DA PIACENZA SI LEVA IL GRIDO “FERMIAMO LA BARBARIE” A SOSTEGNO DELLA GLOBAL SUMUD FLOTILLA

Anche a Piacenza, come in altre città italiane, la Cgil ha organizzato una manifestazione di solidarietà a sostegno della Global Sumud Flotilla, la missione civile internazionale lanciata da associazioni, attivisti, medici, giornalisti e cittadini di 44 paesi con l’obiettivo di portare tonnellate di aiuti umanitari nella striscia di Gaza. L’obiettivo è rompere il blocco navale imposto da Israele sulla striscia.

“Non possiamo più accettare che vengano uccisi impunemente bambini, donne, operatori umanitari, sanitari e giornalisti e che continui la distruzione delle infrastrutture civili rimaste, a partire da ospedali e scuole – si legge nel volantino della Cgil – Chiediamo a tutti i Governi di interrompere la consegna di armi, agire per raggiungere un cessate il fuoco e garantire l’ingresso di aiuti umanitari illimitati subito, ottenere il rilascio di tutti gli ostaggi e i prigionieri politici, riconoscere lo stato di Palestina, porre fine all’occupazione e interrompere il commercio con gli insediamenti illegali e rafforzare la democrazia per raggiungere una pace duratura in tutta la regione”.

CASA NOME COLLETTIVO: DA STASERA AL VIA I SEMINARI CULTURALI

Si apre questa sera, giovedì 30 maggio, il ciclo di seminari della rassegna culturale Casa Nome Collettivo, fare luce su Gaza.
Una rassegna composta da quattro incontri che seguiranno un filone cronologico e politico-culturale. Si partirà dall’analisi storica e geopolitica della questione israelo-palestinese, con l’aiuto di profili competenti, nell’ottica che conoscenza e consapevolezza siano strumenti fondamentali per poter interpretare la realtà. In un secondo momento si affronterà il ruolo della Comunità internazionale, con particolare attenzione alle responsabilità e al futuro ipotetico. Ci sarà, inoltre, un evento pensato e studiato ad hoc per coinvolgere anche i ragazzi e le ragazze degli istituti di scuola superiore secondaria del nostro territorio; nello specifico saranno chiamati ad analizzare il tema dell’importanza del lavoro del fotoreporter e della necessità di
documentare e raccontare anche gli errori della guerra se si vuole costruire la pace. Infine, nell’incontro conclusivo, si affronterà un’analisi più poetica e letteraria, partendo dall’importanza delle parole e della necessità di ascoltare si cercherà di realizzare una sintesi conclusiva dell’intero percorso attraverso una riflessione intima sul dolore della guerra contrapposta alla meraviglia che resiste.

Questa sera, dalle ore 21:00, prenderà dunque avvio la rassegna con il primo seminario, dal titolo “Una Striscia fra mezzelune e stelle” – origine storica della questione palestinese, ruolo dei Paesi Occidentali, si inizierà ad affrontare il tema specifico del conflitto israelo-palestinese partendo dal punto di vista storico e politico, ripercorrere i momenti chiave che hanno dato origine e alimentato lo scontro. Temporalmente arriveremo all’accenno degli Accordi di Abramo. Si considereranno, spacchettandoli per aree geografiche e geopolitiche, i territori palestinesi (Striscia di Gaza e Territori Occupati della Cisgiordania), Israele, i principali Paesi del Medio Oriente e l’influenza occidentale.
Gli ospiti saranno: Camille Eid, Francesco Mazzucotelli e Rosita Di Peri; modera Massimo Trespidi.

CASA NOME COLLETTIVO: ECCO IL PROGRAMMA DELLA RASSEGNA

E’ ricco e articolato il programma di Casa Nome Collettivo che si svolgerà dal 26 maggio al 2 giugno a Palazzo Ghizzoni Nasalli. La rassegna culturale parlerà due linguaggi quello artistico e dell’informazione. Si comincia domenica 26 con l’installazione fotografica di Mohamed Zaanoun del collettivo Activestilles. Si proseguirà poi con serate di riflessione sul conflitto nella striscia di Gaza a cui parteciperanno giornalisti e storici. Avranno un ruolo attivo anche gli studenti del don Orione e quelli della consulta studentesca piacentina.

https://fb.watch/s5u_XNpRgh/

 

CASA NOME COLLETTIVO, LA RASSEGNA CULTURALE PER FARE LUCE SU GAZA

L’idea è arrivata da un’occasione e da una personale sensibilità verso i temi umanitari che, uniti ad un inaspettato entusiasmo, hanno portato alla nascita di una rassegna culturale di divulgazione e sensibilizzazione della questione israelo palestinese.
Il suo nome è Casa Nome Collettivo e si svolgerò dal 26 maggio al 2 giugno a palazzo Ghizzoni Nasalli.
Clara Carini, l’ideatrice della rassegna, si è lasciata trasportare dal contesto che oggi sta drammaticamente segnando terre a noi anche molto vicine: la guerra in ucraina da due anni sullo sfondo, e dal 7 ottobre l’attacco di hamas nella striscia di Gaza. Proprio in quei giorni è capitata per caso, in rete, a consultare le attività del collettivo Activesills, che in una call internazionale invitavano il mondo intero a tenere alte le luci su quanto stava accadendo nella striscia. L’incontro con Alessia Canzian ha poi fatto sì che l’idea della rassegna diventasse realtà.