TARASCONI A BOLOGNA PER IL NUOVO OSPEDALE “CI SONO GLI STRUMENTI PER IL CAMBIO DELL’AREA. NON PERDEREMO TEMPO”

“Dalla Regione massima disponibilità e collaborazione di fronte alla nostra indicazione di voler scegliere, per la costruzione del nuovo ospedale, un’area diversa da quella scelta dalla precedente amministrazione”.

Ancora una volta, la sindaco Tarasconi affida ad un post su Facebook le riflessioni della giornata trascorsa a Bologna, in Regione, dove fino a poche settimane fa aveva l’ufficio per il suo ruolo di consigliera regionale.

Un ritorno nelle nuove vesti di sindaca quello di ieri, per avviare un dialogo necessario su un tema cruciale per la città, l’area per la costruzione del nuovo ospedale. In campagna elettorale, Tarasconi ha più volte ribadito che l’area adatta è la 5 e non la 6 e che ci sono tutte le condizioni per renderla definitiva senza perdite di tempo, anzi al contrario, il tempo sarebbe guadagnato. L’incontro in regione, accompagnata dall’assessora Adriana Fantini, è servito proprio per capire se ci sono la condizioni per un cambio di area rispetto a quella scelta dalla precedente amministrazione.

Pare che queste condizioni ci siano. “Come abbiamo sempre detto – scrive la sindaca – esistono gli strumenti per poter procedere in questa direzione risparmiando tempo e denaro. E la Regione ce l’ha confermato. Siamo convinti e decisi: non perderemo tempo”.

ECCO IL NUOVO OSPEDALE: ALTA TECNOLOGIA PER 600 POSTI LETTO

Avrà una configurazione a stella con un sistema a blocchi strutturato intorno all’asse principale di accesso, con un’ampia cintura verde intorno. Il nuovo ospedale di Piacenza, il cui progetto preliminare è stato presentato all’ex chiesa del Carmine, avrà 4 piani oltre quello stradale, un piano sotto a quello stradale a piena luce, un piano interrato, 500 posti letto che possono diventare 600, 100 mila metri quadri di occupazione per il solo ospedale, che arrivano a 272 mila se si considera la superficie complessiva, dove troveranno spazio non solo la pista per l’atterraggio dell’elisoccorso, ma anche elementi di attenzione all’utenza e al personale: spazi verdi, strade di collegamento, percorso ciclo pedonale, aree attrezzate per la sosta e 1200 parcheggi.

La presentazione del progetto di fattibilità è avvenuta all’ex Chiesa del Carmine alla presenza del sindaco Barbieri, del direttore generale Baldino e del presidente della regione Bonaccini.

NUOVO OSPEDALE: PASSA LA VARIANTE. EMOZIONE E PARTECIPAZIONE NELLA SEDUTA

E’ finita con il voto favorevole di 21 consiglieri, un contrario, nessun astenuto e 7 che hanno deciso di non partecipare la voto la seduta del consiglio comunale chiamata a deliberare la variante specifica al PSC vigente per la realizzazione del nuovo ospedale, ovvero cambiare la destinazione d’uso da area agricola ad area destinate alle attrezzature sanitarie, già approvato in commissione 2. Inizio dei lavori alle 15, chiusura alle 21.30 nella location di Palazzo Gotico scelta per permettere il distanziamento sociale dei 29 consiglieri; la prima in presenza dopo oltre due mesi di sospensione causa coronavirus. Una seduta anticipata da due in videoconferenza, nelle scorse due settimane, che ha visto i consiglieri collegarsi da casa. Oggi, in alcuni momenti, la carica emotiva era palpabile anche attraverso la visione in diretta streaming delle oltre 6 ore di seduta.

Maggioranza compatta nel rinnovare l’area 6 Farnesiana come quella adatta ad ospitare il nuovo nosocomio, che sarà “il primo ospedale post Covid a livello europeo” ha sottolineato il sindaco Barbieri che non ha mancato rimarcare quanto sia fondamentale accelerare i tempi di realizzazione. Contrari da sempre all’area gli esponenti del Partito Democratico, secondo i quali la zona per il nuovo ospedale, indispensabile per Piacenza, sarebbe dovuta essere la Pertite; in disaccordo sull’area anche il Roberto Colla di Piacenza Oltre; bollata come “operazione esclusivamente politica e fintamente tecnica” per Luigi Rabuffi di Piacenza in Comune, secondo cui non vi sarebbe mai stato un percorso partecipativo; Rabuffi è stato l’unico a votare contro la variante.

Particolarmente accorato l’intervento della consigliera della Lega Lorella Cappucciati che ha vissuto da dentro l’emergenza covid, ogni giorno in ospedale, per la sua professione di coordinatrice infermieristica. “L’ospedale è indispensabile e lo sa bene chi ci lavora dentro” ha detto con la voce rotta dall’emozione “flessibilità, intensità di cura e reversibilità: così dovrà essere il nuovo ospedale. Da tre settimane siamo senza camici, i tagli alla sanità fatti nei 15 anni precedenti hanno avuto ripercussioni serie e ci hanno fatto arrivare impreparati di fronte all’emergenza. Ho ancora davanti agli occhi la gente che muore – ha detto commossa – e qui si parla di petizione” (facendo riferimento alla petizione firmata da 700 persone contro il nuovo ospedale).

“C’è ancora bisogno di chiedersi se è necessario il nuovo ospedale?” si è domandata la consigliera del PD Giorgia Buscarini, rimarcando il disaccordo sull’area scelta e ribadendo quanto la nuova struttura sia indispensabile. Di senso di responsabilità ha parlato il capogruppo PD Stefano Cugini che ha precisato “dal nostro gruppo non uscirà una parola sull’amministrazione in questo periodo di pandemia Covid”.

Di necessità di parlare con i vertici dell’azienda sanitaria locale per capire se e come il progetto è sostenibile hanno parlato sia Massimo Trespidi (capogruppo Liberi) che Andrea Pugni (capogruppo M5S) “vorrei che di ospedale parlassero i competenti, cioè chi ha in testa l’idea del nuovo progetto, ovvero il direttore generale dell’Asl”. Sarà proprio l’ing. Luca Baldino, giovedì. ad essere in audizione con i consiglieri.

CUGINI: “IL CONSIGLIO HA PREFERITO CEMENTIFICARE AREE AGRICOLE”

Non è piaciuta la modalità con cui la giunta è arrivata alla scelta dell’area per il nuovo ospedale, né tanto meno il risultato finale. Dopo il consiglio comunale di venerdì in cui si è votata la macro area Farnesiana 6, l’opposizione tira una nuova riga e ripercorre il percorso delle ultime settimane; un percorso che il capogruppo del Partito Democratico Stefano Cugini definisce a “singhiozzo con un tavolo di lavoro che da subito gli è sembrato fatto apposta per lasciare a qualcuno un cerino in mano”.

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LA GIUNTA HA SCELTO: FARNESIANA 6 PER IL NUOVO OSPEDALE

E’ la macroarea 6 quella scelta dalla giunta per la costruzione del nuovo ospedale; “una scelta ponderata e consapevole, frutto di un lavoro trasparente e rispettoso della legalità – commenta il Sindaco Patrizia Barbieri – che ci permette di rendere oggi concreto un tema su cui il centrodestra si è sempre speso con il massimo impegno”.

La decisione, si legge nella nota, è maturata tenendo conto di diverso fattori: delle valutazioni degli elementi vincolanti di natura tecnico-sanitaria forniti dall’Azienda USL nello studio di prefattibilità – vicinanza della nuova struttura ospedaliera all’asse della tangenziale e area non inferiore a 160mila metri quadri con possibilità di futura espansione – con
gli elaborati prodotti dal tavolo tecnico composto da Comune di Piacenza (Servizio Pianificazione Urbanistica e Ambientale), Provincia di Piacenza (Servizio Territorio e urbanistica, Sviluppo, trasporti, sistemi informativi, assistenza agli Enti Locali) e Azienda USL di Piacenza, attivato a seguito della firma del Protocollo di intenti del 14 novembre 2018 tra Azienda USL, Comune e Provincia di Piacenza e Regione Emilia-Romagna.

Tra gli elementi tenuti in considerazione per la scelta anche i risvolti in termini di viabilità, futuro urbanistico, oltre all’evidenza di elementi emersi in ambito delle analisi in tema di mobilità e trasporto pubblico, hanno permesso dapprima una scrematura fino all’indicazione di oggi.

Nel testo della delibera si legge che la macroarea 6 “si attesta su un tratto di tangenziale a 4 corsie, comportando minori problematicità in termini di impatto del traffico indotto su una rete che allo stato attuale non fa rilevare situazioni particolarmente critiche, almeno da un punto di vista di congestione”. “In termini di interventi infrastrutturali – si legge ancora nel documento – la macroarea n. 6 è quella che ha meno impatto dal punto di vista della necessità di adeguamenti viabilistici”. “Ulteriore fondamentale elemento discriminante è rappresentato dalla prossimità della macroarea 6 al casello autostradale Piacenza sud, che rappresenta il principale approdo autostradale della città”. “La macroarea 6 risulta infine prossima alla esistente rete di trasporto pubblico locale e per sua conformazione e rapporto con il tessuto urbano circostante, presenta caratteristiche di
flessibilità per eventuali future necessità di espansione”.

“Desidero ringraziare davvero di cuore tutti i tecnici dei vari enti interessati, che in questi mesi hanno alacremente lavorato per poter giungere oggi a questo significativo e concreto passo in avanti nell’iter per la realizzazione del nuovo ospedale di Piacenza – commenta il Sindaco Patrizia Barbieri – La proposta di oggi, che inviamo all’approvazione del consiglio comunale, oltre ad essere frutto di un lavoro trasparente e rispettoso della legalità, è ponderata e consapevole, oltre che condivisa da tutto il centrodestra, ed è resa possibile dal grande lavoro svolto in questi mesi. Il sindaco Barbieri non manca di rispondere alla accuse che sono state mosse all’amministrazione: “Nonostante qualcuno abbia voluto raccontare di tentennamenti o di tattiche dilatorieda parte nostra, in realtà in questo periodo non siamo mai stati con le mani in mano. Il centrodestra ha da subito manifestato il suo massimo impegno in questa fondamentalepartita, evidenziandone anche le criticità, ma sempre con un atteggiamento di
profonda collaborazione con la Regione e l’Asl; un impegno che oggi ci permette di rendere finalmente concreto un tema che molti hanno cavalcato solamente per ragioni di opportunismo politico. E’ certo che se non ci fosse stato l’impegno di questa Amministrazione, l’ospedale non si farebbe. Attendiamo, ora, il definitivo via libera da parte del consiglio comunale, in modo da poter dare avvio quanto prima al relativo
iter urbanistico”. I prossimi passaggi attesi dall’iter sono, dopo la commissione, il voto del consiglio comunale e la predisposizione della “procedura urbanistica al fine di approvare la variante relativa all’area prescelta conferendole la conformità urbanistica”.

NUOVO OSPEDALE, ARCHITETTI: “CHE CITTA’ VOGLIAMO PER IL FUTURO?”

“Che città vogliamo per il futuro?” E’ la domanda che pone il presidente dell’Ordine degli Architetti di Piacenza Giuseppe Baracchi sul tema del nuovo ospedale. Una domanda che porta ad affrontare diverse tematiche: dal consumo di suolo, alla trasformazione urbana di quella parte di città che ospiterà la nuova struttura. Siamo agli sgoccioli di un percorso molto lungo e travagliato: il 26 luglio il consiglio comunale deciderà l’area dopo il passaggio in commissione e un giunta. Sul tavolo ci sono sei aree: cinque con destinazione agricola e una residenziale: Besurica ovest, Besurica sud, Besurica est, la Verza, Podere Cascine e Farnesiana.

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TRESPIDI: “SULLA PERTITE LA GIUNTA PASSI DALLE PAROLE AI FATTI”

E’ ora che sul nuovo ospedale e sulla Pertite l’amministrazione passi dagli intenti alla fase operativa, anche perchè il tempo stringe. A parlare è il capogruppo di Liberi Massimo Trespidi a poche settimane dal voto in consiglio che ha stralciato il protocollo con il Demanio del febbraio 2017 in cui si indicavano come area per il nuovo ospedale Pertite ed ex caserma Lusignani. ll ragionamento di Trespidi, che ha votato a favore dello stralcio, è che non sarà un nuovo immobile ad aumentare la qualità dei servizi ma semmai il capitale umano. Fermo restando che l’ospedale alla Pertite non si può fare per tre ragioni di natura urbanistica, viabilistica e ambientale.

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CUGINI: IN BILICO NEL PD TRA SMARRIMENTO E PASSIONE PER LA POLITICA

Stefano Cugini, ex assessore comunale della giunta Dosi, da un anno capogruppo in consiglio comunale del Partito Democratico ha la passione per la politica, altrmenti, par di capire, forse avrebbe già lasciato. Un partito che a livello locale, nonostante tutto, da l’idea di uscire in modo unitario, ma che, al contario, a livello nazionale naviga nel più totale smarrimento.

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NUOVO OSPEDALE: CORTO CIRCUITO ISTITUZIONALE?

Dopo mesi di dibattiti e polemiche, a tratti, aspri il consiglio comunale ha preso una decisione: il nuovo ospedale si farà su un’area privata. Sopratutto nelle ultime settimane in molti avrebbero scommesso che sarebbe andata così perché in ballo, da una parte c’è la Regione che spinge e che mette sul tavolo 100 milioni di euro, dall’altra la volontà popolare e le promesse elettorali di lasciare l’ex Pertite a parco. Stralciata l’ipotesi Pertite e l’ancor meno probabile caserma Lusignani resta da decidere il luogo dove sorgerà il nuovo ospedale; tra le opzioni fino ad oggi in campo ci sono il terreno tra La Verza e strada Valnure e quello dell’Opera Pia Alberoni tra la Madonnina e il quartiere Farnesiana che al momento pare il più accreditato.

Superata la fase del voto in consiglio si presenta la Regione con una lettera dell’assessore alla Salute Sergio Venturi che mette in guardia l’amministrazione dal motivare adeguatamente la scelta di abbandonare la strada di un’area pubblica rinunciando ad alcuni interessi come “il minor consumo di suolo, la rivitalizzazione di contesti territoriali degradati, il riuso non oneroso dei beni immobili dello Stato”. La sostanza è: il Comune ha rinunciato ad un bene pubblico come area per il nuovo ospedale? Bene – è la posizione della Regione – ma ora occorrono precise motivazioni tecniche ed economiche che stiano alla base del cambio di rotta. Una posizione che ha spazientito non poco il sindaco Barbieri che ha ribadito l’assoluta inidoneità della Pertite e della Lusignani da un punto di vista meramente tecnico. Questa la posizione della maggioranza affiancata dal voto di Liberi e dalla consigliera del gruppo Misto Gloria Zanardi; contro ha votato il PD mentre Piacenza Più, Piacenza in Comune e Movimento 5 Stelle non hanno partecipato al voto. Sta di fatto che ora la Regione ha fissato nuovi paletti nei confronto dell’amministrazione: oltre alle motivazione anche una sorta di cronopragramma per l’individuazione della nuova area.

 

GABBIANI: “SONO UN BATTITORE LIBERO NON UNO YES MAN”

E’ Andrea Gabbiani il nuovo ospite di #Diprofilo. In primo piano la questione del nuovo ospedale che infiamma i dibattiti delle ultime settimane, in vista del consiglio comunale di lunedì 25 giugno in cui si deciderà se stralciare l’ipotesi Pertite. “E’ davvero necessario?” si domanda Gabbiani che si definisce “un battitore libero non uno yes man” fortemente critico nei confronti del Movimento 5 Stelle.

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