EFFETTO VANNACCI: CONTESTAZIONE E UN FERITO ALL’ESTERNO. “CONTENTO DI ESSERE DIVISIVO”

Tensione alle stelle. Mentre il generale Roberto Vannacci fa il suo ingresso al cinema President, fuori è pura contestazione. È il collettivo Contro Tendenza e R-Esisto, in modo del tutto lecito e autorizzato, ad accendere la protesta contro l’arrivo del generale e delle tesi proposte nel libro Il mondo al contrario, 230 mila copie vendute da agosto.

La situazione si fa tesa, ancora di più, quando nei pressi del parcheggio della Santissima Trinità, uno dei contestatori del collettivo, che stava raggiungendo il gruppo è stato aggredito e colpito, pare con una cinghia, da alcuni sostenitori del generale, probabilmente ultras. La polizia è al lavoro per l’identificazione dell’aggressore. Intanto la gente ha continuato a defluire e in pochi minuti ha riempito il teatro.

DISCUSSIONE BILANCIO IN CONSIGLIO: DOVE E’ FINITO IL SENSO DEL LIMITE?

Più che una maratona è stato un continuo start and stop. Scoraggiante e deprimente per chi assistito, ma neppure troppo edificante per i protagonisti stessi.  Le prime tre ore abbondanti di consiglio comunale sono trascorse tra lunghe sospensioni, convocazione lampo dei capigruppo per sbrigliare una empasse difficile da districare si manca la volontà. Questo è quello che è emerso, mancanza di volontà a trovare una via che potesse portare fruttuosamente a discutere i 370 emendamenti presentati. In verità il primo stop è arrivato addirittura per gli ordini del giorno; secondo Fratelli d’Italia ci sarebbe stato un accordi secondo cui la maggioranza avrebbe ritirato gli emendamenti per dare spazio alla minoranza. Così non è stato: la consigliera Pagani (Pc Oltre) ha chiesto la parola per esporre un odg. E via con la prima sospensione durata quasi un’ora. La ripresa dei lavori ha visto i consiglieri di maggioranza prendere la parole per ritirare i proprio ordini del giorno.

Ma la nave si è incagliata di nuovo su un odg presentato dal consigliere Domeneghetti di FdI riguardante l’aumento dell’addizionale Irpef deciso l’anno scorso dalla giunta. La discussione si è inceppata sull’impegno ad istituire una commissione speciale per indagare l’aspetto della pressione fiscale, ma dall’altra parte la sindaca ripeteva di aver promesso uno specifico esame della questione all’interno della commissione bilancio. Altro stop: via vai di consiglieri in piedi al tavolo della giunta, compreso il direttore generale Canessa, a discutere per trovare una quadra. Un clima reso teso da un ostruzionismo portato all’esasperazione da Fratelli d’Italia (firmatario di 253 emendamenti) che ha fatto sbottare qualche consigliere della stessa opposizione.

Poi la discussione è ripresa con gli emendamenti: a fine seduta ne sono stati discussi 81 e approvati 27, tuttavia non è stato un bello spettacolo. E ci permettiamo di dire che neppure la maggioranza ne è uscita troppo bene, tesa a trovare a tutti i costi un accordo con i “capricci” della minoranza. E domani è la volta della seduta ad oltranza. Cambierà il clima?

 

CIVILTA’ CASTELLANA SI METTE IN CORSA PER LE AMMINISTRATIVE

Civiltà Castellana ha deciso di candidarsi alle prossime elezioni amministrative per il comune di Castel San Giovanni. L’occasione per l’annuncio è stata la cena di Natale, molto partecipata, che si è svolta nelle scorse settimane.
Si è accennato anche alle linee principali del programma che guideranno il gruppo: in primo piano il tema della viabilità, che comprende nuove aree di parcheggio, tangenziali, una strada a veloce percorrenza a sud del paese. “Vogliamo elaborare un programma per i prossimi quindici anni, a lungo termine, per progettare nuovi servizi per i cittadini” ha detto Carlo Capelli.
Un altro tema portante del programma è la sicurezza, lavorando sulla percezione che ne hanno i cittadini. “Domenica scorsa una signora, in pieno giorno, è stata attorniata da quattro ragazzi per derubarla. Erano le 11 del mattino. La donna è riuscita a divincolarsi e rifugiarsi nella vicina edicola – racconta Capelli – questo è un tema che tocca da vicino ognuno di noi, per questo occorre una vera rigenerazione urbana. Le bande giovanili rappresentano un disagio per i cittadini – continua Capelli – non poter camminare tranquillamente per la strada li disturba. Noi vorremmo analizzare il fenomeno ed elaborare una serie di azioni utili per rigenerare la città”.
Anche la questione ambientale è prioritaria, con interventi a lungo termine, come possono essere le comunità energetiche, un’opportunità che la prossima amministrazione deve saper cogliere.
“E’ stato un momento, oltre che conviviale, nel quale con i presenti (circa un centinaio) si sono poste le basi per ragionare sui prossimi mesi in base a ciò che riteniamo indispensabile per lo sviluppo di Castello. Il nome del candidato non è, al momento, nelle nostre priorità., quello che conta ora sono i temi per il rilancio della nostra città”.
Nel corso della serata sono state evidenziate la necessità e l’urgenza di avere una classe dirigente in grado di prendere decisioni in tempi rapidi.
Civiltà Castellana sta programmando gli eventi per i primi mesi del nuovo anno: sono in fase di organizzazione due serate pubbliche sul tema del recupero dell’attrattività del territorio, che passa anche per il rilancio del commercio, e sulla rigenerazione urbana.

FEDERICA ANGELI: “NON E’ DETTO CHE VINCANO SEMPRE LORO”. SUGLI ORRORI DELLA LEVANTE SI PRODURRA’ UN FILM

Sono state l’ossessione per il risultato e la spudorata sfrontatezza a creare quella che è stata ribattezza la caserma deli orrori. La caserma Levante di Piacenza. L’autrice Federica Angeli ha presentato il suo ultimo libro alla biblioteca Passerini Landi, davanti ad un platea nella quale sedevano anche alcuni degli avvocati dei militari coinvolti.

L’indagine è partita nel 2020 coordinata dalla procura di Piacenza,  condotta non dall’Arma dei Carabinieri, ma dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia Municipale. Tre anni dopo le sentenze per i cinque militari coinvolti. Per quattro di loro occorre attendere un nuovo Appello per gli anni di condanna definitivi.

Ma i fatti sono noti e atroci,. Di quelli che fanno rabbia e tolgono il fiato. I diritti del libri sono già stati acquistati per creare un film.

https://fb.watch/o_m0pdKume/

LAVORATORI LEROY MERLIN: TROVATO L’ACCORDO PER 450

E’ arrivato l’accordo per i 450 lavoratori del magazzino Leroy Merlin di Castel San Giovanni. Ad annuncialo il sindacato S.I.Cobas che ha seguito la vertenza.

Ecco la nota

Leroy Merlin aveva inizialmente proposto una soluzione esclusivamente economica al massimo ribasso, ma dopo l’incontro fra la multinazionale e la rappresentanza piacentina del S.I.Cobas, nonché il fornitore
di manodopera Iron Log, le cose sono decisamente cambiate in meglio per gli operai.
L’accordo raggiunto prevede infatti la ricollocazione di 80 unità sul nuovo magazzino di Mantova, mentre per la restante parte si è ottenuto il prolungamento del lavoro a Castel San Giovanni fino al 31 maggio 2024, con
opzione di ulteriore allungamento in base all’evoluzione della situazione.
Questo periodo di intermezzo da agli operai respiro economico, garantendo la continuità degli stipendi prima interrotta e la possibilità di avviare la ricerca di un nuovo lavoro qualora dovesse essere confermata la chiusura
al 31 maggio.
Il S.I.Cobas, a fronte dell’arrivo del periodo natalizio, ha richiesto un anticipo immediato di 1.500 euro per ogni lavoratore così da affrontare serenamente le vacanze.
Qualora dovesse in seguito essere confermata la chiusura, il S.I.Cobas ha ottenuto per ciascun lavoratore un incentivo all’esodo del valore netto del valore di 35.000 euro netti, fermo restano la liquidazione dei TFR e di
tutte le spettanze di chiusura. 5.000 euro di questo totale saranno ulteriormente anticipati ai lavoratori nel mese di gennaio 2024.
Leroy Merlin e Iron Log hanno accettato anche di ritirare ogni querela sporta in questi mesi contro le azioni di protesta, riconoscendole come legittimi strumenti di difesa sindacale.
Anche i tempi determinati con contratto in scadenza, prima esclusi da ogni ipotesi di accordo, riceveranno 2.000 euro netti alla chiusura del rapporto, fatto più unico che raro nel mondo del lavoro.
L’accordo ha trovato un entusiasta sostegno da parte dei lavoratori, che hanno aderito al 98% al medesimo. Considerando la disperata situazione di partenza e il risultato finale ottenuto, si dimostra ancora una volta come la lotta portata avanti dal S.I.Cobas possa ottenere risultati capaci di ribaltare situazioni di grave ingiustizia verso i lavoratori, garantendo in ogni contesto il massimo possibile a tutela della dignità dei lavoratori piacentini.

EX CAMUZZI: GNOCCHI SI ASTIENE E SI DIMETTE DA CAPOGRUPPO. ANELLI E FERRI I VOTI DETERMINANTI

Resta parte della maggioranza, è vero, ma la decisione è di quelle che confermano quella distanza che nell’ultimo periodo si è resa sempre più manifesta rispetto alle posizioni del resto del gruppo e distante pure dalla sindaca Tarasconi.
Claudia Gnocchi, della civica Tarasconi, è stata l’unica della maggioranza ad affrancarsi astenendosi dal voto sull’accordo operativo dell’area ex Camuzzi, l’unico rimasto in piedi dopo le bocciatore dei Cuav. È stata coerente con il voto del giorno prima in commissione. Ma ha fatto un passo in più: dimettendosi dal ruolo di capogruppo della civica che porta il nome della sindaca.
Per dare merito alla coerenza, è da rilevare la consigliera che aveva manifestato perplessità e scarso convincimento rispetto al progetto anche nel suo intervento, soprattutto perché sarebbe dovuto rientrare tra i tempi del PUG e per la questione dei nuovi alloggi. Determinati sono risultati i voti favorevoli dei consiglieri Matteo Anelli (Pc Coraggiosa) e Sergio ferri (PD). Contrari centrodestra e ApP, Filiberto Putzu dei Liberali ha votato a favorevole. La pratica è passata con 18 voti favorevoli.

“SOTTO PIAZZA CITTADELLA REPERTI MEDIEVALI E RINASCIMENTALI”. ECCO LE FOTO

Non è solo una questione ambientale; su piazza Cittadella pende anche una seria questione archeologica manifestata congiuntamente da Legambiente, Italia Nostra, FATE fondo ambiente e territorio e Laboratorio Popolare.
Attraverso un accesso agli atti presso la sovrintendenza archeologica, queste associazioni hanno reso pubblico la documentazione fotografica della società Malena snc del 2013 relativi ai lavori effettuati da IREN nella zona di piazza cittadella e nelle aree limitrofe. Dalle foto si rilevano lastricati di strade, muretti, archi, pavimentazioni a mattoni e a spina di pesce. Manufatti ancora ben conservati che riguardano gli scavi eseguiti ad una profondità di 2 metri e mezzo. Tutto questo si va ad aggiungere ai reperti di epoca romana rivenuti nei pressi della piazza tra cui i pavimenti in mosaico e laterizio e cocciopesto del cortile della scuola Mazzini oggi esposti a palazzo Farnese.

https://fb.watch/oU83npW0tw/

 

VALERII, CENSIS: “L’INVERNO DEMOGRAFICO ITALIANO E’ UNA BOMBA PRONTA AD ESPLODERE”

Un occidente sfiduciato che ha riscoperto l’incertezza, segnato dal venir meno di promesse generazionali e un’Italia segnata dall’inverno demografico, una vera e propria «bomba pronta ad esplodere». Massimiliano Valerii, direttore generale del Censis, ospite del consiglio generale di Confindustria Piacenza nella serata di lunedì 11 dicembre, scatta una fotografia allarmante sul futuro della società.

Il presidente di Confindustria Piacenza Francesco Rolleri ha tracciato l’andamento dell’economia piacentina: «Nel 2023 abbiamo superato le previsioni, dimostrando una grande resilienza. Guai a dare questo risultato per scontato, Piacenza se l’è guadagnato sul campo affrontando le tante sfide poste dal quadro economico e geopolitico. Davanti a noi abbiamo ora un rallentamento fisiologico in Europa, attutito però dai risultati sopra le attese di Cina e Stati Uniti».

Valerii riprende i dati del 57esimo rapporto Censis: «La popolazione italiana invecchia, la natalità crolla progressivamente e la variazione dei residenti è già negativa dal 2014: non ha più senso parlare di piramide demografica, ormai osserviamo un cono rovesciato. Si è già ridotta la fetta di donne in età fertile: se anche da domani tutte le donne si svegliassero e facessero tre figli ciascuna non si riuscirebbe comunque ad evitare la discesa. Siamo seduti su una bomba pronta ad esplodere».

Valerii parla di un naufragio di tre grandi narrazioni in occidente: «Il sogno di una Europa unita senza frontiere si è schiantato con il fallimento della governance comunitaria rispetto al rallentamento della crescita del Pil e delle grandi migrazioni. Ci siamo scontrati con gli effetti collaterali della globalizzazione, che ci illudevamo avrebbe riservato solo benefici. E poi Internet: invece di diffondere conoscenza abbiamo violazioni della privacy, oligopoli, fake news e censura. Se sommiamo questi elementi comprendiamo lo spettro della sfiducia che aleggia nell’occidente».

Valerii si sofferma sulla rottura della promessa tra generazioni: «Per la prima volta i figli non si trovano in una condizione economica migliore rispetto a quella dei propri genitori. La sensazione di avere dato più di quanto ricevuto porta all’emergere di una “società del rancore” e ci sentiamo minacciati dalle economie emergenti. L’Indonesia ha superato il Pil italiano già nel 2011: cominciamo a realizzare che prima o poi qualcuno ci spodesterà dal centro della storia. L’elettorato va in cerca di protezione, la nascita dei movimenti populisti è legata anche a questo sentimento. Solo capendo questi fenomeni e grandi cambiamenti si potranno affrontare le sfide che ci attendono».

 

 

ZAKI: “SONO UN SEMPLICE ATTIVISTA CHE COMBATTE PER I DIRITTI UMANI”

E’ iniziata con l’abbraccio di cittadini, attivisti e volontari la giornata piacentina di Patrik Zaki che sta girando per l’Italia per la presentazione del suo libro Sogni e Illusioni di libertà, il racconto della sua storia, dalla prigionia alla liberazione.
La Cgil, insieme alla sezione piacentina di Amnesty International, ha organizzato la giornata di Zaki che dopo l’arrivo in stazione ha incontrato la sindaca Tarasconi, un gruppo di lavoratori della logistica e infine i cittadini che hanno assistito alla presentazione del libro alla camera del lavoro. Nel pomeriggio anche uno spazio dedicato ai giornalisti. Il mondo dell’informazione ha fatto da cassa di risonanza alla storia dell’attivista egiziano, dal giorno della prigionia il 7 febbraio 2020 fino alla liberazione l’8 dicembre 2021.

OSSERVATORIO ECONOMIA E LAVORO: PIACENZA PRIMATO IN REGIONE, NEL 2022, PER CONSUMOI DI SUOLO. BUSSACCHINI “DATO SU CUI LA POLITICA DEVE FERMASI E RIFLETTERE”

Non è un quadro incoraggiate quello che esce dal 14esimo Osservatorio Economia e Lavoro della provincia di Piacenza a cura dei ricercatori di Ires, che per la Cgil “rappresenta un momento di analisi e confronto imprescindibile per interpretare le mutazioni del contesto economico e sociale provinciale” spiega Ivo Bussacchini, segretario generale.

La popolazione della provincia di Piacenza continua ad invecchiare, la crescita è pertanto stabile, dal 1/01/2023 è aumentata dello0.1%; a Levante si registra pure un saldo negativo tra nascite e decessi. L’età media della popolazione è 47 anni, al più alta della regione. Le famiglie unipersonali sonio il 42% del totale.

La popolazione straniera è stabile: Piacenza continua ad essere quella con la maggiora incidenza in regione. Il comune di Castel San Giovanni ha un’incidenza del 24,21% sulla popolazione totale, per lo più dovuta alla presenza del settore logistico, dove trovano occupazione molti lavoratori stranieri.

Un altro capitolo considerato dai ricercatori Giuliano Guietti e Davide Dazzi è ambiente e territorio: sul fronte ambientale, Piacenza ha – tra le province emiliano-romagnole – il primato, nel 2022, per l’aumento del consumo di suolo in valori assoluti: 129 ha, pari ad oltre un quinto dell’aumento totale regionale. Un aumento concentrato in modo particolare nel comune capoluogo, con la percentuale che arriva al 25,3% di suolo consumato, che pone Piacenza al terzo posto dopo Bologna e Rimini. “Questo è un dato su cui la politica deve fare una riflessione – ha detto il segretario Bussacchini – proprio in questi giorni in cui la Provincia ha presentato il PTAV: quali nuovo insediamenti sono necessari? Noi crediamo che sia il caso di investire maggiormente sulla manifattura. Utilizzeremo i dati emersi dalla ricerca per presentare, entro 60 giorni, le nostre osservazioni”.

Per quanto riguarda i settori di economia e produzione si rileva un andamento dissimile: nel 2020 il calo è stato minore rispetto alla regione, ma la ripresa negli anni 2021/22 è stata più lenta. Il settore maggiormente in crescita quello dei servizi, in calo l’industria (-2.4%). Anche le esportazioni hanno un segno per lo più negativo, in particolare elettronica e abbigliamento. Più decisa invece la ripresa nel 2023.

In base agli ultimi dati disponibili di Prometeia (ottobre 2023), alla crescita del numero di occupati (teste) a Piacenza pari all’1% nel 2022 corrisponde una crescita della quantità di lavoro espressa in Ula pari al 2,2%. Dopo la flessione occupazionale del 2020 e 2021, la ripresa del mercato del lavoro ha impattato più in termini di quantità di lavoro, e quindi presumibilmente di saturazione ed intensificazione del lavoro, che di numero di occupati. I dati per i prossimi 3 anni (2023-2025), invece, vedono una dinamica della quantità di lavoro più allineata al numero di occupati evidenziando come l’aumento della quantità di lavoro sarà proporzionalmente accompagnato da una occupazione incrementale.

La crescita occupazionale è principalmente trainata dall’occupazione dipendente (+2,3%), maschile (+2%) e manifatturiera (+6%). La ripresa del sistema economico sembra avere prodotto un aumento importante dell’offerta di lavoro non assorbita, però, totalmente dalla domanda di lavoro. Il tasso di disoccupazione nel 2022 a Piacenza, infatti, continua ad alzarsi arrivando al 6,5%, di cui 8,5% femminile. Inoltre, i dati relativi all’area di disagio occupazionale (17,2% degli occupati) – che raccoglie principalmente contratti a termine e part time involontari – e alla disoccupazione sostanziale (con un tasso dell’8,3%) – un calcolo della disoccupazione che tiene conto anche delle forze lavoro potenziali – dipingono un mercato del lavoro ben più critico di quello disegnato dai dati ufficiali.

A Piacenza nel 2022 si registra una retribuzione media per lavoratore dipendente pari a 23.418 euro all’anno, ossia un livello retributivo più basso delle altre province emiliane e del livello medio regionale (-4,8%). Continua a persistere un differenziale retributivo di genere del -31,9% spiegato sia dal minor numero di giornate retribuite (-6,6%) ma soprattutto dalla minor retribuzione giornaliera (-27%).

In media, la retribuzione dei lavoratori dipendenti stranieri a Piacenza nel 2022 è pari a 17.358 euro per gli uomini e 13.267 euro per le donne, il -34,5% in meno, ossia un differenziale al di sopra del gender gap per la totalità del lavoro dipendente (-31,9%). In generale, la retribuzione dei lavoratori dipendenti stranieri è il – 25,2% in meno rispetto alla media della totalità dei lavoratori dipendenti a Piacenza nel 2022.

I dati sulle dichiarazioni dei redditi per l’anno 2021 mostrano per Piacenza un reddito complessivo medio di 24.114 euro, ovvero un valore al di sotto della media regionale pari a 24.790 euro. Per quanto riguarda le tipologie di reddito dichiarato, nel 2021 a Piacenza, come nel resto dell’Emilia-Romagna, la larga parte del reddito complessivo (83,4% a fronte dell’82,8% della regione) deriva da reddito da lavoro dipendente (53,9%) e dalle pensioni (29,6%).

 

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