La Comunità Islamica di Piacenza e Provincia vuole aprirsi alla comunità piacentina. Lo ha fatto con la cena alla quale sono stati invitate le autorità cittadine. Nel mese sacro del Ramadan la Comunità islamica ha voluto condividere con sindaco, assessori e Prefetto il percorso di dialogo e condivisione già instaurato nei mesi scorsi. Nel suo discorso l’Imam ha sottolineato come “in questo mese sacro, purtroppo continuiamo ad assistere anche a violenze e ingiustizie che vogliono attribuirsi ingiustamente all’Islam, ma sicuramente ne sono le più lontane. Siamo convinti – si legge nella nota – che l’unico modo per combattere l’ignoranza e le ingiustizie è quello di lavorare in sinergia, fianco a fianco, con le istituzioni, con le varie comunità religiose presenti sul territorio e la società civile; e in questo senso ci auspichiamo che la città di Piacenza sia un esempio di grande coesione sociale per tutte le altre”. In ultimo un invito alla città ad un lavoro sempre più a stretto contatto: “invitiamo le comunità religiose ad un percorso comune di dialogo e di lavoro comune affinché i rispettivi fedeli conoscano maggiormente le altre fedi e si abbattano così i muri dell’ignoranza e della paura. invitiamo le istituzioni a continuare a sostenere il lavoro delle varie comunità affinché si faciliti questo importante compito di crescita e di coesione sociale. Ed infine invitiamo tutte le associazioni e la società civile che compongono il quadro di questa città, ad intensificare la rete di collaborazioni a beneficio dei cittadini piacentini”.
COPRA VOLLEY ESCLUSA DALLA SUPERLEGA. ORE FEBBRILI PER LA TRATTATIVA CON BOLTON
Si aggiunge un altro tassello al caso Copra Volley: la squadra di Guido Molinaroli non rientra, attualmente, nell’elenco delle partecipanti alla Superlega, perchè non è stata ritenuta valida la domanda di iscrizione. Il presidente Molinaroli non appare sorpreso; l’iscrizione è stata fino all’ultimo in sospeso perchè si attendevano risposte dalla Bolton con la quale è in corso una trattativa per il prossimo campionato e dalla quale si attendono risposte entro la metà del mese. In ogni caso la società ha già presentato regolare ricorso ed esibito i documenti mancanti al Giudice di Lega, come conferma anche il comunicato della Copra Volley: “la Biancorosso Volley, preso atto della decisione del Giudice di Lega di sospendere la richiesta di iscrizione al prossimo Campionato di SuperLega, ha presentato in data odierna ufficiale domanda di ricorso avverso tale decisione adducendo le motivazioni del caso. All’istanza è inoltre stata allegata la documentazione richiesta relativa all’iscrizione e non presentata precedentemente”. Ciò che conta oggi per il futuro della pallavolo maschile piacentina è che la trattativa con il gruppo Bolton vada a buon fine.
POLIZIA MUNICIPALE: “VOGLIAMO UN INTERLOCUTORE DEGNO”
E’ sempre più teso rapporto tra Polizia municipale e amministrazione; un rapporto inasprito ulteriormente dopo lo sciopero del 4 luglio in occasione della festa di Sant’Antonino. Lasciando da parte il “balletto” di cifre sull’adesione che interessato le ore successive alla mobilitazione (70% per i sindacati, 50% per il comune), si va avanti a suon di comunicati dai toni decisamente aspri da parte del Diccap-Sulpl. Se la fiera è filata liscia senza disagi nonostante lo sciopero della gran parte degli agenti secondo il sindacato “una parte di merito – si legge nella nota – va attribuita anche ad un 30% di nostri colleghi stakanovisti che piuttosto che scioperare si sono fatti in quattro per sopperire all’assenza dell’altro 70%. Anche la non adesione è un dato significativo: se la maggior parte ha scioperato perché è in sofferenza, vuol dire che la minima parte del comando, per i più svariati motivi, tutto sommato sta bene, forse a discapito degli altri? Forse perché alcuni godono di privilegi divenuti o che stanno diventando diritti acquisiti nel tempo? Di questo se ne occuperà il nostro Comandante. Noi semplicemente abbiamo osservato che se il Comando è riuscito a rispolverare per il servizio esterno in occasione della Fiera del Santo Patrono colleghi che da anni sono in ufficio, e pare che siano stati impeccabili vista la buona riuscita dell’evento, vorrà dire che costoro potranno uscire su strada tutto il resto dell’anno e mettersi a servizio dei cittadini che chiedono più Agenti in strada, insieme a noi! A garantire la buona riuscita della fiera è stato anche il personale dell’ufficio traffico, che ha fatto le prove generali per il prossimo anno, così anche una parte dei “vigili” potrà godersi la Festa del 4 luglio, come buona parte dei dipendenti comunali”.
Il sindacato non è intenzionato a tornare sui suoi passi, anzi “i lavoratori, se occorrerà sono pronti a scioperare ancora – si legge – e questa O.S. è intenzionata a intraprendere ogni forma di azione sindacale a tutela dei diritti dei Lavoratori. Chiediamo a gran voce di poter interloquire con un interlocutore degno di questo nome, che abbia rispetto dei lavoratori e della Polizia Municipale, che mostri sensibilità e interesse verso le nostre problematiche, e che soprattutto si impegni con noi a trovare delle soluzioni concrete”.
ECCO I TANTI MODI DI VIVERE IL TREBBIA
Riflettori puntati sul Trebbia, sui suoi antri nascosti e sulle potenzialità da scoprire. Lo scorso week end, la manifestazione Il Richiamo del Trebbia, organizzata dall’Osservatorio permanente sulla Val Trebbia, ha portato sul fiume centinaia di cittadini che lo hanno vissuto in modo diverso: in canoa tra i meandri dal Brugneto fino a valle, in bicicletta e a piedi sui sentieri adiacenti al fiume. Ogni anno l’attenzione è puntata su una tematica, quest’anno sul progetto di centrale idroelettrica che trasformerebbe i meandri di San Salvatore in un lago artificiale impiantandovi una costruzione industriale. In seguito al NO dato al progetto da parte di tutti gli organi competenti e contro il quale sono state raccolte oltre 8000 firme ed ottenuto il No da parte di tutti i Consigli Comunali della Val Trebbia , del Consiglio Provinciale e Regionale, il progettista si è rivolto al Tribunale Superiore delle acque a Roma, un organo amministrativo che si occupa solo di questioni legate al regolamento delle acque, per impugnare la decisione. Ci sono state durante il 2014 diverse udienze ed a Maggio 2015 si è tenuta l’ultima udienza di precisazione delle conclusione ed ora si attende la sentenza del Tribunale, che potrebbe arrivare anche nel 2016. Ma il Richiamo del Trebbia è stato anche divertimento, cibo e musica, come si vede dalle fotografie che pubblichiamo.
QUANDO LA VIOLENZA E’ DI UN FIGLIO VERSO LA MADRE. 32ENNE ARRESTATO
Quando la violenza nasce tra le mura domestiche. Questa volta non tra marito e moglie, ma tra un figlio e sua madre che, al culmine dell’ennesima violenta lite, ha detto basta. Il fatto è avvenuto in un appartamento alla periferia della città; protagonista una donna di 56 anni e il figlio di 32. Una convivenza scandita da ripetute violenze e soprusi da parte di un giovane sempre alla ricerca di soldi nei confronti della madre che ha deciso, tra le lacrime, di denunciarlo. A contattare la Polizia Municipale, al termine dell’ennesimo diverbio degenerato in un’aggressione, è stata proprio la donna vittima dei maltrattamenti. A scatenare la furia del figlio sarebbe stato il rifiuto della madre, a fronte dell’ennesima richiesta di soldi. La risposta dell’uomo non si è fatta attendere: prima l’ha colpita con alcuni pugni, poi l’ha fatta cadere a terra con un violento calcio al fianco. Alcuni vicini di casa, allarmati dalle urla, sono riusciti a chiamare gli altri figli della donna, che hanno tentato di bloccare il fratello. Il 32enne, però, è riuscito ad afferrare un coltello che aveva precedentemente nascosto. Ad evitare il peggio sono arrivate la pattuglie della sezione Giudiziaria e di Pronto Intervento della Municipale che hanno immobilizzato e arrestato l’uomo per maltrattamenti in famiglia.
MADRE CANOPI: “VI PORTO NEL CUORE, C’E’ ANCORA POSTO PER TUTTI”
L’innata riservatezza si manifesta anche dalla postura. Sorridente ed emozionata con lo sguardo basso quasi a fuggire obiettivi e telecamere, ma anche gli sguardi della gente. Madre Anna Maria Canopi, badessa fondatrice del monastero benedettino Isola di San Giulio, ha ricevuto l’Antonino d’Oro 2015 dalla mani del vescovo Gianni Ambrosio al termine della cerimonia solenne nella basilica di Sant’Antonino. Originaria di Pecorara dove ha vissuto solo i primi sei anni della sua vita, madre Canopi ha consacrato l’esistenza alla preghiera e alla clausura. Una condizione che oggi, a 84 anni, la stare nascosta in disparte, come nel corso della massa che ha seguito defilata per mostrarsi ai fedeli solo alla fine. “Rispondo con una sola parola – ha detto visibilmente emozionata e con un filo di voce – grazie. Ricambio tutto l’affetto che ho ricevuto lo porterò nel mio cuore in cui c’è posto anche per voi, c’è ancora tanto posto”. Un segno di riconoscimento e di stima verso una piccola grande donna di origini piacentine, riservata a tal punto da essere estranea ad ogni forma protagonismo personale. L’Antonino d’oro consegnato a lei – ha spiegato il parroco della basilica don Giuseppe Basini – significa anche riportare l’attenzione dei piacentini alle numerose congregazioni religiose presenti in città, tra cui due comunità femminili di vita claustrale, come una bella risorsa a disposizione di tutti, credenti e non. Dalle parole e dal volto di Madre Canopi emerge chiaramente come la ricerca di Dio è sempre sorgente di libertà e bellezza”. “E’ doveroso ricordare tutte le donne che si sono dedicate al bene di tutti – ha detto il vescovo Ambrosio nell’omelia – Le suore consacrate e le monache dedite alla vita contemplativa sono un esempio per tutti noi. Nel silenzio ci indicano la strada da seguire come Madre Anna Maria Canopi alla quale va il mio più sentito grazie”.
[videojs mp4=”http://www.zero523.tv/filmati/santonino2015.mp4″ webm=”http://www.zero523.tv/filmati/santonino2015.webm” poster=”http://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2015/07/madre-Canopi11.jpg” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”alignleft” controls=”true” muted=”false”][/videojs]
FIERA DEL PATRONO SEGNATA DALLO SCIOPERO. DOSI “NESSUN DISAGIO”
Il giorno del patrono per la città è anche una festa di profumi e sapori d’estate. All’esterno della basilica il tradizionale serpentone di bancarelle a cui di quasi quattro chilometri, a cui si sono aggiunti il mercato del sabato e la sera precedente i venerdì piacentini. Una concentrazione di eventi su cui è pesato lo sciopero degli agenti della polizia municipale. Sindaco e assessori non hanno indossato le pettorine, ma si sono limitati al consueto tour tra le bancarelle dal Facsal a Piazza Sant’Antonino. In strada è stato garantito il corretto svolgimento della fiera con gli agenti che non aderito alla mobilitazione. Certo un braccio di ferro quello che si sta consumando tra amministrazione e polizia municipale particolarmente duro che si sta portando avanti ormai dai parecchi mesi. “L’assessore Gazzola ha fatto oltre 30 incontri con le sigle sindacali – ha detto il sindaco Dosi – da parte nostra c’è stata massima collaborazione e ci sembra che le domande avanzate abbiano avuto una risposta adeguata. Nei prossimi giorni, se ci sarà bisogno, ci siederemo ancora intorno al tavolo”. Per ora le posizioni sembrano ancora viaggiare su binari distanti.
KRONOS SI SVELA ALLA CITTA’
Dopo oltre dieci anni di gestazione il Museo della Cattedrale vede la luce. Piacenza finalmente mette a disposizione della città un pezzo di storia. Kronos, questo il nome del museo, costituisce un importante tassello che si va ad aggiungere all’offerta museale, spesso sconosciuta, del patrimonio artistico piacentino. Questo nella fattispecie è un “patrimonio di fede di cultura – l’ha definito mons. Ambrosio nel corso della presentazione – un patrimonio della nostra storia di artisti locali e non solo”. Citando Sant’Agostino il vescovo ha paragonato il Museo ad un libro che si apre alla città, “un libro che oggi è finito – ha detto – di cui i piacentini possono conoscere ed assaporarne l’essenza”. Dieci stanze per 250 metri quadrati in cui è racchiusa un’arte raffinata e fruibile per tutti, grazie a collaborazioni e sostegni economici importanti. Prima fra tutte quella della Fondazione di Piacenza e Vigevano che, con il suo presidente Massimo Toscani, conferma ancora una volta la forte vocazione culturale. “Si collabora in modo produttivo quando si riconoscono le potenzialità di ciò che si promuove – ha detto il sindaco Dosi riferendosi all’ottimo rapporto di collaborazione con l’ente di via Sant’Eufemia – la vitalità degli ultimi mesi deve essere da stimolo per il futuro”. “Non so se sarà un grande museo – ha detto Massimo Toscani – sicuramente darà emozioni e per questo ha già raggiunto il suo obiettivo”. All’interno di Kronos, a cui si accede dalla cripta del Duomo, sono racchiuse un numero contenuto di opere ma di grande qualità che raccontano la fede e la storia della città.
PRETE INDAGATO PER MOLESTIE SESSUALI. IL VESCOVO AMBROSIO: “CONFIDO NELLA MAGISTRATURA”
Il vescovo Gianni Ambrosio interviene con una nota in merito alla notizia di un prete piacentino indagato per molestie sessuali su minori. Sul caso la Procura della Repubblica di Piacenza ha avviato un’indagine. Queste le parole di Mons. Ambrosio:
“Ho appreso con grande sconcerto e con immensa sofferenza la notizia che la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Piacenza ha sottoposto ad indagine un prete piacentino. Dichiaro che confido nell’operato della Magistratura e attendo che venga fatta completa chiarezza. Appena appresa la notizia, ho subito avviato l’indagine a livello canonico, dopo aver preso contatto con la Congregazione per la Dottrina della Fede, competente per la disciplina canonica. In attesa dei chiarimenti e della decisione della Magistratura, desidero innanzi tutto rivolgere il mio primo pensiero ai giovani. Anche per la mia vita che ho trascorso con i giovani, so quanto grande sia la loro vulnerabilità e quanto dolorose siano le ferite. Il secondo pensiero lo rivolgo al prete, stimato e apprezzato. Spero che possa chiarire il suo comportamento. Il terzo pensiero va alle comunità: condividiamo insieme il grande dolore. Invito tutti a non scoraggiarci e a confidare nell’aiuto del Signore: anche le prove più dure possono essere un’occasione per crescere. Voglio ribadire la mia stima per i sacerdoti, gli animatori e gli educatori laici che si impegnano nella pastorale e nel campo educativo. La loro passione e la loro dedizione non possono essere intaccate o offuscate: meritano la nostra gratitudine e fiducia.
Chiedo a tutti la preghiera, la vicinanza, il sostegno reciproco. Vi affido tutti al Signore con la speranza che la nostra Chiesa di Piacenza-Bobbio, attraverso questa difficile prova, trovi la forza che viene dal Signore risorto”.
TEATRO ANTICO DI VELEIA: GIANNINI, FERRARI, SANDRELLI E ODIFREDDI
Miti classici affidati alla sensibilità di star come Giancarlo Giannini, Isabella Ferrari e Stefania Sandrelli. Sono i grandi nomi del Festival di Teatro Antico di Veleia edizione 2015. La poesia e il mito greco, ovvero le radici e l’essenza stessa della comune cultura e civiltà occidentale, sono affrontati attraverso due doppi percorsi letterari che si articolano a chiasmo: il dittico sul più grande poema di tutti i tempi, l’Odissea, la cui rivisitazione è affidata a Piergiorgio Odifreddi (il 21 luglio) e a Giancarlo Giannini (il 29) e il dittico su Ghiannis Ritsos, uno dei più importanti poeti greci del ventesimo secolo, di cui sono presentate, nella bellissima traduzione di Nicola Crocetti, Fedra (il 16 luglio) ed Elena (il 24), a cui prestano voce, rispettivamente, Isabella Ferrari e Stefania Sandrelli. Un cartellone d’eccezione composto da appuntamenti preziosi, per la maggior parte creati in esclusiva per il festival. Ecco il programma: Giovedì 16 luglio, ore 21.30 ISABELLA FERRARI in Fedra di Ghiannis Ritsos; Martedì 21 luglio, ore 21.30 PIERGIORGIO ODIFREDDI in Odissea – un racconto mediterraneo (Canto XII) – Il problema dei buoi di Archimede Progetto e regia di Sergio Maifredi; Venerdì 24 luglio, ore 21.30 STEFANIA SANDRELLI in Elena di Ghiannis Ritsos Regia di Giovanni Soldati Musica eseguita dal vivo al pianoforte dal M°. Guido Scano; Mercoledì 29 luglio, ore 21.30 GIANCARLO GIANNINI Il mio nome è Nessuno Musica eseguita dal vivo da in Da Omero Gianni Cuciniello (violoncello) e Roberta Procaccini (arpa celtica). La manifestazione ha il patrocinio della Provincia di Piacenza, Comune di Lugagnano, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Camera di Commercio, Regione Emilia Romagna, Soprintendenza per i beni archeologici dell’Emilia Romagna e Ministero per i beni e le attività culturali. La direzione artistica è affidata a Paola Pedrazzini.
Tutte le informazioni su www.veleiateatro.com