FRATELLI D’ITALIA: “SU PIAZZA CITTADELLA INTERVENGA LA CORTE DEI CONTI”

La gestione della pratica Piazza Cittadella continua a non convincere i consiglieri di Fratelli d’Italia che hanno fatto richiesta alla presidente del consiglio comunale di richiedere alla Corte dei Conti la legittimità dell’atto aggiuntivo che per avere valore deve essere approvata e firmata da tutti i consiglieri, compresi quelli di maggioranza

Attraverso un accesso agli atti i consiglieri hanno posto in evidenza che il canone 2023 non è ancora stato versato nelle casse del comune dal concessionario, per un importo di 1 milione 37 mila euro, se a questo si aggiunge che il gestore GPS ha aumentato le tariffe della sosta del primo gennaio e che ad oggi mancano ancora le garanzie bancarie richiesta per l’avvio del cantiere, i consiglieri di Fratelli d’Italia si chiedono se la pratica sia legittima e se sia davvero nell’interesse della collettività.

LA MINORANZA TUONA : “SI CAMBI REGISTRO, COSI’ NON SI VA AVANTI”. NEL MIRINO DELLE CRITICHE LA PRESIDENTE GAZZOLO

Stesso luogo, stessa ora, ma diverso ordine del giorno. I capigruppo di minoranza hanno convocato la stampa nel giorno, lunedì, e nell’ora le 15, solitamente occupati dalla seduta di consiglio comunale che, questa settimana, non è stata convocata, nonostante i 50 atti ispettivi ancora da discutere depositati tra luglio e agosto scorsi.

Al centro della forte presa di posizione dei consiglieri Cugini, Rabuffi, Barbieri, Mazza, Sgorbati, Zandonella, Domeneghetti, Soresi e Zanardi ci sono proprio la mancata convocazione del consiglio e l’operato della presidente del consiglio comunale Paola Gazzolo, che, a loro dire, non svolgerebbe il suo ruolo super partes.

Morficazione del ruolo di consiglieri considerati più come orpello che come veramente utili alla città, addirittura lesivo della aspettative per le quali sono state eletti. Insomma, è l’accusa della minoranza, dalla presidente del consiglio non ci sarebbe quella garanzia e quell’imparzialità che il suo ruolo le imporrebbe.

INCONTRO TECNICO PER I NEO CONSIGLIERI COMUNALI IN VISTA DEL DEBUTTO DI LUNEDÌ PROSSIMO

Un semplice, sincero saluto e un augurio di buon lavoro, in attesa della prima seduta plenaria di lunedì prossimo che darà ufficialmente il via al mandato della nuova assemblea consiliare di Piacenza”. La sindaca Katia Tarasconi non ha voluto mancare, nei minuti iniziali, all’incontro che la Segreteria del Consiglio comunale, d’intesa proprio con la prima cittadina e con il segretario generale dell’ente Roberto Maria Carbonara, affiancato nell’occasione da Ermanno Lorenzetti e Francesco Generali, ha organizzato questo pomeriggio per illustrare ai neo eletti – in particolare a quanti per la prima volta si accingono a rivestire questo incarico – i contenuti dello Statuto comunale, il Regolamento che norma il funzionamento dell’assise cittadina, nonché i diritti e le prerogative che la legge riconosce e assegna ai consiglieri comunali.

Quella odierna – sottolinea Katia Tarasconi – è una preziosa attività di supporto tecnico e amministrativo, all’insegna della trasparenza e della correttezza istituzionale. Il mio impegno sarà orientato sempre all’ascolto e al confronto, prioritari anche per la Giunta che si sta formando, ma confido molto nel ruolo di rappresentanza di tutti i consiglieri, di maggioranza così come di opposizione, nel dare voce ai cittadini e alle loro istanze. Mi ha fatto particolarmente piacere, intanto, vedere una partecipazione così numerosa e attenta: ringrazio tutti coloro che sono intervenuti”.

Ai consiglieri è stato consegnato anche un vademecum riguardante i principali riferimenti normativi relativi alla prima seduta del Consiglio, i modelli per la redazione degli atti ispettivi (mozioni, risoluzioni, interpellanze ed interrogazioni), di ordini del giorno ed emendamenti alle proposte di deliberazione, con una parte dedicata all’illustrazione e all’ammissibilità degli emendamenti riferiti alla trattazione del Bilancio di Previsione/DUP (per la trattazione del quale si applica una procedura che ha caratteristiche peculiari rispetto alle deliberazioni ordinarie).

ECCO IL NUOVO CONSIGLIO COMUNALE

Trentadue posti in consiglio comunale di cui venti spettano alla nuova maggioranza. Questa la composizione del nuovo consiglio comunale con Katia Tarasconi nuovo sindaco sostenuta da sei liste: Partito Democratico, civica, Coraggiosa, Piacenza Oltre, Azione, Pensionati Piacentini.

Per il PD entrano in consiglieri: Christian Fiazza, Stefano Perrucci, Paola De Micheli, Tiziana Albasi, Paola Gazzolo, Andrea Fossati, Sergio Ferri, Salvatore Scafuto.

Otto anche per la lista civica: Gianluca Bariola, Francesco Brianzi, Claudia Gnocchi, Francesco Casati, Sibilla Brusamonti, Mario Dadati, Luca Dallanegra, Angela Stefania Fugazza.

Due consiglieri per Coraggiosa: Serena Groppelli e Loris Infantino. Due anche per Piacenza Oltre: Caterina Pagani e Gianluca Ceccarelli.

Tra i banchi della minoranza insieme a Patrizia Barbieri ci saranno Massimo Trespidi, Jonathan Papamarenghi e Federica Sgorbati della lista civica. Tre consiglieri per FdI: Sara Soresi, Gloria Zanardi e Nicola Domeneghetti. Un solo consigliere per la Lega Luca Zandonella.

Gli altri seggi a disposizione saranno occupati da Stefano Cugini e Luigi Rabuffi per Alternativa per Piacenza e Corrado Sforza Fogliani per i Liberali Piacentini.

 

CERCIELLO, BULLA E PERROTTA, I NUOVI CONSIGLIERI DELLA FONDAZIONE

Vincenzo Cerciello, Valter Bulla e Noemi Perrotta entrano a far parte del Consiglio Generale della Fondazione di Piacenza e Vigevano. La nomina è stata accolta con soddisfazione dal presidente Roberto Reggi: «Sono felice che la squadra della Fondazione si sia arricchita di consiglieri che conoscono
il territorio e, sono certo, sapranno dare il loro contributo nel ruolo decisionale che spetta al nostro Consiglio Generale», ha dichiarato al termine della riunione del “parlamentino” dell’ente.
L’elezione di oggi era una tappa necessaria per sostituire i consiglieri Luigi Cavanna, Fabio Fornari e Mario Magnelli, entrati nella squadra del presidente Reggi nel Consiglio d’Amministrazione. L’ultimo step è previsto il
prossimo 12 luglio, quando il Consiglio Generale si riunirà per eleggere il membro cooptato che andrà a sostituire Nicoletta Corvi, passata al CdA e nominata vicepresidente vicario della Fondazione.
Il Consiglio Generale è dunque attualmente composto da Maria Grazia Sabato (in rappresentanza del Comune), Vincenzo Cierciello (per la Provincia), Valter Bulla (indicato dai Comuni del territorio), Anna Muselli (Camera di commercio), Ivano Fortunati (Diocesi), Lavinia Gaia Bulla (Università Cattolica), Edoardo Favari (Politecnico), Carlo Dallagiovanna (associazioni di volontariato Piacenza), Tiziana Pisati (associazione la Ricerca), Noemi Perrotta (Conservatorio Nicolini), Luigi Salice(cooptato). La componente di Vigevano è formata da Daniela Boffino (Comune), Elena Sisaro (Diocesi) e Rossella Buratti (associazioni di volontariato Vigevano).
Si avvia alla conclusione anche l’iter di definizione delle nuove Commissioni consultive della Fondazione: si tratta dei gruppi di lavoro che hanno funzioni istruttorie nell’analisi delle richieste di contributo, fornendo un apporto
prezioso dal punto di vista tecnico, organizzativo ed operativo all’attività del Consiglio di Amministrazione. Sulla base del settore e dell’area geografica, sono stati definiti cinque gruppi di lavoro, di cui fanno parte i membri del CdA
(coordinatori) e del Consiglio Generale (i neoeletti si aggiungeranno nei prossimi giorni).

Le commissioni sono cinque:

COMMISSIONE EDUCAZIONE E RICERCA SCIENTIFICA
Coordinatore Luca Groppi

COMMISSIONE WELFARE
Coordinatore Nicoletta Corvi

COMMISSIONE ARTE E CULTURA
Coordinatore Mario Magnelli

COMMISSIONE ATTIVITÀ ISTITUZIONALE PER VIGEVANO
Coordinatore Luigi Grechi

COMMISSIONE RICERCA E SVILUPPO SETTORE SOCIO-SANITARIO POST COVID
Coordinatori : Luigi Cavanna e Fabio Fornari

 

BORGO FAXHALL, IL M5S SI RIVOLGE AI COMMERCIANTI

I consiglieri comunale del Movimento 5 Stelle tornano sul progetto alternativo a quello dell’amministrazione comunale in merito a Borgo Faxhall. Nonostante le parole del direttore commerciale Cesare Bertola che, a nome degli esercenti della galleria, aveva definito la proposta inaccettabile soprattutto per quanto riguarda lo spostamento del terminal dei bus altrove, i consiglieri comunali pentastellati si rivolgono direttamente ai commercianti. Di seguito la nota integrale.

“Ho sentito che qualcuno vuole spostare altrove il terminal dei bus,
per noi è una proposta inaccettabile, anche perché quando abbiamo
investito era previsto qui. Se non sarà realizzato siamo pronti ad
azioni clamorose, non solo di tipo legale. Mentre qui dentro si grida,
ci sono imprenditori che rischiano soldi propri e lavoratori che
perdono il posto a causa della crisi”. Bertola Direttore del Consorzio
commercianti di Borgo Faxhall.

A seguito di queste dichiarazioni chiediamo ai commercianti di Borgo
Faxhall di riflettere sul progetto da noi proposto spiegando loro perchè dovrebbero sostenerlo.
Il problema è noto, occorre ripensare le scelte urbanistiche della
nostra città, spostare l’autostazione  da Piazza Cittadella e
costruire una nuova autostazione  presso la stazione ferroviaria, è
una scelta strategica necessaria per ottimizzare il flusso di arrivi e
partenze in città e agevolare lo spostamento delle persone all’interno
della città stessa. Questo è l’interesse pubblico, comune a tutti i cittadini, nella vicenda.
La riqualificazione della zona di Borgo Faxhall è auspicabile,come di
tutta la città, perchè ricordiamo che il degrado, l’incuria e la
pericolosità è un problema generalizzato e va risolto in tanti, troppi
quartieri, non solo in Borgo Faxhall. In città, in tutta la città,
l’allarme sociale è alto, i cittadini non si sentono al sicuro e hanno
paura, occorre INTERVENIRE e al più presto, ribadiamo, in tutta la
città, perchè furti, rapine ed episodi di violenza stanno aumentando
ovunque. Vogliamo sottolineare come l’allarme sociale non riguardi solo
Piacenza e l’intervento che noi auspichiamo dovrebbe affrontare il
problema all’origine, ovvero nelle politiche e nelle scelte economiche
e sociali del governo. Se è legittimo chiedere a questa amministrazione di agire e di
adoperasi per trovare una soluzione al problema, è altresì doveroso
chiedere se chi doveva ha realizzato il Centro Commerciale secondo le
norme di legge e gli accordi previsti al momento dell’autorizzazione
della costruzione del Centro Commerciale stesso? Come troppo spesso è
accaduto e accade in Italia, si finisce per caricare un problema
logistico e organizzativo  privato sulle spalle dell’intera comunità!
A tutti gli attori e diversamente interessati in questa vicenda
vorremmo far presente che non è possibile fare l’autostazione delle
corriere nel vallo insieme al parcheggio per i pendolari e al
parcheggio per il centro commerciale oltre al recupero delle mura
cinquecentesche e degli edifici storici esistenti, le leggi della
fisica,  della dinamica dell’estetica e del comune buon senso lo
impediscono perchè in quell’area non ci sta tutto! Si congestionerebbe ogni attività e la
via La Primogenita non è in grado di sostenere il  traffico veicolare
che deriverebbe. Viene inoltre sollevato il problema dei commercianti del Centro
Commerciale che hanno visto deprezzarsi il proprio investimento a
causa anche dei problemi della zona che risulta degradata, secondo loro a causa
anche della mancanza dell’autostazione delle corriere. Da cittadini e
da amministratori siamo molto sensibili a questo problema, che è
comunque lo stesso che purtroppo affligge i commercianti di altre zone
della città, duramente provati  da ripetuti episodi di inciviltà e
violenza, lo stesso problema che affligge  anche i proprietari degli
immobili residenziali che hanno visto deprezzarsi il loro valore.
Tutta la città andrebbe ripensata e riqualificata.Ma il motivo principale per cui i commercianti di Borgo Faxhall dovrebbero sostenere il progetto da noi proposto è proprio la
protezione delle loro attività. Questa proposta oltre che la soluzione migliore dal punto di vista viabilistico, ci sembra la migliore anche per i commercianti  della
galleria che devono salvaguardare le loro attività e non permettere
che altri centri commerciali possano nascere proprio nell’ex mercato
ortofrutticolo. Infatti se passa questa delibera con queste linee guida in pratica lo
scalo ferroviario e l’ex mercato ortofrutticolo potrebbero diventare,
anche sommando i diritti edificatori che il comune intende acquisire
secondo noi in modo irregolare, un grosso centro commerciale con annesso
parcheggio che andrebbe a fare una enorme concorrenza al centro di
Borgo Faxhall. Per questo noi crediamo che nell’ex mercato ortofrutticolo debba
essere privilegiato l’uso pubblico, in questo modo non saranno
costruiti edifici residenziali o commerciali di cui non c’è nessuna
necessità. In sintesi il problema è e resta solo quello del Trasporto Pubblico
Locale e del recupero delle mura e degli edifici storici.
Solo per questo scopo è stato pensato in origone tutto il progetto e si è
autorizzata la costruzione di un  immobile come Borgo Faxhall, aprendo
ad interessi privati COMUNQUE E SEMPRE SUBORDINATI   all’interesse pubblico.
Solo l’interesse pubblico, comune a TUTTI, può e deve guidare valutazioni e
scelte dell’amministrazione.

I consiglieri comunali di Piacenza del M5S

b faxhall

 

PRIMO CONSIGLIO PROVINCIALE, LE DELEGHE AL CENTRO DEL DIBATTITO

Il clima è diverso. Il nuovo assetto della Provincia porta con sé non poche incertezze che si riflettono anche sul clima del primo consiglio.  A partire dal personale dell’ente di via Garibaldi. Si chiama mappatura del personale e va nella direzione di capire quante sono le risorse e quanto personale è necessario per portare avanti le attività che vengono mantenute in capo alle province. Già dalla prima seduta però non mancano le polemiche; al centro del dibattito l’attribuzione delle deleghe. Pur non essendoci più una giunta,  il presidente Rolleri ha ritenuto di dover attribuire alcune deleghe ai suoi consiglieri.  Due di loro, i consiglieri Filippo Bertolini e Sergio Bursi non le hanno accettate. Bursi è andato giù pesante arrivando a dichiarare che accettare le deleghe significa rinunciare alla propria dignità.  “Io starò a guardare,  vigilero’, ma non partecipo a quella riforma che non condivido”. Di parere opposto i consiglieri Dosi, Castelli e Quintavalla. C’è il rischio che questa provincia perde in politica a favore dei tecnicismi? “Questo rischio c’è – risponde Rolleri – la mia scelta di dare le deleghe ai consiglieri va proprio in questa direzione, dare la possibilità di poter ragionare a agire in termini politici pur addossandomi tutta la responsabilità delle scelte. Quello  che auspico è una collaborazione viva e attiva tra i consiglieri”.

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