MINISTRO PIANTEDOSI: “ENTRO L’ANNO NUOVI RINFORZI. IPOTESI ZONE ROSSE IN CITTA’

Chi si aspettava che dal tavolo in prefettura presieduto dal Ministro dell’Interno uscisse già il numero di nuovi agenti di polizia pronti a presidiare il territorio, rimarrà deluso. Ciò che è stata assicurato dal Ministro Piantedosi è che da qui ai prossimi mesi ci sarà un segno tangibile e visibile; nuovi rinforzi insomma che, pare di capire, per il momento si concentreranno sulle sostituzioni delle dismissioni più qualche numero. Pur sempre forze giovani che si riverseranno a presidiare il territorio come richiesto dalle istituzioni.

Arrivato poco dopo le 10 del mattino, il Ministro dell’Interno, accompagnato dal capo della polizia, ha partecipato al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato dal prefetto Ponta a cui hanno partecipato la sindaca Tarasconi, la procuratrice Predella e la presidente della provincia Patelli. La presente del Ministro Piantedosi era stata richiesta dalla prima cittadina a seguito degli episodi del 25 giugno al Cheope, che hanno visto protagonisti alcuni ultras del piacenza e due fratelli algerini. Non è escluso che anche a piacenza vengano istituite cosiddette zone rosse con un maggiore presidio di forze dell’ordine.

La visita del titolare del Viminale è caduta proprio l’indomani della notizia, a dire il vero inaspettata dai più, dell’avvicendamento del prefetto Paolo Ponta, che, dopo solo un anno e mezzo, lascerà Piacenza per Lecco, al suo posto Patrizia Palmisani. Particolarmente dispiaciuta la sindaca Tarasconi “significa ricominciare tutto daccapo, è il terzo prefetto dalla mia elezione”. Consapevole che il prefetto accorre laddove viene incaricato dal ministero, lo stesso Ponta confessa di essere umanamente dispiaciuto di dover lasciare un gruppo con cui si è instaurato un buon metodo di lavoro.

A margine del tavolo, il ministro ha incontrato la sindaca di Castel San Giovanni Valentina Stragliati che ha chiesto un potenziamento della caserma locale, oggi sotto alla decina di unità. “Con 14300 abitanti, oltre 7 mila lavoratori del polo logistico, Castel San Giovanni ha diritto ad un presidio più consistente di forze dell’ordine”  ha detto Stragliati. Una richiesta che ha accolto la disponibilità del ministro.

>

SOPRALLUOGO DEL MINISTRO GIULI ALL’EX ALBERGO SAN MARCO: “SARA’ EPICENTRO DELL’ITINERARIO VERDIANO”

Il Ministro della Cultura Alessandro Giuli è arrivato stamattina a Piacenza per un sopralluogo all’ex hotel San Marco, in quello che fu l’appartamento e l’ufficio di Giuseppe Verdi. Ad accogliere il Ministro la sindaca Katia Tarasconi, l’assessora alla riqualificazione Adriana Fantini, il ministro piacentino Tommaso Foti, il consigliere regionale Giancarlo Tagliaferri, la responsabile dell’Area Patrimonio storico e artistico della Soprintendenza, Anna Coccioli Mastroviti, e la direttrice generale dell’Ausl di Piacenza, Paola Bardasi, in quanto l’edificio, per due terzi, è di proprietà dell’azienda sanitaria.

“Un altro passo avanti sostanziale verso il recupero e la valorizzazione del luogo verdiano per eccellenza nel cuore del nostro centro storico. Un luogo straordinario per la memoria culturale e artistica di Piacenza che ci vede tutti uniti per la sua rinascita” ha commentato la prima cittadina sui social con le foto della visita del Ministro.

>

 

MINISTRO FOTI, SULLE VIOLENZE: “NON E’ TEMPO DI INCENDIARI, SI TORNI ALLA RAGIONE E ALLA CIVILE CONVIVENZA”

“Lasciamo perdere di sostituirci a coloro che meritoriamente indagano per fare chiarezza sugli episodi di violenza – non di razzismo – più gravi che si sono susseguiti in questi giorni a Piacenza. E’ un esercizio tanto inutile quanto destinato ad esacerbare ulteriormente gli animi. Dobbiamo invece e per contro chiederci la ragione per la quale episodi di violenza si susseguano con un ritmo che la nostra città non ha mai conosciuto. La guerra per bande, soprattutto all’interno degli extra comunitari, è un dato oramai acquisito, ancorché sottovalutato nella sua evoluzione. Ma proprio perché tale è lo stato delle cose serve un supplemento di prevenzione e di vigilanza per evitare che la violenza imploda con una virulenza che potrebbe farci scappare anche il morto. E analogamente non è pensabile che i cittadini, tutti i cittadini – piacentini e non – abbiano timore di utilizzare gli spazi pubblici a loro destinati, proprio per paura di essere vittime di violenza o coinvolti, loro malgrado, in risse, accoltellamenti e quanto altro di peggio si porta a dietro la delinquenza. Ma proprio perché la situazione è in ebollizione e si rischia che deflagri, un appello al ritorno alla ragione, alla civile convivenza, al rispetto delle leggi e delle regole, appare dovuto. Non è il tempo di incendiari: occorre dare un segnale forte che la Piacenza che ci appartiene – anche con quella tranquillità che alcuni deploravano, ma che piaceva alla stragrande maggioranza dei cittadini – non sia relegata ad un ricordo del passato. E allora ognuno, per la sua parte, si attivi. Perché non è più tempo di sottovalutare, minimizzare, fare finta di non vedere. E per un ritorno alla ragione, in primo luogo, devono impegnarsi le forze politiche e sociali – tutte e senza divisioni dettate dal retaggio ideologico – perché Piacenza non è la riserva indiana di una fazione, ma è dei suoi cittadini, che giustamente reclamano di essere abbandonati a se stessi e che, invece e per contro, devono avvertire che così non è. Ma serve dimostralo con i fatti, non con la retorica delle prediche inutili” lo scrive in una nota il Ministro per gli Affari Europei, le politiche di coesione e il Pnrr Tommaso Foti.

TOMMASO FOTI MINISTRO, AL POSTO DI FITTO. OGGI IL GIURAMENTO

L’ufficialità è arrivata: Tommaso Foti prenderà il posto di Raffaele Fitto “traslocato” in Europa e prenderà tutte le sue deleghe. Il giuramento stamattina al Quirinale davanti al presidente della Repubblica Mattarella.

Da capogruppo di Fratelli d’ltalia alla Camera, ecco il grande salto del piacentino Foti che arriva a far parte della squadra dei ministri della premier Meloni. Avrà le deleghe al Pnerr, Affari Europei, Sud e Coesione rivestite da Fitto prima di essere nominato commissario europeo in rappresentanza dell’Italia.

“Sono molto orgoglioso e quasi commosso: la nomina di Tommaso Foti a Ministro della Repubblica non è solo il riconoscimento della sua passione politica, della sua capacità di amministrare e di rappresentare con dignità le Istituzioni e le cariche pubbliche, ma anche la conferma dell’impegno del Governo Meloni per i territori e per quelli che più hanno sofferto in questi anni come l’Emilia-Romagna. Tommaso Foti ha iniziato a fare politica dalla gavetta e per questo è stimato anche dagli avversari politici, per la sua capacità di ascoltare, capire e agire. In questo momento così importante per la sua carriera politica gli formulo i più sinceri complimenti e i migliori auguri di buon lavoro”.

“Voglio fare le mie congratulazioni a Tommaso Foti per la nomina a Ministro degli Affari Europei, Sud, Coesione e Pnrr. Un incarico importante, vista la portata strategica delle deleghe assunte: dall’opposizione vigileremo con attenzione e senza sconti sull’operato del suo ministero. Credo che per la mia città, Piacenza, aver dato all’Italia tre ministri nell’arco degli ultimi 18 anni sia un motivo di orgoglio, al di là delle differenze politiche”. Lo dichiara in una nota la parlamentare del Partito Democratico Paola De Micheli.

Questo il messaggio della presidente della Provincia, Monica Patelli: “Esprimo,
anche a nome di tutto il Consiglio Provinciale, sincere congratulazioni e
cordiali auguri di buon lavoro all’onorevole Tommaso Foti per la sua nomina a
ministro agli Affari europei, al Sud, alle Politiche di Coesione e al Pnrr. Si tratta
di un compito di grande prestigio, che costituisce un riconoscimento
importante per l’intero territorio piacentino: sono certa che il neoministro si
dedicherà al nuovo incarico con meticolosità e spirito di servizio, anche
rispetto alle esigenze delle nostre comunità”.

 

SALVINI: “CON IL PROTOCOLLO DEL FERRO PIU’ LAVORO E AMBIENTE, QUELLO VERO, AI PIACENTINI”

E’ arrivato anche il ministro per le infrastrutture Matteo Salvini alla firma del protocollo definito storico per Piacenza per la rigenerazione urbana e la trasformazione in hub intermodale con la realizzazione del polo del ferro a Le Mose. Una trasformazione iniziata con la precedente amministrazione e che oggi vede gli impegni concretizzati nero su bianco: Ministero, Regione, Rerrovie, e Comune. In pratica il cambiamento riguarderà sia le merci che i viaggiatori: lo scalo delle merci oggi presente in stazione verrà trasferito a Le Mose, nella zona dedicata alla logistica, si libereranno così aree per la città che verranno rigenerate.
Con il ministro si è parlato anche delle esigenze degli agricoltori e della rielezione di Ursula Von Der Leyen.

>

IL MINISTRO LOLLOBRIGIDA A TOMATO WORLD. “CON LI AGRICOLTORI STIAMO FACENDO IL POSSIBILE. LA PESTE SUINA VA TRATTATA COME UNA PANDEMIA”

Da settimane nell’occhio del ciclone per le proteste degli agricoltori che oggi tornano a Roma al circo massimo, il ministro per l’agricoltura Francesco Lollobrigida, da Roma è salito a Piacenza, per l’inaugurazione di Tomato World, le giornate professionali sul sistema del pomodoro da industria. Si sta facendo tutto il possibile e anche di più è la posizione del ministro del governo Meloni, che definisce problemi di visioni ideologiche quelle alla base delle proteste delle ultime settimane.

Per il contrasto alla peste suina che sta fortemente preoccupando gli agricoltori della montagna, il governo è in costante contatto con la regione Emilia Romagna; ha nominato tre sub commissari uno dei quali alla Difesa, occorre grande attenzione perché il fenomeno rischia di ampliarsi anche ad altre zone d’Italia.

https://fb.watch/qdIe5PO4s3/

 

SICCITA’, MIN. LOLLOBRIGIDA: “INTERVENIRE SUBITO PER RECUPEARE IL RITARDO”

“Intervenire subito e recuperare l’enorme ritardo”. Non ha dubbi, il Ministro Francesco Lollobrigida, che sia l’unica via d’uscita per risolvere un’emergenza quella della siccità che purtroppo alcune regioni prima non conoscevano. Il ministro dell’agricoltura e della sovranità alimentare è intervenuto all’università cattolica nel Dies Academicus 2022/2023.

La sfida che il governo sta affrontando è mettere in pratica tutte quelle azioni contro la dispersione idrica cercando di recuperare il più possibile l’acqua piovana e le acqua reflue.

>

IL SOSTEGNO DEL MONDO DELLA SCUOLA ALLA PRESIDE DI FIRENZE CHE CITA GRAMSCI

Di fronte alla generale indifferenza delle istituzione, ha pensato di prendere la parole e di rivolgersi ai suoi studenti. Forse non pensava neppure di sollevare  così tante polemiche. Eppure la lettera della professoressa Annalisa Savino, preside del Liceo scientifico Leonardo da Vinci di Firenze, ha fatto scattare il ministro alla Cultura Valditara che l’ha definita “impropria. Perché non compete a una preside lanciare messaggi di questo tipo” e perché in “Italia non c’è alcuna deriva violenta e autoritaria, non c’è alcun pericolo fascista”.

Il fatto al centro del dibattito è stata l’aggressione avvenuta fuori dal Liceo Michelangelo di Firenze, qualche giorno fa, da parte di alcuni membri di Azione studentesca ai danni di alcuni studenti.

Intanto verrebbe da chiedere al Ministro: cosa compete ad una preside? Oltre alle regole e alla condotta necessarie, ci mancherebbe, per dirigere una scuola, non c’è anche quella missione educativa da portare avanti ogni giorno, ancora di più se questa è minacciata dalla violenza? Le aggressioni accadute fuori dalla scuola non saranno forse da derubricarsi in “ragazzate”, ci auguriamo.

Quella lettera è stata scritta perché nessuno prima aveva detto nulla, nessuno aveva condannato il gesto, a partire proprio dalle principali istituzioni. Due le cose che la preside Savino ha voluto ricordare: ll fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. È nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a sé stessa da passanti indifferenti. ‘Odio gli indifferenti’ – diceva un grande italiano, Antonio Gramsci, che i fascisti chiusero in un carcere fino alla morte, impauriti come conigli dalla forza delle sue idee. 

Inoltre, siate consapevoli che è in momenti come questi che, nella storia, i totalitarismi hanno preso piede e fondato le loro fortune, rovinando quelle di intere generazioni. Nei periodi di incertezza, di sfiducia collettiva nelle istituzioni, di sguardo ripiegato dentro al proprio recinto, abbiamo tutti bisogno di avere fiducia nel futuro e di aprirci al mondo, condannando sempre la violenza e la prepotenza. Chi decanta il valore delle frontiere, chi onora il sangue degli avi in contrapposizione ai diversi, continuando ad alzare muri, va lasciato solo, chiamato con il suo nome, combattuto con le idee e con la cultura. Senza illudersi che questo disgustoso rigurgito passi da sé. Lo pensavano anche tanti italiani per bene cento anni fa ma non è andata così”. 

A sostegno della dirigente si è levata l’associazione nazionale presidi, Priorità alla Scuola ha lanciato una petizione on line di solidarietà con l’obiettivo di arrivare a 100mila firme. FLC CGIL Emilia Romagna ha definito “inaccettabile l’intervento intimidatorio del Ministro Valditara, la FLC CGIL di Piacenza “agli attacchi fascisti si risponde con ogni mezzo democratico”; “il fatto grave è l’aggressione agli studenti, la scuola ha il dovere di contrastare la violenza- ha detto la Cisl Scuola – le affermazioni del ministro, addirittura con ventilati interventi disciplinari, rischiano di avvalorare una lettura dei fatti per cui lo scritto di una preside diventa più grave dei pugni e dei calci inferti ai ragazzi da un gruppo dichiaratamente neofascista”. Su Facebook è intervenuto anche il professor Alberto Gromi, storico preside del Liceo Gioia “Un ministro (in questo caso con la minuscola) della Repubblica che minaccia provvedimenti a una Dirigente Scolastica per aver fatto quello che qualsiasi educatore dovrebbe fare… non lo odio, ma gli farei leggere, leggere e poi ancora leggere e studiare a memoria la Lettera ai Giudici di don Milani. E poi trascriverla cento volte con bella grafia”. 

MINISTRO SPERANZA: “CHIUSA LA STAGIONE DEI TAGLI ALLA SANITA’ “

E’ arrivato in un focolai più intensi d’italia, la visita a Piacenza del Ministro della Salute Roberto Speranza era dovuta e attesa. Accompagnato dal presidente della regione emilia romagna Stefano Bonaccini e dall’assessore regionale Raffaele Donini, speranza ha incontrato in ospedale il personale sanitario maggiormente impegnato nell’emergenza covid, poi in comune all’incontro con il sindaco Barbieri. Ecco le sue parole rivolte ai sanitari 

DE MICHELI: “BLOCCARE IL CONTAGIO E’ LA PREMESSA PER RIPARTIRE”

Saranno quasi 30 giorni di “chiusura” a cui la provincia di Piacenza, insieme ad altre 13, dovrà sottoporsi senza se e senza ma . E speriamo che sia sufficiente per arginare il virus. Il nuovo decreto, nel suo primo giorno di emanazione non è stato da tutti recepito, grande incertezza e un pò di panico. Dubbi che hanno coinvolto non solo i cittadini ma anche le istituzioni.

il cuore della norme in vigore fino al 3 aprile è evitare gli spostamenti di persone nelle aree oggetto delle misure più stringenti, fra cui le cinque province emiliano-romagnole, limitandole a comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute, il Governo ha chiarito in modo inequivocabile come non esistano restrizioni per la mobilità dei lavoratori e delle merci né all’interno del Paese né tra il nostro Paese e gli altri. Dunque, chi deve spostarsi per ragioni di lavoro, anche fra le province e all’interno di esse, lo possa fare. E’ quindi garantito il diritto a lavorare per chi è in buona salute, non presenta sintomi né debba rispettare il periodo di quarantena. Lo ha ribadito anche il ministro alle Infrastrutture Paola De Micheli al telefono nella trasmissione 24OreLive.

Alle persone con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre maggiore di 37,5 gradi è fortemente raccomandato di rimanere al proprio domicilio e di limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante. Per colore che sono sottoposti alla quarantena o risultati positivi al virus, vietato uscire dalla propria abitazione o domicilio.

Chiusi nidi, scuole e università. Chiusi anche cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati, porte chiuse anche per musei e biblioteche. 

Sono consentite le attività di ristorazione e bar dalle ore 6.00 alle ore 18.00, con obbligo, a carico del gestore, di predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. In caso di violazione, la sanzione prevista è la sospensione dell’attività. Restano chiusi nelle giornate festive e prefestive le medie e grandi strutture di vendita, oltre che gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati.

Sono sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali. Resta consentito il solo allenamento per gli atleti professionisti che partecipano ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali o internazionali, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, oppure all’aperto senza la presenza di pubblico.

Chiusi i comprensori sciistici. Sospesi i concorsi (ad eccezione di quelli per il personale sanitario), i congedi, gli esami di idoneità alla guida.

In tutti i casi dove è possibile, le riunioni devono essere svolte in videoconferenza.

[videojs mp4=”https://www.zerocinque23.com/SERVIZI/A2019/coronavirusarancione.mp4″ poster=”https://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2020/03/controlli-polizia.jpg” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”vjs-fluid” controls=”true”muted=”false”] [/videojs]