CGIL: “SLOGAN INSOPPORTABILI. LA NOSTRA, UNA RISPOSTA CIVILE E PACIFICA”

In una nota la Filt Cgil di Piacenza risponde alle accuse del sindacato Si Cobas che si è riunito in presidio davanti alla Camera del Lavoro.

“La nostra è stata una risposta ferma, democratica e responsabile di fronte a una manifestazione annunciata contro la chiusura dello stabilimento FedEx che si è trasformata in una contestazione alla Cgil dai toni inaccettabili: abbiamo ascoltato per 60 volte in 2 ore l’accostamento “Cgil-mafia”. E’ insopportabile sentire certi slogan per chi, come la Cgil, si è costituita parte civile nei processi contro le mafie e che ha avuto, a cominciare da Placido Rizzotto (1948), compagni ammazzati o minacciati nella difesa dei diritti contro i fenomeni mafiosi”.

“Non siamo e non saremo minimamente interessati ad alimentare una contrapposizione tra sindacati e lavoratori che altri hanno voluto e cercato, e proseguiremo l’impegno nel far tornare sui propri passi FedEx che con una scelta inaccettabile ha deciso, dall’oggi al domani, di chiudere l’impianto di Piacenza. Un sentito ringraziamento lo rivolgiamo ai colleghi di Cisl e Uil e a quel largo orizzonte di associazioni, partiti e singole personalità pubbliche e semplici cittadini che non hanno fatto mancare il loro sostegno alla Cgil”.

“Vogliamo rivolgere il nostro profondo senso di gratitudine a chi questa mattina ha voluto testimoniare la solidarietà alla Cgil con la sola forza delle proprie idee. Non aver reagito a insulti, provocazioni e slogan indegni di chi vorrebbe rappresentare i lavoratori ha dimostrato ancora una volta il senso di responsabilità della nostra gente”  

(In Foto, Argentina Bonetti Altobelli che arringa i braccianti a Podenzano nel )