RABUFFI, APP. “VIA MACULANI RESTI AREA CICLOPEDONALE”. DEPOSITATO UN ORDINE DEL GIORNO AL DUP

C’è chi non ci sta a considerare via Maculani come area alternativa per gli autobus, in concomitanza con il cantiere in piazza Cittadella. Il consigliere di ApP Luigi Rabuffi ha depositato un Ordine del Giorno al DUP 2025-2027 per chiedere di confermare via Maculani come viale esclusivo per la ciclopedonalità. Uno stesso ordine del giorno, rileva il consigliere di Alternativa per Piacenza, era stato presentato il 15 marzo del 2021 e votato all’unanimità dal Consiglio Comunale del 22 marzo 2021;  “l’eventuale utilizzo a parcheggio di viale Maculani – prosegue il consigliere – rappresenterebbe l’ennesima dimostrazione di incoerenza politica di questa amministrazione e l’assoluta mancanza di rispetto di questa maggioranza verso il Consiglio Comunale e soprattutto i cittadini. Una vera e propria sconcezza istituzionale”.

“L’area è riservata alla mobilità ciclopedonale – si legge nel testo dell’ordine del giorno – e quindi garanzia di sicurezza stradale per pedoni e ciclisti, immerso in un campo giochi, un’area sgambamento cani e le meravigliose mura farnesiane, frequentato da bambini e anziani nonché da sportivi, arredato da panchine e panche tavolo, luogo di socializzazione e rara frescura. Per questi motivi ApP esprime orientamento favorevole affinché la zona rimanga tale escludendo anche la temporanea o parziale collocazione di parcheggi per mezzi motorizzati”.

 

CANTIERE CITTADELLA: DA VENERDI’ MODIFICHE ALLA VIABILITA’. LUNEDI’ LE SOSTE ALTERNATIVE PER GLI AUTOBUS IN VIA MACULANI. BONGIORNI: “SIAMO CONSAPEVOLI DEI DISAGI”

Dopo i volantini sulle auto da parte di Piacenza Parcheggi, oggi a parlare è l’amministrazione per mezzo di una nota dell’assessore ai Lavori Pubblici Matteo Bongiorni. Prima di tutto si precisa che a seguito del volantinaggio del concessionario è seguita, oggi, l’ordinanza relativa alla viabilità necessaria alla cantierizzazione dell’area di Piazza Cittadella a partire da venerdì 23 agosto.

“La riqualificazione di Piazza Cittadella – sottolinea l’assessore  Bongiorni – non è un’opera condotta direttamente dal Comune di Piacenza, bensì verrà realizzata ed è nella responsabilità del concessionario e dei costruttori che interverranno. All’Ente pubblico il compito di monitorare i lavori in conformità di quanto previsto nel 2012 dal contratto originario che lega la riqualificazione stessa alla gestione degli stalli blu per la sosta a pagamento dei veicoli nel territorio cittadino. L’Ordinanza emessa in mattinata – prosegue l’assessore ai Lavori pubblici – si rifà al piano generale di cantierizzazione previsto dal progetto esecutivo che prevede l’occupazione dell’area circostante all’ex autostazione dei bus e uno spazio di pertinenza tra Piazza Cittadella e Piazza Casali. Come da richiesta di Piacenza Parcheggi, l’efficacia dell’atto è stata fissata per venerdì 23 agosto. Come da norma, si specifica sia che l’efficacia di un’Ordinanza prevede comunque l’esposizione obbligatoria e vincolante dei cartelli relativi alla segnalazione delle modifiche viabilistiche, sia che la validità della stessa Ordinanza è relativa alle sole aree dove i cartelli sono presenti. E questo a prescindere anche dalla planimetria generale di pertinenza”.

Nella nota si precisa che la prossima settimana è in programma un incontro tecnico tra Comune e concessionario “affinché quest’ ultimo illustri, come richiesto dal Comune stesso, gli aspetti operativi, fornisca il cronoprogramma e ulteriori dettagli in modo tale che tutti i soggetti coinvolti, ognuno per ciò che è di propria competenza, possano proseguire nel lavoro già pianificato e mettere in campo le azioni necessarie. In particolare, per quanto concerne l’attività degli Uffici tecnici comunali, l’incontro è volto a far sì che possano procedere all’individuazione e alla predisposizione di spazi sosta temporanei e alternativi per il comparto nord della città nonché alle azioni relative allo spostamento degli autobus scolastici nella zona di Barriera Milano”.

Proprio in relazione a questo, e considerata l’imminenza della ripresa delle scuole, è fondamentale predisporre soste alternative per gli autobus; lunedì 26 verrà dato avvio in via Maculani ai lavori per la predisposizione dell’area dedicata agli autobus del trasporto scolastico, in particolare degli istituti Gioia e Romagnosi.

“Siamo assolutamente consapevoli dei disagi che lavori di questa portata arrecheranno alla cittadinanza – ci tiene a precisare l’assessore Bongiorni – Una situazione che impatterà soprattutto nella fase iniziale di questo percorso destinato a migliorare l’area nord della città riqualificando una piazza che ad oggi è in condizioni indecorose”. E conclude: “Nei prossimi giorni daremo informazione delle ipotesi di predisposizione delle aree alternative per la sosta”.

Un comunicato, questa è l’impressione, che vuole ribadire cosa compete al Comune e al concessionario, nell’intenzione di non volersi accollare responsabilità che non competono all’ente pubblico, ma al privato. Uno step by step che lascia trasparire una necessaria cautela nell’avvio del cantiere.

SUOLO: QUESTO SCONOSCIUTO. LEGAMBIENTE: “LA LEGGE REGIONALE, OGGI, VA CORRETTA”

Suolo: questo sconosciuto, verrebbe da dire. Sì, perché se di qualità di aria e acqua si parla spesso, il suolo viene per lo più considerato una semplice superficie su cui correre o camminare. In realtà è la pelle del pianeta, per questo va conosciuto e preservato. Basti pensare che i primi 30 centimetri di suolo sono quelli che determinano la biodiversità del pianeta. Legambiente, facendo riferimento al libro di Paolo Pileri “L’intelligenza del suolo”, ne ha parlato nell’ambito di Concorto alla galleria Ricci Oddi.

https://fb.watch/u5s0ADM00o/

CANTIERE CITTADELLA: COMPAIONO I VOLANTINI DI INIZIO LAVORI. MA NON SI SA DA QUANDO. CENTRO DESTRA ALL’ATTACCO: “ENNESIMA VIOLAZIONE DEL CONTRATTO”

Qualcosa, in piazza Cittadella, si è mosso in vista dell’inizio del cantiere per il parcheggio sotterraneo. Non si tratta né di segnaletica, né di transenne, ma di volantini affissi sui vetri di alcune auto in sosta negli stalli blu adiacenti alla vecchia autostazione. Gli automobilisti se lo sono trovati sul parabrezza da questo pomeriggio. Un avviso scarno, di poche righe, in cui Piacenza Parcheggi informa che, a breve, inizieranno i lavori per la realizzazione del parcheggio. in coda si legge pure “ci scusiamo per gli eventuali disagi. Stiamo lavorando per restituirvi una piazza più funzionale ed un parcheggio moderno moderno ed efficiente”.

Nessuna informazione utile a residenti e agli utilizzatori delle soste su orari, indicazioni e soprattutto date di inizio cantiere. Eppure i tempi sono dettati eccome dal contratto in essere tra Piacenza Parcheggi e il Comune: 30 giorni dal 30 luglio, data in cui l’amministrazione ha consegnato l’area al concessionario. Non solo, sempre nel contratto vi è riportata pure il dovere da parte del concessionario di pubblicizzare i lavori, almeno 15 giorni consecutivi e solari prima dell’inizio del cantiere. Facendo i conti, la pubblicizzazione sarebbe dovuta partire il  14 agosto. In realtà è comparsa il 20.

Intanto dai gruppi consigliari di centro destra (FdI, Lega, Forza Italia, Lega, civica  Barbieri Sindaco – Trespidi con Liberi, si levano le prime voci rispetto all’ “ennesima violazione contrattuale da parte di Piacenza Parcheggi” proprio rispetto alla data di pubblicizzazione di inizio lavori. “Ad oggi – si legge nella nota – nonostante sia trascorsa ormai una settimana dalla scadenza, la predetta pubblicizzazione non è affatto avvenuta. Qualche volantino su alcune auto in pieno agosto (tra l’altro con una settimana di ritardo) non può essere certo considerata una adeguata pubblicizzazione.
Siamo curiosi di capire cosa intenda fare a questo punto l’amministrazione Tarasconi: permetterà, ancora una volta, al concessionario di non rispettare i termini contrattuali? Permetterà di dare avvio ai lavori nonostante non vi sia alcuna certezza sulla bancabilità ?
A questo proposito, ricordiamo che uno dei requisiti per il rilascio delle garanzie bancarie è la c.d. regolarità amministrativa, che nel caso di specie non pare sussistere posto che il concessionario avrebbe contenziosi in essere con il Comune di Piacenza. Nei prossimi giorni provvederemo a notiziarne il Ministero dell’ Economia ed a Medio Credito Centrale, e ciò a tutela dell’interesse pubblico considerando che si tratta di istituto bancario statale”.

 

CASTAGNETTI, EX ASSESSORE: “SINDACA, SU PIAZZA CITTADELLA GUARDA AL FUTURO NON AL PASSATO”

In queste settimane agostane il dibattito intorno a piazza Cittadella e all’imminente cantiere non si placa, tutt’altro.  A prendere la parola Giovanni Castagnetti, assessore nella giunta di Roberto Reggi nel quinquennio 2007-2012, collega, proprio in quegli anni, di Katia Tarasconi anche lei nelle vesti di assessore.

Castagnetti si rivolge a Tarasconi, oggi sindaca, in modo amichevole e confidenziale con il “tu”, auspicando un cambio di passo, difficile certo, ma necessario, invitandola a non guardare al passato (il progetto di piazza Cittadella è de 2012), ma al futuro.

Gentile Sindaca,

mi permetto un tono confidenziale visto che abbiamo condiviso lunghi anni di mandato amministrativo.

Ti scrivo anch’io in merito a Piazza Cittadella. Mi sento anche chiamato in causa perché ne abbiamo visto l’inizio molti anni fa.

Mi colpisce molto la tua posizione e la tua determinazione rispetto alla necessità di fare assolutamente questo parcheggio e rivoluzionare la Piazza. Ma la cosa che mi colpisce di più è una frase che stai usando spesso che suona così: “concluderemo il percorso di un progetto iniziato ben 12 anni fa”.

Ecco, quello che più mi colpisce, e mi dispiace sentire, è questo guardare indietro, farsi carico del passato, mentre la necessità urgente sarebbe invece di guardare verso il futuro.

E guardando verso il futuro, questa nuova Piazza Cittadella e questo parcheggio, sono proprio necessari? Oppure occorre fermarsi, così come ti stanno consigliando diverse associazioni o singole persone, e guardare verso altre direzioni?

A mio avviso si, occorre armarsi di grande coraggio e traguardare un futuro diverso ma estremamente necessario. Un futuro sostenibile per l’ambiente, per le nuove generazioni e per questa terra che ci sta letteralmente bruciando sotto i piedi.

E quindi ti chiedo ancora un momento di riflessione per evitare che la piazza non divenga una immensa fornace di calore in queste estati così arse dal sole ma possa tramutarsi in un vero simbolo, non solo per Piacenza ma anche per tante altre città, di sviluppo sostenibile.

Capisco che non sia una decisione facile ma confido che tu possa fermarti, pensare e, insieme a tante altre persone trovare nuove, ma sicuramente più entusiasmanti, decisioni.

(foto archivio PiacenzaSera)

CORVI, BANDO PROMOZIONE SOCIALE: “NESSUNA INTENZIONE DI ESCLUDERE AUSER. INSINUAZIONI INACCETTABILI”

“Incettabili le insinuazioni di insinuazioni di scorrettezza e scarsa trasparenza”. Così l’assessore Nicoletta Corvi replica alle accuse di una parte dell’opposizione in merito all’avviso pubblico rivolto alle associazioni di volontariato e promozione sociale che avrebbe, a loro avviso, escluso Auser.

“Lo ripeto senza giri di parole: non solo non c’è alcuna intenzione di estromettere Auser dal servizio svolto con dedizione a favore dei cittadini in questi anni, ma l’avviso pubblicato il 14 agosto va proprio nella direzione di valorizzare il ruolo, il contributo e l’impegno che le organizzazioni di volontariato e le Aps apportano da sempre alla nostra comunità. Tant’è che il bando in questione è aperto solo a queste due categorie e non può assolutamente ammettere candidature da parte di imprese o cooperative sociali”. Inizia così la replica dell’assessora al Welfare, Nicoletta Corvi, alla nota diffusa dalla capogruppo consiliare di Fdi Sara Soresi in merito all’avviso pubblico che il Comune di Piacenza ha emanato, nei giorni scorsi, per la stipula di una nuova convenzione con associazioni di volontariato o promozione sociale: “Visto il clima balneare verrebbe da dire che la consigliera Soresi ha preso un bel granchio. Peccato, però, che non ci sia nulla di ironico o leggero nelle sue dichiarazioni polemiche, strumentali e permeate non solo di inesattezze, ma anche di insinuazioni gravi, malcelate e profondamente offensive, su cui non posso tacere”.

“Mi stupisce – aggiunge l’assessora – constatare che l’avvocato Soresi non conosca né la normativa che regola quest’ambito amministrativo (nello specifico, l’articolo 56 del decreto legislativo 117/2017, citato già nel titolo dell’avviso), né la pregressa gestione dell’Amministrazione Barbieri in materia. Fu proprio la Giunta precedente a formalizzare la convenzione triennale con Auser per il 2021-2024, frutto di un avviso pubblico per l’individuazione di soggetti del terzo settore cui affidare non solo la gestione delle attività di volontariato ma anche la coprogettazione: una differenza non di poco conto, perché in questo caso, come previsto dall’articolo 55 della stessa legge, avrebbero davvero potuto presentare domanda anche le imprese e le cooperative. Non mi pare, però, che la consigliera Soresi, forse distratta dal fatto di sedere all’epoca tra le file della maggioranza, si fosse scagliata contro quell’atto politico e amministrativo”.

“Proprio in tema di rispetto delle norme – chiosa Nicoletta Corvi – pur avendo prolungato di qualche mese, questa primavera, la validità dell’accordo in essere con Auser, ricordo che il Codice del Terzo Settore ammette la proroga solo come strumento di carattere eccezionale e temporaneo, ma non ne consente certo l’abuso, imponendo invece, come del resto ha fatto anche l’Amministrazione Barbieri, l’attuazione di procedure ad evidenza pubblica laddove si debba sottoscrivere una convenzione. In piena trasparenza, a tal proposito, già in un comunicato stampa del 23 maggio scorso avevamo anticipato l’intento di ripartire a settembre con la nuova convenzione, preceduta – come stabilisce appunto il Codice – dal relativo avviso pubblico, volto a verificare la disponibilità delle associazioni di volontariato e promozione sociale a svolgere, d’intesa con il Comune, quelle attività che l’articolo 5 dello stesso Codice del Terzo Settore definisce di interesse generale. Non solo Auser potrà partecipare al pari di tutte le realtà aventi i requisiti necessari, ma il bando prevede anche l’assegnazione di un punteggio che riconosce l’esperienza già maturata nelle stesse attività”.

“Mi auguro – conclude l’assessora Corvi – che queste spiegazioni possano fare chiarezza in modo definitivo, mettendo fine anche a prese di posizione sibilline e pretestuose, che in primo luogo fanno torto all’onestà intellettuale di chi le diffonde”.

RABUFFI, APP: “IL PARCHEGGIO INTERRATO SCAVERA’ LA FOSSA A PIAZZA CITTADELLA”

In attesa degli sviluppi riguardo piazza Cittadella, è il consigliere di Alternativa per Piacenza Luigi Rabuffi ad intervenire apportando una serie di dati a dimostrazione della “pubblica inutilità e dannosità per un’opera che rischia di scavare la fossa a piazza Cittadella. Ecco la nota che parte proprio dallo scavo necessario alla realizzazione dei 260 posti auto. Il consigliere Rabuffi prende a prestito un proverbio “tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino”: solo una visione politica a dir poco offuscata (o condizionata) può negare che si tratta di un’opera di pubblica inutilità, a dirlo sono i principali documenti/dati/informazioni agli atti del fascicolo.

Il testo della nota:

È indubbio che si tratti di un progetto anacronistico. Un progetto nato alla fine dello scorso millennio per offrire oltre 1.000 posti auto in Centro Storico. Posti auto ridottisi progressivamente a 768 (nel 2008) e poi a 260 nel Contratto del dicembre 2012. Dato oggi confermato.
260 posti auto che renderanno, per almeno 540 giorni dalla data di effettivo inizio lavori (art. 8.2 del Contratto), Piazza Cittadella ostaggio di un cantiere che potrebbe durare molti anni. I possibili/probabili ritrovamenti archeologici determinerebbero infatti la “sospensione obbligata” dei lavori, così come previsto – nel caso di specie – dall’art. 10.2 del Contratto. Ipotesi che rallenterebbe la realizzazione dell’opera, aumentandone naturalmente i costi.

Nel frattempo, per quei 260 posti auto, l’importo dell’opera è lievitato di quasi il 50%, passando da circa 10 milioni di euro agli attuali 14,7 milioni. Una stima naturalmente provvisoria, il cui costo aggiuntivo sarà totalmente a carico dei piacentini.
Lo sarà per effetto dell’incremento delle tariffe dei parcheggi a rotazione (stalli blu) pari a 0,28 euro in più ogni ora. Quota aggiuntiva che già versiamo, dal primo gennaio 2024, ogni volta che parcheggiamo. Lo sarà a causa della cospicua riduzione – accordata dall’Amministrazione al Concessionario in sede di Addendum contrattuale – dell’introito del “canone annuo minimo garantito” dovuto al Comune di Piacenza per i 2.600 parcheggi di superficie (in origine euro 1.200.000/anno). Sconto di 540.000 euro/anno per la gestione 2020 e 2021, 400.000 euro per il 2022, 350.000 euro per il 2023 e 2024 e così via, sino ai 100.000 euro per l’anno 2043. Un totale, da qui al 2043, di ben 7.280.000 euro di “sconto”. E ancora, lo sarà per effetto della cospicua riduzione – accordata sempre dall’Amministrazione al Concessionario in sede di Addendum contrattuale – dell’introito del “canone annuo variabile” dovuto al Comune di Piacenza per i 2.600 parcheggi di superficie (in origine = 10% della somma eccedente 1.200.000 euro). Una potenziale riduzione quantificabile complessivamente in 1.760.000 euro.

A soffrirne sarà naturalmente il nostro bilancio. Di oggi e di domani. Ancora di più pensando che i posti auto del parcheggio interrato effettivamente disponibili ad uso pubblico, in rotazione, saranno solo 210. Infatti, una quota pari a 50 stalli/box verrà ceduta, con cessione superficiaria per 90 anni, ai privati, al prezzo indicativo di 50.000 euro cadauno. L’introito previsto, pari a 2.500.000 euro, sarà trattenuto direttamente dal Concessionario come recita il Contratto.

Non solo. I posti auto effettivamente aggiuntivi, generati dall’operazione “parcheggio interrato” saranno invece una trentina (o addirittura meno) considerato che si prevede contestualmente di eliminare dalla Piazza circa 180 degli attuali posti auto di superficie. Se ne deduce che il costo effettivo di realizzazione di ogni stallo aggiuntivo sarà pari a 500.000 euro cadauno. Una cifra esorbitante…

Di certo, oltre agli aspetti economici, l’inutilità/dannosità del parcheggio interrato incide anche su altri aspetti.
Con la realizzazione del parcheggio interrato, Piazza Cittadella vedrà infatti l’abbattimento delle “storiche” piantumazioni esistenti, il tutto per far spazio – in orizzontale e in verticale – alle rampe di accesso e di uscita del parcheggio sotterraneo, nonché ai due piani previsti nel sottosuolo. Al posto delle attuali piante si prevedono alberelli in vaso, senza alcuna possibilità di radicare e crescere significativamente. Praticamente bonsai…
Piazza Cittadella diventerà un deserto di cemento/asfalto “vivacizzato” dal caotico traffico veicolare nonché dal “carosello” del servizio TPL che transiterà.
Tutto ciò all’ombra di quel magnifico monumento che è Palazzo Farnese. Un danno incommensurabile per una Piazza che, ricordiamolo, è essa stessa monumento.

Infine, non possiamo dimenticare le scelte di mobilità sostenibile votate anche dal Comune di Piacenza in più occasioni, le quali offrono, oggi, una visione tesa ad allontanare il traffico veicolare dal Centro Storico. Esattamente l’opposto di quanto si realizzerà col parcheggio interrato.
Ma questa è incoerenza politica, e ormai non ce ne stupiamo più… Mi fermo qui.

Tante altre osservazioni potrebbero essere portate all’attenzione dei piacentini, ma già queste sembrano sufficienti per “stroncare” la presunta pubblica utilità di quell’inutile opera pubblica che è il parcheggio interrato di Piazza Cittadella.
Per tutto ciò e per quanto è stato portato, da più soggetti, all’attenzione di Procura, ANAC, Soprintendenza, Ministero, Commissioni consiliari, Consigli comunali, organi di informazione e cittadini, possiamo solo augurarci (ma appare davvero una chimera) che in “zona Cesarini” il buon senso prevalga e Piazza Cittadella possa essere riqualificata senza bisogno di scavarle “la fossa”. Abbellendola e restituendola ai piacentini, nel suo massimo splendore.
Diversamente non potremo che attendere, con mestizia e brama di giustizia, gli eventi. Convinti (o illusi) che, prima o poi, la “gatta” ci lascerà lo “zampino”.
In quel caso, sarà gioco facile, per noi, ricordare alla “gatta zoppicante” un altro saggio e imperituro proverbio: “chi è causa del suo mal pianga sé stesso”,
Detto tra noi: una magrissima e amara consolazione…

 

 

 

 

FDI: “CITTADELLA, AREE CONSEGNATE SENZA LE CONDIZIONI CHE L’AMMINISTRAZIONE CHIEDEVA”

In questi giorni – fanno sapere i Consiglieri di Fratelli d’Italia Soresi, Zanardi e Domeneghetti – abbiamo approfondito ulteriormente la questione della consegna delle aree di Piazza Cittadella con alcuni accessi agli atti ed abbiamo appurato come la predetta consegna sia avvenuta in mancanza di
quelle due condizioni che, ai sensi del contratto di concessione del 2012, dell’addendum di dicembre 2023 nonché in virtù delle dichiarazioni proferite sia dalla parte politica (Sindaco e Assessore Bongiorni), sia dalla parte tecnica (Dirigenti competenti), sarebbero state necessarie ed indispensabili:
la presenza delle garanzie bancarie (c.d. bancabilità) e l’integrazione della polizza fideiussoria sulla regolare esecuzione dell’opera ”.

“In particolare – osservano i Consiglieri – nel verbale di consegna delle aree si coglie chiaramente come l’Amministrazione sia in possesso solamente di una dichiarazione rilasciata dall’Advisor incaricato da Piacenza Parcheggi ma non delle delibere bancarie. Ma ciò che è più grave è che nella dichiarazione
sopra citata si evince chiaramente come la stipula e l’erogazione (delle garanzie) siano condizionate da una serie di fattori, tra cui è compresa la “regolarità di rapporti con l’Amministrazione concedente sia da parte della Piacenza Parcheggi, sia da parte della controllante GPS”. Eppure, questa regolarità non può dirsi esistente, considerando che è in essere un contenzioso tra il Comune di Piacenza e Piacenza Parcheggi per omesso pagamento dell’Imu proprio sulle aree di Piazza Cittadella, per un importo di
circa 90.000,00 Euro”.

Soresi, Zanardi e Domeneghetti proseguono: “Anche l’altra condizione necessaria per la consegna delle aree non risulta soddisfatta: abbiamo analizzato la polizza fideiussoria sull’esecuzione dell’opera ed abbiamo notato che è stata sì integrata ma in modo errato: il contratto di concessione del 2012
richiede una copertura del 10% dell’intera opera ma, visionando il nuovo Pef e l’integrazione della polizza fideiussoria si evince che l’importo dell’intera opera in esso indicato è ancora quello originario e la percentuale garantita non è quella prevista dal contratto originario e dall’addendum ”.
Per questi motivi gli esponenti di Fratelli d’Italia hanno depositato interrogazione scritta per chiedere all’Amministrazione il motivo per il quale l’Amministrazione abbia consegnato le aree di Piazza Cittadella a Piacenza Parcheggi nonostante il mancato possesso delle delibere degli Istituti
bancari che devono garantire la c.d. “bancabilità”; il motivo per il quale abbiano consegnato le aree nonostante sia in essere un contenzioso tra il Comune di Piacenza e Piacenza Parcheggi per omesso pagamento dell’Imu proprio sulle aree di Piazza Cittadella, per un importo di circa 90.000,00 Euro, considerando che tra le condizioni per la stipula e l’erogazione (delle garanzie) vi è anche la “regolarità di rapporti con l’Amministrazione concedente sia da parte della Piacenza Parcheggi, sia da parte della controllante GPS”; se l’Amministrazione abbia comunicato la presenza del summenzionato contenzioso agli Istituti che dovrebbero rilasciare le garanzie, considerando – tra l’altro – che uno di essi è statale; il motivo per il quale l’Amministrazione abbia consegnato le aree di Piazza Cittadella a Piacenza Parcheggi nonostante la polizza del fare non sia stata integrata in modo corretto, secondo quanto richiesto dal contratto di concessione del 2012.

“Assistiamo attoniti – concludono i Consiglieri – all’ennesima stranezza nell’ambito della pratica Piazza Cittadella e non possiamo mancare di far notare che mentre il comune cittadino, per accedere a qualsivoglia beneficio comunale, deve trovarsi in una posizione di regolarità con il Comune, a Piacenza Parcheggi è data la possibilità di proseguire una concessione milionaria, con tanto di consegna delle aree, nonostante la presenza di posizione debitoria per un importo di circa 90.000,00 Euro”.

CITTADELLA, TARASCONI: “L’INTERESSE PUBBLICO STA NELLA RIGENERAZIONE DELL’AREA”

La priorità assoluta è la rigenerazione urbana di un’area ritenuta strategica per la città che merita di essere valorizzata, cosa che non è stata fatta negli ultimi dodici anni. E’ questa, in sintesi estrema, la posizione della prima cittadina Katia Tarasconi che ha risposto alla nota di Alleanza Verdi Sinistra in merito a Piazza Cittadella.

In particolare la nota, dal titolo Cittadella non diventi una padella, poneva l’accento sulle conseguenze che la mancanza di alberature e verde in generale avrà sulle temperature, sui rischi delle isole di calore (9.700 morti premature all’anno secondo i dati dell’OMS, di cui un terzo potrebbero essere evitate con una copertura arborea urbana del 30%). Nel comunicato venivano riportati i dati dell’osservatorio climatico di ARPAE “le temperature massime estive (oltre i 30 gradi) sono passate da circa 25 giorni all’anno nel 1960 a oltre 75 giorni nel 2020; che le notti tropicali passeranno da 11 a 29 dal confronto fra il periodo 1961-1990 e le previsioni del periodo 2021-2050”. Segno, per AVS, “che è ora di smettere di cementificare, di impermeabilizzare il territorio, di togliere piante anziché moltiplicare salutari interventi di forestazione urbana e non solo”.

La risposta della sindaca Tarasconi, si diceva, è arrivata a stretto giro. Per la verità l’appello di AVS era rivolto a tutti i consiglieri di maggioranza, c’è quindi da immaginare che la prima cittadina abbia preso carta e penna per conto di tutti i consiglieri.

Tarasconi chiede di tenere separate le valutazioni del progetto ( su cui non mancheranno i momenti di confronto e ascolto) e il giudizio su un iter amministrativo, più volte incagliato, durato dodici anni che oggi si porta a compimento. E questo, per l’amministrazione, vale più di ogni altra cosa; qui sta l’interesse pubblico, che va oltre ogni discorso di carattere ambientale.

 

SERVIZIO PRE POST SCUOLA, BARBIERI E SGORBATI: “UN ULTERIORE BALZELLO PER IL PIACENTINI”

Il gruppo consiliare Barbieri – Trespidi  con Liberi replica seccamente alla decisione della giunta del servizio pre e post scuola che da quest’anno sarà affidato a personale specializzato e per tale motivo avrà un costo per le famiglie che i consiglieri Barbieri, Sgorbati definiscono “un ulteriore balzello alla lunga serie di tasse e gabelle con cui dall’inizio del mandato sta opprimendo i piacentini”.

“Pur non potendo prendere visione della delibera annunciata, che ancora non è stata pubblicata – continuano Barbieri e Sgorbati – in spregio alle basilari regole di chiarezza e trasparenza, non possiamo non commentare il comunicato stampa, rilasciato a firma dell’Assessore ai Servizi Sociali che spicca per confusione e nebulosità, caratteristiche tipiche di chi ha qualcosa da nascondere”.
“Ciò che non si può nascondere però – attaccano i due consiglieri del centrodestra – è il fatto che un servizio fino ad ora garantito, in un contesto di massima sicurezza, con il prezioso supporto degli operatori Auser, da settembre graverà per altri 20 euro al mese sui bilanci delle famiglie piacentine, come detto nel comunicato stampa. E da qui il primo dubbio che il comunicato non chiarisce: 20 euro è il servizio pre e post scuola o solo uno dei due? Nel caso una famiglia avesse bisogno di entrambi, il costo diventa quindi di 40 euro? Oppure, se ne venisse scelto uno solo, il costo si dimezzerebbe?”.

Le consigliere Patrizia Barbieri e Federica Sgorbati sottolineano anche come questa decisione “sconfessa in toto il principio sociale-educativo della condivisione di momenti formativi tra anziani e bambini di cui qualcuno dell’Amministrazione un tempo si è voluto riempire la bocca”. “Non sfugge nemmeno la confusione ingenerata dal comunicato senza delibera dell’Assessore ai Servizi Sociali sui costi generali del servizio, laddove si evidenzia come questo servizio che risulta economicamente sostenibile in caso di 25 adesioni con il pagamento di 20 euro a famiglia, viene attivato anche in caso di 15 bambini grazie all’intervento economico del Comune. Questa munifica concessione dell’Amministrazione in realtà tale è solo per il gestore del servizio che si vedrà corrispondere 25 quote anche se le adesioni fossero solo 15. Un cosiddetto servizio ‘vuoto per pieno’ che sarà meglio approfondire con le carte alla mano”.
“In questo clima di generale confusione e di tanti dubbi – concludono Barbieri e Sgorbati – ciò che risulta intollerabile è come una Giunta che sta già spremendo i piacentini con aumenti di tasse e di costi dei servizi, decida di mettere ulteriormente le mani nelle tasche dei piacentini su un servizio basilare come la conciliazione dei tempi famiglia-lavoro su cui proprio la sinistra si riempie la bocca a parole. E, facendo questo, permettendosi quasi a chiamare a correo sia i dirigenti scolastici sia i rappresentanti delle famiglie per lavarsi la coscienza e mancando oltretutto di rispetto e gratitudine ai tanti volontari Auser che in questi anni con passione, dedizione e generosità hanno svolto questo delicato servizio”.

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