MAPPATURA DEGLI IMMOBILI COMUNALI, SONO OLTRE CENTO. BONGIORNI: “LAVORO IMPORTANTE PER LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO”

Il Comune di Piacenza ha completato la mappatura e la classificazione di tutti gli immobili di proprietà dell’ente. Si tratta di un lavoro imponente e al tempo stesso preciso, puntuale e di grande valore strategico, non solo oggi ma anche per il futuro. Un lavoro che si inserisce nel più ampio quadro di ottimizzazione dell’organizzazione e della gestione del Comune di Piacenza in ogni suo settore.

L’attività, svolta nell’arco dell’ultimo anno, ha richiesto un impegno notevole da parte di un gruppo di lavoro trasversale ed è stata messa in campo su preciso indirizzo della Giunta (Delibera n. 142 del 1 luglio 2025) che si inserisce nel solco di una visione più ampia, da parte dell’Amministrazione, improntata ad efficientare sempre di più la programmazione, il controllo di gestione e di conseguenza, in questo caso, la valorizzazione del patrimonio. Tant’è che con la riorganizzazione dell’ente è stato istituito un servizio ad hoc chiamato, appunto, “Valorizzazione del patrimonio”. In questo contesto, grazie al lavoro svolto, oggi Piacenza ha a disposizione un quadro aggiornato e dettagliato del patrimonio immobiliare comunale, dei relativi usi e delle modalità di gestione.

“Uno strumento fondamentale – sottolinea il vicesindaco Matteo Bongiorni – che ci consente di avere sotto controllo l’intero patrimonio e programmare con maggiore efficacia la valorizzazione dei beni comunali, nel segno dell’efficienza, della riduzione degli sprechi e dell’interesse collettivo. Il lavoro svolto dagli uffici merita grande riconoscimento: è la dimostrazione di come l’Amministrazione stia puntando molto sulla predisposizione di strumenti concreti per una gestione che sia sempre più consapevole, responsabile e trasparente”.

La mappatura ha riguardato oltre 100 immobili sul territorio comunale. Tutti sono stati censiti, uno a uno, con informazioni approfondite su tipologia, concessioni, usi, canoni e modalità di gestione. Si tratta di un patrimonio variegato che comprende beni in concessione o locazione, immobili destinati alla co-progettazione con enti del Terzo settore oppure da mettere a reddito, oltre a edifici di interesse pubblico come scuole, impianti sportivi e spazi culturali. Tra questi, ad esempio, ci sono Palazzo Farnese e Palazzo Gotico, simboli della storia architettonica cittadina, ma anche spazi educativi come la scuola primaria Vittorino da Feltre e la scuola media Calvino, oltre a strutture sportive come il polisportivo Franzanti e il campo Siboni, e tanti altri.

Il censimento si inserisce nel percorso già avviato con la mappatura degli impianti sportivi comunali, comunicata nelle scorse settimane, e rappresenta un tassello di cruciale importanza per l’attività di un’amministrazione che intenda essere operativa e concreta nella gestione del proprio patrimonio.

“Non è solo un inventario – conclude Bongiorni – ma uno strumento operativo per prendere decisioni mirate, razionalizzare l’uso degli spazi, rispondere meglio alle esigenze della comunità e, quando possibile, valorizzare i beni comunali per generare nuove opportunità per la città”.

COMUNE E DEMANIO: SOTTOSCRITTO L’ACCORDO PER IL PIANO CITTA’ DEGLI IMMOBILI PUBBLICI

Da oggi Piacenza ha un Piano Città degli immobili pubblici: in una
nuova visione del patrimonio immobiliare pubblico, l’Agenzia del Demanio insieme con le istituzioni e il territorio adotta soluzioni innovative e sostenibili per creare valore economico, sociale ambientale e culturale. L’intesa tra il Sindaco di Piacenza e il Direttore dell’Agenzia del Demanio punta al riuso e alla rifunzionalizzazione di beni parzialmente utilizzati o in disuso da anni per
rispondere al meglio alle esigenze delle amministrazioni e dei cittadini.
Il Torrione Borghetto, il Torrione Fodesta, il Palazzo delle Poste (ex Palazzo della Spezieria), l’ex caserma Jacopo dal Verme, il Palazzo Costa Ferrari, la caserma Artale, la ex chiesa delle Benedettine, la ex chiesa di San Lorenzo, l’ex ospedale militare, l’ex Pertite (ex Polveriera) e la caserma L. Lusignani Sant’Antonio sono i primi 11 immobili di proprietà statale che saranno
valorizzati e rifunzionalizzati auspicabilmente anche in partenariato con i privati.

Gli immobili sono parte del patrimonio culturale di Piacenza, la loro bellezza e storia viene riportata in vita per i cittadini con nuove funzionalità.
Diverse le destinazioni ipotizzate: sedi universitarie, uffici innovativi e sostenibili per le Amministrazioni pubbliche, residenze, housing universitario e sociale, aree verdi attrezzate, servizi culturali per il cittadino.
“L’immobile pubblico è lo strumento per innovare l’Amministrazione pubblica, migliorare la qualità della vita delle nostre Città, creare attrattività, sostenibilità e resilienza al cambiamento climatico”, ha sottolineato il Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme. “Si tratta di un cambio di paradigma che porta l’attenzione al Territorio, fondamentale dunque è la sinergia tra le
Istituzioni, importante anche la partecipazione di investitori e imprenditori, in particolare quelli legati al Territorio.”

“La preziosa collaborazione intrapresa con l’Agenzia del Demanio, che ringrazio, per il percorso di valorizzazione di queste aree e beni immobiliari strategici per il futuro della città – rimarca la Sindaca di Piacenza, Katia Tarasconi – è determinante per una rigenerazione urbana che esprima la visione complessiva del territorio e delle sue esigenze prioritarie, promuovendo la sostenibilità degli investimenti e la restituzione alla collettività di spazi la cui nuova destinazione d’uso si accompagni a progettualità condivise e partecipate”.