FONDAZIONE: OLTRE 9 MILIONI DI EURO PER IL TERRITORIO. WELFARE, ISTRUZIONE E RICERCA IN PRIMO PIANO

Con oltre due milioni di euro stanziati tra novembre e dicembre nell’ambito della terza sessione erogativa annuale, la Fondazione di Piacenza e Vigevano chiude il 2024 con un totale di 9,2 milioni di euro impiegati per realizzare sul territorio interventi in ambito welfare, istruzione, ricerca e cultura. Si tratta di oltre un milione in più rispetto allo scorso anno e circa 4 milioni in più rispetto al 2021, anno di inizio mandato dell’attuale governance. Di queste risorse, circa 7,7 milioni sono fondi propri deliberati dall’ente; 1,5 milioni di euro sono invece messi a disposizione dai partner istituzionali, per supportare progetti realizzati in rete. Un insieme di risorse che ha alimentato complessivamente 327 interventi a Piacenza e Vigevano.

«Parliamo di numeri importanti, per entità e per valore generato in termini di impatto sul territorio – sottolinea il presidente della Fondazione Roberto Reggi -: abbiamo potenziato la nostra capacità di definire le priorità e gli strumenti per realizzarle, come i Bandi, i progetti propri e i progetti di sistema, e, ancora di più che in passato, siamo stati un aggregatore di forze e risorse su finalità condivise. La nostra attività istituzionale è improntata a promuovere la massima collaborazione fra enti e istituzioni a livello locale, ma anche
sovraprovinciale e nazionale. Lo vedo come vicepresidente della Consulta delle Fondazioni di origine bancarie dell’Emilia-Romagna, come è avvenuto in caso purtroppo di emergenze naturali, e su scala nazionale con i progetti condivisi di Acri a cui partecipiamo: Fondazione con il Sud per lo sviluppo del
nostro Mezzogiorno, Fondo per la Repubblica digitale per l’educazione sulle tecnologie del futuro, o ancora il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Come membro del Comitato di indirizzo di Fondazione con il Sud e come consigliere di Amministrazione di Fondazione Cassa Depositi e
Prestiti ho potuto constatare direttamente quanto il valore degli interventi di sistema cresca in maniera esponenziale mettendo in rete più forze, pubbliche e private, che garantiscono maggior impatto e solidità nel
tempo».

I PROGETTI DELLA TERZA SESSIONE. Nell’ottobre scorso si era chiusa la presentazione delle richieste per l’ultima sessione dell’anno. Richieste che sono state raccolte, valutate e, in caso di esito positivo, deliberate dal consiglio di Amministrazione dopo l’esame preventivo delle commissioni consultive. Si tratta di 77 interventi relativi a realtà della provincia di Piacenza (1.897.633 euro stanziati) e altri 9 da realizzarsi nel comune di Vigevano (190.890 euro).

Una parte consistente di progetti ha riguardato il welfare, che rappresenta i settori d’intervento Volontariato, filantropia e beneficenza, Assistenza agli anziani e Famiglia e valori connessi. Ne sono un esempio il progetto di inclusione di atleti disabili dell’Associazione Bottigelli, con la creazione della prima squadra di Sitting Volley della provincia di Piacenza e il progetto “Connessioni oltre gli sche(r)mi” dell’Associazione La Ricerca, che prevede laboratori per sviluppare la partecipazione attiva e la riflessione critica di giovani e adulti sulle implicazioni del digitale nelle nostre vite.
Sempre tra i progetti approvati nell’ultima sessione, per l’educazione e la ricerca sono da segnalare il sostegno a Cipomo, il primo corso di alta formazione in “umanizzazione dell’oncologia”; promossa dal
Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri, e il progetto di potenziamento infrastrutturale dei
Tecnopoli con il Consorzio Musp. Altro intervento significativo, il via libera all’allestimento di un nuovo laboratorio 3D per applicazioni industriali presso la sede dell’Istituto Marconi di Piacenza.
Infine, in ambito culturale, da segnalare con l’associazione Amici della Lirica “La stagione del Melodramma”, rassegna che nel 2025 coinvolgerà anche persone in situazioni di fragilità, con iniziative musicali offerte nei reparti ospedalieri di oncologia e salute mentale. Altra iniziativa, in collaborazione con il Comune di Piacenza, è “Progetto Gotico 2027” che prevede l’installazione in piazza Cavalli, nell’area di ingresso del Palazzo, di un monitor touch-screen di grandi dimensioni che offrirà una visita virtuale sulla città
dall’alto.

Specificatamente al territorio di Vigevano, si segnala l’intervento “Uniti per le scuole cardioprotette”, ideato dalle tre associazioni di soccorso con capofila Croce Rossa, per dotare di defibrillatori semiautomatici esterni (DAE) tutti gli istituti scolastici vigevanesi di ogni ordine e grado e formarne all’utilizzo il personale docente, amministrativo, tecnico e ausiliario.
Il progetto “Appuntamenti Musicali” curato dall’Associazione Gabriel Fauré, proporrà una stagione ricca con l’Orchestra Città di Vigevano: gli eventi si sono aperti a Natale con il concerto degli Auguri presso il Teatro Cagnoni.
Infine, da segnalare il supporto al Pio Istituto Negrone per “Insieme in Movimento”, un progetto articolato che utilizza approcci innovativi per superare la dispersione scolastica e la bassa partecipazione giovanile
alla vita comunitaria.

L’ATTIVITÀ NEL 2024. Gli interventi deliberati in chiusura di anno completano un’attività istituzionale che, nel corso del 2024, è stata improntata a realizzare progetti in grado di generare un impatto positivo duraturo nel tempo. Tra i più significativi vi sono i Bandi: Bando Anziani come risposta al bisogno di assistenza e cura per la terza età, Dalla Classe all’orchestra e Bibloh! per una didattica innovativa sensibile all’inclusione, Fondo sociale per lo sport dedicato ai più giovani.
In generale, l’attività ha riguardato una platea di beneficiari trasversale per fasce di età e bisogni: dagli anziani delle aree montane alle famiglie a rischio di povertà energetica alle quali è dedicato il progetto Energia in comune, ai giovani protagonisti del cambiamento con Youthbank, alle fasce più deboli della popolazione cui si rivolge la rete di volontariato, ai servizi sociali e alle realtà di pubblica assistenza bisognosi di nuovi mezzi di soccorso, alle donne vittima di violenza. In ambito culturale si segnala il determinante supporto sia a interventi già consolidati come il Festival del pensare contemporaneo, ora
proiettato verso la terza edizione, Rete Cultura Piacenza e l’attività del Centro per le arti contemporanee XNL Piacenza, sia a nuove iniziative, come il progetto di cultura diffusa La Valle dei Libri che promuove lo sviluppo territoriale sostenibile in un’ampia fascia della provincia piacentina.

A chiudere un’attività annuale che ha puntato anche allo sviluppo e all’innovazione, le tante iniziative per la platea di studenti e docenti degli istituti di ogni ordine e grado, così come i progetti di ricerca anche in campo
medico e scientifico in collaborazione con l’azienda Usl.
Infine, non rientra tra le erogazioni ma rappresenta la punta di diamante dell’attività promossa direttamente dall’ente nel positivo bilancio 2024, l’impulso determinante al recupero dell’ex convento di Santa Chiara
con il coinvolgimento dello Studio Boeri Interiors: un progetto per il quale sono attesi grandi benefici per la comunità in ambito di sviluppo dell’offerta universitaria, accoglienza delle categorie fragili e recupero del patrimonio storico e ambientale cittadino.

LA CRISI COLPISCE ANCHE LA FONDAZIONE. GARANTITE EROGAZIONI PER 4,5 MILIONI DI EURO

La crisi energetica e finanziaria, le conseguenze della guerra nel cuore dell’Europa hanno avuto strascichi pesanti anche a livello locale, in particolare in casa fondazione piacenza e vigevano. Azioni e obbligazioni hanno reso pochissimo, le compensazioni sono arrivate grazie a operazioni straordinarie, risolvendo contenziosi, riducendo il pagamento dell’Ires.

Grazie a tutto questo, anche per il 2023 la Fondazione riuscirà a garantire 4milioni 500 mila euro di erogazioni a cui si va ad aggiungere un ulteriore milioni e 300 mila euro di contributo grazie a Credit Agricole e Banca di Piacenza

FONDAZIONE: NEL 2015 PATRIMONIO IN CRESCITA. TOSCANI “STIAMO ANDANDO NELLA GIUSTA DIREZIONE”

Il 2015 si è chiuso per la Fondazione di Piacenza e Vigevano con una crescita del patrimonio che passa da 349 a 353 milioni di euro, grazie a rendite finanziarie e plusvalenze. Particolarmente positivo il dato sulla reddittività del patrimonio che nel 2015 è stata pari al 2,7%, la più alta dal 2010 ad oggi. L’avanzo di gestione è stato pari a 9,6 milioni di euro con un incremento del 5,70% rispetto al 2014. I proventi totali netti sono stati oltre 13 milioni di euro. Risultati che il presidente Toscani riassume attraverso quattro capisaldi: salvaguardia del valore del patrimonio, riduzione del rischio, diversificazione del portafoglio e la riduzione della durata degli investimenti. Elementi, verrebbe da dire, a cui si atterrebbe ogni buon padre di famiglia nella gestione del proprio patrimonio.

Anche il patrimonio immobiliare ha avuto un forte incremento con due importanti novità: l’ex Palazzo Enel di via Santa Franca e il recupero del complesso di Santa Chiara sullo Stradone Farnese. Per entrambi si profilano progetti di recupero già in fase di definizione.

Capitolo attività erogative: nel 2015 sono stati erogati nei settori di intervento 5 milioni 250 mila euro: 25% settore Arte e attività culturali; 24% settore Istruzione e formazione; 10% ricerca scientifica; 11% ai progetti del settore Assistenza anziani; 18% volontariato, filantropia e beneficenza; 12% tra i settori Famiglia e altri settori. Nel 2016 è previsto un incremento delle risorse destinate alle erogazioni che saliranno a 5 milioni 400 mila euro, di cui 4.752.000 euro per i settori rilevanti. Cresce anche il fondo per le erogazioni future: da 11 milioni e mezzo a 12 milioni 100 mila euro. “Stiamo andando nella giusta direzione – ha detto il presidente Massimo Toscani – ce lo fanno pensare i protocolli, le convenzioni e le attività condivise con le istituzioni e le altre realtà del territorio”. Dal 1991 ad oggi, la Fondazione ha erogato oltre 141 milioni di euro per il territorio.

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TOSCANI: “FONDAZIONE A SUPPORTO DELL’HOSPICE PER LA CURA DOMICILIARE”

Nuovi progetti sul tavolo, praticamente già operativi, votati per lo più al welfare, perchè è lì che, oggi, si registrano i bisogni più forti. Ne è convinto Massimo Toscani, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano al quale abbiamo chiesto di illustarci le linee programmatiche del prossimo biennio. Tre i settori: arte/cultura, istruzione/ricerca scientifica e welfare. E’ proprio quest’ultimo il settore a cui vanno il 41% delle erogazioni. Entrando nel dettaglio dei dati: nel 2014 le erogazioni per il welfare sono arrivate a 5 milioni 250 mila euro, nel 2015 sono aumentate a 5 milioni 400 mila euro, di cui 150 mila alle popolazioni alluvionate. Il resto è stato suddiviso tra gli altri due settori, con un 1% in più per arte e cultura. Per la prima volta, nel programmare i finanziamenti del 2016 sono state previste anche le zone da favorire, con una particolare attenzione ai giovani in stato di bisogno. Non solo: dai tavoli tematici sono praticamente pronti due progetti molto interessanti che riguardano i malati ed anziani. Ce li ha illustrati lo stesso Toscani

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FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO: FORTE L’IMPEGNO NEL WELFARE

A poco più di anno dal cambio al vertice, è tempo di bilanci per la Fondazione di Piacenza e Vigevano sotto la guida del notaio Massimo Toscani. Il passo è cambiato rispetto al passato, e questo lo si è detto più volte. Presidente e cda si sono messi al lavoro, week end compresi, per incrementare il patrimonio dell’ente, che oggi può contare su una liquidità di quasi 349.893.760 euro grazie ad un incremento di oltre 3 milioni di euro, dovuto “al realizzo di plusvalenze e ad una politica di oculati investimenti” aveva riferito lo stesso Toscani. In questi mesi si è vista una Fondazione fortemente votata al welfare e al sociale: Insieme al prof. Giovanni Calza, membro del cda, si è lavorato al progetto Attesa Protetta, insieme al Comune e Consulta Diocesana per dare una risposta alle famiglie degli anziani in lista d’attesa per un posto in una casa protetta. E ancora, sempre con il Comune, si sta portando avanti la realizzazione di un ambulatorio medico aperto h 24 nella zona di via Pozzo in collaborazione con Emergency. Al vaglio c’è anche un progetto di assistenza per anziani che risiedono nella zona collinare e montana della provincia, per dare loro la possibilità di continuare a vivere in quei luoghi. “Stiamo lavorando moltissimo anche nel settore educazione, formazione e ricerca scientifica – ci conferma la prof.ssa Milena Tibaldi Montenz, membro dell’omonima commissione – l’importante è far capire ai cittadini che presentano i progetti che le ricadute devono essere percepite, positivamente, dall’intero territorio. Così come la Fondazione offre il suo contributo nella fase iniziale di start up, poi il progetto deve proseguire autonomamente.” Tornano le tematiche della progettualità a lungo termine e delle dispersione delle risorse; preferibile un investimento importante in termini economici che serva per il lancio di un progetto con ricadute positive, piuttosto che erogazioni minori ma con un impatto meno significativo sul territorio.

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TOSCANI: UN CONCORSO DI IDEE PER IL CONVENTO SANTA CHIARA

Il clima che si respira in Fondazione effettivamente è diverso. Lo si percepisce anche dalle piccole cose  come riunire la stampa intorno ad un tavolo al quale siedono, oltre al presidente,  i membri del consiglio di amministrazione; come a dire che, oggi, le decisioni si prendono insieme. Tanto per cominciare, ci tiene particolarmente a sottolineare il presidente Toscani, tutte le delibere del primo consiglio generale della nuova gestione sono state approvate all’unanimità e anche i consiglieri hanno acconsentito a decurtarsi il compenso come hanno fatto presidente e cda. Ripartenza, trasparenza, riorganizzazione e consolidamento sono le linee direttive del nuovo assetto di via Sant’Eufemia.

Capitolo erogazioni: per il 2015 sono a disposizione 5 milioni 250 mila euro , l’8,7 per cento in meno rispetto al 2014 quando le erogazioni ammontavano a 5milioni 750 mila euro compresa la somma gia’ stanziata per Expo. Il consiglio ha deciso di favorire maggiormente il settore welfare, beneficenza,  filantropia e volontariato (+3%), e togliere qualcosa ad arte e cultura (-2%) e anziani (-1%).   Tutto sommato un bel gruzzoletto, ribadisce la squadra di Toscani, se si conta che la nuova tassazione impone alle Fondazioni un aggravio di 800 mila euro.

Ci sono novità in vista anche per quanto riguarda il patrimonio immobiliare della Fondazione; la Soprintendenza ha liberato da un vincolo ultradecennale il convento di Santa Chiara sullo Stradono Farnese. Intorno alla struttura ci sono grandi progetti che vedono un coinvolgimento diretto della città; l’idea di Toscani è quella di istituire un concorso di idee pubblico per valorizzare il convento.

Il passo è cambiato è il leitmotiv, diversa è la visione con la quale si guarda al futuro nella consapevolezza di ciò che si  è ereditato.  Prossimo passaggio fondamentale,  entro la fine dell’anno, la irme per la vendita delle azioni Monte Parma. Come dire, un altro taglio con il passato.

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