Si è celebrata al Giardino della Memoria dello Stradone Farnese la cerimonia in onore delle vittime della Shoah, nella ricorrenza che segna, nel 2025, l’80° anniversario dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz. Il Prefetto ha consegnato alla memoria di Emilio Cergnul, militare deportato in Germania dal 9 settembre 1943 al 13 agosto 1945 e alla memoria di Luigi Trabucchi, militare deportato dall’8 settembre 1943 al 14 settembre 1945, internato presso l’Acciaieria Regione Ruhr, la medaglia d’onore concessa dal Presidente della Repubblica ai cittadini italiani, militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra ed ai familiari dei deceduti.
25 APRILE TORNA IN PIAZZA. “CELEBRARLO SIGNIFICA DARE FRESCHEZZA E FORZA ALLA DEMOCRAZIA”
Il 25 aprile torna in piazza dopo due anni di stop a causa del covid. La voglia di riprendersi gli spazi è tanta, si sente dalla voglia di partecipazione delle persone che da barriera Genova hanno seguito il corteo fino in piazza cavalli. Sul palco anche Agostino Covati, 95 anni, partigiano combattente in Trebbia e val Luretta. Ad attenderlo le autorità civili e religiose e Pier Luigi Bersani che da gennaio è il presidente dell’istituto storico delle resistenza di piacenza, oratore ufficiale delle celebrazioni del 25 aprile.
Per prima a prendere la parola il sindaco Barbieri: “Non possiamo essere indifferenti alle richieste di aiuto dell’Ucraina – ha detto – non possiamo distogliere lo sguardo anche noi, come fecero i partigiani: amore per l’umanità deve essere una religione perché la patria è il vero mondo”.
Poi è toccato a Pier Luigi Bersani: “bisogna essere chiari, celebrare il 25 aprile significa dare freschezza e forza propulsiva alla nostra democrazia e questo significa che democrazia ed emancipazione sociale devono darsi la mano”.