“AVEVAMO PAURA”, NONNA BRUNA RACCONTA LA SUA GUERRA AL NIPOTE

“Eravamo giovani, non sapevamo niente, abbiamo capito dopo cosa era la guerra”. Parla con un piglio deciso Bruna Bongiorni, la protagonista del video Avevamo Paura – Memorie di guerra di Bruna Bongiorni. Un’idea nata da Thomas Trenchi, studente del liceo Gioia di Piacenza e ideatore del blog www.sportelloquotidiano.com, che ha avuto la fortuna di ascoltare con le proprie orecchie i racconti della bisnonna Bruna,  per sottolineare quanto brutta e dolorosa sia stata l’esperienza della guerra. “Avevamo paura – Memorie di guerra di Bruna Bongiorni” non è un documentario scientifico o una perfetta ricostruzione cronologica degli avvenimenti- specifica Thomas. È una testimonianza femminile dell’impatto che la guerra ha avuto su chi l’ha vissuta, un insieme di dettagli, odori, colori e pensieri (che forse solo le donne sono in grado di cogliere), una fotografia della percezione di chi ha percorso il conflitto nell’umiltà del lavoro. Le donne, infatti, quando descrivono la guerra, tendono a farlo spesso tramite le parole dei loro mariti, riportando ciò che i loro uomini hanno vissuto nello scontro armato; tralasciano, però, ciò che loro – madri, mogli e fidanzate – hanno passato in prima persona: nei campi, nelle case, per strada, con la tavola vuota, con la schiena piegata al sole, e la fortuna – nella sfortuna! – di vivere in campagna.Bruna rammenta il terrore dei bombardamenti, la sua vicina di casa violentata dai nazisti, il padre morto a poco più di quarant’anni per uno scompenso cardiaco. Perché raccontare la guerra vuol dire farlo anche attraverso gli occhi, l’esperienza, la memoria di chi l’ha vissuta. Di chi ne ha vissuto i dolori, le promesse, e il soffio di libertà al suo termine. Di chi, nel tempo, ne ha fatto una ricchezza, pur conservandone tutte le cicatrici.

ecco il link per vedere il documentario https://www.youtube.com/watch?v=vDYN0x-O9H8&feature=youtu.be

 

BERTOLI, IL CORAGGIO DI ANDARE CONTROCORRENTE. A TUTTO TONDO

Ci vuole fegato ad andare controcorrente ed abbattere quei tabù che, per alcuni, sono diventati certezze. Marino Bertoli, imprenditore della Piacenza del sasso, titolare di due aziende e di un hotel, ci ha provato e ha lanciato il premio Coraggio piacentino grazie al comitato “100.000 piacentini contro il razzismo” per affermare il concetto che gli stranieri non sono un peso ma una risorsa anche nell’ambiente lavorativo.

Elena, 25 anni piacentina, e Ilaria, 27 anni di brindisi, sono due amiche con la passione per il cinema. Un film ce l’hanno già all’attivo come registe. Meglio un giorno, il titolo del documentario che hanno realizzato nel giro di un paio di anni sulla vita di quasi coetaneo barese conosciuto su Facebook. Mimmo Caldaro è affetto da sma2, una malattia degenerativa delle cellule nervose che porta alla paralisi quasi completa. Ma dentro questo corpo atrofizzato ci sono non poche sorprese.

Ecco cosa cambierà nella nuova autostazione di via dei Pisoni attiva dal 18 aprile. Il servizio extraurbano lascerà piazza Cittadella per la Lupa. Un’occasione per restituire alla città un’area avuta in concessione ventennale dal demanio, un primo tassello per dare avvio alla tanto declamata riqualificazione di Borgo Faxhall e al tempo stesso per inziare il percorso di trasformazione di piazza cittadella.

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