CAVANNA: “CONTINUIAMO A VACCINARE E CAPIAMO COSA E’ ACCADUTO”

A riavvolgere il nastro ad un anno fa proprio in questo giorni c’è da tremare, medici e infermieri se lo ricordano bene. Ricordano nitidamente il dramma umano e il senso d’impotenza che hanno vissuto in quei mesi. Oggi ci sono i vaccini, l’esperienza, qualche farmaco in più. Ma poco distante da Piacenza, dove la situazione sembra tenere stando ai numeri, si è ripiombati in pieno nel baratro dei contagi e degli ospedali strapieni. Abbiamo raggiunto il dottor Luigi Cavanna al day hospital oncologico che dirige per fare il punto sulla delicata questione vaccini e farmaci per la cura del Covid dopo la recente sentenza del Tar del Lazio.

DA PIACENZA LA PRIMA RICERCA OCCIDENTALE SUI PAZIENTI ONCOLOGICI AFFETTI DA COVID

È la prima ricerca scientifica, pubblicata su rivista internazionale, che riguarda pazienti oncologici con covid -19, nel mondo occidentale. L’ha elaborata il team del dottor Luigi Cavanna in collaborazione con il dottor Cedeluppi, primario di malattie infettive; un dato tra tutti è che si ammalano più gli uomini delle donne, ma la mortalità è maggiore nelle donne, la maggior parte dei pazienti con tumori e covid supera l’infezione, la cura con più farmaci sembra più efficace della cura con un solo farmaco.

IL TUMORE DIVENTA MALATTIA CRONICA

Il tumore è diventata una malattia cronica, ma si può guarire di più rispetto a qualche decennio fa. In Italia si sono registrati 366 mila nuovi casi nel 2014, circa 1000 nuovi pazienti al giorno. Una fotografia in linea con quanto emerge dai dati contenuti nel primo registro dei tumori di Piacenza e provincia presentato dall’azienda sanitaria locale nel corso di un convegno aperto alla città. Il periodo di osservazione e di andamento della malattia comprende gli anni dal 2006 al 2010; in questo range temporale si sono valutati prevalenza, incidenza, trend temporale, analisi geografica e analisi della sopravvivenza misurata a cinque anni dalla diagnosi. I casi sono stati 10.616 tra maschi e femmine, l’incidenza massima da 60 a 80 anni, ovvero con l’avanzare dell’età. Il tumore al polmone è la tipologia che ha colpito maggiormente a Piacenza e provincia. A seguire prostata, colon retto e stomaco per i maschi; mammella, colon retto, polmone e stomaco per le femmine. Il professor Luigi Cavanna,  oncologo e Responsabile clinico Registro tumori Piacenza, ha evidenziato come la tendenza dei prossimi anni veda un aumento dei tumori al polmone soprattutto nelle donne; la stessa tipologia di tumore che porta alla morte, sia per gli uomini che per le donne, se non individuata e diagnosticata in tempo. Tra i fattori di sopravvivenza infatti c’è la diagnosi precoce con gli screening, ma anche la ricerca e l’innovazione che comprendono il lavoro multidisciplinare e la presa in carico del paziente da parte di più professionisti. I casi aumentano ma la percentuale di sopravvivenza è più alta: si passa dal 39% negli anno ’90 al 57% negli anni 2004/007.   

registro tumori conv

QUANDO L’INDIFFERENZA SI COMBATTE CON IL CUORE

Ci sono eventi in cui il paziente non è solo un numero ma soprattutto una persona. Ci sono eventi in cui la preoccupazione umana trascende il protocollo. Questa è una storia che non suscita clamore ma dà speranza e combatte l’indifferenza. Mariangela Marchionni e Fernanda Trecordi, da anni, sono assistenti sanitarie nel reparto di Onocologia e Day Hospital dell’ospedale di Piacenza. La loro è una storia di dedizione al proprio lavoro e di forte umanità. Qualche settimana fa erano in attesa di un paziente per un esame programmato, ma qualcosa non è andato come doveva. Il 60 enne, che a Piacenza vive solo, in cura presso il day hospital oncologico, non si è presentato all’appuntamento; da qui è scattato il protocollo, prima le telefonate ad un amico referente in Puglia. Anche lui da alcuni giorni non aveva notizie del 60enne. La decisione allora, al termine del turno, di recarsi a casa dell’uomo. Un intervento provvidenziale quello di Mariangela e Fernanda. L’uomo era stato colpito da malore e non era in grado di chiamare i soccorsi. Oggi si trova ricoverato all’hospice di Borgonovo.

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