CITTADELLA, FRATELLI D’ITALIA: “MA QUALE BANCABILITA’ ?”

La consigliera di Fratelli d’Italia Sara Soresi torna all’ultima seduta di commissione quando sindaca Tarasconi e assessore Bongiorni hanno annunciato la nuova fideiussione e la bancabilità per la pratica di piazza Cittadella. Oltre a ribadire la mancata possibilità di poter visionare i documenti direttamente in commissione ma solo attraverso accesso agli atti, la consigliera rileva che “ciò che ci è stato inviato non combaci in alcun modo con quanto asserito ed annunciato durante la commissione di venerdì scorso.

In merito alla nuova fideiussione, rileviamo anzitutto come la stessa abbia validità di soli cinque mesi, nonostante il Segretario Generale avesse tenuto a specificare pubblicamente, nei mesi scorsi, che sarebbe stata necessaria una polizza fideiussoria sicuramente superiore all’anno. Oggi, invece, ci accontentiamo di una fideiussione in grado di coprire solo i prossimi cinque mesi.

Ma ciò che ci lascia ancor più sgomenti è la documentazione riguardante la c.d. bancabilità: il Comune non possiede alcuna delibera bancaria che attesti le c.d. garanzie bancarie ma, semplicemente, la dichiarazione dell’advisor (il consulente finanziario) del concessionario (senza che, peraltro, sia stato allegato alcun contratto di mandato in tal senso).
In detta dichiarazione, poi, sembra emergano altri due dati controversi: il primo, è che non pare assolutamente chiaro, né tanto meno assodato, che le delibere bancarie siano già state sottoscritte e, dunque, esistenti. Il secondo, è che le linee di finanziamento cui si fa riferimento riguardano un importo pari ad Euro 8.800,00, ossia una somma ben lontana dal totale previsto per l’esecuzione dell’intera opera, che si aggira intorno ai 14 milioni.

Se avessimo avuto modo di visionare questa documentazione prima della Commissione, avremmo certamente posto una serie di quesiti che, ad oggi, rimangono senza risposta e che speriamo di poter affrontare in Consiglio Comunale. Soprattutto, avremmo domandato perché – sulla base di documentazione incerta e imparziale – sia stata ritirata la procedura di risoluzione contrattuale, considerando che – ad oggi – per stessa ammissione dell’Amministrazione, le aree non possono essere consegnate.

In tutta questa incertezza, ciò che appare evidente, è che – ancora una volta – ci troviamo di fronte a proclami fondati sul nulla e che, a pagarne le conseguenze, sono sempre l’Ente ed i piacentini”.

FRATELLI D’ITALIA PRESENTA UN’INTERROGAZIONE SUGLI INCARICHI DEL DIRETTORE CANESSA. “E IL PARERE DI ANAC?”

Sono tornate laddove erano rimaste lunedì, nella seduta troncata di consiglio comunale. Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, composto da Sara Soresi, Gloria Zanardi, e Nicola Domeneghetti, assente in conferenza stampa per motivi di lavoro, ha ripreso il filo del discorso che si era interrotto dopo che la maggioranza, lunedì, aveva lasciato l’aula. In particolare depositeranno una interrogazione per capire se esiste o meno incompatibilità, in base alle linee guida dettata da Anac, sulle funzioni assegnate, dalla sindaca Tarasconi a Luca Canessa.
La consigliera Zanardi invece è tornata sulla possibilità di richiedere pareri esterni all’ente: è accaduto anche nel settembre scorso per la pratica della ex Manifattura Tabacchi sempre da parte dell’ on. De Micheli.

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FRATELLI D’ITALIA: “IL COMUNE CHIESE L’ADEGUAMENTO DELLA FIDEIUSSIONE AD AGOSTO 2023. OGGI HA CAMBIATO IDEA?”

Non mollano il colpo i consiglieri di Fratelli d’Italia sulla pratica Piazza Cittadella; in particolare tornano sulla seconda fideiussione, quella a garanzia dell’intera opera, rispetto alla quale hanno manifestato dubbi nella conferenza stampa dell’altro ieri. https://www.zerocinque23.com/attualita/fratelli-ditalia-dubbi-anche-sulla-seconda-fideiussione-di-piazza-cittadella/

Oggi rispondono alle accuse dei capigruppo di maggioranza che li hanno accusati di mistificare la realtà https://www.zerocinque23.com/attualita/da-fratelli-ditalia-una-mistificazione-delle-realta-su-piazza-cittadella/

“Leggiamo il comunicato dei capigruppo di maggioranza e rimaniamo esterrefatti dalla superficialità con cui affrontano una pratica così importante – scrivono i consiglieri di FdI – dichiarano letteralmente: “Non si comprende il senso di pretendere la polizza fideiussoria prima che vengano forniti i documenti relativi alla bancabilità dell’opera di realizzazione del parcheggio interrato di piazza Cittadella. Per quale motivo dovrebbe essere pretesa prima? È una pretesa incomprensibile al punto da apparire faziosa, fuorviante”..

Eppure, questa richiesta l’ha fatta proprio l’Amministrazione in carica: esiste una richiesta formale del Comune di Piacenza, risalente ad agosto 2023, con la quale si elencano alcuni adempimenti indispensabili alla sottoscrizione dell’addendum. Tra questi figura proprio l’adeguamento della fideiussione di cui il nostro Gruppo ha parlato. Adeguamento che non è avvenuto e non è stato previsto dall’addendum, nonostante fosse stato espressamente richiesto. Insomma, un anno fa era la stessa Amministrazione a sostenere ciò che noi chiediamo oggi. Evidentemente, ha cambiato idea”.

 

 

 

 

FRATELLI D’ITALIA: “DUBBI ANCHE SULLA SECONDA FIDEIUSSIONE DI PIAZZA CITTADELLA”

Sorgono dubbi anche sulla seconda fideiussione, quella relativa all’opera complessiva del parcheggio di Piazza Cittadella. A metterli sul tavolo, ancora una volta, i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia.
La polizza in questione, stipulata nel 2012, è calcolata sul costo iniziale dell’opera, ovvero 7 milioni 860 mila euro. Ad oggi però il costo è aumentato a 14 milioni 700 mila euro. Stando così le cose la polizza coprirebbe solo la metà del costo dell’opera attuale mettendo così a rischio il comune per la copertura economica.

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FRATELLI D’ITALIA: “SU PIAZZA CITTADELLA INTERVENGA LA CORTE DEI CONTI”

La gestione della pratica Piazza Cittadella continua a non convincere i consiglieri di Fratelli d’Italia che hanno fatto richiesta alla presidente del consiglio comunale di richiedere alla Corte dei Conti la legittimità dell’atto aggiuntivo che per avere valore deve essere approvata e firmata da tutti i consiglieri, compresi quelli di maggioranza

Attraverso un accesso agli atti i consiglieri hanno posto in evidenza che il canone 2023 non è ancora stato versato nelle casse del comune dal concessionario, per un importo di 1 milione 37 mila euro, se a questo si aggiunge che il gestore GPS ha aumentato le tariffe della sosta del primo gennaio e che ad oggi mancano ancora le garanzie bancarie richiesta per l’avvio del cantiere, i consiglieri di Fratelli d’Italia si chiedono se la pratica sia legittima e se sia davvero nell’interesse della collettività.

ELEZIONI POLITICHE: VINCE FRATELLI D’ITALIA DI GIORGIA MELONI. DEBACLE DEL PD, MOVIMENTO 5 STELLE TERZO PARTITO

La vittoria è smaccata: la coalizione di centro destra raggiunge 44.06% con 29 seggi, la coalizione di centro sinistra 26.07% con 5 seggi. Dai risultati delle principali coalizione emergono soprattutto tre dati: il risultato forse oltre le aspettative di Fratelli d’Italia al 26.13%, la Lega decisamente sottotono che non ha raggiunto la doppia cifra ferma all’8.90% e, dall’altra parte, il risultato perdente del Partito Democratico al 18.98%.

La vittoria del centro destra in Italia è chiaramente di matrice Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni, la vera vincitrice di queste elezioni, che è riuscita a catalizzare, osservando le percentuali, a conquistare anche l’elettorato della Lega che l’ha preferita a Matteo Salvini. Ininfluente il risultato di Noi Moderati sotto l’1%, invece Forza Italia ha praticamente la Lega con 8.28%.

Nel centro sinistra è cocente la sconfitta, tanto che nel PD si parla già di congresso per il cambio della segretaria a meno che non arrivino prima le dimissioni di Enrico Letta, sul cui futuro dopo il 25 settembre non ha mai lasciato trapelare nulla. La federazione Verdi + Sinistra Italiana ottiene il 3.53%, + Europa 2.94% e Impegno Civico 0.56%.

Fuori dalle coalizione ci stanno Movimento 5 Stelle che superato il 15% confermandosi il terzo partito italiano e Azione+Italia Viva che non è arrivata alla doppia cifra 7.76%. E’ quasi banale dire che se il centro sinistra fosse riuscito nella impossibile impresa del campo largo con M5S e Azione + IV avrebbe superato il centro destra.

In tutti e tre i collegi dell’Emilia Romagna la vittoria è andata al centro destra al plurinominale che all’uninominale dove erano candidati Tommaso Foti che ha ottenuto 52.53% eletto parlamentare e Beatrice Ghetti, per il PD, che ha ottenuto il 25.68%. Rieletta anche Paola De Micheli che era capolista del collegio plurinominale della Camera in Emilia e Elena Murelli al Senato con il 45.42%.

Un altro dato su cui riflettere, ultimo ma non per importanza, è l’astensione: 63.91%, una percentuale mai toccata per le elezioni politiche. A Piacenza ha votato quasi il 70%, nel 2018 il 75.69%. Il comune piacentino dove si è votato di più è stato Villanova sull’Arda con il 74.16%, quello dove si è votato meno è Cerignale con 62.39% seguito da Ferriere 65.50% Castel San Giovanni con 62.73%

FRONTINI IN LISTA CON FdI: “CON BARBIERI BIS LA CITTA’ VOLERA’ ALTO”

Determinazione e passione, così Stefano Frontini torna alla politica attiva tra le file di Fratelli d’Italia in vista delle prossime amministrative. Esponente di lungo corso del centro destra piacentino, con esperienze nell’Udc poi nel Pdl, Frontini nel 2007 è stato capogruppo in consiglio comunale di Piacenza Libera, oggi ha scelto il partito di Giorgia Meloni perché, sono le sue parole, “è l’unico in grado di parlare alla gente e di raccogliere i problemi delle persone”. E il 12 marzo Fratelli d’Italia presenterà la lista a sostegno del sindaco Barbieri.

FOTI: “PD-M5STELLE, GOVERNO DI SINISTRA? NO SINISTRO”

Un governo sinistro, pericoloso, soprattutto in vista delle elezioni regionali dell’autunno, pensato e creato ad arte dal PD per non perdere l’Emilia Romagna e le poche altre regioni rimaste governata del centro sinistra. Questo il pensiero di Tommaso Foti, parlamentare di Fratelli d’Italia che, insieme ai consiglieri regionali Giancarlo Tagliaferri e Fabio Callori , ha presentato la festa tricolore a Pecorara il 31 agosto. Una festa che quest’anno viverà inevitabilmente sulle stretta attualità politica e i temi certamente non mancano.

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FRATELLI D’ITALIA RINUNCIA ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO COMUNALE

Fratelli d’Italia rinuncia alla presidenza del consiglio comunale; lo annuncia in una nota il capogruppo Giancarlo Migli. Una rinuncia che “non deriverebbe dal timore di illazioni, frutto di speculazione politica, ma per lasciare il campo a qualsiasi soluzione prospettata”. Una rinuncia che arriverebbe anche qualora fosse la maggioranza stessa a chiedere a riservare il posto ad un rappresentante di FdI. Ecco il testo della nota

“Fratelli d’Italia ha detto da subito e chiaramente alle forze politiche di centrodestra che rinunciava alla Presidenza del consiglio comunale, non certo per timore delle illazioni e degli accostamenti ignobili che solo per mera speculazione politica vengono diffuse ad arte, ma per lasciare libero il campo ad ogni e qualsiasi soluzione prospettata. Detta posizione, ribadita con estrema chiarezza dall’on. Foti nella riunione dei partiti con il Sindaco e la Giunta, non è mutata – ne potrà mutare – neppure in caso di unanime richiesta di tutti i consiglieri della maggioranza volta a riservare ad un nostro rappresentante la Presidenza. Una posizione di esclusiva generosità istituzionale atteso che il tentativo di coinvolgere Fratelli d’Italia in una dolorosa vicenda, per altro sviluppatasi al di fuori di ogni contesto politico e amministrativo, troverà nelle sedi competenti adeguata risposta. Ciò detto precisiamo ai denigratori professionali che la composizione del nostro gruppo consiliare, per qualità e professionalità delle persone espresse, nulla ha da imparare da aspiranti moralizzatori dei giorni pari e da sciatti strilloni dei giorni dispari”

FOTI, FRATELLI D’ITALIA: “CHIEDIAMO SCUSA A PIACENZA”

“Ci scusiamo con la città di Piacenza che non meritava le prime pagine e le notizie dei telegiornali per una notizia di questo tipo, al centro di una vicenda che si è consumata quasi tutta al di fuori del nostro territorio. Sento il bisogno di scusarmi con il sindaco di Piacenza, con i partiti e i movimenti che appartengono alla coalizione perché non meritano quanto e accaduto”.

Sono le parole di Tommaso Foti, parlamentare di Fratelli d’Italia, fino a poche settimane fa consigliere comunale. Al suo fianco l’assessore Erica Opizzi, il capogruppo Filippo Bartolini e i consiglieri comunali, nella conferenza stampa il giorno dopo l’arresto di Giuseppe Caruso.

Voglio anche dire che sono stato sollecitato più volte a intervenire – ha proseguito Foti -e non l’ho fatto perché sulla vicenda la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha parlato subito, e quando interviene lei non è necessario aggiungere altro. Io non sono abituato a scappare e non siamo abituati a scappare, io rispondo guardando negli occhi. Davanti a un fatto del genere non mi andava di mandare uno dei soliti comunicati. Siamo anche noi parte offesa”.

E sull’inchiesta ha aggiunto: “Il Procuratore della Repubblica di Bologna ha detto che la politica è esclusa da questa vicenda, e tuttavia ho letto cose urticanti e diffamatorie contro di noi”.

“Non abbiamo difficoltà a dire – ha aggiunto – che non avremmo mai immaginato di trovarci in questa situazione. Giuseppe Caruso è una persona che conosco da anni, ma non è cresciuta alla mia ombra”.

E ancora senza tanti giri di parole, ha ammesso: “Questa vicenda ci tira addosso un Tir, anche 10 Tir di guano che non ci meritavamo”.