PIACENZA SI SPOPOLA E CAMBIA VOLTO. A TUTTO TONDO

Piacenza cambia volto. E sono i cittadino spesso a determinarlo. Negli ultimi anni si è assistito ad uno spopolamento del centro a favore della provincia, fenomeno che in sociologia si chiama “polarizzazione”. In centro si trovano palazzi curati, ristrutturati, abitati dalla borghesia benestante; poco distante, sempre in centro ma ai margini, esistono zone che soffrono di determinate problematiche come la scarsa integrazione, degrado e mancanza di decoro urbano. Nel centro manca la classe media che ha scelto la provincia. Ci siamo chiesti, come in questa trasformazione, si inserisce la zona di via Roma dove le varie amministrazioni si sono impegnate con progetti e iniziative per riportare i piacentini a ripopolarla.

Quanti sanno che a Piacenza, a due passi dal Duomo, esiste il Piccolo Museo della Poesia “Incolmabili Fenditure”, unico in Europa? In pochissimi, tra questi anche noi. Inaugurato nel maggio scorso, racchiude pezzi unici della letteratura del 900 italiano da Leopardi a Ungaretti, da Montale e Saba, primi numeri di riviste del settore, antologie letterarie. Una sfida per chi ha voluto questo luogo, che oggi risulta anacronistico nell’era digitale; arrivare nell’impossibile missione di colmare l’incolmabile.

Expo non sarà solo in piazzetta Piacenza nel padiglione Italia. Milano sarà anche qui. Nel convegno organizzato da Big Network, giovane rete d’impresa piacentina, ci si è concentrati su come far fruttare il “fuori Expo”, ovvero eventi collaterali, pacchetti turistici per portare gente in città e promuovere il territorio. La vera sfida per le città satellite, sarà proprio questa.

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COSA SUCCEDE “FUORI EXPO”?

Il titolo potrebbe incuriosire anche il più distratto degli osservatori: “Fuori Expo, 2015 modi per trarre vantaggi da Expo 2015”. A meno di 80 giorni dal grande evento è curioso sentire parlare di cosa avviene e cosa si fa fuori dalla grande aree di Rho dedicata alla kermesse. Anche perchè per le città satellite di Milano, come appunto Piacenza, è proprio questa la sfida da vincere: cosa rimarrà al territorio locale, e soprattutto quali pacchetti turistici, eventi collaterali organizzare per invitare a visitare la nostra città. Il convegno porta la firma di Big Network, la giovane rete d’impresa piacentina, in grado di connettere diversi soggetti specializzati nel mondo del marketing e della comunicazione che fa capo a Confapi, Legacoop, Cna e Confcooperative.

Otto milioni di biglietti venduti, previsti 20 milioni di visitarori, 6 dei quali stranieri, e un milione e mezzo di americani, questi i numeri dell’esposizione universale.

Mancano meno di tre mesi al taglio del nastro del primo maggio, e siamo certo che in modo o nell’altro, per quella data i padiglioni saranno pronti e tirati a lucido. Certo non mancano critiche sui costi di realizzazione e su cosa resterà appena Expo chiuderà i battenti.

Il servizio con le interviste nella prossima puntata di A Tutto Tondo 

FUORI EXPO