TORNA LA DUE GIORNI DEL RICHIAMO DEL TREBBIA

Torna il Richiamo del Trebbia, la due giorni dedicata al fiume, ma anche al divertento e alla natura. Appuntamento sabato 2 e domenica 3 luglio a San Salvatore, sarà una festa sostenibile e a chilometro zero. Nato nel 2011 da una idea del canoista Martino Frova che chiamò a raccolta per la prima volta gli amici del fiume per proporre un’iniziativa fino ad allora intentata, la discesa del trebbia dalla confluenza col torrente Brugneto, fino alla foce, da due il Richiamo si svolge in due round: una prima giornata dedicata agli amanti della canoa , che quest’anno si è tenuta il 3 aprile, il 2 e 3 luglio dedicata invece agli amanti del fiume ed alla sua fruizione. Proprio questo evento, organizzato dall’Osservatorio permanente sulla Val Trebbia,  affianca una serie di attività ricreative e di fruizione del fiume.

L’attenzione del Richiamo del Trebbia quest’anno è puntata sui grandi temi irrisolti che da anni le associazioni dell’Osservatorio del Trebbia affrontano per difendere il fiume, essere stimolo verso cittadini e istituzioni, valorizzarne la fruibilità in modo sostenibile e per questo durante le due giornate ci saranno momenti informativi e conviviali dedicati: sabato alle 18 agli effetti dell’alluvione, al contratto di fiume, aggiornamenti sulla centrale di san Salvatore la statale 45 e Terme di Bobbio, alle 21 alla navigabilità e sicurezza del fiume. L’altra novità di quest’anno è che tutto il cibo sarà prodotto localmente ad eccezione della pasta di Libera Terra prodotta da terreni confiscati alla mafia.

Sabato 2 ritrovo ore 8.45 piazza San Francesco a Bobbio. Domenica 3 ritrovo ore 10 Ponte Barberino.

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TREBBIA, UNA NUOVA TRAGEDIA. TORNA IL TEMA DELLA SICUREZZA DEL FIUME

Il Trebbia ha inghiottito un altro corpo. Giovanissimo. Accadde anche due settimane fa a San Salvatore, li’ morì annegato un 26 enne, uno sportivo , un nuotatore esperto. Eppure il Trebbia e’ affascinante quanto pericoloso. Oggi è accaduto ancora a Ponte a Barberino, un ragazzino di 14 anni non ce l’ha fatta, si è sentito male e i soccorsi si sono rivelati inutili. Una nuova tragedia, una vecchia storia. Nel senso che, praticamente ogni estate, accade che il Trebbia si colori delle tinte fosche di  vicende come queste. E puntualmente torna alla ribalta il tema della sicurezza di questo fiume pretendo dalla sua balneabilità. Certo verrebbe meno la sua natura un po’ selvaggia, ma in certi punti il Trebbia è popolato come una vera spiaggia. Una soluzione bisognerà pur trovarla. Ma finché la gestione dell’area non passerà di competenza ai singoli comuni, ma resterà statale, il tema sicurezza resterà, ancora, sulla bocca di tutti, alla prossima tragedia.

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