APP, AVS, PRC SU INCHIESTA AUSL: “SUBITO LA CONVOCAZIONE DELLA COMMISSIONE 5”

Alternativa per Piacenza, insieme a Alleanza Verdi e Sinistra e Rifondazione Comunista, interviene sull’inchiesta che coinvolge l’Ausl e chiede che venga convocata la Commissione consiliare 5.

Subito la convocazione della Commissione 5 “Prevenzione e contrasto delle mafie e della corruzione, promozione della cultura della legalità”: il Consiglio Comunale venga informato sull’inchiesta che coinvolge i vertici dell’AUSL locale”

Alla luce dell’inchiesta giudiziaria che coinvolge i vertici dell’Azienda Sanitaria Locale, riteniamo di estrema urgenza la convocazione immediata della Commissione 5 “Prevenzione e contrasto delle mafie e della corruzione, promozione della cultura della legalità” del Consiglio Comunale di Piacenza.
È necessario aprire uno spazio di maggiore confronto sulla situazione nella quale attualmente versa la gestione della nostra Azienda Sanitaria Locale e il suo sistema di controllo. Ciò non solo in seguito ai più recenti fatti che l’hanno coinvolta, ma soprattutto in vista della costruzione del Nuovo Ospedale attraverso un partenariato pubblico-privato, che in assenza di un robusto sistema di controllo interno potrebbe esporre ad ulteriori criticità. Un’opera che, ricordiamo, prevede un investimento complessivo superiore ai 300 milioni di euro..

Riteniamo che, in questo difficile e critico momento, il Consiglio Comunale abbia il dovere, oltre che il diritto, di essere coinvolto in ogni fase dell’iter con tempestività e che un confronto nel merito delle decisioni sia non più rimandabile.
Vorremmo evitare il ripetersi di situazioni che hanno visto il nostro Consigliere Luigi Rabuffi di fatto costretto ad abbandonare la Presidenza della Commissione 5 ad Agosto 2023, in aperta polemica con l’Amministrazione, a poche ore di distanza dal voto del Consiglio comunale sul piano di riequilibrio di piazza Cittadella laddove era stato impedita la convocazione e calendarizzazione della Commissione stessa.

La guida della Commissione è oggi presieduta da esponenti dell’opposizione di destra ma l’operato degli ultimi mesi risulta quanto meno discutibile, e soprattutto non ha prodotto alcun passo avanti concreto né sul piano della sua efficacia né su quello del controllo democratico delle scelte strategiche.

Per questo motivo chiediamo con urgenza al Presidente del Consiglio Comunale e alla nuova Presidenza della Commissione 5 di procedere immediatamente alla convocazione di una seduta straordinaria aperta, nella quale si definisca un percorso condiviso per ristabilire il pieno esercizio del ruolo di controllo dei consiglieri comunali, e dunque dei cittadini da essi rappresentati, sulle principali scelte strategiche per la città.

PANCHINA ARCOBALENO “CANCELLATA” A CALENDASCO. ARCIGAY: “IL PIACENZA PRIDE SIA ANCORA PIU’ GRANDE”

La panchina arcobaleno inaugurata solo pochi giorni fa a Calendasco è stata “cancellata” dei suoi colori e oggi appare grigia. Un simbolo di inclusione e rispetto per i diritti civili è stato deturpato.

Davide Bastoni, presidente Arcigay Piacenza Lambda, ricorda che “la panchina è stata messa solo pochi giorni fa con iscritta una frase, anch’essa cancellata, del presidente della Repubblica Sergio Mattarella contro l’omobitransfobia”. Anche Vladimir Luxuria, madrina del Pride in programma il 24 maggio, commenta: “Non resteremo in panchina spettatori dell’omofobia, è necessaria una mobilitazione”. Da Arcigay arriva l’appello a tutti i partiti piacentini di prendere le distanze da questi gravi attacchi.

La Cgil di Piacenza condanna con fermezza la “cancellazione” della panchina arcobaleno da parte di ignoti. Un simbolo di inclusione, rispetto e diritti civili collocato nei giardini di via Anguissola a Calendasco solo pochi giorni fa da Arcigay in collaborazione con l’amministrazione comunale. “Un gesto grave, che non può essere derubricato a una bravata: così si cancella un messaggio di pace, convivenza e uguaglianza. In un tempo in cui le discriminazioni verso le persone LGBTQIA+ sono tutt’altro che superate – dice Bussacchini – e anzi, in molti contesti alimentate da un clima di odio e regressione culturale – è inaccettabile che a qualcuno venga in mente di togliere l’arcobaleno simbolo di accoglienza e rispetto nella diversità”.

Anche Alternativa per Piacenza “condanna con forza il gesto vandalico e omotransfobico che ha avuto come obiettivo la “panchina arcobaleno”.
Disgusta che un semplice simbolo della libertà di amare e di essere pienamente sé stessi e di riconoscimento della piena dignità di tutte le persone, possa essere stata oggetto di un atto vigliacco e di violenza quale la cancellazione dei colori dell’arcobaleno e la scritta vergognosa apparsa al suo posto. Un atto di violenza proprio perché rivolto, a pochi giorni dall’inaugurazione della stessa e al Pride di sabato, contro tutti coloro che si battono e credono che una società civile si misuri anche dalla capacità di garantire piena dignità e diritti a tutti, indipendentemente dal proprio orientamento di genere. Si è voluto scientemente colpire un messaggio di inclusione, rispetto, ascolto e lotta contro ogni discriminazione”
Alternativa per Piacenza a questa deriva omotranfobica della società non intende sottomettersi ed anche per questo aderisce ancor più convintamente al Pride di sabato 24 maggio ed invita tutta la cittadinanza a fare altrettanto per rimarcare sempre più il proprio rifiuto di qualsiasi forma di discriminazione.

Anche da ApP così come dalla Cgil arriva l’invito ad aderire ancora più convintamente al Pride di sabato 24 maggio per “rimarcare sempre più il proprio rifiuto di qualsiasi forma di discriminazione”.

 

“LE LAVORATRICI NON SIANO PIU’ RICATTABILI. SERVE UNA SVOLTA ETICA E POLITICA”. IL COMMENTO DI APP, AVS E PRC rve una svolta etica e politica.”

ApP, AVS e PRC esprimono sdegno, rabbia e dolore di fronte a quanto emerso ieri dalla cronaca cittadina: l’arresto di un primario dell’Ospedale di Piacenza per 32 episodi accertati di violenza sessuale, commessi – secondo le accuse – approfittando del proprio ruolo di potere su dottoresse e infermiere.
Questa vicenda non è un “caso isolato”. È il frutto marcio di un sistema in cui la gerarchia si trasforma in abuso, il potere si traveste da prestigio, e le donne continuano a essere esposte a forme di ricatto, molestie e intimidazioni. Un sistema in cui, troppo spesso, chi ha potere conosce le regole per proteggersi, mentre chi lo subisce è costretta a difendersi, giustificarsi, pagare il prezzo del coraggio. Chiediamo che la città intera, a partire dalle istituzioni e dai vertici dell’Ausl, reagisca con fermezza, trasparenza e rispetto per chi ha denunciato. Non bastano asettici e generici comunicati di collaborazione alle autorità. Ci mancherebbe altro! Chiediamo soprattutto che si apra una riflessione collettiva: quante lavoratrici vivono oggi sotto ricatto nei luoghi in cui dovrebbero essere sicure? Quanti ambienti professionali sono ancora modellati da logiche patriarcali, dove il silenzio è premiato e la denuncia punita?

Prendiamone atto, prevale ancora una visione maschilista della società, per cui tante donne non si espongono per la vergogna di confessare pubblicamente e in famiglia gli abusi subiti. È il paradosso del senso di umiliazione che, nella vittima, prevale sul dovere di denunciare la violenza. Siamo un po’ tutti responsabili se in mezzo a noi vivono persone adulte, istruite e competenti a cui è mancato il coraggio di far subito fronte comune e ribellarsi.
Insieme proponiamo:
– una più capillare pubblicizzazione dello strumento di “Segnalazione condotte illecite (whistleblowing)” già a disposizione di dipendenti, collaboratori e di chiunque svolge, ha svolto o dovrà svolgere un’attività lavorativa o professionale in favore dell’Azienda Usl di Piacenza;
– ⁠l’immediata costituzione di uno sportello indipendente per l’ascolto e la tutela delle lavoratrici del comparto sanitario;
– ⁠la revisione delle procedure di valutazione dei dirigenti, con particolare attenzione individuare indicatori più stringenti per garantire ambienti di lavoro sicuri e rispettosi;

La nostra vicinanza va alle vittime di questa scioccante vicenda e ai loro affetti, oltre alla famiglia della persona arrestata, a sua volta vittima, travolta da un dramma umano difficile da immaginare.
Non accetteremo che questa storia venga archiviata come l’ennesima anomalia. È ora di spezzare il silenzio, cambiare le regole per difendere davvero chi lavora, cura e denuncia.

PIAZZA CITTADELLA, ALTERNATIVA PER PIACENZA: “NOI DA SEMPRE CRITICI SUL RAPPORTO TRA AMMINISTRAZIONE E CONCESSIONARIO”

Anche Alternativa per Piacenza interviene sulle ultime vicende del cantiere di piazza Cittadella, evidenziando da sempre forti perplessità, al di là dell’opportunità politica dell’opera, proprio sulla forma di rapporto tra amministrazione e concessionario.

Alternativa per Piacenza, che ha da sempre evidenziato le tante perplessità sulla gestione da parte del Comune del rapporto con il concessionario (Piacenza Parcheggi), si è scontrata con un muro di gomma impenetrabile. I nostri rilievi, al di là della critica politica sull’opportunità di realizzare il parcheggio, erano soprattutto focalizzati sulla forma del rapporto che addiviene sostanza nella gestione di queste opere pubbliche. Basti ricordare le nostre denunce sui ritardi nei pagamenti dei canoni dovuti da parte del concessionario, sulle pratiche portate in Consiglio in fretta e furia che hanno impedito un necessario ed approfondito confronto e che, di converso, hanno portato alle dimissioni per protesta del nostro Consigliere Luigi Rabuffi dalla Presidenza della commissione sulla legalità e antimafia, le condizioni economiche modificate con rincari in toto a carico dei cittadini, la fideiussione falsa, la bancabilità non dimostrata e per ultimo le demolizioni iniziati in fretta e furia. Resta poi quanto meno discutibile l’affermazione del Comune che definisce rispettate le date del cronoprogramma del progetto a fronte di un fermo cantiere che si trascina da oltre 40 giorni. Ci domandiamo quindi se e quando il cantiere riprenderà le attività.

Lunedì scorso poi ennesimo colpo di scena, con la notizia di un possibile avvio di indagini che potrebbero portare a un interdittiva antimafia. Abbiamo letto, come tutti, la nota prefettizia conseguente, che solo ai distratti potrebbe apparire una smentita, mentre in realtà è l’ammissione del lavoro interforze antimafia in essere per attenzionare, tra gli altri, il cantiere di Cittadella. “Allo stato” la società concessionaria non risulta destinataria di alcun provvedimento interdittivo. Allo stato, appunto. Alternativa per Piacenza non tifa certo perché le cose prendano una brutta piega. Speriamo, per il bene di Piacenza, che si chiarisca al più presto tutto ciò che deve essere chiarito. A prescindere, quello a cui stiamo assistendo dimostra ancora una volta che agire d’imperio su temi di questa importanza, che si trascinano da almeno due decenni, espone poi a situazioni difficili da spiegare e gestire seguendo un filo logico sufficiente a essere presi sul serio.

SENSO UNICO NEL PRIMO TRATTO DEL CORSO: LA GIUNTA STA VALUTANDO. PASSA LA MOZIONE DI APP

Ha ricevuto parere favorevole dell’assessore Bongiorni e il voto favorevole da parte della maggioranza la mozione, presentata da Alternativa per Piacenza ormai 30 mesi fa, in merito alla viabilità sicura e mobilità dolce nel primo tratto del Corso, per intenderci dalla statua di Sant’Antonino al Dolmen.

L’attuale condizione del tratto oggi vede una pista monodirezionale molto ridotta “una fettuccia” l’ha definita il consigliere Rabuffi, particolarmente pericolosa per i ciclisti che devono fare i conti con i pedoni, le bici elettriche, i monopattini e i dehors delle attività commerciali. “Una scelta – ha spiegato il consigliere di ApP – al tempo dell’amministrazione Barbieri dopo un confronto con i commercianti della zona. Oggi la situazione è profondamente cambiata. Per questo chiediamo di ripristinare il senso unico per le auto (come istituì l’amministrazione Dosi) e una pista bidirezionale più sicura di quella attuale; oppure di creare due piste ciclabili monodirezionali oltre che rendere riservato a pedoni e ciclisti, quindi libero dalle auto, nei week end”.

Orientamento favorevole alla mozione da parte della giunta, espresso, come si diceva dall’assessore ai lavori pubblici Matteo Bongiorni “è in atto una valutazione che deve prendere in considerazione una serie di complessità proprie di quella zona, comprese le esigenze di residenti e attività commerciali. Siamo cercando di considerare anche vicolo Edilizia oltre che il tema degli autobus. Sono un sostenitore dei sensi unici – ha detto Bongiorni – questo è uno di quelli più controverso, ma non vorrei diventasse una contesa tra pro e contro”.

Anche la sindaca Tarasconi è intervenuta “quello in questione è un tratto pericoloso per le biciclette e complicato, ma non si può pensare di avere una pista a doppio senso, dehors e parcheggi senza l’introduzione del senso unico per le auto, da valutare se in entrata o in uscita”.

VERSO IL PIANO URBANISTICO GENERALE: APP AVVIA I TAVOLI DI LAVORO

Alternativa per Piacenza, mantenendo la promessa fatta a dicembre in sede di presentazione della nuova Segreteria, ha avviato i cantieri tematici “Lavoro”, “Inclusione”, “Ambiente”. L’idea è sempre la stessa: creare occasioni per stare insieme, soci e non, facendo politica dal basso. Abbiamo scelto argomenti su cui si possano sviluppare proposte da consegnare ai nostri consiglieri comunali ed elementi di possibile convergenza con l’Amministrazione, per indirizzi e azioni da inserire nello strumento urbanistico (PUG) in via di definizione.
Le recenti aperture della maggioranza, di cui una parte sembra davvero convinta del bisogno di una svolta radicale sui temi a noi cari, non ci lasciano indifferenti, tuttavia occorrerà verificare quanto siano effettive.
Ci sforziamo di cogliere anche piccoli segnali, dopo due anni di chiusura pressoché totale. D’altronde sul tavolo c’è il futuro della nostra città e delle generazioni che verranno.
Restiamo dell’idea che serva ricostruire un clima di maggior fiducia e rispetto tra cittadini e forze politiche di sinistra-centrosinistra, perché l’avanzata delle destre, sempre meno camuffate, è sotto gli occhi di tutti, confermata a ogni tornata elettorale. Guardare in casa nostra e farci un esame di coscienza collettivo è un dovere politico al quale non ci sottraiamo.
Invitiamo tutti i cittadini interessati a dar vita con noi ai cantieri di ApP, per provare insieme a mettere nero su bianco idee concrete per una visione ampia e davvero progressista di Piacenza. Non è richiesto alcun tesseramento, tantomeno contributi economici, basta la voglia di far politica insieme.
Per aderire o chiedere informazioni: alternativaperpiacenza@gmail.com

 

RABUFFI, APP: “PER IL COMUNE UN FINE ANNO RICCO DI BOTTI… ECONOMICI”

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento del consigliere di Alternativa per Piacenza Luigi Rabuffi in merito alle spese affrontate dal Comune negli ultimi giorni dell’anno.

Mentre i piacentini hanno atteso l’arrivo del nuovo anno festeggiando in piazza Cavalli, a Palazzo Mercanti l’anno vecchio si chiudeva, sul piano dei conti, con fuochi d’artificio di grande effetto. Uno spettacolo pirotecnico che, nell’ambito del bilancio, ha visto sparare “botti” da migliaia di euro.
In primis i 50.000€ al Piacenza Calcio, che il 19 dicembre scorso li ha richiesti come contributo straordinario al Comune e che 4 giorni dopo (alla velocità della luce) se li è visti immediatamente concedere (DGC n. 333 del 23/12/2024). Riconoscimento che rappresenta per il sistema associativo
piacentino (non solo quello sportivo) un precedente importante che porterà tante altre società a bussare legittimamente alle porte del Comune.

Seguono i 18.479,75€ per l’affidamento di un incarico professionale legale di rappresentanza e difesa dell’Ente avanti al TAR di Parma (DGC 327 del 23/12/2024 e DD 3962 del 30/12/2024) per resistere alla richiesta di annullamento del c.d. “Appaltone” (PPP) da parte di una società
ricorrente. Appaltone (PPP) per il quale il 30/12/2024 (DD n. 3988) sono stati inoltre impegnati 18.300€ per affidamento diretto di servizio di supporto al RUP.
L’ennesimo affidamento legale certifica, peraltro, che l’effetto boomerang legato al “trasferimento dell’Avv. Vezzulli dall’Avvocatura comunale ad altra struttura” colpisce nuovamente le finanze comunali, chiudendo l’anno con il “botto”. Tanto che nel 2024 risultano impegnati a bilancio, per la
suddetta attività, oltre 150.000€, contro meno di 7.000€ nel 2022 e poco più di 4.000€ nel 2023 quando la gestione/rappresentanza dell’Ente era totalmente in capo all’Avvocatura comunale. Tutto
ciò senza considerare le consulenze legali, imputate su altri capitoli di bilancio (tra dicembre 2023 e dicembre 2024), per un importo di circa 100.000€.

Tra le tante altre spese previste a cavallo del nuovo anno, da segnalare – per la sua entità – 108.276€ di spese condominiali straordinarie su un unico immobile di via Farnesiana (di cui 76.685,97€ sul 2024 e il resto nel 2025) per effettuare lavori di ripristino di un lastrico solare (DD 3958 del 24/12/2024). Spesa sicuramente necessaria ma assai onerosa per i piacentini…

Se, sul fronte della spesa, i “botti di fine anno” sono stati impegnativi, sul fronte delle entrate il “colpo” è in canna.
Nonostante un mio specifico accesso agli atti del 1/1/2025 (tanto per iniziare bene l’anno…) il Comune non ha ancora trasmesso, a tutt’oggi, la documentazione attestante l’avvenuto versamento – da parte del Concessionario dei parcheggi di superficie – dell’importo a favore del Comune di Piacenza del canone minimo garantito (annualità 2024) pari a 850.000€ (così come rideterminato dall’art. 3 dell’Atto aggiuntivo e modificativo del contratto) oltre l’IVA di legge.
Termine contrattualmente previsto, in un’unica rata, entro il 31 dicembre 2024.
Tantomeno è stata trasmessa, come richiesto espressamente, copia della polizza fideiussoria valida (visti i precedenti, meglio specificarlo…) per il periodo 01/01/2025 – 31/12/2025, a garanzia del canone minimo garantito a favore del Comune di Piacenza “anno 2025” di 800.000 € oltre
IVA di legge.
Atteso che il termine massimo previsto per il rilascio di atti/documenti da parte degli Uffici comunali risulta ormai scaduto (5 giorni), viene il dubbio che la documentazione non sia agli atti del Comune o non vi sia proprio.
In attesa che questo “dubbio” venga chiarito colgo l’occasione per augurare a tutte le piacentine e a tutti i piacentini un 2025 ricco di pace e serenità, con
la speranza che il Nuovo Anno ci dispensi da nuovi terrificanti “botti”…

RABUFFI, APP: “TRA PIAZZA CITTADELLA E CASALI DOVE STA LA COERENZA ESTETICA?”

Dopo la recente approvazione del progetto di riqualificazione di piazza Casali da parte della Soprintendenza, il consigliere di Alternativa per Piacenza Luigi Rabuffi torna sull’argomento e si domanda “dove sta la coerenza estetica tra le due piazze?”. Riceviamo e pubblichiamo il suo intervento.

Il mondo è bello perché è vario… Nel linguaggio quotidiano, questo modo di dire viene normalmente utilizzato per legittimare stranezze, incoerenze e comportamenti anomali. Più banalmente, per giustificare “tutto e il contrario di tutto”.
La conferma ce la fornisce la stampa locale, con la recente notizia dell’approvazione da parte della “Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Parma e Piacenza” del progetto di sistemazione di piazza Casali. Un progetto davvero intrigante e di pregevole fattura
che, come consigliere comunale, ho potuto apprezzare qualche settimana fa.

Nel caso di specie, la stranezza non sta nell’approvazione del progetto di Piazza Casali quanto nel passaggio in cui si dice: “…particolare attenzione è stata posta dalla Soprintendenza alla tutela archeologica, alla qualità dei materiali e alla coerenza estetica con il progetto dell’adiacente
Piazza Cittadella.” Oibò. Dove stia la coerenza estetica tra il bel progetto di Piazza Casali e lo scempio in atto in Piazza Cittadella è davvero un gran mistero. Un enigma che il Comune e la stessa Soprintendenza dovrebbero svelarci.

La “distanza valoriale” tra le due piazze appare infatti stridente: in Piazza Casali l’Amministrazione intende insediare il nuovo Mercato coperto nella magnifica location delle ex Scuderie di Maria Luigia, prevedendo la piantumazione di 46 tigli per contrastare l’isola di calore e individuando ampi spazi pedonali e di aggregazione per i cittadini mentre, nell’attigua e ben più famosa Piazza
Cittadella, il progetto in via di realizzazione traguarda un’oceanica isola di calore favorita dall’abbattimento (già effettuato) delle grandi alberature storiche esistenti e dell’ex biglietteria, offrendo così alla storica piazza l’emozione di convivere con il traffico e l’inquinamento generati da
quel mostro urbanistico che sarà il parcheggio sotterraneo. Struttura su due piani (interrati) che affiorerà ai piedi di Palazzo Farnese, monumento di straordinaria bellezza e di immenso valore storico sacrificato sull’altare del “business dei posti blu”.

Di fronte a queste situazioni oggettive, parlare di coerenza estetica tra Piazza Casali e Piazza Cittadella e di armonizzazione/valorizzazione del patrimonio storico appare davvero una simpatica barzelletta, buona per fare quattro risate fra amici.
Ma in fondo perché arrabbiarsi? Perché stupirsi di tutto ciò? Effettivamente non ne vale la pena… Quel mix di incoerenza, improvvisazione e “schizofrenia urbanistica” rappresenta piuttosto la conferma che in questo mondo, vario ed imperfetto, “tutto e il contrario di tutto” può coesistere.
Basta farsene una ragione…

CONSUMO DI SUOLO, ARRIVA L’OK TRIBOLATO DELLA MAGGIORANZA ALL’ORDINE DEL GIORNO DI APP

A spiazzare, almeno inizialmente, è stato il parere dell’assessore Fantini: libertà di voto ai consiglieri rispetto all’ordine del giorno presentato da ApP sul consumo di suolo, accordi perequativi e cambi di destinazione d’uso di aree verdi. Temi caldi, non da ora certamente, che Alternativa per Piacenza ha rimesso sul tavolo anche in sede di discussione del Dup 025/2027, approvati, sorprendentemente con 21 voti a favore compresa la consigliera Soresi, e 7 non votanti, lista Barbieri, Lega e Fratelli d’Italia.

“Per la terza volta torna la parola perequazione” ha detto il consigliere di Coraggiosa Matteo Anelli, e qui a differenza della altre occasioni, possiamo dire, che qualcosa è cambiato. Oltre alla libertà di voto espressa dall’assessore Fantini, hanno convintamente manifestato parere favorevole Anelli sottolineando come questo “ordine del giorno possa darà alla città un nuovo indirizzo”, la consigliera Claudia Gnocchi “ho una sola faccia per cui non posso che essere favorevole” così come il collega del PD Sergio F erri “credo che valga il programma elettorale e la propria coscienza, e la salvaguardia ambientale è uno dei punti del programma”.

Eppure così liscia fin da subito non è andata, considerando gli scambi a quattrocchi della consigliera De Micheli con i colleghi frondisti che sono rimasti saldi ai loro intendimenti. Prova del clima per nulla disteso in maggioranza anche le parole della consigliere dem Costanza De Poli che ha parlato “di forte frustrazione, come si fa ad avere dubbi” ha domandato, confidando in una maturità e una responsabilità che credeva scontate.
A togliere dall’impaccio la maggioranza ci ha pensato, ancora la consigliera De Micheli, subito dopo un breve colloquio con la sindaca; annunciando il voto favorevole della maggioranza del PD, perché “la forza – ha detto – sta nel metodo che ci siamo dati. Dalla logica dei tifosi e delle bandierine alla condivisione”.

“Di tuffo carpiato con doppio avvitamento” ha parlato la consigliera Barbieri, di “grosso problema politico nel PD” il collega Trespidi. La sindaca Tarasconi invece ha ribadito come dopo un anno di lavoro “abbiamo trovato una quadra, un lavoro di tessitura con i consiglieri che si sono messi a disposizione”. Un giusto equilibrio insomma che ha portato, nei fatti, alla sintesi. La sensazione, tuttavia, è che le sorprese non siano finite.

Nel servizio l’intervista del capogruppo di ApP Stefano Cugini

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ALTERNATIVA PER PIACENZA: “PIAZZA CITTADELLA, LA BRUTTA IMMAGINE DI UNA CERTA POLITICA”

L’Ordinanza del Tribunale di Piacenza che accoglie il reclamo del costruttore del parcheggio interrato pone, nuovamente, l’Amministrazione di Piacenza di fronte alle proprie gravi responsabilità nei confronti della città.
A nulla sono valse oltre 30 mila firme raccolte dai cittadini, né i tanti interventi dei nostri Consiglieri Comunali con i loro atti ispettivi e le loro denunce.
Purtroppo, a nulla è valso il ricorso all’autorità giudiziaria di Legambiente e residenti, sebbene con la prima Ordinanza del giudice Fazio qualche speranza che anche in Italia si potesse iniziare a interpretare le norme giuridiche a difesa dell’ambiente e della salute delle persone in modo innovativo si era generata.
Evidentemente molta strada rimane ancora da percorrere.
In ossequio al principio che le sentenze si rispettano, non vogliamo entrare nei dettagli della parte giuridica. Come Alternativa per Piacenza non possiamo invece trascurare l’aspetto politico, con una Amministrazione che ostinatamente ha ignorato la volontà di un movimento di cittadini autoconvocatosi senza precedenti a Piacenza, se non ritornando al tutt’ora spinoso tema della ex-Pertite.
Gravissimo secondo noi appoggiare il reclamo del costruttore contro i propri stessi cittadini, costato 11.579,04 € di soldi pubblici, come si desume dalla Delibera di Giunta n. 230 del 15-10-2024.
Una brutta immagine, col rischio che la vittoria giuridica di oggi si trasformi in una caporetto politica nel prossimo futuro.
Noi che una visione diversa di politica l’abbiamo, anche attraverso l’impegno che tanti nostri aderenti hanno messo sulla questione, non possiamo che ribadire il nostro sostegno come associazione e come presenza in Consiglio Comunale a tutte le persone che in questa giusta causa credono e per questa si sono riunite.