ACER: BILANCIO APROVATO ALL’UNANIMITA’. BERGONZI: “AZIENDA SOLIDA ED EFFICIENTE”

Approvato all’unanimità il Bilancio Consuntivo 2024 di Acer Piacenza. Il presidente Marco Bergonzi ha illustrato ai Sindaci dei Comuni con alloggi di Edilizia Residenziale pubblica, i dati principali: l’utile netto (508.509 euro contro i 185.322 euro del 2023); la morosità (10,67% contro il 10,23% del 2023) e le eccedenze canoni (634.136 euro contro i 680.145 euro del 2023). In particolare, l’utile netto dell’esercizio 2024 è un tassello strategico per favorire investimenti volti ad accrescere il patrimonio immobiliare dell’azienda. Con un duplice effetto: garantire l’aumento dell’offerta di alloggi a canone calmierato (di cui c’è enorme bisogno) e, al tempo stesso, accrescere il patrimonio di Acer, garantendone il futuro. Obiettivi questi dell’amministrazione Bergonzi.

Il presidente ha tenuto a sottolineare come “Il comune sforzo deve essere quello di ragionare su alcuni dati che possono aiutarci ad amministrare con una visione più ampia, che vada oltre al contingente. La provincia di Piacenza nel 2024 ha registrato un canone mensile medio ERP inferiore di circa il 20% rispetto alla media regionale (113 euro contro gli oltre 140 euro della Regione). Non solo, a questo si deve aggiungere che la Regione non ha ancora applicato l’indice ISTAT che, negli ultimi quattro anni, registra un +16% e che nella provincia di Piacenza non si è ancora provveduto ad adeguare il canone minimo da 52 euro a 60 euro mensili (pari al costo di gestione riconosciuto dalla Regione. Ne consegue che Acer, chiamata a fare fronte alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli alloggi, ha a disposizione sempre meno risorse. Un problema questo che ricade non solo sugli inquilini che vivono in alloggi con crescenti necessità manutentive, ma anche sui Comuni che hanno a disposizione meno alloggi sistemati, il che si traduce inevitabilmente in un allungamento delle liste di attesa. E’ ben comprensibile – precisa Bergonzi – l’oggettiva difficolta di qualsiasi Amministrazione nel compiere certe scelte in un contesto socio-economico già complicato. Ma è di tutta evidenza come la qualità dell’abitare e la consegna di nuovi alloggi, consentirebbe di ridurre il gap tra domanda e offerta, soprattutto oggi che, purtroppo, siamo ancora in attesa della messa a terra di un Piano Casa nazionale”.

Nel 2024 Acer ha recuperato e consegnato al territorio 120 alloggi sfitti, di cui 97 al Comune di Piacenza. Se i canoni ERP fossero allineati alla media regionale avremmo potuto consegnarne altri 25 attualmente fermi in manutenzione “pesante” o addirittura 60 in manutenzione “leggera”; un incremento potenziale del 50% della disponibilità di alloggi recuperati che potrebbe rappresentare un significativo contributo alla riduzione delle liste di attesa, con impatti positivi non solo in termini sociali, ma anche in termini di miglior utilizzo del patrimonio disponibile, ottimizzando le risorse e rispondendo in modo più adeguato alle necessità del territorio.

FONDAZIONE: APPROVATO IL BILANCIO 2022, UTILE DI 8 MILIONI

Approvato con voto unanime il bilancio 2022 della Fondazione di Piacenza e Vigevano: “Archiviamo con qualche segnale positivo un anno difficilissimo, a livello globale, per la complessità degli scenari sociali e economici – ha sottolineato il presidente Roberto Reggi –  La linea prudenziale seguita negli investimenti ha consentito di salvaguardare il patrimonio, che è aumentato di 4,1 milioni, e di raggiungere risultati adeguati alle necessità dell’attività istituzionale 2023: abbiamo a disposizione 4 milioni e mezzo, grazie a un avanzo d’esercizio di 8 milioni di euro”.

Il patrimonio della Fondazione, al 31 dicembre scorso, risultava pari a 378,7 milioni di euro, l’1,11% in più rispetto all’esercizio precedente. Il rendimento medio generato dal portafoglio finanziario, al lordo della tassazione, è stato del 2,29%. Complessivamente, l’avanzo di gestione è risultato di 8,089 milioni di euro, sebbene influenzato in maniera negativa dalla riduzione particolarmente marcata dei dividendi distribuiti dalle società partecipate e dai fondi di
investimento.

Complessivamente, oltre ai 6 milioni di euro deliberati facendo ricorso alle risorse a disposizione per l’attività istituzionale, la Fondazione ha potuto impiegare altri 400mila euro di crediti d’imposta FUN e Welfare di comunità. Inoltre, il coinvolgimento di partner istituzionali si è rivelato significativo, aggiungendo alle risorse stanziate direttamente oltre un milione di euro in più e consentendo così di impiegare quasi 7,5 milioni di euro per gli interventi a favore della collettività.

Dei 262 interventi realizzati ben il 40% delle risorse sia stato
impiegato per attività connesse al welfare. Si tratta di circa 2,4 milioni di euro, per 86 progetti realizzati, nell’ambito dei settori di intervento Volontariato, filantropia e Beneficenza, Assistenza agli anziani e Famiglia e valori connessi. Vi sono stati 88 interventi realizzati per sostenere le realtà scolastiche e la ricerca e fornire, di conseguenza, anche un supporto importante alla rete imprenditoriale ed economica del territorio. l’Arte ha impegnato circa 1,5 milioni di euro che hanno portato alla realizzazione di 64 iniziative. Con il 25% del deliberato, nonostante la diminuzione percentuale di tre punti rispetto al
2021, Arte e attività culturali risulta il più consistente – in termini di risorse a disposizione – dei singoli settori di intervento.