MY TELLING VINCE IL BANDO PROGETTO GIOVANI E SI PRESENTA

“My Telling” è uno dei progetti vincitori che ha partecipato al bando Progetto Giovani promosso dall’assessorato alla Politiche Giovanili del comune di Piacenza. L’esito del progetto verrà presentato da Francesca Derba e Silvia Bersani durante un evento aperto al pubblico il 19 giugno alle 19:00 nelle sale di Spazio 2 di via XXIV Maggio, alla presenza dell’Assessora alle Politiche Giovanili Giulia Piroli, della presidente del centro Tice Francesca Cavallini, della video giornalista Diletta Grella e dei ragazzi di BeWonder, che hanno realizzato il sito Internet ed il video per l’evento finale che sintetizza tutto il progetto. MyTelling è un programma di sostegno realizzato su misura per consentire ai NEET (Not being in Employment, Education or Training), ossia coloro che non lavorano né studiano, di acquisire preziose soft skills e competenze che facilitino la ricerca di lavoro e la motivazione allo studio. L’obiettivo del progetto era quello di migliorare le opportunità di istruzione e formazione professionale per i giovani di Piacenza e provincia attraverso: la riconquista della fiducia e della motivazione, la creazione di opportunità di occupazione e la promozione del concetto di mobilità attraverso attività di volontariato, l’aumento della capacità di attrazione delle opportunità di istruzione e formazione professionale.

my telling

BITUMIFICIO, I CITTADINI CHIEDONO UN PARERE LEGALE

Un sit-in dopo l’altro. La settimana scorsa sotto la sede della Provincia si erano radunati cittadini, comitati e associazione ambientaliste per dire no al progetto del Carbonext. Oggi la Conferenza dei Servizi ha discusso la AUA, Autorizzazione Unica Ambientale relativa al progetto del bitumificio in località Pontenuovo di Gossolengo. I cittadini che si sono opposti al progetto hanno ripetutamente chiesto al sindaco di Gossolengo sia in assemblea pubblica che in forma scritta e attraverso le osservazioni di Legambiente, che si procedesse alla procedura di VIA , Valutazione di Impatto Ambientale. Comune e Provincia hanno sempre affermato che la legge non lo consente. I cittadini però sono di opinione opposta, da qui è scattata la richiesta al Comune per un parere legale, parere che ad oggi non è ancora arrivato.

bitumificio sit in

“RITORNO ALLE ORIGINI” ARRIVA ALL’EXPO

Prima la presentazione a Piacenza la scorsa settimana, oggi il debutto in Piazzetta Piacenza all’Expo. Il cortometraggio Ritorno alle origini  è stato proiettato a Milano dove resterà fino ad ottobre, integrato a fin estate dall’ultima parte del corto dedicato alla raccolta al pomodoro. Il progetto POMOD’ORO, che proponeva   di   sviluppare   una   narrazione   della filiera del pomodoro e del   territorio   di   appartenenza, prevedeva la  realizzazione  di  un  video  promozionale documentario  multimediale. Il  corto RITORNO ALLE ORIGINI sarà  interattivo  e  fruibile  attraverso internet,  proiezioni,  touchscreen  mobili e sarà  il supporto della  promozione  del  Pomodoro piacentino  per  Expo  Milano  2015  in  Piazzetta. Il corto presentato domattina sarà un’anteprima del video, della durata di una decina di minuti: circa  un terzo di quello che sarà il filmato finale. Alla presentazione hanno partecipato la Cravedi Produzione Immagine, il regista Andrea Canepari, alcuni giovani attori del corto e il sottosegretario Paola De Micheli.

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ALLEANZA DELLE COOPERATIVE ITALIANE: NON E’ QUESTIONE DI LEADERSHIP

Quella tra Confcooperative e Lagacoop è una liaison nella quale non c’è leadership; un matrimonio, come si dice, di intenti. Un percorso cominciato 4 anni fa attraverso la costituzione a livello nazionale dell’Alleanza delle Cooperative, iniziato a livello locale anche a Piacenza, qualche mese fa. “Abbiamo iniziato questo percorso Aci a Piacenza – spiega il presidente di Aci Francesco Milza – da anni condividiamo con Legacoop relazioni istituzionali, il nostro è stato un fidanzamento naturale”. Ma non si parli di leadership, piuttosto di operazione esponenziale: “Se ragionassimo in questi termini sarebbe fallimentare – spiega il presidente – mi piace citare Papa Francesco quando dice che in cooperazione 1+1 è uguale a 3, non c’è un rapporto numerico, ma esponenziale”.  I numeri che il comparto porta con sè sono certamente importanti, compresa la realtà più piccola, Agci, l’Associazione  generale delle cooperative italiane. Partiamo dai soci: 85mila per Legacoop, 11 mila per Confcooperative; 10 mila 500 lavoratori divisi tra 8 mila per Confcooperative e 2500 per Legacoop, per un fatturato comune di 660 milioni di euro. Più svariati i settori di occupazione che vanno dalla grande distribuzione, alle cooperative agricole, dai servizi sociali a quelli alla persona, che in questi anni di crisi si sono distinti per la tenuta occupazionale, fatta eccezione per il settore delle costruzioni. Aci si pone come soggetto di rappresentanza e tutela della associate e dei soci lavoratori. Proprio in relazione a questo è forte e pressante la richiesta di rappresentanza al’interno della giunta camerale. “Non vogliamo fare una prova muscolare – specifica Milza – ma forti della tenuta occupazionale che in questi anni il mondo della cooperazione ha dimostrato di avere, riteniamo sia meritevole essere rappresentati nella giunta camerale”. Tra gli obiettivi più importanti c’è una data, il 2017, data nella quale rendere definitivo il percorso, con la nascita di una unica rappresentanza dei cooperatori italiani. Impossibile non toccare l’attualità e le difficoltà che il mondo cooperativo sta vivendo, ultimo fatto in ordine di tempo, dallo scandalo della Cpl Concordia alla coop 29 Giugno che ha scoperchiato l’affaire di Roma Capitale. Episodi gravi che finiscono per gettare discredito su tutto il mondo cooperativo. “Annualmente le coop vengono revisionate come indica il Ministero – spiega il vicepresidente Maurizio Molinelli – da una punto di vista contabile. Chi commette reati è fuori, ma dobbiamo scindere le azioni del management da quella della base sociale. La battaglia che stiamo poetando avanti con la raccolta firme contro le false cooperative, va proprio in questa direzione”.

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DAL MINISTERO 4 MILIONI DI EURO PER LE SCUOLE PIACENTINE

Sono sette i comuni che beneficeranno dei Decreto Interministeriale Mutui che mette a disposizione contributi a fondo dei perduto per le amministrazioni. Bettola, Ponte dell’Olio, Vernasca Castelvetro e Lugagnano, Gragnano e Piacenza sono i comuni che si divideranno i 4 milioni di euro messi a disposizione dal Decreto. ‘Ringrazio – ha detto il consigliere Paola Galvani – tutti i consiglieri regionali per essere riusciti a ottenere questo risultato, di solito a Piacenza spettava il 7 per cento degli stanziamenti regionali, invece siamo riusciti ad ottenere oltre 4 milioni di euro contro i 2 milioni e mezzo preventivati. E non è escluso che arrivino altre risorse. Questi finanziamenti riguardano il 2015, mentre il decreto mutui ha una durata triennale. Quindi ci aspettiamo che per i prossimi anni arrivino altre risorse di importo analogo. Noi rinunciamo al nostro 40 per cento, e la Provincia ha deciso di provvedere alla riqualificazione degli istituti superiori (competenza dell’ente) con risorse proprie. L’invito quindi va ai Comuni: preparate progetti di riqualificazione per le vostre scuole, è siate pronti ad utilizzarle nel momento giusto’. In particolare il comune di Piacenza potrà portare a termine i lavori all’asilo Vaiarini (550mila euro) e dare così una risposta ai genitori dei piccoli studenti della materna e del nido che si erano anche costituti in comitato per ottenere risposte dall’amministrazione.

edilizia scuola mutui

AD EXPO AL VIA LA SETTIMANA DEDICATA AL POMODORO

Sette giorni di i iniziative, eventi, incontri culturali e gastronomici incentrati sul pomodoro. Inizia oggi all’Exo la settimana dedicata all’oro rosso che culminerà sabato 20 con la creazione della pizza da record: un chilometro e mezzo di lunghezza, per per oltre 30 tranci, 5 tonnellate di peso, cotta grazie a 5 forni mobili su una gigantesca teglia collocata sul Decumano di Expo. “L’obiettivo è quello di promuovere il pomodoro – ha detto il Sottosegretario Paola De Micheli, presidente dell’associazione “Settimana Mondiale del Pomodoro” – nei confronti dei consumatori e dei visitatori di Expo, ma non solo. Gli eventi sono stati promossi dall’associazione composta dai distretti italiani del pomodoro che raccolgono produttori e trasformatori, di cui fanno parte tutti i pezzi della filiera produttiva. In calendario nel corso della Settimana Mondiale del Pomodoro ci sono esposizioni, convegni e workshop, ma anche percorsi degustativi ed eventi spettacolari rivolti al grande pubblico, in cui il tema del pomodoro sarà trattato sotto ogni aspetto: ecologico, agricolo, industriale, commerciale, ma anche nutrizionale, salutistico, gastronomico e ludico-culturale. La prima parte della settimana sarà riservata prevalentemente agli operatori del settore della produzione e della trasformazione, con conferenze in cui verranno affrontati tutti gli aspetti colturali, industriali ed anche socio-economici della filiera del pomodoro da industria, evidenziandone l’elevata sostenibilità generale, la storia e le innovazioni tecnologiche disponibili, ed infine, le strategie commerciali. L’intento è quello di arricchire il dibattito di spunti di riflessione interessanti per la diffusione della qualità organizzativa e produttiva della filiera del pomodoro “Made in Italy” nel mondo. La seconda parte della settimana sarà dedicata ad iniziative culturali e gastronomiche di maggiore impatto per il grande pubblico dei consumatori, con la realizzazione di eventi enogastronomici: chef di fama internazionale presenteranno piatti a base di pomodoro in un contesto di italianità ma anche di necessaria globalizzazione dei consumi.

pomodoro raccolta

L’ON. BERSANI TIENE A BATTESIMO ALICE, LA SINISTRA CHE RITORNA

C’era anche l’onorevole Pierluigi Bersani al battesimo di Alice, l’associazione culturale politica a sinistra in un mondo che cambia, secondo la definizione che si sono dati i soci fondatori. E sono proprio loro a connotare Alice: in platea ad ascoltare Vladimiro Giacchè e Paolo Guerrieri sul tema del futuro dell’Italia in Europa c’erano coloro che danno il volto all’associazione. L’ex vice sindaco Francesco Cacciatore, l’ex consigliere regionale Nino Beretta oggi presidente di Alice, Vittorio Silva ex segretario del PD, l’onorevole Maurizio Migliavacca, solo per citarne alcuni. I nostalgici di una sinistra che non c’è più e che oggi trova poco spazio di espressione? Alice ha questo obiettivo: “luogo di scambio di idee, discussione – spiega Cacciatore – aperto e democratico. Riflettere sull’Europa e sul ruolo che oggi l’Italia vi occupa all’interno ci sembra una priorità per capire chi siamo e cosa vogliamo fare”. Laboratorio in vista delle elezioni del 2017? “Se avessimo vuluto fare questo avremmo scelto altri temi” risponde l’ex vice sindaco. Ma c’è ancora tempo per affrontarli, aggiungiamo noi.

Tra gli iscritti anche l’onorevole Bersani a cui sono state affidate le conclusioni: “bene questa associazione – ha detto – molte ne stanno nascendo, per differenziarsi da ciò che ci propina il sistema unico dell’informazione”. Sull’Euro Bersani è chiaro: “bisogna prendere atto che è prevalso un percorso che alla fine ha prodotto sbilanciamento, un meccanismo che sospinge i più deboli nelle condizioni di deficit competitivo. Occorre una Europa dove tutti operano e dove tutto sia competitivo”. Per spiegare meglio, prende ad esempio Ovidio che riferendosi all’amata scriveva “non posso vivere né con te né senza di te”. “così è per noi l’Europa, dobbiamo trovare il modo per affrontare le giuste modifiche. Certo uscire non conviene a nessuno, ma l’irreversibilità dell’euro è un terreno di battaglia”.

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BARACCHI: “RIPENSIAMO IL PO E LA CITTA’, GLI ARCHITETTI SCENDONO IN CAMPO”

Gli architetti di Piacenza scendono in campo per un Po più vivibile, diverso, a misura d’uomo. Il convegno organizzato dall’Ordine degli Architetti Le città di fiume va proprio in questa direzione: “ascoltare dagli esempi di città a noi vicine, come Lodi, Cremona, Pavia, Alessandria, prendere spunto e possibilmente migliorare” spiega il presidente Giuseppe Baracchi. “Scambiarci opinioni con le città confinanti che hanno un rapporto diretto con il fiume e con l’acqua, è una possibilità che ci dobbiamo dare – spiega – noi architetti ci proponiamo con un ruolo collaborativo su come far vivere il paesaggio in senso più ampio. Oggi partiamo dal fiume e dal rapporto che Piacenza ha con il Po, un rapporto che nei decenni è fortemente cambiato. Nonostante questo dobbiamo riappropriarcene, non tanto per la balneabilità, quanto per viverlo, anche solo per il tempo libero e non solo il Po ma anche il Trebbia che oggi è molto vissuto e frequentato.

La mission dell’Ordine degli Architetti di Piacenza che conta 545 professionisti è proprio questa: rimettere la figura al centro della progettualità della città del futuro, partendo, nel caso del convegno, sul paesaggio e sul fiume. “Questo – conclude Baracchi – prevede una progettualità a monte, ovvero il rapporto tra la città e il suo fiume”.

Bersani Alice

“RITORNO ALLE ORIGINI”, IL CORTO DEDICATO AL POMODORO VA ALL’EXPO

Un prodotto narrativo per raccontare il pomodoro. Questo concetto viene espresso in Ritorno alle origini il cortometraggio prodotto da Cravedi Produzione Immagini con la regia di Andrea Canepari e il supporto tecnico di Massimo Albasi. Il corto di 11 minuti e mezzo verrà trasmesso in Piazzetta Piacenza nel corso della settimana del Pomodoro ad Expo dal 14 al 21 giugno. Un vero e proprio film che rientra nel progetto Pomd’oro, promosso dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano e da Ats. Pomd’oro si proponeva di sviluppare una narrazione della filiera del pomodoro e del territorio di appartenenza, prevedendo la realizzazione di un video promozionale documentario multimediale. La storia si sviluppa intorno a una giovane ragazza inglese figlia di emigrati che torna a scoprire le proprie origini. Nel suo viaggio in Italia conosce lo zio, i cugini e la sua grande famiglia che riscopre intorno alla tavola, l’occasione per valorizzare e le eccellenze del patrimonio enogastronomico, in primis il pomodoro non un prodotto del terreno ma del territorio. Intorno al film, doppiato anche in lingua inglese grazie al cugino che traduce in simultanea al padre ciò che dice la protagonista, sono ruotate 35 persone tra attori, tecnici e produttori. Anche le location non sono state scelte casualmente ma sono lo specchio di ciò che offre la nostra provincia: la cascina di Gragnanino di proprietà del prof. Domenico Ferrari e gli interni a palazzo Vignola di Fiorenzuola dell’ing. Scarabelli. “Un film nato per evocare un forte impatto emotivo ed emozionale – hanno detto il regista Andrea Canepari e il produttore Gianni Cravedi – realizzato in tempi record, meno di un mese, grazie alla professionalità di tutti coloro che vi hanno collaborato”.

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LA STORIA DI GIULIA, UCCISA DUE VOLTE. A TUTTO TONDO

Un libro nel quale è racchiuso il bisogno di raccontare al mondo chi era Giulia, uccisa per mano del marito, e uccisa un’alta volta, dal processo, dalle istituzioni, dall’opinione pubblica. Giovanna Ferrari, la mamma di Giulia assassinata a 30 dal marito l’11 febbraio del 2009 in un paesino in provincia di Modena, ha bisogno di raccontare alle persone come sono andare le cose e di tornare un’altra volta a parlare di femminicidio, una piaga che non trova soluzione. Per questo ha scritto il libro Per non dargliela vinta. Non c’è nulla di passionale, dietro ad una storia di violenza psicologica o fisica che sia, non c’è amore dietro le minacce velate di un uomo che tiene in pugno la sua compagna.

L’inquinamento è un cancerogeno certo. A confermarlo è la IARC, l’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro nella monografia numero 103. Il dottor Miserotti, referente dell’Isde, medici per l’ambiente, conferma che uno stile di vita sano certo aiuta a prevenire patologie gravi, ma spesso si insiste troppo sulla condotta personale del singolo cittadino, addossandogli un carico di responsabilità eccessivo. A proposito di inquinamento, continua la battaglia di comitati, cittadini e Legambiente contro il progetto del Carbonext. L’ultimo atto in ordine di tempo, è stato il sit-in sotto la Provincia e la consegna al presidente Rolleri di 5600 firme raccolte contro il progetto. Il pressing dei cittadini e dei comitati sulle istituzioni va avanti, nonostante le risposte tardino ad arrivare.

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