QUINTAVALLA E ALBASI: “ECCO LE PRIORITA’ CHE PORTEREMO IN REGIONE”. IN GIUNTA UN ASSESSORE PIACENTINO?

Sanità, trasporti e infrastrutture sono le priorità per i neo consiglieri regionali piacentini che siederanno in consiglio regionale nelle file del partito democratico. Luca Quintavalla e Ludovico Albasi, una doppietta che il PD ha portato a casa, inaspettatamente, come non succedeva da anni. Frutto dell’ottimo risultato ottenuto dal presidente De Pascale e della ripartizione dei seggi.

Un ottimo risultato per Piacenza per i due portacolori in consiglio regionale, nonostante il risultato de PD locale non brilli e nonostante la bassissima affluenza soprattutto nei comuni montani, fatta eccezione per Travo che ha, percentualmente e massicciamente, premiato l’ex sindaco Albasi.

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BISOTTI: “LE DIVISIONI NEL CENTRO SINISTRA NON PAGANO”. SU CITTADELLA. “VENGA PRESA AL PIU’ PRESTO UNA DECISIONE”

Un elettore su due ha deciso di non andare a votare. Al netto di questa preoccupante evidenza, un dato balza all’occhio: la decisa avanzata della destra a livello europeo e nazionale. Il governo centrale tiene in tutta la sua compagine, grazie in particolare a quello che si conferma essere il primo partito, Fratelli d’Italia che ha incrementato i consensi rispetto a due anni fa.
E il centro sinistra? Lo abbiamo chiesto a Silvio Bisotti, ex amministratore ed ex segretario del Partito Democratico che si sbilancia anche sulla pratica di Piazza Cittadella.

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FOSSATI: “POSTE LE BASI PER UN CAMBIO DI PASSO”

Dalle parole del capogruppo PD Andrea Fossati la crepa sembra ricomposta. Nel segno di quanto auspicato dal segretario provinciale Berra, ovvero un cambio di passo nel gestire quelle pratiche che richiedono maggiore condivisione come sarebbe dovuto essere per la delibera della palestra della scuola Carella bocciata dal voto contrario di quattro consiglieri di maggioranza e una astensione.
Il tavolo di maggioranza dell’altra sera nella sede del PD si è svolto all’insegna della franchezza e avrebbe segnato un cambio di passo nel metodo e nella gestione delle pratiche più delicate.

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CUGINI: “APERTURA E SINTESI SULLE MOZIONI DI APP. UNA BELLA PAGINA DI POLITICA”

Prove di dialogo riuscite, verrebbe da dire a giudicare dal risultato finale. Certo dialogo faticoso, limato da una parte e dall’altra, ma in politica quel che conta è il risultato. E qui il risultato è che le due mozione di Alternativa per Piacenza sulla logistica sono passate con il voto positivo della maggioranza, dopo i quattro emendamenti presentati dal PD.

Ne è uscita una mozione a maglie più larghe, pur restando tra le priorità il
consumo di suolo zero, e che eventuali richieste di nuovi insediamenti vanno subordinate a criteri stringenti che tengano conto del sostegno alla filiera corta delle assunzioni delle quote di impiego qualificato e di significativi indici di compensazioni ambientali, fermo restando l’impegno a perseguire nel prossimo Pug la riqualificazione ambientale dell’attuale polo logistico.

FERRI, PD: “DALL’AMMINISTRAZIONE MI ASPETTO UN DIALOGO APPROFONDITO. NON VOGLIO RISPOSTE FACILI”

Dall’amministrazione Tarasconi si aspetta un costante dialogo particolarmente approfondito su quei temi che creano sempre più attrito. Non è un mistero, anzi questione quasi inflazionata, che su ambiente, urbanistica e consumo di suolo i nodi, tra amministrazione e una parte di maggioranza, siano evidenti per visioni e sensibilità. Un esempio, le dimissioni da capogruppo della civica Tarasconi di Claudia Gnocchi, dopo l’astensione sulla pratica dell’accordo operativo ex Camuzzi.

Il consigliere comunale del PD Sergio Ferri ha scritto e presentato una mozione sul consumo di suolo firmata da tutti i colleghi del Partito Democratico. Un modo per tenere viva la discussione su un tema che spesso divide. Senza dimenticare che il traguardo del 2050 è consumo di suolo zero, con la deroga al 3%, quota negoziabile tra i comuni.

FERRI: “NESSUN DISAGIO, MA IN MAGGIORANZA OCCORRE PARLARSI DI PIU'”

Un bilancio impegnativo perché all’interno vi è una delle più discusse manovre, ovvero l’aumento dell’Irpef. Manovra che anche il consigliere Sergio Ferri ha votato, convinto che maggiori risorse possano portare la città a quella svolta tanto invocata dall’amministrazione Tarasconi .

Fin qui tutto bene o quasi. Perché il consigliere Ferri, in quota PD, ha manifestato il suo disallineamento rispetto alla maggioranza, in merito ad alcuni emendamenti presentati da Alternativa per Piacenza: moratoria della grande distribuzione, stop al consumo di suolo e sistema perequativo. Da sempre sensibile ai temi ambientali, pur non definendosi ambientalista di lungo corso, ci sono temi che qualificano un’amministrazione, come quelli discussi nell’ultima seduta a cui Ferri, come altri colleghi di maggioranza, ha scelto il parere favorevole in un caso e l’astensione negli altri due. “Non non mi sento a disagio per le mie scelte, ma in maggioranza occorre parlarsi e più collegialità”.

BONACCINI IN CAMPO PER GUIDARE IL PD. SARA’ SFIDA CON SCHLEIN?

Bonaccini ci sarà. Anche perché a tirare troppo poi la corda si spezza. Il suo nome era nell’aria da tempo e solo ieri, al circolo di Campogalliano, ha annunciato pubblicamente di candidarsi alla guida del PD.
Governatore della regione Emilia Romagna dal 2009 al 2015, ora al suo secondo mandato, si misurerà prima con il voto dei tesserati poi, se risulterà tra i primi due candidati più votati, parteciperà alle primarie del 19 febbraio.

In tanti giurano che la sua avversaria potrebbe essere proprio Elly Schlein, ex vice di Bonaccini per due anni in regione. “Se si candiderà – ha detto il governatore – sarà una bella sfida, per ora mi fa piacere che abbia partecipato al congresso costituente”.

E nonostante entrambi si siano sempre dichiarati lontano dalle correnti, l’establishment del partito si sta dividendo, per ora sottotraccia, tra chi sostenere. Dalla parte del presidente dell’Emilia Romagna ci sarebbero per lo più gli amministratori locali, sindaci, presidenti di regione (quelle poche rimaste al centro sinistra), in pratica i quadri intermedi del partito.

Con Schlein gli esponenti più giovani del partito ma non solo, perché ci sarebbe anche nomi non di poco conto come Franceschini e Zingaretti.

Già in corsa da oltre un mese Paola De Micheli, ex ministro alle Infrastrutture, che ha più volte ribadito la necessità di un PD nuovo e forte, vicino ai bisogni delle persone.

ELEZIONI, CENTRO SINISTRA: DAVVERO SI PUO’ ANCORA SPERARE NELL’UNITA’?

Formalmente mancano l’ok dell’assemblea provinciale e dell’intera coalizione, quello del circolo cittadino è già arrivato forte e chiaro. Katia Tarasconi quindi, a giorni, dovrebbe essere la candidata del PD alla corsa a palazzo Mercanti. Il partito è convinto che sia la scelta giusta da contrapporre alla sindaca Barbieri, per grinta e preparazione. Il suo mettersi a disposizione è arrivato per spirito di servizio, perché “non ci si poteva voltare dall’altra parte”, il PD aveva fortemente bisogno di stabilità e certezze dopo la bufera giudiziaria che ha coinvolto Massimo Castelli, Tarasconi è la figura giusta anche perché, è il ragionamento del PD, sarebbe in grado di intercettare anche quell’elettorato di centro-moderato che non si riconosce nell’esperienza di ApP.

Per l’ufficializzazione però non è ancora tempo. Tarasconi, nel suo intervento al circolo cittadino, ha parlato di unità, di sostegno unanime, di candidatura più ampia possibile, appellandosi a Stefano Cugini candidato di ApP, ma anche a Paola De Micheli e Paola Gazzolo, come a dire, insomma, che l’unità deve essere prima di tutto all’interno del PD stesso.

Saranno fondamentali i prossimi giorni per capire se il centro sinistra potrà davvero ri unirsi e in che modo.

 

DA PD E CENTRO SINISTRA APPELLO ALL’UNITA’. E LA PALLA PASSA AI “DISSIDENTI” DI APP

L’esperienza della plenaria di Alternativa per Piacenza è troppo importante per finire in nulla, pur prendendo atto delle differenti vedute soprattutto su alcuni temi chiave per la città. È da queste premesse che il centrosinistra piacentino fa un nuovo passo avanti di apertura verso i nove che hanno lasciato il gruppo la scorsa settimana. Una nuova apertura, l’ultima, dopo la quale ognuno prenderà la sua strada. A prendere la parola, per primo, Silvio Bisotti, segretario del Pd, che ha posto l’accento su tre ordini di problemi per trovare la strada comune insieme ai cosiddetti “dissidenti”: regole, contenuti e confronto con la città.

Alla plenaria di giovedì 3 febbraio il pd e gli altri componenti di ApP, proveranno a ricomporre la frattura, se entro la metà del mese non si convergerà sui contenuti e sul nome del candidato, allora si riproporranno le primarie e, c’è da pensare, ognuno andrà per la sua strada.

BONACCINI: “QUELLO DI DOMENICA NON SARA’ UN VOTO POLITICO”

“Quello di domenica non sarà un voto politico, ma sui contenuti e su ciò che abbiamo fatto in questi cinque anni”. Così il presidente Stefano Bonaccini accolto dai sostenitori all’auditorium Sant’Ilario. Circa 400 persone ad accoglierlo.

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