PARLANO LE LAVORATRICI DELL’OSPEDALE: “DOPO IL CASO DI RADIOLOGIA CI ASPETTAVAMO PIU’ SOSTEGNO E MENO SILENZIO”

Hanno trovato il coraggio di parlare alcune lavoratrici dell’ospedale dopo quanto accaduto nel reparto di radiologia che ha visto l’arresto del primario per violenza sessuale aggravata e atti persecutori a danno di alcune professioniste dello stesso reparto. 32 gli episodi rilevati dagli inquirenti in 45 giorni.
Non è facile parlare di quanto accaduto, loro non lavorano in radiologia, ma hanno preferito ugualmente non comparire perché, al di là delle indagini che sta portando avanti la Procura, quello che queste lavoratrici avrebbero considerato come scontato sarebbe stato un maggior sostegno sia tra i lavoratori che da parte dell’azienda, più vicinanza anche umana. E questo non è avvenuto.

Il presidio che si è svolto in ospedale organizzato dalle Donne Autoconvocate di Piacenza, collettivo Resisto e Coordinamento Donne CGIL vuole che non cali l’attenzione su quanto accaduto; per questo si stanno raccogliendo le firme da presentazione alla direzione Ausl e alle istituzioni locali per azioni urgenti di formazione e informazione degli strumenti istituzionali e giuridici a cui le lavoratrici possono attingere in caso di abusi, perché risultano sconosciuti e per lo più non attivi.

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ECCO LA NUOVA RISONANZA MAGNETICA: UN’ECCELLENZA NELLA QUALITA’ DELLE IMMAGINI

Ecco la nuova risonanza magnetica, attiva già da qualche settimana, presso la radiologia dell’ospedale di Piacenza. Una vera eccellenza nella qualità delle immagini e del risparmio energetico, tra i primi esempi in Italia a fornire prestazioni straordinarie oltre che procedure più sostenibili grazie all’assenza  di elio.

La nuova apparecchiatura è stata introdotta a noleggio attraverso una gara d’appalto aggiudicata per circa 2milioni e mezzo di euro.

Grande attenzione al confort del paziente: l’ambiente è dotato di luci colorate e di un’immagini con soggetto naturale. Inoltre è tra i pochi esempi presenti sul mercato con architettura completamente digitale che riduce il rumore avvertito dalle persone del 40 per cento.