DE MICHELI, IN POLE PER LO SVILUPPO ECONOMICO?

E’ ancora il quotidiano la Repubblica a fare il nome di Paola De Micheli tra i papabili per il Ministero dello Sviluppo Economico dopo le dimissioni di Federica Guidi per il caso Tempa Rossa. Chicco Testa, ex presidente di Enel, oggi alla guida di Assoelettrica, sembra stia perdendo quota. In testa dei nomi più accreditati ci sarebbe l’attuale sottosegretario all’Economia Paola De Micheli. La nomina subirà quindi un nuovo rinvio, anche se il premier ha garantito che si conoscerà entro la settimana. Certo in quel dicastero servono persone con conoscenze di vari mondi. Testa sarebbe l’ideale, ma il governo si è già scottato con la Guidi, per cui sarebbe preferibile una manager del settore privato. Con De Micheli (non è la prima che si fa il suo nome) o Teresa Bellanova, vice ministro dell’Economia, o Claudio De Vicenti, il pericolo di legami forti con il mondo dell’industria si riduce di molto. Questo dovrebbe far star più tranquilli Renzi e il governo. La diretta interessata che, da pochi giorni, è tornata a Roma con il piccolo Pietro nato un mese fa, non commenta, pur apprezzando i tanti segnali di stima che le stanno arrivando da più parti.

art Repubblica De micheliPaola De Micheli

MINISTRO GUIDI: “INNOVAZIONE E SICUREZZA DELL’AMBIENTE PER OIL AND GAS”

Riportare agli antichi splendori,un settore in cui Piacenza ha davvero brillato, per decenni, l’Oil and Gas. L’obiettivo è certamente da rincorrere proprio per la storia che il nostro territorio possiede, a partire da Cortemaggiore dove Enrico Mattei fondò l’Agip. Il convegno promosso da Pogam, il museo inaugurato lo scoso ottobre all’Urban Center, si è concentrato sul ruolo dell’innovazione e della formazione nell’industria petrolifera. Presenza illustre quella del ministro per lo Sviluppo Economico Federica Guidi. “Credo che questa sia una terra di grande eccellenze – ha detto il Ministro – qui c’è un grande passato e penso anche un grande futuro. Sono emiliana e questa è la mia terra, per cui spero che da qui si possa partire per uno sfruttamento intelligente delle risorse, ma severo, rigoroso, dove le precondizioni sono la sicurezza e la tutela dell’ambiente. Un binomio fattibile – ha sottolineato il ministro – perché penso si possano coniugare sicurezza e tutela dell’ambiente con uno sviluppo economico-industriale che porti anche ad avere nuovi posti di lavoro”. Le basi per qualcosa di effettivo si sono poste: Piacenza si candida ad essere scuola di alta formazione per operatori dell’Oil and Gas, dove sapere, conoscenza verranno coniugate all’idea di innovazione che il settore dovrà introdurre indispensabile per tonare alla ribalta. C’è da fare i conti infatti con le preoccupazioni delle ultime settimane per le voci di un possibile spostamento in Romania del laboratorio di saldatura Saipem di Cortemaggiore.

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