“FASCISTI E RAZZISTI IL DEGRADO SIETE VOI” IN 350 ALLA MANIFESTAZIONE ANTIFA

“Fascisti e razzisti, il degrado siete voi”. È lo striscione a capo del corteo organizzato da si Cobas, Controtendenza, collettivo femminista e collettivo schiaffo. Una risposta all’aggressione avvenuta la scorsa settimana in via IV Novembre. Proprio al Cheope si è svolta la manifestazione che gli organizzatori hanno fin da subito definito pacifica. Circa 350 i partecipanti, molti giovanissimi, con il leader dei si cobas, Carlo Pallavicini, in testa ad aprire il presidio con il suo intervento. A prendere la parola anche il papà dei due ragazzi feriti  durante gli scontri e che hanno sporto denuncia ai carabinieri.

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AGGRESSIONE AL CHEOPE, PD: “CLIMA D’ODIO CHE DA TEMPO STA CRESCENDO”. SI COBAS E CONTROTENDENZA ORGANIZZANO UNA MANFESTAZIONE ANTIFASCISTA IL 2 LUGLIO

Sdegno e indignazione: è quanto esprime il Partito Democratico di Piacenza, a seguito dei fatti accaduti al Cheope. La nota è firmata dal segretario provinciale, dalla segreteria cittadina, dalla Conferenza Donne Democratiche e dai Giovani Democratici.

Il Partito Democratico di Piacenza esprime sdegno e profonda preoccupazione per l’episodio accaduto questa notte nella nostra città. Secondo quanto riportato dalla stampa locale, un gruppo di circa 40 persone ha aggredito due cittadini stranieri con spranghe e bottiglie, al grido di “ripuliamo la città dagli stranieri”. Una violenza brutale, codarda, che nulla ha a che vedere con il vivere civile e che colpisce al cuore i valori su cui si fonda la nostra democrazia.

Episodi del genere non devono essere minimizzati, perché dietro a questi atti si cela un clima d’odio che da tempo sta crescendo e che oggi esplode in forme sempre più gravi e pericolose.

Non possiamo ignorare la responsabilità morale e politica di chi, nei mesi e negli anni, ha alimentato con troppa leggerezza un linguaggio d’odio nei confronti di migranti e cittadini stranieri.. Quando la propaganda politica fa del “diverso” il bersaglio quotidiano, quando si usano parole come “invasione” o si parla di “ripulire” le città, si legittimano – direttamente o indirettamente – comportamenti violenti e discriminatori. È nostro dovere denunciarlo con forza.

In un momento storico in cui le tensioni sociali rischiano di essere strumentalizzate per dividere e alimentare paure, è dovere della politica e delle istituzioni respingere con decisione ogni istigazione all’odio e riaffermare i principi di umanità, convivenza e rispetto.

Piacenza è una città che sa accogliere, che ha sempre fatto della coesione il suo punto di forza. Non permetteremo che venga trascinata nel baratro dell’intolleranza e della violenza.

Attendiamo che venga fatta piena luce su questa inquietante vicenda e invitiamo tutte le forze democratiche, le associazioni, le cittadine e i cittadini a dire basta all’indifferenza.

Si Cobas e ControTendenza invece hanno organizzato per mercoledì 2 luglio alle 21 proprio al Cheope una “manifestazione antifascisti, uniti contro il razzismo”.

 

MAI PIU’ FASCISMI: PIACENZA SI DIVIDE

Non si possono definire due facce della stessa medaglia, neppure due modi diversi di manifestare. Da una parte c’è la compostezza, dove l’unica bandiera a sventolare è quella dell’Anpi che, a livello nazionale, ha organizzato la marcia Mai più fascismi. Alla testa del corteo un partigiano novantenne, simbolo della resistenza; dall’altra la violenza, tanto che l’apertura della sede di Casa Pound appare solo un pretesto per mettere a ferro e fuoco la città. Qui a capo del corteo ci sono giovani uomini, occhiali, cappuccio, viso per lo più coperto.

 
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