PIAZZA CAVALLI DIVENTA LA VIA MARGUTTA DEL POMODORO

Piazza Cavalli si è trasformata nella vi Margutta del pomodoro. Il Festival dell’Oro Rosso a Piacenza dal 2 al 4 ottobre, ha previsto una sezione dedicata ai bambini della scuole materne ed elementari di Piacenza. Giovani artisti hanno realizzato disegni su tela a base di passata di pomodoro; un laboratorio che ha occupato una cinquantina di bambini delle scuole della città guidati dal pittore Alfonso Maffini. In programma anche una lettura animata rivolta ai bambini delle scuole materne ed elementari del libro “Benvenuto Pomodoro”, dedicato a temi attuali come la sana alimentazione e l’orto, naturalmente dal punto di vista giocoso dei bambini. In piazza Cavalli è arrivato anche Momon, il nuovo personaggi di Allegra Dami Just For Kids che ha incontrato i più piccoli. Nel laboratorio di cucina i bambini hanno scelto tra gli alimenti disponibili quelli da mettere nella cesta dei buoni e quelli da mettere in quella dei cattivi. Laboratorio rivolto alle classi materne ed elementari condotto dalla dietista del comune. Una iniziativa che vuole portare a far conoscere più da vicino i mille gusti del pomodoro, grazie a un menù a tema che verrà loro servito nelle mense scolastiche. Sarà un momento per apprezzare le proprietà di questo ortaggio, povero di calorie ma ricco di vitamine e sali minerali, riscoprendo piatti della tradizione e, allo stesso tempo, sensibilizzando i più piccoli sull’importanza del prodotto.

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ORO ROSSO: PIACENZA CUORE DEL FESTIVAL DEL POMODORO

Tre giorni di eventi dedicati al pomodoro. Piacenza sarà la capitale di OroRosso, il festival che dal 2 al 4 ottobre riempirà le vie e le piazze della città di spettacoli, incontri, ospiti
speciali e iniziative golose per celebrare l’eccellenza dell’ingrediente principe della dieta
mediterranea. L’Italia del resto è la regina del pomodoro in Europa, dove oltre la metà del
prodotto è made in Italy, e uno dei più grandi produttori mondiali con oltre 2,3 milioni di
tonnellate l’anno di materia prima. Al centro della kermesse il pomodoro del distretto del Nord che comprende Piacenza, Cremona, Mantova, Pavia, Parma, Ferrara, Lodi e Alessandria, il centro nevralgico della produzione di pomodoro per polpe, passate e altri prodotti per l’industria e per il grande mercato italiano e mondiale. Nel corso della tre giorni sono in programma appuntamenti di carattere gastronomico, ma anche culturale, scientifici, show cooking, eventi di grande impatto mediatico e di marketing territoriale. Saranno proprio le principali piazze della città ad ospitarli: piazza Cavalli sarà il cuore pulsante dell’evento con la piazza della pizza; piazza Duomo si trasformerà nella piazza della pasta, piazzetta Plebiscito in quella della bruschetta, piazzetta Pescheria nella piazza del pomodoro. Il programma, presentato dal sindaco Dosi, dall’assessore Buscarini e dai partner organizzativi, prevede anche una ricca animazione per grandi e piccoli, oltre che laboratori di cucina, lectio magistalis tenute da massimi esperti dell’argomento in
ambito nazionale e anche un convegno scientifico sui benefici del pomodoro con il parere
di nutrizionisti, oncologi e pediatri sugli effetti positivi del pomodoro nella dieta quotidiana. Tra i partner dell’evento Coldiretti con il suo presidente Marco Crotti, che ha tracciato un bilancio dell’annata in corso. “Siamo al 70%, per ora la qualità è eccellente, il caldo dei mesi scorsi ha evitato la formazione delle muffe dannose per il prodotto. Ora c’è da sperare in queste ultime settimane. Il pomodoro è piacentino – ha confermato Crotti – Piacenza produce il doppio di prodotto rispetto a Parma, ha una sua storia nella coltivazione del pomodoro. Anche noti marchi del mercato lavorano pomodoro piacentino.”. Non poteva mancare un accenno all’attualità, a quanto sta accadendo al Brennero dove la Coldiretti sta manifestando contro il falso Made in Italy. “E’ una situazione imbarazzante che ci lascia sbigottiti – dichiara Crotti – tutti i camion che arrivano hanno trasportano semilavorati a base di latte portati in aziende del centro sud dove l’allevamento è in crisi. Con la liberalizzazione delle quote latte, la mancanza di regole e di trasparenza rischiamo di trovarci invasi di prodotti di cui non sappiamo la provenienza e soprattutto il contenuto”.

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