COOP FUTURA, 15 LAVORATORI: “REALTA’ SOLIDA E CREDIBILE”

Una lettera sottoscritta da 15 lavoratori su 22 per fare chiarezza sulla situazione delicata che si è venuta a creare intorno alla Cooperativa Futura Scs. Lavoratori che si definiscono “indignati e preoccupati per le dinamiche  che si stanno sviluppando all’interno della Cooperativa” ribadendo come “Futura sia una realtà solida la cui credibilità si è consolidata negli anni”.

Ecco il testo delle lettera:

“I sottoscritti soci e lavoratori della Cooperativa FUTURA Scs, indignati e fortemente preoccupati per le dinamiche che si stanno sviluppando all’interno della Cooperativa, si dissociano da tutte le iniziative e dalle narrazioni di cui il Sig.Vittori Loris si è reso protagonista: ex consigliere della Cooperativa, non rappresenta assolutamente tutti i soci e i lavoratori, né tanto meno la loro opinione come ha voluto invece far intendere, ma solo un esigua parte di essi riducibile a qualche unità. Vorremmo qui esprimere alcuni chiari concetti perché finalmente possa emergere la maldestra dissimulazione delle vere intenzioni dell’ex consigliere: 1) In tutti questi anni abbiamo constatato che la Cooperativa è una realtà solida, gode sul territorio di grande credibilità sia nel costruire collaborazioni profonde con tutti i servizi territoriali, sia sviluppando una pratica sempre attenta ai bisogni delle persone e capace di dare risposte, permettendo a molte di queste di uscire da situazioni difficili e reimpostare la propria esistenza cogliendo opportunità concrete. 2) A tutti i lavoratori sono sempre stati regolarmente e puntualmente pagati gli stipendi per
quanto loro dovuto nell’ambito degli accordi contrattuali sempre stati rispettati. Va inoltre
sottolineato come garantire l’occupazione nel più rigoroso rispetto della dignità del lavoro
sia sempre stato al primo posto tra gli obbiettivi che la cooperativa si è posta fin dall’inizio.
Assieme alla garanzia di condizioni ambientali ottimali sviluppando così una puntuale
attenzione per la tutela della salute. 3) Va sottolineato inoltre come sia sempre stata garantita la dialettica interna, nelle sedi e nei modi previsti dallo statuto. Le nostre istanze sono sempre state prese in considerazione e quando possibile sono state soddisfatte. Siamo quindi certi che in occasione dell’assemblea convocata per l’8 settembre tutti i lavoratori avranno l’opportunità di intervenire, contribuire a fare chiarezza e prendere le distanze dalle iniziative ingiustificate e disfattiste dell’ex consigliere Vittori Loris. Attraverso l’ingiustificata messa in discussione dei ruoli delle persone che hanno garantito negli anni, fin dalla fondazione, lo sviluppo, il regolare funzionamento e la stabilità della Cooperativa, è stato rappresentato un quadro completamente distorto della Cooperativa e dei suoi Organi Dirigenti creando disagio e preoccupazione tra i lavoratori, minando all’esterno la credibilità di una cooperativa sociale distintasi fin dalla fondazione per gli indiscutibili risultati raggiunti garantendo opportunità a chi, in condizioni di forte disagio, molto probabilmente non avrebbe”.

I lavoratori: Francesco Fragnelli, Luigi D’Amato, Luciano Rosi, Andrea Rossi, Norddine Bouadili, Pietro Betolazzi, Raffaele Fiore, Panagiota Lomi, Armanto Agaj, Annalisa Sabastiana, Giancarlo Fuochi, Maura Bertolazzi, Abdelaziz Mimou, Ernest Tosku, Massimo Peveri.

 

 

SANDIVIK, LA PROTESTA PUO’ ARRIVARE IN SVEZIA

Mentre a Confindustria si riuniva il tavolo di concertazione tra rappresentanze sindacali, rsu e azienda, fuori si consumava una nuova protesta. I lavoratori della Sandvik non abbassano la guardia, la posta in gioco è troppo alta, in ballo c’è il posto di lavoro. I dipendenti hanno indossato maschere con il volto di alcuni dirigenti, hanno fatto volare in cielo palloncini azzurri presentandosi con le catene ai polsi. Intanto ai piani alti si discuteva del loro futuro. Praticamente per tutti sembra certa la procedura di mobilità ma anche uno spiraglio che consiste nel ricollocamento di una decina di lavoratori in altre sedi tutt’ora operative. “Uno spiraglio più concreto rispetto ai precedenti incontri – ha dichiarato Giuseppe Ragone rsu – speriamo non si rivelino false speranze”. Per il personale restante si profila l’ipotesi di indennizzo. “L’azienda sta incominciando a prendersi le sue responsabilità, è un primo passo” ha concluso Ragone. Sta di fatto che da una settimana il lavoro è calato, le commesse sono diminuite, una condizione che ha abbassato il morale e le motivazioni dei 57 dipendenti. Nonostante ciò la protesta non si ferma, si sta pensando a due uscite una in Inghilterra, per fare fronte comune con un sito che sta vivendo un momento di difficoltà, e in Svezia sede della casa madre di Sandvik.

 

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