“SCATTI DI STRADA”, LA MOSTRA FOTOGRAFICA PER ESPLORARE E CONOSCERE IL PEEP

Si chiama Scatti di Strada, il progetto realizzato dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, promosso dal Laboratorio di Strada in collaborazione con ACER, educatori di Strada, Comune di Piacenza e i fotografi Sergio ferri e Michael Tampanella.

Il mezzo è proprio la fotografia utilizzata per esplorare concetti come l’identità e il conflitto di appartenenza. Il progetto vuole promuovere il benessere attraverso azioni di educazione territoriale e animazione di strada, svolte dal team di professionisti degli Educatori di Strada nel quartiere, durante le ore pomeridiane. Queste attività coinvolgono giovani di età compresa tra i 13 e i 25 anni e mirano a valorizzare le risorse educative già presenti nel quartiere, creando occasioni di convivialità e relazioni positive.

Inoltre, si vuole costruire una narrazione del quartiere attraverso le fotografie, i video e le interviste raccolte durante il progetto, e stimolare riflessioni con i gruppi informali di giovani sul futuro e sul quartiere stesso. L’obiettivo è responsabilizzare i singoli e i gruppi nei confronti del proprio contesto di vita.

L’inaugurazione della mostra sarà giovedì 13 luglio alle 17 in via Marinai d’Italia 1-3. Le fotografie sono realizzate da Sergio Ferri e Michael Tampanella, i due fotografi che hanno accompagnato gli educatori durante tutto il percorso del progetto. Questa mostra rappresenta un primo passo per avvicinare la comunità e il gruppo di giovani coinvolti, offrendo uno spazio di relazione accogliente e valorizzando il quartiere attraverso la loro presenza interessata e positiva.

EDUCATIVA DI STRADA: ASPETTO NORMATIVO E DIALOGO VADANO DI PARI PASSO

Chi con gli adolescenti ci lavora e soprattutto ci parla se lo aspettava. I segnali di un malessere crescente c’erano tutti, fino a sfociare nelle ultime settimane nei gravi comportamenti violenti che abbiamo letto nelle cronache cittadine.
Gli educatori di strada lavorano da anni nelle scuole e, dallo scorso anno, anche in collaborazione con il Comune e la Polizia Munipale in un progetto finanziato dalla regione Emilia Romagna per intercettare il disagio e i bisogni in strada.
Si può parlare di emergenza educativa? Sì, ma in generale e in alcuni contesti c’è sempre stata, oggi la sfida è come intervenire.

FEDERCONSUMATORI – EDUCATORI DI STRADA: UN AIUTO CONCRETO ALLE FAMIGLIE

Federconsumatori Piacenza è al fianco delle famiglie per offrire un aiuto in termini educativi e di socialità in questo delicato periodo di pandemia e le conseguenze che esso ha lasciato. Lo fa organizzando eventi aperti alla cittadinanza su tematiche delicate e talvolta scomode da trattare come il seminario Il sovraindebitamento all’epoca del Covid” in programma il 14 settembre a monticelli i consulenti legali di Federconsumatori e gli Educatori di Strada partner dell’iniziativa.

FEDERCONSUMATORI INSIEME AGLI EDUCATORI DI STRADA “DALLA PARTE DELLA VITA”

Federconsumatori, insieme al team degli Educatori di Strada e ad alcune parrocchie cittadine, scende in campo per fronteggiare l’emergenza sanitaria da Covid 19. Come? Mettendo in campo competenza e professionalità intrecciate all’esperienza che in questi anni si sono fatti gli Educatori di Strada. Il progetto è promosso dalla regione Emilia Romagna per contribuire a fronteggiare l’emergenza sanitaria nell’ambito dell’ “assistenza socio-sanitaria, compreso il sostegno psicologico alla popolazione soprattutto adulta e ai minori”.

I destinatati del progetto sono molteplici: da un lato i minori, le famiglie ma anche altri gruppi di adulti che nel contesto emergenziale esprimono bisogni e fragilità a cui si rivolgerà il team degli Educatori di Strada, e dall’altro i consumatori/utenti veri e propri a cui Federconsumatori offrirà il proprio sostegno con formazione, informazione, codice del consumo, e- commerce, fake news, comportamenti per evitare truffe e raggiri, possibilità di risolvere le controversie con gli strumenti di conciliazione. “Ai più giovani forniremo informazioni per non incappare nei pericoli della rete” ha detto la presidente di Federconsumatori Angela Cordani. “In questo periodo di distanziamento, questa iniziativa di solidarietà è molto importante – ha detto il legale di Federconsumatori Giulio Ricciardi – il senso di solitudine porta ad accettare, talvolta, alcune proposte contrattuali non sempre lecite. Metteremo a disposizione sportelli di ascolto e le nostre sedi per accogliere tutte le esigenze”.

Gli Educatori di Strada si inseriranno nel progetto curando l’aspetto più sociale: “siamo sul territorio dal 2012 – ha detto Mattia Dall’Asta – e lavoriamo con adulti, bambini e adolescenti. Per questo progetto abbiamo organizzato webinar per adulti, attività di sostegno in presenza e con work shop dedicati ai più piccoli in base alle varie disposizioni che la pandemia imporrà. Il primo appuntamento fissato è un webinar il 27 aprile. Il calendario proseguirà fino ad ottobre”.

In tutto questo anche le parrocchie di San Lazzaro di Don Silvio Pasquali e le tre del centro storico di Don Ezio Molinari svolgono un ruolo importante, mettendo a disposizione spazi, ambienti e risorse. “Si tratta di un aiuto alle persone – ha detto Don Silvio – è doveroso per una parrocchia stare dalla parte della vita e noi ci siamo, al di là della semplice dimensione parrocchiale”.

“Le parrocchie del centro storico – ha detto Don Ezio – hanno perso la dimensione sociale e relazionale, iniziative come queste servono a ricreare quel tessuto sociale nei quartieri, una dimensione che non è necessariamente religiosa”.

APERCART, SI AVVERA IL SOGNO DI COMUNITA’

C’è tempo fino al 10 marzo per sostenere il progetto Apercart degli Educatori di Strada; si tratta di contribuire, sulla piattaforma ginger, all’acquisto di un nuovo Apecart che sarà operativo e funzionerà per la comunità intera, a partire dal 22 marzo. Vi spiegano di cosa si tratta Lorenzo e Marco.

“SIETE ADULTI FELICI E APPASSIONATI?”

Siamo adulti felici e appassionati? E’ una domanda fondamentale se vogliamo crescere ragazzi sani. Una domanda che appare banale ma che, in realtà, non la è. Ne abbiamo parlato con Maurizio Iengo, psicologo psicoterapeuta coordinatore del progetto Reti di Comunità da cui è nata l’educativa di strada.
Ascoltare basta poco ma ci vuole volontà e soprattutto occorre saper riconoscere i segnali di disagio.

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