di Polizia Municipale proclamato dal Diccap-Sulpl rimane, eccome. Tanto che è in corso di definizione un’assemblea per una delle prossime domeniche di maggio e, se nulla cambierà, non è da escludere l’ipotesi di uno sciopero per il 4 luglio, giorno del Patrono Sant’Antonino. Nell’incontro odierno, alla presenza del sindaco Dosi, del neo comandante Poma, della dirigente Bossi e dell’assessore Gazzola, non ci sono state le risposte attese. Davanti alla problematiche ormai note come il riconoscimento della parte contrattuale per festivi e festivi infrasettimanali, polizza infortuni, revisione certificati medici e dei protocolli sanitari della PM, missioni e trasferte, equa distribuzione degli straordinari, “l’amministrazione – si legge nella nota del Sulpl – contravvenendo a quanto si era impegnata a fare in data 21.04.2015 dinanzi al Prefetto Dott. Palombi, oggi ha risposto che ha bisogno di studiare ancora le questioni poste alla Sua attenzione. Intanto, il DiCCAP_SULPL, dinanzi all’ennesima non risposta della stessa e al continuo rimandare, ha confermato lo stato di agitazione ed ha reso note le azioni sindacali (assemblee e scioperi) che attuerà, nel rispetto di quanto deciso dall’assemblea dei lavoratori, nelle prossime domeniche di maggio”. Il sindacato rivolge un ringraziamento al comandante Poma “per la sua onestà intellettuale; essendosi insediato da pochissimi giorni, certo era impensabile far ricadere su di Lui la responsabilità della risoluzione immediata di tutte le problematiche”.

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DA BAMBINO DI STRADA A PRESIDE, LA STORIA DI BOSCO LUGASALA

Bosco Lugasala oggi è il preside di una scuola che accoglie oltre 500 bambini orfani, la Great valley school nelle baraccopoli alla periferia di Kampala. Bosco Lugasala ha deciso di restituire quello che nella sua infanzia ha ricevuto grazie all’incontro con Padre Valente prima e con Africa Mission poi. Bosco, oggi ha 37 anni, è nato in Ruanda, poi si è trasferito in Uganda dove ha perso gran parte della famiglia, ma proprio quando sembrava non ci fosse più nulla per cui sperare ha incontrato il missionario comboniano Padre Valente, da qui la svolta. La scuola è nata nel 2005, da 105 piccoli studenti si è passati a 500. Oggi i ragazzini che hanno frequentato il primo anno si sono laureati. Nel 2006 l’incontro con Africa Mission Cooperazione e Sviluppo con cui è iniziata una collaborazione nel segno della solidarietà. A Kampala la situazione è difficile; soffre di un grave problema strutturale perchè non riesce ad accogliere tutte le persone che vi arrivano dalla periferia. Per questo ci sono problematiche sanitarie e legate all’inquinamento veicolare e delle fabbriche. Nonostante questo l’obiettivo è offrire a questi bambini la possibilità di un riscatto sociale che passa attraverso la cultura e l’educazione, sopratutto l’insegnamento delle lingue.

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