“L’OMICIDIO STRADALE NON E’ QUESTIONE DI DESTINO”

Francesco, Sonia, Lorenzo Francesco, sono stati uccisi perché sulla loro strada hanno incontrato automobilisti ubriachi. Giovani come le vittime che oggi non ci sono più. Che si sono messi alla guida dell’auto perché pensavano di poter avere tutto sono controllo. Per queste quattro vite spezzate parlano, oggi, i loro genitori, un modo, raccontano, per rendere meno pesante un dolore che li accompagnerà per l’intera esistenza. Hanno incontrato gli studenti degli istituti superiori della città, nell’incontro che apre il concorso “Sulla strada giusta”, organizzato dall’associazione Sonia Tosi.

Al dolore ci si rassega a sopravvivere; è impossibile ascoltare la storia di questo quattro giovanissimo senza emozionarsi. Nel 2022 sono morte 3 mila persone per incidenti stradali, insieme a loro, a tanti altri è stato tolto, in un attimo un pezzo di vita, così come è accaduto a Danilo, papà di Sonia, ma anche a Vittorio Saccinto, papà di Francesco, Stefano Guarnieri, papà di Lorenzo e Luca Valdiserri papà di Francesco. Alla base di queste tragedie l’abuso di alcool.

IN UN ANNO 300 ACCESSI PER ABUSO DI ALCOOL: NASCE L’OPERATORE DI CORRIDOIO

A livello regionale sono 142 mila gli accessi al pronto soccorso da parte dei giovani e giovanissimi tra i 14 i 25 anni, costituiscono l’11 per cento del totale. A Piacenza, in un anno, su 62 mila accessi 3500 sono stati pazienti intossicati, di cui 300 tra i 14 e 18 anni. Il dato è complessivo e comprende casi riconducibili ad alcool e sostanze d’abuso ma anche a farmaci. Arrivano al pronto soccorso perché è considerato un luogo protetto, sicuro, e sopratutto anonimo. Alla luce di questo è nato il progetto Operatore di corridoio: una figura che ha il compito di aiutare il personale a riconoscere le problematiche di abuso e interagire con esse per favorire un rapporto di fiducia con le strutture sanitarie.

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COME SI EVOLVE IL MONDO DELLO SPACCIO. ANTONIO MOSTI A DI PROFILO

Cambiano le modalità di accesso alle sostanze, sempre più acquistate sul web. Il mondo dello spaccio si è spostato sulla rete, sulla cosiddetta dark net, quella rete oscura, su cui si può acquistare di tutto, dalla droga alle armi. Un fenomeno in forte evoluzione i cui rischi sono connessi a quelle sostanze che vengono classificate come nuove sostanze psicoattive che colgono di sorpresa anche gli stessi operatori sanitari. Un altro fenomeno da non sottovalutare fra i giovanissimi dai 14 ai 24 anni sono gli accessi al pronto soccorso. A livello regionale, nel 2015, sono stati 154.500: il 37% delle femmine accede per problemi ginecologici, mentre il 32% dei maschi per traumi, in cui non sono compresi i traumi sportivi. Un dato che fa riflettere e fa pensare che i giovani si rivolgano al pronto soccorso per una richiesta di auto che spesso va al di là delle condizioni fisiche in cui si trovano i quel momento. “Giovani in PS” è il progetto che la regione ha inserito nel piano regionale di prevenzione 2015/2018. Temi che abbiamo sviluppato nella chiacchierata con Antonio Mosti, direttore del Sert di Piacenza, ospite delle nuova puntata di Di Profilo.

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