E’ un’area di circa 130 mila metri quadrati quella oggetto della proposta di riqualificazione urbana del Consorzio Agrario Terre Padane. Un’area che comprende la zona tra via Pennazzi, via dei Pisoni e la Ferrovia. All’interno di questi spazi vi sono infrastrutture abbandonate da anni o scarsamente utilizzate, come il Piano Caricatore, l’ex Mercato Ortofrutticolo e parte del Consorzio Agrario provinciale, in fase di dismissione e in stato di forte degrado. Il complesso del Consorzio Agrario è in quasi completamento dismesso, fatta eccezione per il Palazzo dell’Agricoltura; gli immobili che fanno parte dell’ex mercato Ortofrutticolo sono inutilizzati, il Piano Caricatore di proprietà del Demanio non ospita edifici. Ecco come si inserisce la proposta di riqualificazione che il Consorzio agrario Terre Padane presenta al comune di Piacenza, dando così il via al percorso partecipativo coinvolgendo cittadini, enti e associazioni di categoria. Primo incontro pubblico lunedì 12 ottobre alle 21 alla Sala Betonazzi del Palazzo dell’Agricoltura per la presentazione del progetto. “Cosa fare di quest’area? ci siamo domandati – ha spiegato il presidente del Consorzio agrario Terre Padane Luigi Bisi – presenteremo un progetto che valorizzi questa parte di città con verde pubblico e infrastrutture che sgraveranno dal traffico via Colombo. Se il comune approverà il progetto, di cui per ora c’è solo il solo il rendering, è bene precisare che il Consorzio non cesserà alcuna attività, le zone interessate alla riqualificazione sono in disuso da oltre 20 anni”. “Non è una questione immobiliare – fa eco Marco Crotti presidente di Coldiretti – ma di condividere un progetto per la città restituendo a Piacenza una zona nuova, fruibile, moderna e viva”. L’area in questione è al 99% impermeabilizzata; l’idea nasce da una visione integrata di immobili di proprietà del Consorzio e di proprietà pubblica con risvolti positivi anche in termini di viabilità. “Dal 99% di costruito si passerà al 50% – spiega l’architetto – con soluzioni pluripiano che permetteranno un ampliamento in altezza. Per alleggerire il traffico su via Colombo è prevista una bretellina da via Pennazzi in direzione ferrovia verso Borgo Faxhall che comprenda anche l’ex Mercato Ortofrutticolo e il Piano Caricatore. Rispetto a come si presenta oggi, nella zona verrà implementato il verde pubblico, il comparto polifunzionale, residenza, spazi sociali, servizi alla persona. Non si tratta della riqualificazione di un quartiere ma di un vero e proprio pezzo di città che si integra nel tessuto urbano”. “Il progetto è particolarmente interessante per il Comune – conferma l’assessore Silvio Bisotti – perchè soprattutto la riqualificazione l’area del mercato ortofrutticolo andrebbe a chiudere la partita di Borgo Faxhall, per cui l’auspicio è di rendere il più rapido possibile l’avvio del percorso”. Ci vorranno tra i 7 e gli 8 mesi per avviare il progetto, tempo in cui Comune e i soggetti coinvolti esprimano il loro parere, nel frattempo proseguirà anche il percorso partecipativo con la città.
PDK: “IL CIRCO DELLE ILLUSIONI” CONTRO IL GIOCO D’AZZARDO
Anche il teatro in prima linea contro il gioco d’azzardo. La compagnia PKD presenta venerdì 9 ottobre al teatro San Matteo lo spettacolo Il Circo delle illusioni sulla tematica della prevenzione al gioco d’azzardo. La rappresentazione fa parte del progetto che da alcuni anni PKD in collaborazione con il Comune di Piacenza, assessorato alle Politiche Giovanili, Assessore Piroli, propone sul territorio del Comune di Piacenza. Il progetto prevede la rappresentazione di spettacoli del progetto di PrevenzioneTeatro, progetto artistico che dal 2004 unisce la compagnia piacentina PKD alla compagnia bergamasca La Pulce. La sinergia artistica trale due compagnie teatrali ha permesso la realizzazione di diversi spettacoli, Giovani Spiriti sulla prevenzione consumo alcol, XTC 2 prevenzione sostanze stupefacenti, Giovani Spiriti on the Road sul rapporto alcol e guida e Il Circo delle Illusioni sulla tematica del gioco d’azzardo.
DOSI: “LE ALLUVIONI CI COSTRINGONO A RISTABILIRE LE PRIORITA'”
Quello che è accaduto nelle scorse ore in costa Azzurra, riporta inevitabilmente la mente alle notte tra il 13 e 14 settembre scorsi. Esattamente tre settimane fa gran parte della provincia di Piacenza si è svegliata sotto una coltre di fango e melma difficile da pulire via. I segni dell’alluvione si portano dentro anche quando l’acqua non c’è più, ce lo insegnano le persone che, da subito, hanno incominciato a pulire cantine, case, garage e strade. Ora la palla passa alle istituzioni che devono prendersi le proprie responsabilità: lo ha fatto la Regione stanziando 5 milioni di euro per l’intero territorio, lo ha fatto il governo con lo stato di emergenza e i 10 milioni di euro. Ma i cittadini si aspettano delle risposte immediate e in tempi brevi. Il sindaco Dosi che non si è sottratto ad un aspro confronto con i residenti di Roncaglia, ha affidato a Facebook le sue riflessioni, l’indomani la terribile alluvione in Costa Azzurra, sottolineando come fenomeni come questi si verificano sempre più frequentemente, lasciando all’eccezionalità poco o nulla.
“Leggo dalle cronache dell’alluvione in Costa Azzurra che 7 dei 17 finora deceduti sono stati trovati nelle rispettive auto mentre cercavano di portarle fuori dai rispettivi garage. Non posso e non voglio trarre conclusioni, ma è inevitabile formulare qualche pensiero ad alta voce pensando a quanto è accaduto da noi lo scorso 14 settembre.
Mi sembra evidente che ormai ci troviamo di fronte a fenomeni la cui violenza non è più solo occasionale o sporadica. Potremo migliorare i sistemi di comunicazione e allarme, rinforzare gli argini e pulire greti e alvei. Abbiamo già cominciato a farlo, ma credo che dobbiamo anche constatare la nostra impotenza di fronte ad una violenza della natura che ci rende molto fragili e indifesi. Una violenza che ci costringe a stabilire delle priorità, che mettono la difesa della vita umana in prima fila anche a costo di rischiare di perdere beni e oggetti personali, per quanto importanti possano essere.
Inoltre, a livello politico e amministrativo, credo che dovremo rivedere la stessa costruzione dei nostri bilanci (a tutti i livelli di governo) prevedendo una quota significativa a favore di azioni di sostegno solidale destinate a imprese, esercizi e privati colpiti da eventi talmente feroci, da mettere in discussione la loro stessa sopravvivenza sociale.
Ci stiamo avvicinando al collo dell’imbuto: stiamo pagando una lunga sovrapposizione di errori che si sono accumulati nel corso dei decenni, e con i quali oggi dobbiamo fare i conti. In compenso, e non è poco, tiene la solidarietà. Una comunità si riconosce nei momenti più difficili e ostili. E Piacenza sta dimostrando di saper essere una comunità. Non è sufficiente, ma è un’ottima base da cui ripartire”.
FRUTTI ANTICHI, IN MOSTRA LA BIODIVERSITA’
Frutti Antichi stupisce ancora, sebbene quest’anno sia arrivata alla 20 esima edizione. Sarà per l’atmosfera, sarà per la qualità dei prodotti esposti, sarà per l’originalità e per il contesto. Da sempre la manifestazione è una grande festa della biodiversità, divenuta negli anni sempre più ricca di contenuti e sempre più seguita dagli appassionati di verde. All’esposizione partecipano i migliori florovivaisti impegnati nella coltivazione e salvaguardia di varietà in via di estinzione, abilissimi artigiani depositari di antichi mestieri e agricoltori che praticano metodi di coltivazione rispettosi della terra. Protagonisti della mostra esemplari di piante e fiori ormai ormai scomparsi dai nostri giardini e dalle nostre tavole, non sono mancate collezioni di patate, di peperoncini, di legumi in grado di esaltare la complessità di un immenso patrimonio genetico che rischia di andare perduto. Accanto a rare specie di uva, nocciole e fichi, sono esposte anche le bacche rosse d’autunno e tipologie di zucche dai colori variegati e dalle forme bizzarre.
SOSTA FORZATA C’E’. IL CAMMINO RIPRENDE
Sosta Forzata c’è. O meglio è tornata con un nuovo corso. La rivista del carcere di Piacenza, dopo qualche mese di stop, è uscita con nuovo numero. Numero 1 settembre 2015, distribuito in occasione del Festival del Diritto, come a ribadire un’esistenza in vita. Il nuovo editore e la associazione Verso Itaca, la onlus che insieme al comune di Piacenza sta valutando l’ipotesi di riorganizzare la redazione all’interno del carcere. Con il direttore della rivista Carla Chiappini abbiamo spiegato cosa è e cosa racconta Forza Sostata. Lo abbiamo fatto con esempi concreti, con le persone che vivono e che hanno vissuto la realtà del carcere.
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RONCAGLIA, DISATTIVATO IL NUMERO DI EMERGENZA. ECCO I NUOVI RECAPITI
L’Amministrazione comunale informa che non sono più operativi né il numero telefonico 334-8864268, né la casella emergenza.alluvione@comune.piacenza.it, attivati dopo l’esondazione. I cittadini colpiti dall’alluvione che avessero necessità di ulteriore assistenza e informazioni, possono scrivere a protezione.civile@comune.piacenza.it o contattare il centralino telefonico del Municipio allo 0523-4921, nei seguenti orari: lunedì e giovedì dalle 8 alle 18, martedì dalle 8 alle 17, mercoledì e venerdì dalle 8 alle 14. Gli operatori provvederanno a indirizzare le chiamate agli uffici di competenza.
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MUSEO DELL’AGRICOLTURA AL LABORATORIO PONTIERI. PRIMA IL PROGETTO POI LE RISORSE
Il progetto preliminare del nuovo museo della meccanizzazione agricola verrà presentato nel corso della manifestazione Coppa D’Oro 2015, in programma nel prossimo week end. In realtà nell’incontro con la stampa e i soggetti coinvolti si pensava già di avere un assaggio di quello che verrà realizzato all’interno dell’area dell’ex Laboratorio Pontieri, in verità sono state fornite le linee generali del progetto. Il museo troverà sede nel padiglione Palmanova, in un’area di 2mila metri quadrati con la possibilità di utilizzare un piano ulteriore, ancora in buono stato, portando la superficie utile a 3mila metri quadrati. Si tratterebbe del primo esempio di recupero di un’area demaniale che torna alla città. I tempi per il trasferimento sarebbero brevi, già entro i primi mesi del 2016, ha confermato l’assessore Silvio Bisotti. In prima linea per la realizzazione del museo ci sono Consorzio Terre Padane e Camera di Commercio, quest’ultima si può definire capofila. “In Italia non esiste un museo nazionale dell’agricoltura – ha detto il presidente della Camera di Commercio Giuseppe Parenti – Piacenza è baricentro della Pianura Padana e fa dell’agricoltura il fiore all’occhiello della sua produzione. Questo potrebbe essere l’inizio per allargarci anche al riutilizzo degli immobili vicini”. Il progetto preliminare, oggi ancora nel cassetto, è stato elaborato dagli architetti Benito Dodi, Marcello Spigaroli con la collaborazione di alcuni giovani colleghi Cristian Sartori, Alessandra Fagioli e Marta Piana: “il museo sarà una realtà viva – ha detto Dodi – grazie al coinvolgimento degli studenti, sarà un vero e proprio laboratorio di attività, all’insegna di una riprogettazione della città che porti al recupero di aree dismesse”. Capitolo costi e finanziamenti: la spesa per la realizzazione è nell’ordine dei due milioni di euro, cifra alla quale il Comune non contribuirà in alcun modo. Una volta che il progetto avrà l’ok della Soprintendenza si andrà alla ricerca di finanziamenti attraverso bandi regionali e nazionali ad hoc o l’ingresso di sponsor di caratura nazionale. Argomenti come piano economico, spese di gestione e numero di occupati verranno affrontati in un secondo tempo.
PIAZZA CAVALLI DIVENTA LA VIA MARGUTTA DEL POMODORO
Piazza Cavalli si è trasformata nella vi Margutta del pomodoro. Il Festival dell’Oro Rosso a Piacenza dal 2 al 4 ottobre, ha previsto una sezione dedicata ai bambini della scuole materne ed elementari di Piacenza. Giovani artisti hanno realizzato disegni su tela a base di passata di pomodoro; un laboratorio che ha occupato una cinquantina di bambini delle scuole della città guidati dal pittore Alfonso Maffini. In programma anche una lettura animata rivolta ai bambini delle scuole materne ed elementari del libro “Benvenuto Pomodoro”, dedicato a temi attuali come la sana alimentazione e l’orto, naturalmente dal punto di vista giocoso dei bambini. In piazza Cavalli è arrivato anche Momon, il nuovo personaggi di Allegra Dami Just For Kids che ha incontrato i più piccoli. Nel laboratorio di cucina i bambini hanno scelto tra gli alimenti disponibili quelli da mettere nella cesta dei buoni e quelli da mettere in quella dei cattivi. Laboratorio rivolto alle classi materne ed elementari condotto dalla dietista del comune. Una iniziativa che vuole portare a far conoscere più da vicino i mille gusti del pomodoro, grazie a un menù a tema che verrà loro servito nelle mense scolastiche. Sarà un momento per apprezzare le proprietà di questo ortaggio, povero di calorie ma ricco di vitamine e sali minerali, riscoprendo piatti della tradizione e, allo stesso tempo, sensibilizzando i più piccoli sull’importanza del prodotto.
OPEN DAY, QUANDO L’OSPEDALE SI APRE ALLA CITTA’
L’ospedale di Piacenza si apre alla città. Lo farà nel prossimo week end con una serie di eventi che coinvolgeranno studenti, associazioni e cittadini. Nell’Open Day il presidio ospedaliero, per tre giorni, i piacentini potranno incontrare i medici, i professionisti della salute e i volontari. Si comincia giovedì 8 e venerdì 9 con le scuole, poi sabato la giornata sarà dedicata a tutti e aperta a bambini, ragazzi, adulti e anziani. Gli studenti coinvolti nell’iniziativa sono 656 divisi in 29 classi per 14 scuole, oltre una ventina i reparti e servizi coinvolti, altrettante le associazioni di volontariato. Quest’anno è prevista la collaborazione con il Coni di Piacenza e il Comitato Paralimpico; non mancheranno merende gustose grazie all’Associazione Panificatori e all’Associazione Gelatieri Artigiani Piacentini. Un importante focus sarà quello sull’importanza dell’allattamento al seno, con la mostra Il latte della mamma non si scorda mai e il flash mob sull’allattamento con mamme e bambini protagonisti. Non mancheranno momenti dedicati al gioco con i classici mattoncini Lego e la musica. Sabato pomeriggio è prevista l’inaugurazione della sala d’attesa al Centro Salute Donna e della nuova sede del day hospital di Oncologia.
BONACCINI A RONCAGLIA: “SAREMO QUI OGNI GIORNO”. I RESIDENTI CHIEDONO I FATTI
Non voleva essere il giorno delle passerelle ma della reale e concreta presa visione degli interventi urgenti per mettere in sicurezza un intero territorio flagellato dall’alluvione del Nure e del Trebbia. Il presidente delle Regione Stefano Bonaccini, accompagnato dall’assessore Paola Gazzolo, dai consiglieri regionali Katia Tarasconi, Gianluigi Molinari e dal sindaco Paolo Dosi hanno ripercorso le zone sventrate dall’alluvione. Partendo da Roncaglia dove hanno incontrato i residenti che chiedono interventi urgenti e immediati, per arrivare fino a Farini passando anche per la val Trebbia. Di confermato ci sono lo stato di emergenza proclamato dal Governo con lo stanziamento di 10 milioni di euro, in meno di quindicina di giorni dall’alluvione, i 5 milioni dalla Regione che serviranno per gli interventi di somma urgenza. A questo si aggiunge lo sblocco del patto di stabilità per i comuni colpiti che potranno impiegare le risorse per gli interventi più necessari. Dal governo si attende disco verde sulla sospensione dei tributi. Oltre agli interventi sul territorio, al rifacimento e massa in sicurezza degli argini, la regione sta valutando come intervenire a favore dei privati, ad esempio pagando l’affitto a chi ha l’abitazione lesionata. “I piacentini sappiano che saremo qui ogni giorno, dobbiamo fare le cose bene e in fretta”.
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