SCREENING TUMORE COLON RETTO: DAL 21 LUGLIO CONSEGNA DEI CAMPIONI IN FARMACIA

“Il tumore del colon retto è il secondo tumore più diagnosticato nella popolazione italiana e purtroppo anche il secondo tumore per mortalità. Contro questa neoplasia – evidenzia Paola Bardasi, direttore generale dell’Ausl di Piacenza – abbiamo un’arma efficace, in grado addirittura di individuare lesioni in fase ancora precancerosa e di asportarle subito. I dati sono chiarissimi: per chi partecipa allo screening proposto in Emilia-Romagna la mortalità diminuisce del 62% negli uomini e del 54% nelle donne. Non bisogna quindi aspettare di avere sintomi, perché lo screening salva la vita. Al momento, a Piacenza, solo una persona su due nella fascia d’età dello screening risponde al nostro invito. Possiamo e dobbiamo sicuramente migliorare questo aspetto”.

Per questo dal 21 luglio sarà possibile riconsegnare il campione da analizzare anche in farmacia. L’importante novità è frutto di una convenzione tra l’Azienda Usl di Piacenza e Federfarma per facilitare il cittadino e aumentare il livello di adesione al test. Le farmacie che fanno parte della convenzione sono 78.

“È un servizio che riteniamo molto utile per il cittadino, considerando che il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci si rivolge a donne e uomini residenti e domiciliati assistiti dai 50 ai 69 anni, quindi per la stragrande maggioranza a persone in età lavorativa. Rendendo più facile la riconsegna dei campioni, com’è già agevole il ritiro del kit, ci aspettiamo di aumentare sensibilmente nei prossimi mesi il tasso di adesione allo screening”, ha detto Marco Maserati, direttore dipartimento di Sanità pubblica.

“L’esperienza del Covid – evidenzia Roberto Laneri, presidente Federfarma Piacenza – ha dimostrato il valore della vicinanza e del confronto col farmacista: un punto di riferimento per i piacentini che, in ogni quartiere, trovano in noi un primo front office della salute. Superata l’emergenza è oggi quanto mai importante recuperare le buone prassi di prevenzione, e proprio nel farmacista i cittadini troveranno quel professionista di prossimità che saprà guidarli e consigliarli. Per questo abbiamo accolto l’iniziativa dell’Azienda a implementazione del servizio di screening. Come sempre siamo lieti di porci al servizio dei concittadini e della loro salute”. I nominativi delle farmacie che hanno dato disponibilità in tal senso sono già da oggi consultabili sul sito www.federfarmapiacenza.it

Per quanto riguarda l’adesione allo screening, Piacenza fatica ad avvicinarsi allo standard del 50% attestandosi al 48%, a voler significare che a fronte di 43-44000 inviti all’anno, più della metà della popolazione bersaglio non aderisce. Dal 2005 a oggi sono stati effettuati più di 321000 test per la ricerca del sangue occulto nelle feci; ne sono risultati positivi più di 15000 (4,7%). Grazie allo screening, sono state quindi individuate lesioni precancerose in quasi 5000 persone che hanno aderito al percorso. Questo significa che mediamente sono state asportate lesioni (per lo più polipi) in circa 15 persone su 1000 persone sottoposte al test e che i soggetti interessati dal problema sono stati seguiti negli anni successivi attraverso un adeguato monitoraggio endoscopico.

EMERGENZA UCRAINA: RACCOLTI FARMACI PER 50MILA EURO

E’ di oltre 50mila euro il materiale raccolto dalle farmacie piacentine che hanno aderito alla raccolta di farmaci “We Cure Ucraina” organizzata da Croce Rossa Italiana Comitato di Piacenza, Federfarma e Rotary Distretto 2050.

In poche ore ha realizzato una perfetta macchina organizzativa di ritiro, raccolta, sistemazione e invio di farmaci e materiale da distribuire nei territori più colpiti dal conflitto.

Squadre di Volontari e Operatori CRI del Comitato di Piacenza, si alternano durante la settimana, per di ritirare quanto donato nelle farmacie di tutta la provincia. Una volta che il materiale raccolto sarà stato catalogato ed imballato, lo stesso verrà consegnato al Comitato Regionale che provvederà
ad inviarlo nei territori belligeranti, tramite convogli coordinati dal Comitato Nazionale CRI.
“I numeri della raccolta sono importanti – commenta il Presidente della Croce Rossa di Piacenza Alessandro Guidotti – sia in termini materiali sia in termini economici; più di 50.000 euro di materiale raccolto all’interno delle farmacie piacentine è già stato inviato alla Consorella Ucraina.
Un ringraziamento a Federfarma e ai 7 Rotary più 2 Rotaract del Gruppo Piacentino per la forte collaborazione e un ringraziamento alla popolazione della città e della provincia di Piacenza che sta dimostrando, come spesso accade, grande umanità.”
La raccolta non si ferma! Le farmacie aderenti, le indicazioni e i beni richiesti sono visionabili a questo link https://www.federfarmapiacenza.it/raccolta-farmaci-per-lucraina/ .

“WE CURE UCRAINA”: ROTARY, CRI E FEDERFARMA INSIEME PER RACCOGLIERE FARMACI

Rotary, Federfarma e Croce Rossa Piacenza hanno unito le forze per raccogliere farmaci da destinare all’Ucraina. Tutto è partito dall’iniziativa del Rotary che da subito si è attivato attraverso un’imprenditrice ucraina per aiutare la popolazione in guerra. Le farmacie raccoglieranno i farmaci che le persone si sentiranno di acquistare per la causa, la croce rossa li raccoglierà, si occuperà del trasferimento a bologna e poi da lì arriveranno nei territori di guerra. L’invito è di non portare materiale sanitario autonomamente ma di recarsi in farmacia. Il Rotary ha messo a disposizione anche un IBAN su cui poter fare le donazioni IT84P0515612600CC0000030618.

FEDERFARMA SU VACCINO ANTINFLUENZALE: “MANCANO DOSI, MODALITA’ E RISPOSTE”

La campagna vaccinale antinfluenzale partirà il 12 ottobre: mai come quest’anno si carica di attesa perché in concomitanza all’aumento dei contagi da Covid 19. C’è da aspettarsi la corsa all’acquisto della dose. Ma Federfarma Piacenza sostiene che siano ancora molti i nodi da scogliere riguardo alle modalità di consegna, quantità e reperibilità delle dosi, ma anche ruoli e tempistiche.

Roberto Laneri, presidente di Federfarma Piacenza, parla di “perdurante incertezza e assenza di chiarimenti che si ripercuote sui cittadini che si rivolgono ai farmacisti per informazioni e rassicurazioni. Tra questi, perlopiù, anziani e fasce protette. Da parte nostra – prosegue Laneri – non sono mancate disponibilità e volontà d’essere, una volta in più, punti di riferimento e di servizio per i cittadini. Desiderio che si scontra con attese snervanti e frustrante consapevolezza che potremo contare solo su una parte del fabbisogno stimato di dosi”.

L’importanza del ciclo vaccinale di questo inverno 2020 è stato da più parti sottolineato anche da Federfarma: l’influenza mostra i sintomi simili all’infezione da Covid 19 e una diffusa profilassi potrà aiutare i medici anche nel periodo del picco a operare diagnosi differenziate evitando di intasare le strutture sanitarie di falsi casi sospetti.

La preoccupazione maggiore è la carenza di dosi: solo per chi è a rischio ne mancherebbero, in Emilia Roamgna, 386mila dosi. Si prevede che le richieste saranno più del doppio dello scorso anno, quando i vaccinati in regione furono 819mila.