COVID: AUMENTO DEI CONTAGI, SALGONO A 293. “CHI NON SI VACCINA RISCHIA LA TERAPIA INTENSIVA”

La situazione è “abbastanza preoccupante” , ma gli addetti ai lavori se lo aspettavano. Non è stata una sorpresa per l’azienda sanitaria l’incremento del 43.6% dei nuovi positivi che, in una settimana, sono passati da 204 a 293. “E’ evidente che siamo davanti ad un trend in crescita dei contagi. Piacenza più del resto d’Italia (+3%), della Lombardia (+12%) e della regione Emilia Romagna (+7%)”. Piacenza ha anche il numero più alto di positivi per 100mila abitanti, 103; certamente risultato dell’ottimo tracciamento, ma non solo.

Le fasce dove si concentra il maggior numero di positivo si confermano 0-17 (177 positivi ogni 100mila abitanti) e 18-40 (213 positivi ogni 100mila). Un altro campanello d’allarme che la situazione sta mutando in peggio è determinato dalle segnalazioni alle USCA che sono ancora aumentate, 197 nell’ultima settimana. Cinque sono stati gli operatori positivi all’interno delle CRA (tutti asintomatici e tutti vaccinati) che, per fortuna, non hanno contagiato gli anziani ospiti. Un dato che fa riflettere; “il virus continua a circolare e velocemente – ha ribadito il direttore generale Luca Baldino – ha colpito cinque operatori delle CRA tutti vaccinati con due dosi. Per cui è ancora più indispensabile vaccinarsi”. Sono 38 i ricoverati Covid su cui il direttore generale ha aperto una riflessione: “l’80% di questi ricoverati non sono vaccinati ed hanno un’età media di 40-45 anni, sono entrati in ospedale con una saturazione bassissima; al contrario il restante 20% dei ricoveri è molto anziano (75/80 anni), tutti vaccinati, entrati in ospedale per altre patologie, differenti dal Covid. Questo ci dice che il vaccino protegge dagli esiti fatali, insomma difende dalla terapia intensiva, dove ad oggi i ricoverati sono tre”. Un dato questo da tenere ancora più in conto se si considera che a breve si dovrà fare i conti con i contagi da rientro ferie, con l’inizio delle scuole, dei trasporti a pieno regime e la ripresa delle attività produttive.

Gli accessi medi giornalieri al pronto soccorso per Covid sono 6, non preoccupanti ma in costante aumento, i decessi 5.

I risultati fin qui della campagna vaccinale sono buoni “abbiamo superato le 200mila persone vaccinate, oltre il 77% – ha sottolineato Baldino – anche le coperture per fasce d’età sono  più che discrete, gli open days sui mercati e nelle serate hanno dato buoni risultati, ma le nostre agende dalla prossima settimana sono mezze vuote, solo 3mila persone prenotate. Che vuol dire? che abbiamo raggiunto il plateau: ora comincia la battaglia più dura, ovvero convincere quel 20% di indecisi e dubbiosi che non ritiene opportuno sottoporsi al vaccino”.

Intanto l’Ausl ha disposto nuovi open days senza prenotazione: venerdì 3 settembre dalle 19 alle 23.30 sotto i portici di palazzo Gotico e sabato 4 dalle 8 alle 13 sul mercato cittadino.

La prossima settimana sarà operativa anche una postazione all’interno del polo logistico di Le Mose a disposizione dei circa 600 lavoratori non ancora vaccinati. L’idea è di allargare la platea anche il polo logistico di Castel San Giovanni. Sono stati presi contatti anche con le scuole superiori per offrire la possibilità agli studenti di vaccinarsi nei locali scolastici.

L’APPELLO DEL DOTTOR NOLLI: “IL VACCINO L’UNICO STRUMENTO PER LIMITARE IL VIRUS”

E’ un appello accorato a vaccinarsi proprio in un momento in cui i contagi e i ricoveri ospedalieri stanno aumentando. L’appello arriva dal dottor Massimo Nolli, direttore del dipartimento di Terapie Intensive dell’Ausl di Piacenza.

Ecco il suo intervento

“L’incremento di interventi sul territorio da parte delle Usca e dei ricoveri ospedalieri di pazienti Covid, avvenuti nelle due scorse settimane – fa notare Massimo Nolli – sono un chiaro segnale che non va ignorato: tra questi alcuni pazienti hanno sviluppato la forma aggressiva della malattia e hanno richiesto il supporto delle Terapie intensive”.

“Anche se il Covid è più probabile che esiti in una malattia grave nella fascia di età al di sopra dei 60 anni – prosegue il professionista – anche la fascia intermedia e giovanile, e lo dimostra purtroppo l’ultimo decesso, non è al riparo dal rischio di sviluppare la malattia grave e di poter morire in seguito al Covid o alla sue patologie secondarie. Il virus continua a circolare ed è molto importante che tutti si sottopongano alla vaccinazione, non solo le fasce più anziane della popolazione per le quali dobbiamo registrare ancora una volta una percentuale non insignificante di riluttanti, ma anche le fasce di popolazione più giovane.

Per questo, e lo dobbiamo ripetere continuamente, la vaccinazione è l’unico strumento davvero efficace per limitare la circolazione,  diminuire la possibilità che si creino nuove varianti e proteggere tutte le persone, anche quelle delle fasce di popolazione più giovani, dal rischio di contrarre una forma aggressiva.

Quasi tutti i pazienti che abbiamo ricoverato nell’ultimo periodo, e sicuramente tutti quelli che hanno sviluppato la forma aggressiva della patologia, non erano vaccinati. I pazienti che contraggono la forma grave della malattia, e che richiedono supporti ventilatori sino alla intubazione e alla ventilazione meccanica sono gravati, purtroppo anche oggi, da un’alta percentuale di mortalità.

Il nostro invito è sempre lo stesso; attenzione, protezione e vaccinazione”.

COVID: AUMENTANO ANCORA I POSITIVI, TRE PAZIENTI IN TERAPIA INTENSIVA. BOOM DI CASI NELLA FASCIA 18-40 ANNI

Aumentano ancora i positivi al Covid sul nostro territorio, con un incremento del 69.5% arrivando a 139, 49 ogni 100mila abitanti. Piacenza resta la città con il numero più alto di positivi per 100mila abitanti: Emilia Romagna 26, Lombardia 24 e Italia 27.

I tamponi eseguiti sono stati poco più di 9mila, di questi l’1.5% è positivo. Nelle CRA non si registrano positivi tra gli ospiti nè tra gli operatori. La fascia d’età dove si registra una maggiore concentrazione di casi positivi è quella 18-40 con 106 positivi ogni 100mila abitanti, segue quella 0-17 con 65 postivi. Aumentano anche gli isolamenti e le quarantene passando da 460 a 722.

Gli accessi Covid al pronti soccorso sono stati 3 in media, 13 i ricoveri e 3 i pazienti in terapia intensiva, nessun decesso.

COVID: QUELL’INVERSIONE DI TENDENZA CHE RIACCENDE LA SPIA

Gli esperti parlano già, con sicurezza, di inversione di tendenza. Ed è tutt’altro che tranquillizzante. Se fino metà giugno i dati sui contagi fotografavano un virus in “ritirata”, dalla fine del mese scorso non è più così. I numeri parlano chiaro. L’incremento dell’indice di contagio, Rt, è sopra 1 in 11 regioni italiane; l’andamento degli infetti ha fermato la discesa e ha cominciato a salire. La curva dei contagi riparte dopo tre mesi, in Italia si sono registrati quasi 1400 nuovi casi, dopo che per giorni il numero era rimasto sotto quota mille. Gli epidemiologi pongono questo dato in concomitanza alla variante Delta.

Senza fare allarmismi o essere tacciati di seminare panico nel bel mezzo dell’estate, una riflessione più di tutte è d’obbligo: il virus c’è eccome, circola ed è altamente contagioso a causa delle varianti. Quindi la prudenza non è mai troppa, direbbe qualcuno, e mai come in questo caso avrebbe ragione.

Anche a Piacenza sono evidenti i segni di un’inversione di tendenza: i contagi sono passati da 9 a 18 e la terapia intensiva dell’ospedale è stata nuovamente occupata, dopo settimane a zero, da un paziente 50enne non vaccinato che potrebbe aver contratto la variante Lamba, che sarebbe più pericolosa della Delta.

L’Ausl di Piacenza prosegue nell’organizzazione di postazioni itineranti sul territorio proprio per favorire l’adesione dei piacentini di quella fascia d’età che ancora mancano all’appello. Di fatto il vaccino resta l’unica arma, insieme al senso di responsabilità, per vincere il Covid. Domenica 11 luglio a Rivergaro, dalle 8 alle 16, sarà possibile sottoporsi alla vaccinazione, con accesso diretto e senza appuntamento. Basterà presentarsi nella fascia oraria indicata in via san Rocco: la postazione vaccinale sarà allestita di fianco al municipio.

La proposta è diretta ai cittadini con più di 60 anni. Il vaccino somministrato è Janssen (Johnson & Johnson), che prevede un’unica dose.

A Rivergaro, come in tutte le altre postazioni itineranti, sarà allestito una postazione  di check in. Le persone interessate alla vaccinazione saranno accolte da volontari e personale di supporto e potranno avere un colloquio di valutazione con un medico. Una volta completata la fase di anamnesi, avverrà la somministrazione del vaccino. Dopo l’iniezione, i cittadini dovranno attendere dai 15 ai 30 minuti e riceveranno il certificato di ciclo vaccinale completato. Queste occasioni di vaccinazione si affiancano alle sedute già organizzate nei centri hub vaccinali di Piacenza all’Arsenale e presso Expo L’iniziativa degli stand vaccinali itineranti proseguirà poi domenica 18 luglio sul mercato di Carpaneto.

Poi c’è il capitolo scuola, tra nodi e possibili soluzioni: ciò che tutti temono è che si arrivi al 13 settembre impreparati e con il personale scolastico non ancora del tutto vaccinato, mancano all’appello circa 15 mila insegnanti sul territorio nazionale. Allo studio del Cts c’è la possibilità di creare corsie preferenziali negli hub per il personale scolastico, sul dare la priorità anche ai ragazzi il Comitato Tecnico Scientifico è diviso.

Per evitare la didattica a distanza occorre allargare gli spazi e avere più docenti per creare più classi. Il governo ha stanziato 400 milioni per l’ampliamento dell’organico e 70 milioni per l’affitto di nuovi spazi.

 

 

“UN LOCKDOWN VERO PER EVITARE LA TERZA ONDATA”

Abbiamo imparato a conoscere la loro abnegazione in questi mesi di pandemia. Infermieri e medici della terapia intensiva svolgono un lavoro prezioso, di cui fino a pochi mesi fa praticamente  non si parlava, oggi sulla bocca di tutti. “Questa è una grande occasione per rendere la nostra professione proattiva, e non è facile” ci ha detto il dott. Massimo Nolli primario di terapia intensiva e rianimazione dell’ospedale di Piacenza che non ha dubbi “ci voleva un lockdown secco per evitare la terza ondata”.

ECCO LA NUOVA TERAPIA INTENSIVA. “TEMPIO PER NOI RIANIMATORI”

“Un luogo meraviglioso, un tempio rimodernato e funzionante per il lavoro dei rianimatori”. Così il dottor Massimo Nolli, direttore del dipartimento di Terapie Intensive, Anestesiologia e Terapia del Dolore, ha definito, con emozione, la nuova terapia intensiva dell’ospedale di Piacenza. I lavori sono incominciati a fine agosto e conclusi in soli due mesi e mezzo, tempi record per un lavoro di rimodernamento così importante. L’intervento, del costo di 1.300.000 euro, fa parte della programmazione finanziata dalla stato centrale.

Con la nuova terapia intensiva, l’ospedale può contare su 15 posti letto, 6 posti letto in terapia intensiva respiratoria inaugurata un paio di mesi fa e 30 posti staffabili. “Un numero molto maggiore di quanto attualmente Piacenza ha bisogno” ha riferito il direttore generale dell’Asl Luca Baldino.

“Più luce, migliori percorsi, più spazi, informatizzazione, tutto questo è la nuova terapia intensiva” ha detto il dottor Nolli “a noi ora l’impegno di farla lavorare nel miglior modo possibile. E’ meraviglioso. Questa pandemia ci ha insegnato che elasticità, velocità dei percorsi, posti letto staffabili sono indispensabili. Attorno ai letti – ha concluso Nolli – ci sono le persone con la loro competenza medica ed infermieristica. Alla regione chiediamo di utilizzare al meglio questi posti letto”.

“Sulle terapie intensiva Piacenza è virtuosa, anche nei numeri – ha detto l’assessore regionale Raffaele Donini – è sotto la media perché arrivano meno malati. Questo significata aver più tempo per curare i pazienti. Quello di oggi è un gran risultato ottenuto in tempi record, segno che la politica e le amministrazioni hanno mantenuto le promesse”.

COVID: I NUOVI CASI SCHIZZANO A 75. IN TERAPIA INTENSIVA 7 RICOVERI

Balzo in avanti dei positivi al Covid 19: oggi a Piacenza si sono registrati 75 nuovi casi in più rispetto a ieri, in tutto 5842 dall’inizio dell’epidemia. Dei nuovi positivi, 45 sono asintomatici, individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening.

Sui 75 casi in provincia di Piacenza, 20 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 3 attraverso i test per le categorie più a rischio, mentre per 22 nuovi positivi l’indagine epidemiologica è ancora in corso. I sintomatici, invece, sono 30. L’età media è di 46,2 anni. I pazienti in Terapia intensiva sono in tutto 7, uno in più rispetto a ieri.

Si registra 1 decesso a Piacenza: un uomo di 93 anni.

COVID: 29 NUOVI POSITIVI, 7 IN TERAPIA INTENSIVA

Sono 29 i nuovi casi di positività sul territorio piacentino: 2 sono stati individuati in quanto contatti di casi già noti, 4 hanno effettuato il tampone per presenza di sintomi, 4 hanno eseguito spontaneamente il test, 4 sono stati individuati grazie agli screening in ambito ospedaliero e 2 attraverso i controlli sulle categorie più a rischio; 2 sono di rientro dall’estero (Albania) e di 1 l’indagine epidemiologica è ancora in corso. Sette le persone ricoverate in terapia intensiva, una in meno di ieri, 70 totali in regione.

552 i nuovi positivi in regione Emilia Romagna su 8026 tamponi eseguiti. Dei nuovi positivi, sono 256 gli asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 45,8 anni.

PIACENZA: TERAPIA INTENSIVA SENZA MALATI COVID. VILLANI “SIAMO STATI GRANDI, GRAZIE A TUTTI”

“Siamo stati grandi, tutti insieme ce l’abbiamo fatta”. Sono le parole di Matteo Villani, anestesista dell’ospedale di Piacenza, nel commentare la bella notizia. La terapia intensiva libera da malati Covid (solo qualche caso ancora si conta all’ospedale di Castel San Giovanni).

“Siamo consapevoli e felici di ciò che abbiamo fatto – ha detto Villani – ce l’abbiamo fatta, insieme, siamo stati grandi nella consapevolezza comunque che ognuno di noi deve migliorare”

 

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NOVE DECESSI, 25 NUOVI CASI A PIACENZA. LIBERATI UN CENTINAIO DI LETTI IN TERAPIA INTENSIVA IN UNA SETTIMANA

Ancora 9 decessi e 25 nuovi contagi a Piacenza. 22.184 i casi positivi in Emilia-Romagna, 350 in più rispetto a ieri. I casi lievi in isolamento a domicilio sono 9.166, continuano a calare i ricoveri. I tamponi effettuati sono 4.394 in più rispetto a ieri. 289 nuove guarigioni (5.635 in totale). Scende ancora il numero dei pazienti nelle terapie intensive (-13) e negli altri reparti Covid (-96). I decessi totali sono 62.

Sono un centinaio i letti di terapia intensiva che si sono liberati in una settimana, per questo il commissario all’emergenza Venturi ha sottolineato come negli ospedali si stia tornando gradualmente alla normalità con la riprese delle attività mediche “Covid – free”. Resteranno anche al termine della fase emergenziale i reparti Covid e i Covid Hospital.

“Con la regione – ha specifica Venturi – stiamo lavorando alla Fase 2 su tre fronti basandoci sulle tre “T”: tracciabilità, test e trattamento. Stiamo mettendo a punto sistemi per cui le persone ammalate possono essere tracciate; i test con tampone saranno effettuate sulle persone a contatto con i positivi che avranno un kit di trattamento con cui essere curati”.